Autore Topic: Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno  (Letto 19517 volte)

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Offline Fenice

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #45 il: Giugno 09, 2018, 17:58:32 pm »
Ho perso la cognizione del tempo e dello spazio ... ero un tutt’uno con l’atmosfera pennamaniaca.

Unico appunto: tavolo per giocare con penne e inchiostri sempre pieno ...

Non so voi ... ma (a dispetto delle quintalate di salviette utilizzate) sembro sempre uscita dalla Questura dopo il fotosegnalamento).




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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #46 il: Giugno 09, 2018, 19:14:29 pm »
Io sfinito ma soddisfatto, seguiranno foto e news!

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Online Giuseppe Tubi

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #47 il: Giugno 09, 2018, 20:01:36 pm »
Cari amici, quanto è stato bello (come sempre) passare qualche ora insieme!
Avrei voluto che questa giornata durasse il doppio, il triplo... e non sarebbe bastato.
Avrei voluto dividermi in due, in tre, in quattro per stare a tempo pieno con ognuno di voi!
Mi è piaciuto tantissimo il Penshow di oggi, anche se è stato per alcuni versi sui generis: più simile ad una convention dove l'aspetto "commerciale" è passato quasi in subordine.
L'unico rammarico è che è stato veramente minimo il piacevolissimo tempo passato a disquisire con Erminio di aspetti tecnici: d'altra parte era giusto che il suo tempo fosse dedicato al ruolo di guida (anche se il termine gli sta stretto) al museo ed alla fabbrica. Fortunatamente riusciamo a scavare qua e là qualche occasione "extra penshow".
Grazie di esserci stati!

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #48 il: Giugno 09, 2018, 20:23:48 pm »
Cari amici, quanto è stato bello (come sempre) passare qualche ora insieme!
Avrei voluto che questa giornata durasse il doppio, il triplo... e non sarebbe bastato.
Avrei voluto dividermi in due, in tre, in quattro per stare a tempo pieno con ognuno di voi!
Mi è piaciuto tantissimo il Penshow di oggi, anche se è stato per alcuni versi sui generis: più simile ad una convention dove l'aspetto "commerciale" è passato quasi in subordine.
L'unico rammarico è che è stato veramente minimo il piacevolissimo tempo passato a disquisire con Erminio di aspetti tecnici: d'altra parte era giusto che il suo tempo fosse dedicato al ruolo di guida (anche se il termine gli sta stretto) al museo ed alla fabbrica. Fortunatamente riusciamo a scavare qua e là qualche occasione "extra penshow".
Grazie di esserci stati!
Il prossimo anno sarà ancora meglio con più eventi e più cultura pennifera. Non hai idea di quanto mi riempia di gioia leggere che in questo Penshow la parte economica sia in qualche modo passata in secondo piano. Non la rinnego sia chiaro ma è un Penshow non un Penmarket quindi facciamo cultura, affasciniamo le giovani leve e non solo, il compra/vendi verrà poi da se.

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Offline Fenice

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #49 il: Giugno 09, 2018, 20:38:35 pm »
Io devo chiedere scusa agli amici di Pennamania. Ero talmente euforica che ho passato pochissimo tempo con loro, c’era tanto con cui giocare e tanto da provare, inchiostri da spacciare anche a chi non conoscevo, per il solo piacere di condividere qualcosa di bello.

C’era tanto ... ma poco tempo, anzi, non mi sono proprio resa conto che il tempo passava ...

Ho avuto comportamenti istintivi, soprattutto al ristorante; chiedo scusa, ma mi sentivo talmente a casa che non ho pensato.

Ai Penshow di Torino non penso razionalmente ... vivo tutto, al massimo.




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Online Giuseppe Tubi

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #50 il: Giugno 09, 2018, 22:16:46 pm »
Cari amici, quanto è stato bello (come sempre) passare qualche ora insieme!
Avrei voluto che questa giornata durasse il doppio, il triplo... e non sarebbe bastato.
Avrei voluto dividermi in due, in tre, in quattro per stare a tempo pieno con ognuno di voi!
Mi è piaciuto tantissimo il Penshow di oggi, anche se è stato per alcuni versi sui generis: più simile ad una convention dove l'aspetto "commerciale" è passato quasi in subordine.
L'unico rammarico è che è stato veramente minimo il piacevolissimo tempo passato a disquisire con Erminio di aspetti tecnici: d'altra parte era giusto che il suo tempo fosse dedicato al ruolo di guida (anche se il termine gli sta stretto) al museo ed alla fabbrica. Fortunatamente riusciamo a scavare qua e là qualche occasione "extra penshow".
Grazie di esserci stati!
Il prossimo anno sarà ancora meglio con più eventi e più cultura pennifera. Non hai idea di quanto mi riempia di gioia leggere che in questo Penshow la parte economica sia in qualche modo passata in secondo piano. Non la rinnego sia chiaro ma è un Penshow non un Penmarket quindi facciamo cultura, affasciniamo le giovani leve e non solo, il compra/vendi verrà poi da se.

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Condivido e sottoscrivo a tal punto da essere fermamente convinto che questa sia l'unica via per garantire la sopravvivenza della passione per gli strumenti di scrittura ed il loro utilizzo più nobile.
E' un periodo che sono abbastanza pessimista sul futuro del collezionismo delle stilografiche, azzannato sempre più ferocemente dalle logiche commerciali.
Permettetemi una digressione.
Ben oltre vent'anni or sono rimasi stregato ed affascinato da questo tipo di collezionismo, intrigante e permeato di cultura ben più di quanto potessi sospettare: la storia della stilografica è anche la storia del design, dei materiali, del costume del XX secolo.
Quello delle stilografiche è nato però come collezionismo povero e, pur affermandosi, tale sarebbe dovuto restare. Perché il valore intrinseco di una penna è basso, anche nelle migliori e più complesse realizzazioni: se si paragona ad un orologio è innegabile che l'oggetto penna sia di una banalità sconcertante.
Eppure ci sono penne che costano quanto e di più di orologi tutt'altro che banali. Perché? Semplicemente perché l'unico parametro che governa queste valutazioni è la rarità.
Ma una valutazione, per essere duratura nel tempo, non può non tenere conto anche del valore intrinseco: altrimenti è fittizia, virtuale, instabile.
Il fatto che ci siano sciocchi danarosi disposti a spendere svariate migliaia di euro per un tubetto di celluloide la cui durata nel tempo è ignota od un tubetto d'ebanite rivestito con una lamina d'ottone artisticamente lavorata quanto si vuole, ma che ha visto l'oro passarle vicino e ne ha assunto il colore, induce i commercianti ad alzare sempre di più le quotazioni, a pagare senza battere ciglio somme già spropositate per questi oggetti, consapevoli di avere comunque sostanziosi margini di guadagno. A mio modo di vedere tutto ciò sta portando il sistema ad un imminente collasso.
Tanto per cominciare ci stiamo fumando, se non ci siamo già fumati, il ricambio generazionale: ditemi come può un giovane, che è già fortunato se ha un lavoro da 1.200 euro mensili, pensare di spenderne 4.000 per una penna. E chi inizierebbe una collezione avendo la consapevolezza che, colpi di fortuna a parte, potrà ambire solo agli oggetti che i collezionisti affermati schifano?
Quando qualcuno di questi grulli arricchiti, magari persino convinti di avere ben investito il proprio denaro, si stuferà e proverà a vendere la sua collezione si renderà conto di avere buttato via un sacco di quattrini e se la cosa, come tutt'altro che improbabile, diventasse contagiosa sarebbe la fine. 

Offline Fenice

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #51 il: Giugno 10, 2018, 07:48:00 am »
Condivido ogni parola Tubi, ma forse ha centrato - senza rendersene conto - la differenza tra il Turin Penshow e gli altri penshow.

Il fatto che al Penshow sia arrivato un nuovo "visitatore" e per di più minorenne ci fa ben sperare, soprattutto ci fa capire che siamo sulla strada giusta: niente collezionismo, solo uso e abuso di uno strumento di scrittura che va sdoganato da prodotto elitario.

Con il progetto "Adotta una penna" stiamo rendendo accessibile la penna stilografica a bambini / ragazzi in età scolare.

Nella classe del Fenomeno ci sono ragazzi che hanno rispolverato le penne stilografiche dei genitori e le hanno ridato nuova vita usandole sia per i compiti sia a scuola!
Ne basta uno, in classe, gli altri seguono a cascata.

Se solo Aurora ricominciasse la produzione di Aurette e le rendesse economicamente accessibili ai bambini ... ma forse la casa produttrice torinese "non ha interesse" a cambiare platea.
Peccato perchè è una penna che "fa mangiare la polvere" a tante moderne.


Ho qualche appunto da fare agli organizzatori del Turin Penshow:
1) al prossimo giro, il "tavolo dei disastri" (prove di scrittura) deve occupare una stanza intera! Quello allestito era troppo piccolo (eravamo in troppi ).
2) Dobbiamo anche organizzarci con lavandino e candeggina perché le salviette che mi sono portata non bastano più (ormai siamo a dei livelli "di non ritorno").
3) Poi ... se riuscite ad allungare la giornata e far tramontare il sole dopo 48 ore ... abbiamo più tempo per giocare e socializzare.

Grazie.




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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #52 il: Giugno 10, 2018, 08:48:58 am »
Il nostro pensiero è in piena sintonia e se c'è stato un limite nel Penshow è stato quello che ci si sarebbe dovuti sdoppiare per seguire le cose interessanti che c'erano. Io ho partecipato, seppur non per l'intero tempo, alla presentazione del libro "Il corsivo encefalogramma dell'anima" e ti assicuro che era in buona sostanza la trasposizione su basi più scientifiche dell'essenza del progetto "Adotta una penna". Questa è la "mission" per evitare che la capacità di scrivere negli adolescenti sia fagocitata dal picchiettare i polpastrelli sulle tastiere. Per chi è più grande e vuole andare oltre ci sono i corsi di calligrafia. Chi come me è appassionato di tecnica e desideroso di manualità può trovare tutti gli spazi che vuole. Il collezionismo è un bel gioco e tale dovrebbe rimanere.
Tutto il resto è noia.

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #53 il: Giugno 10, 2018, 16:11:13 pm »
Il nostro pensiero è in piena sintonia e se c'è stato un limite nel Penshow è stato quello che ci si sarebbe dovuti sdoppiare per seguire le cose interessanti che c'erano. Io ho partecipato, seppur non per l'intero tempo, alla presentazione del libro "Il corsivo encefalogramma dell'anima" e ti assicuro che era in buona sostanza la trasposizione su basi più scientifiche dell'essenza del progetto "Adotta una penna". Questa è la "mission" per evitare che la capacità di scrivere negli adolescenti sia fagocitata dal picchiettare i polpastrelli sulle tastiere. Per chi è più grande e vuole andare oltre ci sono i corsi di calligrafia. Chi come me è appassionato di tecnica e desideroso di manualità può trovare tutti gli spazi che vuole. Il collezionismo è un bel gioco e tale dovrebbe rimanere.
Tutto il resto è noia.
Irene Bertoglio e Giuseppe Rescaldina sono stati grandiosi, mi sono speso il più possibile affinché partecipassero al Turin Penshow. Non è stato facile e sino all'ultimo suonava più come un azzardo che una cosa sensata avere la presenza di grafologi e psichiatri al Penshow ma devo dire che alla fine il rischio ha ripagato.

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Offline f.hawks

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #54 il: Giugno 10, 2018, 18:45:54 pm »
Bravi, ben fatto....... non volendo rovinare l'atmosfera sono pure rimasto a casa....... sforzo vano visto che Riccardo mi ha impaginato

 :set2010033: :set2010033:

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #55 il: Giugno 10, 2018, 19:30:53 pm »
Peccato! Visto che chi ha scritto sulla rivista ha firmato autografi per tutto il tempo!


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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #56 il: Giugno 10, 2018, 19:45:36 pm »
Bravi, ben fatto....... non volendo rovinare l'atmosfera sono pure rimasto a casa....... sforzo vano visto che Riccardo mi ha impaginato

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Caro falchetto che occasione che ti sei perso!

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #57 il: Giugno 10, 2018, 21:59:34 pm »
A 24 ore e poco più dalla fine del Turin Penshow credo che sia giusto spendere qualche parola in più da parte mia.

Prima di tutto, lasciatemi ringraziare tutte le persone che hanno partecipato e creduto nel format un po' alternativo di questo pen show.

Credo che il lato espositivo e mercantizio sia imprescindibile da qualsiasi pen show, il Turin Penshow però non è soltanto questo, anzi non può e non deve esserlo. Ho letto con attenzione quanto scritto da Giuseppe Tubi, Fenice etc... E non posso che condividere quanto scritto da loro. Personalmente, ormai frequento i pen show italiani dai primi anni del nuovo millennio e devo dire che di gente più giovane di me non in senso anagrafico ma in senso collezionistico, in tutti questi anni, ne ho vista ben poca e la cosa, come scrive Giuseppe Tubi, preoccupa davvero molto.
Ecco quindi il desiderio di realizzare un pen show differente, che è cresciuto nel tempo migliorando anno dopo anno, dagli albori di  Piazza Statuto a oggi.

Personalmente, ho sempre visto il concetto  classico di pen show italiano come obsoleto. Oggigiorno, tra internet, eBay, email, WhatsApp etc... Il lato prettamente economico di un pen show è secondo me, venuto un po' meno. In pratica oggi, con la moderna tecnologia, in qualche modo è possibile estendere ed espandere la compravendita a 365 giorni all'anno; dunque è così necessario realizzare pen show totalmente incentrati su questo aspetto?

Se diamo retta ai numeri e alle facce presenti da qualche anno a questa parte, direi proprio di no. Solite facce, solite penne, zero ricambio generazionale. Ecco quindi la necessità di fare qualche passo in  più e controcorrente, come ad esempio ridurre al minimo il numero dei banchi, sia chiaro, ridurre non eliminare. Ridurre però, vuol dire poter puntare alla qualità invece che alla quantità e soprattutto epoca e moderno insieme, perché la stilografica e la calligrafia non hanno età, colore o partito.
Per me, i pen show, dovrebbero fare questo è in qualche modo, spero che il Turin Penshow stia andando nella direzione giusta.

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Online Giuseppe Tubi

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #58 il: Giugno 10, 2018, 22:14:46 pm »
Giusto.
Credo tuttavia che anche se ci fossero stati più venditori non avrebbero guastato lo spirito di questo PenShow: l'importante che quello commerciale sia uno dei temi e non il solo.
Si diventa grandi solo se si è dotati di spirito critico, di voglia di cambiare e di idee: ve lo ricordate il tavolo delle prove? E' stato il primo coraggioso tentativo d'innovare una formula ormai obsoleta e destinata ad un declino sempre più rapido. Pensate quanta strada si è fatta se i tavoli di vendita sono passati dai protagonisti unici ed incontrastati ad una componente della convention. 

Offline Fenice

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Re:Turin Penshow 2018 - Sabato 9 Giugno
« Risposta #59 il: Giugno 10, 2018, 22:47:55 pm »
Vi ricordate com’è nato il tavolo delle prove?
Al ristorante, ci siamo trovati a scambiarci le penne ed io ad estrarre i miei inchiostri, ed abbiamo iniziato a scrivere sulle tovagliette di carta.

É diventato poi un rito “lasciare il nostro segno” in ogni ristorante in cui ci siamo riuniti.

Siamo così, noi, spontanei e talmente pazzi da credere nel potere delle emozioni che scorrono sotto forma di inchiostro.


Ah ... a proposito: Il Fenomeno si é innamorato dell’Asterope in titanio e il marito si é innamorato della Enterprise!
Il Boss, come si muove, “fa danni”


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