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Penne Stilografiche da tutto il mondo - Penne a sfera e roller => Il resto della produzione americana => Topic aperto da: Giuseppe Tubi - Giugno 13, 2011, 19:25:06 pm

Titolo: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 13, 2011, 19:25:06 pm
Ecco alcune immagini prese al volo della strana (e sospetta) Security pen con corpo Lincoln e caricamento a leva.
Come si può vedere il colore è davvero perfettamente coerente tra cappuccio e corpo, come del resto l'impanatura.
La sezione è sicuramente Security ed anch'essa calza a pennello
Ma due rondini e mezzo, fanno primavera?  :set2010048:
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: fabbale - Giugno 13, 2011, 19:27:00 pm
 :set2010090: :set2010090:
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Wallygator - Giugno 13, 2011, 19:50:23 pm
 :set2010090: :set2010090:
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 13, 2011, 20:49:13 pm
Mr. P, faccela vedere intera questa bellissima Crocker, tutta da gustare!
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 13, 2011, 22:42:17 pm
Ecco alcune immagini prese al volo della strana (e sospetta) Security pen con corpo Lincoln e caricamento a leva.
Come si può vedere il colore è davvero perfettamente coerente tra cappuccio e corpo, come del resto l'impanatura.
La sezione è sicuramente Security ed anch'essa calza a pennello
Ma due rondini e mezzo, fanno primavera?  :set2010048:
In effetti c'è un altro piccolissimo indizio: anche la Security (kRITIKSON BROS. inc.) era di Chicago....
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: pirulazio - Giugno 13, 2011, 22:52:09 pm
La sezione è indubbiamente Security, troppo caratteristica per confondersi,
solo che nelle mie fiammate è fiammata pure lei non nera,
le testine dei cappucci sono fiammate o giallastre semi-trasparenti,
ma questi particolari sulla tua sembrano perfettamente coerenti,
una transizionale maybe?

Mr. P
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: pedewall - Giugno 13, 2011, 23:39:27 pm

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 14, 2011, 09:02:40 am
La sezione è indubbiamente Security, troppo caratteristica per confondersi,
solo che nelle mie fiammate è fiammata pure lei non nera,
le testine dei cappucci sono fiammate o giallastre semi-trasparenti,
ma questi particolari sulla tua sembrano perfettamente coerenti,
una transizionale maybe?

Mr. P
E' probabile che nelle piccole aziende, quali doveva essere quella che produceva le Security, la produzione avesse delle variazioni, forse in relazione alle forniture, forse semplicemente per provare qualcosa di differente. Credo che in qualcosa del genere possa trovare spiegazione la differenza nella sezione tra la tua penna e la mia. Cose simili le ho riscontarte anche sulle Conklin, dove, p. es. la endura arancione si trova indifferentemente con la sezione in tinta o nera.
Un altro fatto singolare che nelle altre due mie Security il marchio di fabbrica è totalmente differente.
L'ipotesi della penna transizionale, secondo me può essere valida, ma ciò che è più rilevante è che è avvalorata dall'enciclopedico Pedewall!
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 14, 2011, 09:12:12 am

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

:set2010083:
Non posso che inchinarmi e lodare cotanto sapere!
Grazie davvero: mi hai liberato dal tarlo dell'accrocco che mi affliggeva ogni qualvolta guardavo questa penna!
E non solo: mi hai dato anche la consapevolezza di possedere un esemplare particolarmente raro.
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: turin-pens - Giugno 14, 2011, 11:49:50 am
Secondo me è opportuno accantonare e non più utilizzare il termine transizionale in quanto come negli orologi completamente fuorviante.
Bisogna ricordare che essendo la penna un prodotto industriale, pensato per poter essere replicato sostanzialmente all'infinito, con i materiali in quel preciso momento disponibili, è facile pensare che le produzioni di penne con giunzione e altri dettagli in tinta con il resto della penna, fosse parallela alla produzione priva di questa caratteristiche.
Produzione precedente, successiva, contemporanea oppure di transizione, sono termini che mal si adattano ad un prodotto che come è stato detto prima è fatto per essere prodotto in migliaia di pezzi.

Ricordiamoci che le fabbriche, hanno sempre variato le produzioni senza preavviso e che ieri come oggi questo è ben evidenziato alla voce "ogni prodotto è soggetto a variazioni senza preavviso" .
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: fabbale - Giugno 14, 2011, 15:08:40 pm

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

:set2010083:
Non posso che inchinarmi e lodare cotanto sapere!
Grazie davvero: mi hai liberato dal tarlo dell'accrocco che mi affliggeva ogni qualvolta guardavo questa penna!
E non solo: mi hai dato anche la consapevolezza di possedere un esemplare particolarmente raro.


PaulTheWall è un mito.
In realtà sa tante cose perchè "è pensionato" e nel 1884 era per lui la polizza che Waterman doveva far firmare
 :set2010033: :set2010033:
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 14, 2011, 15:22:45 pm
Secondo me è opportuno accantonare e non più utilizzare il termine transizionale in quanto come negli orologi completamente fuorviante.
Bisogna ricordare che essendo la penna un prodotto industriale, pensato per poter essere replicato sostanzialmente all'infinito, con i materiali in quel preciso momento disponibili, è facile pensare che le produzioni di penne con giunzione e altri dettagli in tinta con il resto della penna, fosse parallela alla produzione priva di questa caratteristiche.
Produzione precedente, successiva, contemporanea oppure di transizione, sono termini che mal si adattano ad un prodotto che come è stato detto prima è fatto per essere prodotto in migliaia di pezzi.

Ricordiamoci che le fabbriche, hanno sempre variato le produzioni senza preavviso e che ieri come oggi questo è ben evidenziato alla voce "ogni prodotto è soggetto a variazioni senza preavviso" .
Penso che nella cezione rigorosa del termine, tu abbia assolutamente ragione.
"Transizionale" tuttavia, seppur improprio, rende abbastanza bene l'idea  -non tanto nei casi simili a quello citato per le diverse colorazioni del puntale- quanto quelli che si verificavano quando le aziende (è verosimile pensare che in particolar modo accadesse con le più piccole) "smaltivano" la rimanenze di un vecchio modello utilizzando parti del nuovo, probabilmente in contemporanea produzione.
Generalmente la cosa era limitata a particolari (arcinoto il caso delle Duofold col pennino vacumatic) e condivido che definire queste penne quali modelli di transizione è del tutto fuoriluogo. Analoche considerazioni valgono per una Endura in mio possesso che monta la più affusolata clip della Nozac, altre al contrario montano pennini antecedenti. Qualcosa di più "vistoso" potrebbe essere accaduto nella ricostruzione delle vicende della Security raccontateci da Pedewall: è verosimile che la National Pen, subentrata, abbia utilizzato cappucci della vecchia produzione abbinandoci un corpo probabilmente progettato per un modello successivo o comunque per un modello del loro catalogo.
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 14, 2011, 15:42:59 pm

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

:set2010083:
Non posso che inchinarmi e lodare cotanto sapere!
Grazie davvero: mi hai liberato dal tarlo dell'accrocco che mi affliggeva ogni qualvolta guardavo questa penna!
E non solo: mi hai dato anche la consapevolezza di possedere un esemplare particolarmente raro.


PaulTheWall è un mito.
In realtà sa tante cose perchè "è pensionato" e nel 1884 era per lui la polizza che Waterman doveva far firmare
 :set2010033: :set2010033:
Ma è uno scoop eccezionale!
Quindi avrebbe conosciuto personalmente Lewis Edson!
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: fabbale - Giugno 14, 2011, 15:53:21 pm

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

:set2010083:
Non posso che inchinarmi e lodare cotanto sapere!
Grazie davvero: mi hai liberato dal tarlo dell'accrocco che mi affliggeva ogni qualvolta guardavo questa penna!
E non solo: mi hai dato anche la consapevolezza di possedere un esemplare particolarmente raro.


PaulTheWall è un mito.
In realtà sa tante cose perchè "è pensionato" e nel 1884 era per lui la polizza che Waterman doveva far firmare
 :set2010033: :set2010033:
Ma è uno scoop eccezionale!
Quindi avrebbe conosciuto personalmente Lewis Edson!

Non li dimostra, ma PaulTheWall è di tre anni più vecchio di L.E.; quando lavorava in banca poi ha finanziato con un mutuo al 45% anche Sheaffer per trasformare la gioielleria nell'Azienda di penne ed è stato anche Lui l'artefice della causa contro A.A. Waterman NOT CONNECTED WITH etc.etc..
Capito poi perchè nel '29 è arrivata la crisi???
Sull'aereplano a lanciare le Duofold, secondo te chi c'era??? E gli aerei per il grand canyon partivano tutti da Elmas non dagli USA !!!!
Sempre Lui,PaulTheWall; ecco perchè è un "mostro che sa tutto".
Ne rimarrà solo uno, si diceva in un celebre film; e meno male aggiungo io, almeno così scopriamo o ri-scopriamo sempre qualche cosa grazie a Paolo.
 :set2010001:
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 14, 2011, 16:21:17 pm

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

:set2010083:
Non posso che inchinarmi e lodare cotanto sapere!
Grazie davvero: mi hai liberato dal tarlo dell'accrocco che mi affliggeva ogni qualvolta guardavo questa penna!
E non solo: mi hai dato anche la consapevolezza di possedere un esemplare particolarmente raro.


PaulTheWall è un mito.
In realtà sa tante cose perchè "è pensionato" e nel 1884 era per lui la polizza che Waterman doveva far firmare
 :set2010033: :set2010033:
Ma è uno scoop eccezionale!
Quindi avrebbe conosciuto personalmente Lewis Edson!

Non li dimostra, ma PaulTheWall è di tre anni più vecchio di L.E.; quando lavorava in banca poi ha finanziato con un mutuo al 45% anche Sheaffer per trasformare la gioielleria nell'Azienda di penne ed è stato anche Lui l'artefice della causa contro A.A. Waterman NOT CONNECTED WITH etc.etc..
Capito poi perchè nel '29 è arrivata la crisi???
Sull'aereplano a lanciare le Duofold, secondo te chi c'era??? E gli aerei per il grand canyon partivano tutti da Elmas non dagli USA !!!!
Sempre Lui,PaulTheWall; ecco perchè è un "mostro che sa tutto".
Ne rimarrà solo uno, si diceva in un celebre film; e meno male aggiungo io, almeno così scopriamo o ri-scopriamo sempre qualche cosa grazie a Paolo.
 :set2010001:
Pensa che diversi anni fa, conobbi un tizio il quale mi raccontò che suo padre, Commissario di bordo sul REX, nel viggio inaugurale a New York si comprò una Duofold Junior in celluloide (che mi regalò e che conservo tuttora), raccontandogli al suo ritorno un episodio che non è mai stato citato dagli storici tra quelli organizzati dalla Parker per dimostrare l'infrangibilità del nuovo materiale, come il lancio della penna dall'Empire e dall'aereo.
Avevano "lastricato" di penne un tratto della Fifth Avenue che poi riaprirono al traffico, facendo passare le macchine sulle povere Duofold.
Deve essere stata una prova convincente, visto che ne andò a comprare una.
Credo di poter immaginare chi c'era a sistemare le penne sull'asfalto.....
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: fabbale - Giugno 14, 2011, 16:34:03 pm
Vero, questa storia della Fifht Av. non la sapevo nemmeno io...

Bella poi la storia della penna che ti hanno regalato; mi piacerebbe sapere di ogni penna che possiedo di chi è stata (escludendo Mr. P nei vari passaggi di mano), ma purtroppo se non per qualche d'una è un sogno irrealizzabile.
Le ultime due che mi sono capitate infatti,  mi sono state "date" dalla nipote di un dirigente della RIV di Torino (oggi SKF) che le aveva avute come premio produzione.
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: turin-pens - Giugno 14, 2011, 16:51:42 pm
Secondo me è opportuno accantonare e non più utilizzare il termine transizionale in quanto come negli orologi completamente fuorviante.
Bisogna ricordare che essendo la penna un prodotto industriale, pensato per poter essere replicato sostanzialmente all'infinito, con i materiali in quel preciso momento disponibili, è facile pensare che le produzioni di penne con giunzione e altri dettagli in tinta con il resto della penna, fosse parallela alla produzione priva di questa caratteristiche.
Produzione precedente, successiva, contemporanea oppure di transizione, sono termini che mal si adattano ad un prodotto che come è stato detto prima è fatto per essere prodotto in migliaia di pezzi.

Ricordiamoci che le fabbriche, hanno sempre variato le produzioni senza preavviso e che ieri come oggi questo è ben evidenziato alla voce "ogni prodotto è soggetto a variazioni senza preavviso" .
Penso che nella cezione rigorosa del termine, tu abbia assolutamente ragione.
"Transizionale" tuttavia, seppur improprio, rende abbastanza bene l'idea  -non tanto nei casi simili a quello citato per le diverse colorazioni del puntale- quanto quelli che si verificavano quando le aziende (è verosimile pensare che in particolar modo accadesse con le più piccole) "smaltivano" la rimanenze di un vecchio modello utilizzando parti del nuovo, probabilmente in contemporanea produzione.
Generalmente la cosa era limitata a particolari (arcinoto il caso delle Duofold col pennino vacumatic) e condivido che definire queste penne quali modelli di transizione è del tutto fuoriluogo. Analoche considerazioni valgono per una Endura in mio possesso che monta la più affusolata clip della Nozac, altre al contrario montano pennini antecedenti. Qualcosa di più "vistoso" potrebbe essere accaduto nella ricostruzione delle vicende della Security raccontateci da Pedewall: è verosimile che la National Pen, subentrata, abbia utilizzato cappucci della vecchia produzione abbinandoci un corpo probabilmente progettato per un modello successivo o comunque per un modello del loro catalogo.


Io le definirei semplicemente varianti, così come ci sono varianti di auto, moto, e specie di animali, piante etc...
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 14, 2011, 17:03:36 pm
Vero, questa storia della Fifht Av. non la sapevo nemmeno io...

Bella poi la storia della penna che ti hanno regalato; mi piacerebbe sapere di ogni penna che possiedo di chi è stata (escludendo Mr. P nei vari passaggi di mano), ma purtroppo se non per qualche d'una è un sogno irrealizzabile.
Le ultime due che mi sono capitate infatti,  mi sono state "date" dalla nipote di un dirigente della RIV di Torino (oggi SKF) che le aveva avute come premio produzione.
Quoto!!!!
Condivido al 1000 per 1000!
Infatti una Duofold Junior arancione sarebbe piuttosto banale da rimpiazzare in collezione con una Senior. Ma qui è tutta un'altra storia, proprio perché ne conosco il passato. Ne racconto un'altra: lo stesso ometto mi regalò anche una Omas extra verde-nera, mis. grande, primo tipo, a leva. Ero agli inizi e mi sembrava di sognare!
Mi raccontò la storia anche di quella penna:
Era all'epoca a fare il militare ed aveva con se una Jotter che il papà gli aveva portato da uno dei viaggi in America. In Italia, all'epoca, era un oggetto da fantascienza ed un sergente che sbavava dalla voglia di possederla gli offrì in cambio la sua Omas. Lui rifiutò con sdegno, definendo la Omas un oggetto obsoleto, imparagonabile con la Jotter (!!!).
L'altro insistette, per giorni e giorni, rinnovando la sua offerta.
Alla fine lui cedette ed accettò lo scambio, perchè sul piatto fu aggiunta anche una licenza!
Certo che a quel tempo nessuno avrebbe potuto immaginare l'attuale rapporto di valore tra una Omas extra ed una Jotter!
Anche questa penna naturalmente ha un posto speciale nella mia collezione.
Idea: perché non facciamo una rubrica "Storie di penne"? Ne ho già inserite due e chssà quante altre se ne potrebbero mettere insieme....

..... Ci sono penne che hanno scritto lettere d'amore,
lattere di minacce, calunnie,
segreti e diari,
prove d'esame che hanno dato svolte ad una vita,
firme di testimoni di nozze o di processi,
sentenze e testamenti,
calcoli e formule, manoscritti o scarabocchi,
invenzioni e liste della spesa....
Conoscerne la storia è conoscerne l'anima.
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: fabbale - Giugno 14, 2011, 17:20:05 pm
Vero, questa storia della Fifht Av. non la sapevo nemmeno io...

Bella poi la storia della penna che ti hanno regalato; mi piacerebbe sapere di ogni penna che possiedo di chi è stata (escludendo Mr. P nei vari passaggi di mano), ma purtroppo se non per qualche d'una è un sogno irrealizzabile.
Le ultime due che mi sono capitate infatti,  mi sono state "date" dalla nipote di un dirigente della RIV di Torino (oggi SKF) che le aveva avute come premio produzione.
Quoto!!!!
Condivido al 1000 per 1000!
Infatti una Duofold Junior arancione sarebbe piuttosto banale da rimpiazzare in collezione con una Senior. Ma qui è tutta un'altra storia, proprio perché ne conosco il passato. Ne racconto un'altra: lo stesso ometto mi regalò anche una Omas extra verde-nera, mis. grande, primo tipo, a leva. Ero agli inizi e mi sembrava di sognare! Mi raccontò la storia anche di quella penna.
Era all'epoca a fare il militare ed aveva con se una Jotter che il papà gli aveva portato da uno dei viaggi in America. In Italia, all'epoca, era un oggetto da fantascienza ed un sergente che sbavava dalla voglia di possederla gli offrì in cambio la sua Omas. Lui rifiutò con sdegno, definendo la Omas un oggetto obsoleto, imparagonabile con la Jotter (!!!).
L'altro insistette, per giorni e giorni, rinnovando la sua offerta.
Alla fine lui cedette ed accettò lo scambio, anche perchè sul piatto fu aggiunta anche una licenza!
Certo che a quel tempo nessuno avrebbe potuto immaginare l'attuale rapporto di valore tra una Omas extra ed una Jotter!
Anche questa penna naturalmente ha un posto speciale nella mia collezione.
Idea: perché non facciamo una rubrica "Storie di penne"? Ne ho già inserite due e chssà quante altre se ne potrebbero mettere insieme....


 :set2010054:
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: pedewall - Giugno 18, 2011, 15:54:37 pm

Torno sull’argomento per fornire alcune spiegazioni:
-   il contratto con Waterman non era assicurativo, ma gli cedevo i diritti del brevetto (dietro lauto compenso) che gli hanno permesso di produrre stilografiche;
-   a New York con le Duofold, se ne erano rotte due dello stesso colore di quella che hanno regalato ad Ignazio,ma nessuno ci ha badato;
-   le Jotter le davo in cambio di quelle vecchie penne rientranti in oro che servivano solo a sporcarsi le mani di inchiostro, mai accettate in cambio penne di celluloide che poi si rovinano;
-   il termine “transizionale”, non fa parte del vocabolario italiano, quindi è giusto non utilizzarlo anche se viene comunemente usato come aggettivo sostituendo  “di transizione”;
-   la National aveva acquistato il magazzino della fallita Security, non i brevetti quindi non poteva vendere penne come Security, ma solo come National, senza poter utilizzare il twist filler sino ad allora usato e presente nel magazzino.  Doveva quindi: incidere sulle stilo che vendeva il suo nome, modificare o rifare il corpo penna nel quale inserire un sistema di riempimento che aveva diritto ad usare come quello a leva laterale;
-   si possono trovare diverse scritte sul fermaglio della Security, inventato da John Kritkison, quelli noti sono: CLIP SECURITY, SETTLES SUPREMACY; sembrerebbe che SECURITY sia riportato solo in queste ultime produzioni;
-   se si ritiene che il termine “variante” sia migliore  di quello “di transizione”, va bene lo stesso, ma in ogni caso è appropriato, in quanto vengono modificate nell’aspetto (sistema di riempimento e nome) le ultime penne Security la cui produzione è arrivata a termine.
-   Aggiungo infine un ad, se verificate con attenzione il meccanismo di funzionamento del twist filler, mi sembra che rassomigli a qualcosa di visto in un forse famoso brevetto italiano, ma posso sempre sbagliare.
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: fabbale - Giugno 18, 2011, 17:26:49 pm
Vaaaaaaaaai Paolo...

Complimenti a Te e Letizia e alla rivista Penna che date un pò di notizie che acculturano noi "ignoranti" che nei libri guardiamo solo le figure :set2010054:

Aggiungo anche io un doc sulle security che spiega il funzionamento del rullo.
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Wallygator - Giugno 18, 2011, 18:51:22 pm
 :set2010090:  :set2010090:
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 18, 2011, 19:15:17 pm

Torno sull’argomento per fornire alcune spiegazioni:
-   il contratto con Waterman non era assicurativo, ma gli cedevo i diritti del brevetto (dietro lauto compenso) che gli hanno permesso di produrre stilografiche;
-   a New York con le Duofold, se ne erano rotte due dello stesso colore di quella che hanno regalato ad Ignazio,ma nessuno ci ha badato;
-   le Jotter le davo in cambio di quelle vecchie penne rientranti in oro che servivano solo a sporcarsi le mani di inchiostro, mai accettate in cambio penne di celluloide che poi si rovinano;
-   il termine “transizionale”, non fa parte del vocabolario italiano, quindi è giusto non utilizzarlo anche se viene comunemente usato come aggettivo sostituendo  “di transizione”;
-   la National aveva acquistato il magazzino della fallita Security, non i brevetti quindi non poteva vendere penne come Security, ma solo come National, senza poter utilizzare il twist filler sino ad allora usato e presente nel magazzino.  Doveva quindi: incidere sulle stilo che vendeva il suo nome, modificare o rifare il corpo penna nel quale inserire un sistema di riempimento che aveva diritto ad usare come quello a leva laterale;
-   si possono trovare diverse scritte sul fermaglio della Security, inventato da John Kritkison, quelli noti sono: CLIP SECURITY, SETTLES SUPREMACY; sembrerebbe che SECURITY sia riportato solo in queste ultime produzioni;
-   se si ritiene che il termine “variante” sia migliore  di quello “di transizione”, va bene lo stesso, ma in ogni caso è appropriato, in quanto vengono modificate nell’aspetto (sistema di riempimento e nome) le ultime penne Security la cui produzione è arrivata a termine.
-   Aggiungo infine un ad, se verificate con attenzione il meccanismo di funzionamento del twist filler, mi sembra che rassomigli a qualcosa di visto in un forse famoso brevetto italiano, ma posso sempre sbagliare.

:set2010001:
Grande.
Non riesco ad individuare quale penna italiana abbia un caricamento simile; quello che mi ricorda di più è uno di quelli utilizzati dalla Pen Co.
Dacci qualche indizio....
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: pedewall - Giugno 18, 2011, 20:19:47 pm

Gli indizi: iniziare a verificare il libro di Letizia, secondo volume pag 123 figura in alto; poi recuperare il brevetto USA 1,784,078 del 1930 che non mi risulta l'inventore abbia mai utilizzato, perchè? (non ho la risposta)  poi confrontateli.
Quanti altri in Italia utilizzavano questo sistema di caricamento? non ritrovo gli appunti per dirvi chi erano, ma erano almeno in due.
Titolo: Re: Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 18, 2011, 20:43:52 pm

Gli indizi: iniziare a verificare il libro di Letizia, secondo volume pag 123 figura in alto; poi recuperare il brevetto USA 1,784,078 del 1930 che non mi risulta l'inventore abbia mai utilizzato, perchè? (non ho la risposta)  poi confrontateli.
Quanti altri in Italia utilizzavano questo sistema di caricamento? non ritrovo gli appunti per dirvi chi erano, ma erano almeno in due.

Sì, in effetti è davvero molto simile.
Certo che all'epoca si sbizzarrivano ad inventare sistemi sempre diversi, che però alla fin fine provocavano sempre lo schiacciamento del serbatoio da parte di una piattina: leva laterale, coin filler, button filler, push knob, levetta di fondo tipo Novum e tipo Superna, Cucchiaino Columbus ed anche questo twist filler, senz'altro soddisfacevano le esigenze commerciali di proporre qualcosa di nuovo e diverso, ma poco o nulla cambiavano in merito all'efficenza. 
Titolo: Re:Security pen
Inserito da: pedewall - Maggio 02, 2014, 20:34:30 pm

Passato ormai diverso tempo dall’inizio di questo post, posso tranquillamente farvi vedere una Security originale in ebanite, con sistema di carica a fondello rotante che, storcendo una barra, pressa il sacchetto interno; il tutto completo del suo ad (front), rear inserito.   
Il brevetto sia del fermaglio come del sistema di riempimento sono di KRITIKSON.

La descrizione della penna ed una breve storia del produttore era stata fatta.


(http://s3.postimg.org/q60e0obvj/01_DSCN6698_1.jpg) (http://postimg.org/image/q60e0obvj/)

(http://s3.postimg.org/52qgsx4pr/02_DSCN6703_1.jpg) (http://postimg.org/image/52qgsx4pr/)

(http://s3.postimg.org/ify799yxr/03_DSCN6739_1.jpg) (http://postimg.org/image/ify799yxr/)

(http://s3.postimg.org/l4szzb4f3/04_DSCN6733_1.jpg) (http://postimg.org/image/l4szzb4f3/)

(http://s3.postimg.org/hjx4g2zvj/05_DSCN6730_1.jpg) (http://postimg.org/image/hjx4g2zvj/)

(http://s3.postimg.org/9m7as6bz3/06_DSCN6744_1.jpg) (http://postimg.org/image/9m7as6bz3/)

(http://s3.postimg.org/fkgioo5jz/07_DSCN6741_1.jpg) (http://postimg.org/image/fkgioo5jz/)

(http://s3.postimg.org/ya8i5eyan/08_DSCN6749_1.jpg) (http://postimg.org/image/ya8i5eyan/)

(http://s3.postimg.org/hszajr21r/09_ad_della_penna_front.jpg) (http://postimg.org/image/hszajr21r/)
Titolo: Re:Security pen
Inserito da: Parcival - Maggio 02, 2014, 22:01:51 pm
 :set2010090: :set2010090: :set2010090:
Titolo: Re:Security pen
Inserito da: Massimo - Maggio 02, 2014, 22:08:42 pm
In una delle ultime  foto, quello che sembra una serie di lame circolari che cos'è in realtà?
Titolo: Re:Security pen
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 02, 2014, 22:23:29 pm
E' il dispositivo dal quale la penna prende il nome "security". Se non ho capito male veniva passato sulla parte scritta di un assegno per impedirne la falsificazione; credo che incidendo la carta impediva di modificare lo scritto. Devo avere una riproduzione delle istruzioni, magari la inserisco.
Titolo: Re:Security pen
Inserito da: Massimo - Maggio 02, 2014, 22:29:31 pm
Grazie Tubi , se inserisci la tua riproduzione delle istruzioni te ne sono grato, sono curioso. :set2010001:
Titolo: Re:Security pen
Inserito da: pedewall - Maggio 02, 2014, 22:54:41 pm

Massimo, le istruzioni sono state inserite da fabbale ad inizio di questa pagina, basta scorrerla; sono il retro di quella che ho inserito io.
Titolo: Re:Security pen
Inserito da: Massimo - Maggio 02, 2014, 23:14:27 pm
Grazie, sono proprio un pollo, non ci avevo badato, in effetti serve proprio per una maggiore sicurezza nella compilazione degli assegni.
 :set2010054: :set2010054:
Titolo: Re:Security pen
Inserito da: turin-pens - Maggio 04, 2014, 19:21:50 pm
Penna molto particolare merita più attenzione.

Inviato tramite Android device con Tapatalk 4

Titolo: Re:Security pen
Inserito da: turin-pens - Giugno 26, 2015, 18:21:08 pm
Aggiorno questo interessantissimo topic aggiungendo l'anteprima di questa Security Pen in ebanite nera sorella di quella mostrata dal nostro Pedewall.

Tra qualche giorno la panoramica fotografica completa.