Autore Topic: Montblanc 146 "ricostruita"  (Letto 11387 volte)

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Offline alfredop

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Re:Montblanc 146 "ricostruita"
« Risposta #30 il: Maggio 19, 2014, 15:06:09 pm »
Provo ad aggiungere qualcosa al discorso (ma forse introdurrò solo nuovi interrogativi).

Stiamo parlando di prodotti industriali, e stiamo parlando di originalità di una penna. Ora come ogni prodotto industriale ogni penna, sarà caratterizzato da un progetto che prevede un elenco di parti, ed un elenco di fornitori per le varie parti (vedi i pennini). Le parti sono caratterizzate da un disegno con le specifiche e le tolleranze. Nel suo insieme quando una penna esce dalla fabbrica e senz'altro originale e rispetta le specifiche del progetto (con le dovute eccezioni dipendenti dal processo di qualità che determina gli scarti di produzione).
Insieme alla penna la fabbrica produce (o si rifornisce dai fornitori) di un certo numero di pezzi di ricambio per le eventuali riparazioni, se qualcosa si rompe e si impiegano questi pezzi  (anche prendendoli da rottami della stessa serie) la penna a mio modo di vedere rimane originale.

Nel mio ragionamento potete notare che non è assolutamente importante che la ditta che ha prodotto la penna si faccia i pennini in casa, se la Omas attuale ordina i pennini alla Bock, la Bock le fornirà i pennini richiesti con su la scritta Omas e ubbidienti a certe specifiche. Se domani sostituisco ad una Omas attuale, il pennino con un pennino Bock di una Visconti, la penna non sarà più originale, perché pur se prodotti dalla stessa ditta, i peninni Bock per Omas, sono potenzialmente diversi dai pennini Bock per Visconti (e saranno comunque punzonati in maniera diversa).

Il problema che si pone e che succede quando questi pezzi di ricambio non sono più disponibili?
In questo caso al di là di tanti discorsi che si possono fare, la penna riparata  perde (secondo me) parte della sua originalità (come nell'esempio di questa Montblanc). Ciò non comporta una perdita di valore (collezionistico, lasciamo stare il valore economico)  o di desiderabilità (a me la 146 citata da Max piace e la prenderei anche se secondo il mio criterio non è originale), ma è bene che chi esegue la riparazione generi un elenco delle parti che ha sostituito, mettendo in evidenza quello che (a sua conoscenza) è rimasto originale.

Resta il problema di come poi verificare se una penna è originale oppure no, tenendo conto che al di là della buona fede di chi vende una penna, è possibile che la documentazione di un eventuale restauro vada perso con gli anni. Qui c'è poco da fare, solo una conoscenza approfondita del modello che si sta acquistando può venire in aiuto, si possono guardare le dimensioni, il materiale, pezzi come il conduttore ed il pennino, ma alla fine uno deve decidere con le informazioni che ha disposizione senza mai avere una garanzia assoluta.



Alfredo

Alfredo penso che quello che scrivi può essere in parte condivisibile, credo però che alcune cose che ho scritto sui penni possa verti tratto in errore e se questo fosse me ne dispiaccio. Non era mia intenzione intendere che i pennini prodotti esternamente non siano originali ma semplicemente che quanto affermato da quasimodo è inapplicabile. Nello specifico, mi riferisco al fatto che l'originalità dipenda esclusivamente dal luogo di origine delle parti. Ebbene se utilizzassimo quel metro di ragionamento e lo applicassimo in modo nemmeno tanto lineare allora i pennini ed altre parti nate esternamente non potrebbero essere considerate originali.

È ovvio però che pur essendo nate esternamente e non in casa, quelle parti sono di fatto originali e dunque è palese definire il concetto di originalità o non originalità esclusivamente considerando il luogo di origine delle parti è inapplicabile.

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ok.

Alfredo

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Re:Montblanc 146 "ricostruita"
« Risposta #31 il: Maggio 23, 2014, 16:41:15 pm »

Un restauro perfetto ed indistinguibile da una penna perfetta non restaurata si considera un falso?
Su quali basi se non si vede neanche che è stata restaurata.
Se si vede è stata restaurata male è una penna riparata, non falsa, questo se le parti sostituite sono dell'epoca e prelevati da rottami dello stesso modello di penna.
Una penna a cui è stato messo un anello sul cappuccio, o un fondello, o un alimentatore ecc... si può dire non originale?
Se il lavoro è visibile, si, non è originale.


Molto condivisibile, complimenti per la sintesi cristallina.

Offline Massimo

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Re:Montblanc 146 "ricostruita"
« Risposta #32 il: Maggio 23, 2014, 16:47:47 pm »
Grazie

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Re:Montblanc 146 "ricostruita"
« Risposta #33 il: Maggio 23, 2014, 16:52:42 pm »

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