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Penne Stilografiche Italiane => Ancora => Topic aperto da: mccagly - Maggio 05, 2010, 15:47:31 pm

Titolo: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: mccagly - Maggio 05, 2010, 15:47:31 pm
Per me è stato più facile trovare RAPID laminate che ANCORA laminate, questo dipende probabilmente dal fatto che con il nome "RAPID" la casa di Giuseppe Zanini decise di specializzarsi nel settore delle laminate, dando vita a modelli, fra i più belli, della produzione Italiana.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: Wallygator - Maggio 05, 2010, 16:04:22 pm
 :set2010083: Certo che anche tu........non ci vai proprio sul leggero!
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: mccagly - Maggio 05, 2010, 16:12:55 pm
E' una tecnica che da queste parti conosciamo da 2700 anni, "ORAZI e CURIAZI",  LI FACCIO STANCARE E POI ......... COLPISCO !!!
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pedewall - Maggio 05, 2010, 17:29:37 pm
Bellissima penna con un fermaglio molto particolare.
Per curiosità sul fondello rotante è riportato il disegno dell'ancora ed il numero della penna?
Si le Ancora rientranti sono molto rare, penso che abbia prodotto ed utilizzato il marchio Rapid solo in un secondo tempo.
Complimenti.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: sbroglia - Maggio 05, 2010, 17:36:25 pm
ho già pubblicato la mia Ancora safety??? :set2010006:
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: mccagly - Maggio 05, 2010, 17:38:13 pm
Paolo,

il fondello non riporta nessuna scritta o logo e sfortunatamente ha qualche ding, ho notato che ha lo "spinotto di chiusura" del turning-knob laterale mentre le Rapid che ho hanno lo spinotto posteriore ( tipo Waterman 42).
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: mccagly - Maggio 05, 2010, 17:42:08 pm
ho già pubblicato la mia Ancora safety??? :set2010006:


E' una "sorellina" che hai già "APPOGGIATO" sull'Ancora laminata di Fabio !

Tira fuori le altre .... SPILORCIO !
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pedewall - Maggio 05, 2010, 17:58:43 pm
Luigi, ho una sola Ancora rientrante (tutte le altre sono Rapid)  con una laminatura abbastanza semplice e lineare, il fondello ha incisa l'Ancora e , se non ricordo male il n. 7, penna che ho sgusciato per controllarla meglio ed aveva sul corpo incisa l'ancora.
Come mi sembra di aver gia scritto in altra parte, tutte le Rapid che ho visto (una decina) hanno elementi tali da ricondurle alla produzione dei Frat. Cavaliere; le Ancora no.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: mccagly - Maggio 05, 2010, 18:14:27 pm
Paolo, per cortesia, controlla lo spinotto di fissaggio e dimmi se anche la tua lo ha innestato lateralmente.

Grazie
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: sbroglia - Maggio 05, 2010, 18:39:08 pm
 :set2010050:
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: mccagly - Maggio 05, 2010, 20:08:19 pm
A Stè,
er bordo der cappuccio già ce l'avevi fatto vede sur topic della laminata de Fabio ...... CHE CACIARA D'OMO CHE SEI, NUN TE REGGO PIU' !

Ora sposto lo switch da "romanesco vulgaris" a "dolce stil novo".

Egregio SBROGLIA, Column Member / Top Expert ( e già questo lascia perplessa la comunità tutta ), ho interrogato gli AURUSPICI più valenti nelle pratiche divinatorie per avere risposta alla domanda che in molti ci poniamo .....

MA PERCHE' QUESTO DEVE ROMPE LI "CO.....NI"  PROPRIO A NOI ?

La risposta è stata sofferta ma definitiva, LEI E' STATO MANDATO DAGLI DEI A SEMINAR ZIZZANIA E A SFRUGUGLIARE LE APPENDICI RIPRODUTTIVE DI TUTTI NOI ...... COMPITO CHE ASSOLVE EGREGIAMENTE !
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pedewall - Maggio 05, 2010, 20:48:46 pm
La mia Ancora non ha spinotto di fissaggio, il fondello è reso solidale con la spirale interna col solito perno metallico.
Inoltre sulla lamina vi è la sola scritta 18 KR.
Ecco due foto, fatte in fretta e abbastanza brutte
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pirulazio - Maggio 05, 2010, 21:13:50 pm
Gia postata in altro forum,
magari qualcuno non l'aveva ancora vista.

P

(http://i50.tinypic.com/fz86mq.jpg)
(http://i46.tinypic.com/2r5utdg.jpg)
(http://i50.tinypic.com/2h34k5k.jpg)
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: mccagly - Maggio 05, 2010, 21:42:21 pm
Bravo Paolo,
la tua le supera tutte.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pirulazio - Maggio 05, 2010, 21:52:30 pm
 :set2010028:

P
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: turin-pens - Maggio 05, 2010, 23:45:05 pm
Ho sempre pensato e dopo aver posseduto la Rapid presente nella sezione HI-RES che tali penne (le RAPID) non solo fossero prodotte da Ancora ma che esse fossero una produzione parallela come lo fu Olo per Aurora e Minerva per Omas... Insomma non tanto sottomarche ma vere e proprie produzioni di alto livello ma destinate a coprire quei settori che non erano destinati ai nomi principali.

Penso questo perché le Rapid erano tutto fuorché penne economiche o di livello qualitativo inferiore, cosa che invece spesso succedeva con le penne laminate dei Fratelli Cavaliere (e altri) firmate con nomi "secondari" e non con i vari Waterman etc...
Questo perché per quanto belle, le laminature destinate ai vari nomi quali Ideal, Walkiria, Record etc... spesso mostravano delle micro o macro disomogeneità oppure la linea di saldatura della laminatura ben visibile.

Per quanto, posso dire che le laminature utilizzate sulle penne RAPID sono di qualità molto elevata (superiore a molte Ideal e altri nomi) e addirittura superiore a quella di molte Montblanc...

Oltretutto non dobbiamo dimenticare che le penne laminate anche quelle più economiche, comunque sia erano sempre le penne più costose o quasi.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: turin-pens - Maggio 06, 2010, 12:16:21 pm
A Stè,
er bordo der cappuccio già ce l'avevi fatto vede sur topic della laminata de Fabio ...... CHE CACIARA D'OMO CHE SEI, NUN TE REGGO PIU' !

Ora sposto lo switch da "romanesco vulgaris" a "dolce stil novo".

Egregio SBROGLIA, Column Member / Top Expert ( e già questo lascia perplessa la comunità tutta ), ho interrogato gli AURUSPICI più valenti nelle pratiche divinatorie per avere risposta alla domanda che in molti ci poniamo .....

MA PERCHE' QUESTO DEVE ROMPE LI "CO.....NI"  PROPRIO A NOI ?

La risposta è stata sofferta ma definitiva, LEI E' STATO MANDATO DAGLI DEI A SEMINAR ZIZZANIA E A SFRUGUGLIARE LE APPENDICI RIPRODUTTIVE DI TUTTI NOI ...... COMPITO CHE ASSOLVE EGREGIAMENTE !

Caro Gigi,

ho dovuto fare il "Sig.re" SBROGLIA Column Member / Top Expert poiché rischiavo l'insonnia io e tutta la famiglia!

Ma ora a distanza di tempo suppongo sarebbe stato meglio usare i sonniferi!  :set2010033:
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: sbroglia - Maggio 06, 2010, 12:17:56 pm
quoto in toto :set2010001:
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: turin-pens - Maggio 06, 2010, 12:20:56 pm
quoto in toto :set2010001:

a proposito dei sonniferi?  :set2010080:
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pedewall - Maggio 06, 2010, 16:44:23 pm
Si ai fratelli Cavaliere vengono attribuite brutte penne come questa Ideal.
Notate la clip è uguale a quella delle Ancora a pag 31 ed una Rapid a pag. 32 sull’Italian Blue Book (gli americani chiamano blue book il libro di G.Fischler e S. Schneider, noi possiamo chiamare così quello di Letizia Jacopini che è di quel colore) ed a quella Ancora  a pag 108 del libro di Paul Erano: Fountain Pen past&present; e mi fermo qui.
Mentre la Ancora HI-RES ha il fermaglio uguale a questi tre della ultima foto che nell’ordine sono Columbus, Columbus, Vega, fermaglio uguale ad una Nettuno a pag 313 del Lambrou: F.P. of the world.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: Wallygator - Maggio 06, 2010, 16:54:53 pm
Si ai fratelli Cavaliere vengono attribuite brutte penne come questa Ideal.


...il concetto di bello o brutto é davvero molto soggettivo e gli allegati al tuo post lo dimostrano!!!! Personalmente la ritengo una bella penna :set2010035:
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pedewall - Maggio 06, 2010, 16:57:36 pm
Wally ero ironico
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: sbroglia - Maggio 06, 2010, 17:21:02 pm
non l'avevo vista :set2010061: MERAVIGLIOSA.....( ma chi cacchio era napoleone??!!)
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: turin-pens - Maggio 06, 2010, 17:40:51 pm
Si ai fratelli Cavaliere vengono attribuite brutte penne come questa Ideal.
Notate la clip è uguale a quella delle Ancora a pag 31 ed una Rapid a pag. 32 sull’Italian Blue Book (gli americani chiamano blue book il libro di G.Fischler e S. Schneider, noi possiamo chiamare così quello di Letizia Jacopini che è di quel colore) ed a quella Ancora  a pag 108 del libro di Paul Erano: Fountain Pen past&present; e mi fermo qui.
Mentre la Ancora HI-RES ha il fermaglio uguale a questi tre della ultima foto che nell’ordine sono Columbus, Columbus, Vega, fermaglio uguale ad una Nettuno a pag 313 del Lambrou: F.P. of the world.


Mai detto che le Ideal e affini siano brutte penne ma che le laminature di queste e altri nomi "minori" posso presentare delle micro o macro imperfezioni che abitualmente non sono presenti nelle laminature delle Waterman e affini uscite dalle medesime aziende.

Ritengo oltretutto difficile fare affidamento o meglio ad attribuire la paternità di una laminatura guardando le clip, le testine etc... poiché queste parti spesso venivano comprate a "palettate o cariole" direttamente dalle varie F.lli Cavaliere, Aurora, Ancora etc... da fabbriche più o meno grandi specializzate nella produzione di minuterie come per l'appunto clip, testine etc...
Lo dimostra il fatto che la stessa clip o la stessa testina è riconoscibile su penne di differenti fabbriche.
Direi invece che sarebbe opportuno guardare la tecnica di lavorazione della laminatura, i punzoni e lo stile delle stesse laminature poiché ogni casa aveva le use peculiarità.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: sbroglia - Maggio 06, 2010, 17:49:12 pm
no quoto tutto :set2010026:


quoto in toto :set2010001:

a proposito dei sonniferi?  :set2010080:
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: Wallygator - Maggio 06, 2010, 18:58:12 pm
Wally ero ironico

Meno male...pensavo fossi cecato!!!!!! :set2010078:
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pedewall - Maggio 06, 2010, 20:14:44 pm
Riccardo sono d'accordo con te per quanto riguarda le carriole ed i diversi contenitori di parti di penne, ma limitatamente a quelle in ebanite e celluloide ed i pennini che prendevano sempre da altri, ma non per le parti di lamina in oro delle penne, ognuno faceva le sue tanto che i più accorti sono arrivati a brevettare i nomi delle penne o anche un marchio (Eterno, Williamson, Stilus, Domino, Monte Grappa etc. o il logo alato di Capra sulle Waterman) visto il dilagante copiare. Queste copie sono veramente pessime di lavorazione: ho penne Wasserman, Watoman, Waatterwan, Safety Wattman, Widerman etc. ed una smilza safety (circa 7 cm) marcata impudicamente sulla lamina Waterman Ideal con tanto di globo, ma appena leggibile.
E' anche giusto quando affermi che ci si dovrebbe basare sul tipo di lavorazione, ma per quello ha una notevole importanza il tatto, alcune lavorazioni guilloché sembrano velluto, altre, pur essendo apparentemente uguali, delle raspe, ma per questo non bastano le fotografie.
L'inventario di chiusura della Uhlmann nel 44 riporta che in cassaforte, oltre a tutto il resto (molti portatermometro), aveva 2000 pennini,qualche centinaio in oro e ben 20522 clip di penne (perchè non le ha vendute prima di essere costretta a chiudere?).
Forse non vi era mercato.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: turin-pens - Maggio 07, 2010, 10:55:53 am
Riccardo sono d'accordo con te per quanto riguarda le carriole ed i diversi contenitori di parti di penne, ma limitatamente a quelle in ebanite e celluloide ed i pennini che prendevano sempre da altri, ma non per le parti di lamina in oro delle penne, ognuno faceva le sue tanto che i più accorti sono arrivati a brevettare i nomi delle penne o anche un marchio (Eterno, Williamson, Stilus, Domino, Monte Grappa etc. o il logo alato di Capra sulle Waterman) visto il dilagante copiare. Queste copie sono veramente pessime di lavorazione: ho penne Wasserman, Watoman, Waatterwan, Safety Wattman, Widerman etc. ed una smilza safety (circa 7 cm) marcata impudicamente sulla lamina Waterman Ideal con tanto di globo, ma appena leggibile.
E' anche giusto quando affermi che ci si dovrebbe basare sul tipo di lavorazione, ma per quello ha una notevole importanza il tatto, alcune lavorazioni guilloché sembrano velluto, altre, pur essendo apparentemente uguali, delle raspe, ma per questo non bastano le fotografie.
L'inventario di chiusura della Uhlmann nel 44 riporta che in cassaforte, oltre a tutto il resto (molti portatermometro), aveva 2000 pennini,qualche centinaio in oro e ben 20522 clip di penne (perchè non le ha vendute prima di essere costretta a chiudere?).
Forse non vi era mercato.


Ciao Paolo,

mi spiace ma non sono d'accordo le produzioni di parti minute era cosa normale anche per le produzioni di clip e testine ed anche per corpi e cappucci. Un esempio è la Mario di Maio che ancora oggi produce oggetti in oro massiccio e laminato con gli stessi disegni che erano presenti su moltissime penne laminate di varie marche tra cui anche Waterman, Ideal etc...

questo è il link dell'azienda:

http://www.mariodimaio.it/ (http://www.mariodimaio.it/)

esistono dal 1919... quindi fai tu due conti.

Oltretutto lo dimostra la stessa FIAT e qualsiasi altra azienda automobilistica che si affida all'indotto per la produzione di determinate parti, ad esempio la Valeo produce fari e climatizzatori quasi per tutte le aziende automobilistiche, la Jaeger Le Coultre e la Veglia producono orologi, conta chilometri, contagiri, tachimetri, la Brembo freni per auto top di gamma etc... la lista è pressoché infinita.

Questo dimostra che la produzione di determinate parti, auto, moto, aerei, informatica e anche penne, da sempre nella maggior parte dei casi è affidata ad aziende specializzate.
D'altronde sia nella provincia di Torino e a Milano e relativa provincia, nei primi del '900 fino alla fine della seconda guerra mondiale era piena di piccole botteghe che producevano minuteria, e piccole parti per le penne stilografiche sia laminate che in celluloide oppure in ebanite.

Il discorso calza per qualsiasi cosa pennini inclusi... c'erano delle fabbriche che se li facevano loro vedi Aurora, Omas, Montegrappa etc... altre che li compravano da aziende specializzate come la ABT di Torino che ha fornito pennini a molte aziende più o meno importanti e più o meno grandi.

La stessa Aurora al tempo della 88 a causa della grande richiesta di tale modello scelse di far produrre una parte dei pennini a Bologna...

D'altronde parlando dei tempi passati, la produzione per conto terzi delle minuterie è confermato dal fatto che come ho scritto precedentemente, è facile trovare ad esempio la stessa clip laminata e lavorata a sbalzo su molte penne di diverse case, idem per molte bande lavorate a galleria un esempio è la famosa Ancora tipo Duofold di robertov, dove si vede chiaramente che la medesima banda lavorata a galleria non solo a successiva alla penna e quindi di altra produzione ma che essa è anche presente nella Waterman's 42 da me inserita in altro topic:

http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=107.msg1064#msg1064 (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=107.msg1064#msg1064)

Ora Ancora e Waterman's credo che abbiano avuto produzioni molto distanti tra loro e da quel che so, non hanno mai avuto relazioni commerciali però è certo che per molte cose si rifornivano nei medesimi luoghi.

Io personalmente in tutto questo non ci trovo nulla di strano, si è sempre fatto, si fa ora e si farà sempre.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: fabbale - Maggio 07, 2010, 13:05:53 pm
Sono d'accordo sostanzialmente su quanto afferma Gigi.

Anzi, secondo me ricorrere al lavoro in out-sourcing è una valida strategia che può permettere di mantenere alto e qualitativo il livello di un prodotto, dandoti modo di ottenere poi economie (non sovraccarico di strutture) e risorse che possono essere usate addirittura per altri progetti/prodotti da avviare, su cui lavora la casa madre.

Le Aziende che hanno fatto questo secondo me sono cresciute nel 1920 e crescono oggi.

Quelle che rimangono autoreferenziate e che pensano che come fanno una cosa loro non la fa bene nessuno, che basano la loro strategia soltanto sulla vendita di un solo prodotto, magari addirittura ad un parco ristretto di Clienti, hanno sempre avuto vita breve.

Scusate la divagazione generale, ma però credo che sia una riflessione che in qualche maniera, si può legare anche al post sulle STILUS di questa mattina.

Chiaro che quanto più un Azienda è grande (AURORA) e quanto più è facile far scattare determinati meccanismi e pensieri.
Quando una Azienda è piccola e magari non ha ambiti espansionistici ma solo gestire il business nell'immediato, finchè dura, dura..... (vedasi tutto il mondo di Settimo Torinese).

Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pedewall - Maggio 08, 2010, 08:48:59 am
Ciao Riccardo,
il ragionamento che fai è giusto ed andrebbe benissimo se temporalmente riferito al periodo storico della ricostruzione, dagli anni 50 in poi, insomma il dopoguerra.
La situazione economica e politica prima, durante e dopo la I°  WW, era completamente diversa, ricordati della quota 90 e della rivalutazione della lira.

A STEE!!!  OUT-SOURCING!!?? ma se i due terzi della popolazione in quel periodo non sapevano ne leggere ne scrivere ed il PIL era formato per 60% dalla Agricoltura e per il 20% dalla industria e dall'artigianato.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: turin-pens - Maggio 08, 2010, 10:33:46 am
Ciao Riccardo,
il ragionamento che fai è giusto ed andrebbe benissimo se temporalmente riferito al periodo storico della ricostruzione, dagli anni 50 in poi, insomma il dopoguerra.
La situazione economica e politica prima, durante e dopo la I°  WW, era completamente diversa, ricordati della quota 90 e della rivalutazione della lira.

A STEE!!!  OUT-SOURCING!!?? ma se i due terzi della popolazione in quel periodo non sapevano ne leggere ne scrivere ed il PIL era formato per 60% dalla Agricoltura e per il 20% dalla industria e dall'artigianato.

Mi spiace Paolo ma la produzione di minuteria per conto terzi esisteva già nei primi del '900 prima della guerra praticamente in tutti i settori industriali anche nel settore delle penne, non si tratta di situazione economica dell'intero paese ma di economia di scala a livello industriale e questa si teneva in considerazione già all'epoca.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: sbroglia - Maggio 08, 2010, 13:05:52 pm
concordo con riccardo

molte laminate sono infatti fatte a "bande" singole che poi venivano composte a fantasia creando gli effetti che tutti conosciamo

e si comravano a scatoloni dai produttori di questo tipo di minuteria come le clip a fiori e quant'altro

sono ben poche le "manifatture" che potevano permettersi di fare tutto in casa e tra questi sicuramente Aurora
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: turin-pens - Maggio 08, 2010, 13:52:47 pm
concordo con riccardo

molte laminate sono infatti fatte a "bande" singole che poi venivano composte a fantasia creando gli effetti che tutti conosciamo

e si comravano a scatoloni dai produttori di questo tipo di minuteria come le clip a fiori e quant'altro

sono ben poche le "manifatture" che potevano permettersi di fare tutto in casa e tra questi sicuramente Aurora

Thanks!
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: fabbale - Maggio 08, 2010, 17:42:00 pm
Ciao Riccardo,
il ragionamento che fai è giusto ed andrebbe benissimo se temporalmente riferito al periodo storico della ricostruzione, dagli anni 50 in poi, insomma il dopoguerra.
La situazione economica e politica prima, durante e dopo la I°  WW, era completamente diversa, ricordati della quota 90 e della rivalutazione della lira.

A STEE!!!  OUT-SOURCING!!?? ma se i due terzi della popolazione in quel periodo non sapevano ne leggere ne scrivere ed il PIL era formato per 60% dalla Agricoltura e per il 20% dalla industria e dall'artigianato.

Paolo intrevengo io sul conto terzi (meglio di out-sourcing).
Io credo che Aurora, grazie alla lungimiranza e alla visione del suo fondatore era in grado di "appaltare" tutto.
Isaia Levi era un commerciante di tessuti e quindi avvezzo al business e fu tra i primi in Italia ad "annusare" l'affare stilografiche ed a capire che per combattere la concorrenza doveva organizzarsi per assicurare prezzo e qualità, ma soprattutto distribuzione capillare
Questa l'affidò, in out-sourcing, in conto terzi, in appalto, (diciamola come meglio crediamo) nel 1922 alla ditta Ettore Ripamonti che stampa anche il primo catalogo.
E' vero quindi che c'era ignoranza e agricoltura, ma c'era anche qualche d'uno che pensava in grande ed aveva il cervello per farlo!!!
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pedewall - Maggio 08, 2010, 22:35:23 pm
Senza alcuna vena polemica, un ultimo tentativo di affermare qualcosa che ritengo veritiero.

Prendendo in considerazione l’arco temporale dal 1920 al 1930, in Italia sono documentati 11 nel 1920 e 18 nel 1930 (Fr. Speidel ha chiuso nel 1929) laboratori artigianali/industriali (compresi i brand come Aurora, Montegrappa etc.) che rivestivano penne per proprio conto o per terzi, tutti incentrati nel Nord Italia (esclusi 5-6 tutti gli altri concentrati a Milano). Nel 1940, tra entrate ed uscite, erano sempre 18.
Prima domanda da porsi è: come mai non vi è un laminatore di penne (neppure tarocche) nella zona intorno a Napoli che sin dall’800 era uno dei più importanti distretti orafi italiani?

Ma torniamo a noi.
Se la media dei laboratori nel decennio era di 14-15, quanti potevano essere i laboratori satellite che producevano pezzi in oro (minuterie) per questi 14?
Mi sembra che i numeri parlino da soli (a pieno regime l’industria dei Fratelli Cavaliere aveva 15-25 dipendenti), ma se anche vi è stato nei censimenti un errore al ribasso del 100%, vuol dire che i laboratori attivi erano 30 (la popolazione italiana, se la memoria non mi inganna, in quegli anni non era superiore a 30 milioni).
Quante potevano essere le aziende di minuterie che gravitavano intorno a questi 30? Sicuramente qualcosa c’era, ma non effettuava certo le lavorazioni importanti che contraddistinguevano la penna o il laboratorio.
L’impressione che i laboratori fossero molti di più viene dalla enorme varietà di nomi (ne ho sinora raccolti poco più di un centinaio) che si attribuivano alle penne prodotte, ma questo era dovuto ad una curata attenzione al cliente: la persona che ordinava una penna nuova poteva personalizzarla col nome desiderato (ho una penna MURA, tipico cognome sardo, altra ET-ULTRA, per qualche squadra sportiva? altra LONGINES, ELIDE etc.).
Quindi se anche vi era un mercato sommerso che serviva 30 laminatori, quanto grande poteva essere? Forse le dita di una mano bastano per contarli.

Mi sembra più logico credere all’esistenza di un mercato parallelo, anche più grande di quello ufficiale che produceva imitazioni in toto o in parte delle penne più blasonate e costose (ecco perché talvolta troviamo due pezzi apparentemente uguali su penne diverse, ma uno sembra una brutta copia dell’altro, abbiamo in mano un pezzo originale ed uno “tarocco”, uno sicuramente in oro, l’altro solo galvanizzato in oro),  tutto questo alla pari di quello che era accaduto in America ove le imitazioni delle Waterman, Parker etc. rivestite in oro dilagavano tanto che chi acquista oggi una di quelle penne, ha buone possibilità di acquistare rivestimenti, seppur decenti,  non originali. 
Mi scuso con chi mi ha seguito sin qui se l’ho annoiato.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: mccagly - Maggio 08, 2010, 23:01:24 pm
Nessuna noia, anzi.

L'analisi da te fatta è molto interessante e dettagliata.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: fabbale - Maggio 09, 2010, 12:31:59 pm
Senza alcuna vena polemica, un ultimo tentativo di affermare qualcosa che ritengo veritiero.

Prendendo in considerazione l’arco temporale dal 1920 al 1930, in Italia sono documentati 11 nel 1920 e 18 nel 1930 (Fr. Speidel ha chiuso nel 1929) laboratori artigianali/industriali (compresi i brand come Aurora, Montegrappa etc.) che rivestivano penne per proprio conto o per terzi, tutti incentrati nel Nord Italia (esclusi 5-6 tutti gli altri concentrati a Milano). Nel 1940, tra entrate ed uscite, erano sempre 18.
Prima domanda da porsi è: come mai non vi è un laminatore di penne (neppure tarocche) nella zona intorno a Napoli che sin dall’800 era uno dei più importanti distretti orafi italiani?

Ma torniamo a noi.
Se la media dei laboratori nel decennio era di 14-15, quanti potevano essere i laboratori satellite che producevano pezzi in oro (minuterie) per questi 14?
Mi sembra che i numeri parlino da soli (a pieno regime l’industria dei Fratelli Cavaliere aveva 15-25 dipendenti), ma se anche vi è stato nei censimenti un errore al ribasso del 100%, vuol dire che i laboratori attivi erano 30 (la popolazione italiana, se la memoria non mi inganna, in quegli anni non era superiore a 30 milioni).
Quante potevano essere le aziende di minuterie che gravitavano intorno a questi 30? Sicuramente qualcosa c’era, ma non effettuava certo le lavorazioni importanti che contraddistinguevano la penna o il laboratorio.
L’impressione che i laboratori fossero molti di più viene dalla enorme varietà di nomi (ne ho sinora raccolti poco più di un centinaio) che si attribuivano alle penne prodotte, ma questo era dovuto ad una curata attenzione al cliente: la persona che ordinava una penna nuova poteva personalizzarla col nome desiderato (ho una penna MURA, tipico cognome sardo, altra ET-ULTRA, per qualche squadra sportiva? altra LONGINES, ELIDE etc.).
Quindi se anche vi era un mercato sommerso che serviva 30 laminatori, quanto grande poteva essere? Forse le dita di una mano bastano per contarli.

Mi sembra più logico credere all’esistenza di un mercato parallelo, anche più grande di quello ufficiale che produceva imitazioni in toto o in parte delle penne più blasonate e costose (ecco perché talvolta troviamo due pezzi apparentemente uguali su penne diverse, ma uno sembra una brutta copia dell’altro, abbiamo in mano un pezzo originale ed uno “tarocco”, uno sicuramente in oro, l’altro solo galvanizzato in oro),  tutto questo alla pari di quello che era accaduto in America ove le imitazioni delle Waterman, Parker etc. rivestite in oro dilagavano tanto che chi acquista oggi una di quelle penne, ha buone possibilità di acquistare rivestimenti, seppur decenti,  non originali. 
Mi scuso con chi mi ha seguito sin qui se l’ho annoiato.


Per quanto mi riguarda Paolo nessuna noia, anzi questo dobbiamo fare in un forum.
Sul mondo delle laminate poi la mia ignoranza è colossale; inizio ora a guardarle con tutto il rispetto che meritano, dopo anni di sniffamento della celluloide.
Se esprimo delle castronerie quindi, vai tranquillamente con tutte le correzioni che ritieni opportuno e doveroso fare.
 :set2010001:
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: Wallygator - Maggio 09, 2010, 15:11:23 pm
Caro Paolo, dal quel che ho letto, dalla tua esposizione traspare un lungo e paziente lavoro di ricerca in un ambiente quale quello delle piccole realtà industriali/artigianali molto scarno dal punto di vista documentale; per quanto ovvio, sull'argomento vi potranno essere opinioni divergenti, ma se improntate ad un franco confronto non  potranno far altro che arricchire il bagaglio di conoscenze di tutti noi...Grazie da parte mia, anche se in cuor mio ritengo che, forse non per le laminate, ma nell'ambito dell'ordinaria produzione di strumenti di scrittura un utilizzo dei terzisti fosse più o meno diffuso. :set2010090:
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: turin-pens - Maggio 09, 2010, 15:56:10 pm
Il problema di fondo è che quanto esposto da Paolo è soltanto una lunga sequenza di numeri è dati che per quanto interessanti dal punto di vista storico, poco hanno a che fare in realtà col sistema produttivo poiché contrariamente da quanto si può pensare, per produrre penne anche laminate, non sono necessari grandi impianti industriali ma soltanto alcuni macchinari.
Questi macchinari, non sono cambiati nel corso degli ultimi 100 anni e una volta preparati possono produrre migliaia di pezzi al giorno con un intervento umano davvero minimo e quindi la commissione di minuteria a terzi non solo era fattibile ma probabilmente molto conveniente a molti se non addirittura a tutti.
Per conferma basta leggere il libro di Silvio Bertotto sulla realtà produttiva di Settimo Torinese che non fa altro che confermare quanto detto qui, tra l'altro la produzione in questa area era spesso locata nelle cascine del centro città.
Questo sistema produttivo ricorda da molto vicino quello che ancora oggi avviene in molte parti della Svizzera ove sono ubicate le principali manifatture orologiaie del mondo, dove la produzione di minuteria e componentistica dei movimenti è fatta in molti casi proprio nelle cantine delle abitazioni e parliamo di Svizzera mica cotica!
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: Wallygator - Maggio 09, 2010, 16:48:33 pm
Mi ripeto....per quanti si fossero messi in questo momento in ascolto......
Un forum, a mio parere, deve essere luogo per un franco scambio di opinioni, nei limiti di una dialettica non lesiva delle altrui convinzioni.
Ritengo inoltre che il dogma dell'infallibilità, al momento, sia attribuibile solo al Papa ed anche Lui, ogni tanto scivola sulla buccia di banana.....

A buon intenditor.....
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pumagiu - Maggio 09, 2010, 17:50:48 pm
Da inesperto mi inserisco, perchè anch'io ho visto (e sto anche trattando) una laminata che mi sembra fatta dal gioelliere su una waterman 42.  Infatti la clip è senza marca, così come la laminatura senza marchi o altro. La scatola porta il nome di una vecchia gioielleria ormai chiusa. L'impressione (ripeto impressione) è che quel gioielliere abbia autonomamente laminato la penna. Se riesco a comprarla per il prezzo che intendo (non i 400 euro richiesti) la posterò ed apriremo una discussione interessante.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: turin-pens - Maggio 09, 2010, 17:57:27 pm
Da inesperto mi inserisco, perchè anch'io ho visto (e sto anche trattando) una laminata che mi sembra fatta dal gioelliere su una waterman 42.  Infatti la clip è senza marca, così come la laminatura senza marchi o altro. La scatola porta il nome di una vecchia gioielleria ormai chiusa. L'impressione (ripeto impressione) è che quel gioielliere abbia autonomamente laminato la penna. Se riesco a comprarla per il prezzo che intendo (non i 400 euro richiesti) la posterò ed apriremo una discussione interessante.

E' possibilissimo che un gioielliere abbia "messo le mani" su una 42 per impreziosirla su richiesta di qualche cliente oppure per suo gusto, non vi sarebbe nulla di sbagliato e per altro nulla da contestare.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: mccagly - Maggio 09, 2010, 18:03:20 pm
Da inesperto mi inserisco, perchè anch'io ho visto (e sto anche trattando) una laminata che mi sembra fatta dal gioelliere su una waterman 42.  Infatti la clip è senza marca, così come la laminatura senza marchi o altro. La scatola porta il nome di una vecchia gioielleria ormai chiusa. L'impressione (ripeto impressione) è che quel gioielliere abbia autonomamente laminato la penna. Se riesco a comprarla per il prezzo che intendo (non i 400 euro richiesti) la posterò ed apriremo una discussione interessante.

Non hai certo bisogno dei miei consigli, mi sembra comunque doveroso parlarti di una mia esperienza.

Mi è capitato di acquistare una Waterman 42 completamente liscia, senza marchi o scritte e pensai ad una "laminatura" anonima fatta chissà dove, rimasi però sorpreso dal peso ....... è d'oro massiccio e probabilmente fu ricoperta artigianalmente da un'orafo che non mise nessun marchio o bollo di garanzia.

Un gioiellere degli anni 30/40 non credo perdesse il suo tempo a "laminare" o ad applicare lamine industriali, lavorava l'oro !!!

In bocca al lupo !
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pedewall - Maggio 09, 2010, 22:10:15 pm
Forse dirò cose a tutti note e risapute, ma le inserisco ugualmente.
La legislazione italiana imponeva che sugli oggetti in oro venisse impresso un marchio indicante il titolo (percentuale) del metallo prezioso in esso contenuto che veniva espresso in carati (K, Kar, Kr, Car, Cr o, raramente, il solo numero) preceduto o seguito da un numero (24/24= 100% oro puro), e questo sino all’entrata in vigore della legge 305/1934, data dalla quale tale percentuale doveva essere espressa in millesimi (tipico sui pennini il numero 585).
Mentre gli oggetti laminati in oro (sottostante lastra di rame od ottone o altro metallo con sovrastante lamina, più o meno sottile di oro), venivano punzonati con la dicitura K.R., carati rivestiti.
Sugli oggetti placcati oro, rivestimento ottenuto per elettrolisi, non era obbligatorio applicare alcuna dicitura, ma alcuni apponevano PO.

Io personalmente dubito delle penne rivestite in oro che non hanno alcun punzone (talvolta tale punzone era collocato sull’anellino del cappuccio e difficilmente leggibile, inoltre l’anellino si può rompere e perdere), e mi chiedo perché manchi, a meno che non siano delle splendide lavorazioni in rilievo e/o in filigrana in cui la placcatura è voluta in toto o in parte (non certo per risparmiare sui costi) per rendere invisibili, o quasi, le saldature.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: mccagly - Maggio 09, 2010, 23:35:17 pm
Hai ragione,

La legge 5 febbraio 1934 n. 305 dispose l'uso di un sistema di punzonatura uniforme per l'identificazione del fabbricante.

Questa legge fu emanata perchè la precedente legge del 2 Maggio 1872 non dava le dovute garanzie riguardo il titolo dei manufatti messi in commercio, ad esempio per l'argento introduceva solo un sistema di punzonatura facoltativa per la verifica del titolo ( non so se per l'oro fosse lo stesso).

Riporto quanto letto nell'articolo riguardante i punzoni dell'argento Italiano dell'ASCAS ( ASSOCIATION OF SMALL COLLECTORS OF ANTIQUE SILVER):

Gli argentieri italiani molto raramente sottoponevano i propri pezzi alla verifica e punzonatura ufficiale
Solitamente l'argento aveva solo il punzone '800' (titolo dell'argento 800/1000) e, qualche volta, anche il punzone personale dell'argentiere.

http://www.ascasonline.org/articolo46ita.html

Comunque basta vedere qualche "fede di nozze" dei nostri nonni (quelle poche rimaste) e si noterà che spesso non hanno punzoni di garanzia di nessun tipo.

Deduco che per i prodotti antecedenti al 1934 si possano avere dei dubbi.

Riguardo la Waterman 42 da me trovata, la conferma l'ho avuta dalla persona "di grande fiducia" che ha ripristinato la penna e fatta riparare una piccola crepa al cappuccio dal suo orafo ( al laser ), ricevendo da quest'ultimo conferma che il rivestimento era in oro.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: turin-pens - Maggio 10, 2010, 16:21:30 pm
Forse dirò cose a tutti note e risapute, ma le inserisco ugualmente.
La legislazione italiana imponeva che sugli oggetti in oro venisse impresso un marchio indicante il titolo (percentuale) del metallo prezioso in esso contenuto che veniva espresso in carati (K, Kar, Kr, Car, Cr o, raramente, il solo numero) preceduto o seguito da un numero (24/24= 100% oro puro), e questo sino all’entrata in vigore della legge 305/1934, data dalla quale tale percentuale doveva essere espressa in millesimi (tipico sui pennini il numero 585).
Mentre gli oggetti laminati in oro (sottostante lastra di rame od ottone o altro metallo con sovrastante lamina, più o meno sottile di oro), venivano punzonati con la dicitura K.R., carati rivestiti.
Sugli oggetti placcati oro, rivestimento ottenuto per elettrolisi, non era obbligatorio applicare alcuna dicitura, ma alcuni apponevano PO.

Io personalmente dubito delle penne rivestite in oro che non hanno alcun punzone (talvolta tale punzone era collocato sull’anellino del cappuccio e difficilmente leggibile, inoltre l’anellino si può rompere e perdere), e mi chiedo perché manchi, a meno che non siano delle splendide lavorazioni in rilievo e/o in filigrana in cui la placcatura è voluta in toto o in parte (non certo per risparmiare sui costi) per rendere invisibili, o quasi, le saldature.


Paolo una piccola nota K.R. non significa carati rivestiti ma carati rinforzati.
Scrivendo come carati rivestiti, si andrebbe a indicare che la lamina d'oro sia stata rivestita da qualcosa ma da cosa?, oltretutto non avrebbe senso rivestire la lamina d'oro, essendo questo metallo prezioso inossidabile e inattaccabile a temperatura e pressione ambiente da qualsiasi acido conosciuto e quindi svolgerebbe già da solo un più che valido compito protettivo.

Mentre utilizzando la terminologia esatta carati rinforzati si indica che la lamina d'oro è stata per l'appunto rinforzata dalla sottostante lamina d'ottone o di rame, poiché lo spessore della lamina d'oro non sarebbe sufficiente a garantire solidità e quindi serve appunto il rinforzo sottostante.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: pedewall - Maggio 10, 2010, 16:40:33 pm
Si un errore nello scrivere.
Titolo: Re: ANCORA SAFETY LAMINATA
Inserito da: Ambros - Febbraio 13, 2011, 17:52:53 pm
Elevo questo al rango di topic importante,
per le foto di penne bellissime e per l'argomento trattato di grande interesse! :set2010090: