Autore Topic: Omas Galileo Galilei  (Letto 930 volte)

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Offline stefano_R

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Omas Galileo Galilei
« il: Gennaio 17, 2018, 15:00:27 pm »
credo che questo topic potrebbe suscitare un pò di ilarità da qualche detrattore del caro sig. A. Simoni (Omas).
Questa Galileo Galilei, acquistata al tempo dell'uscita e mai, ripeto mai inchiostrata, è riuscita in un intento veramente difficile: rovinarsi da sola dentro il suo cassetto, nella sua scatola..... assieme alle altre sorelle.
Come si vede dalle immagini la veretta di metallo dorato (mah.. che lega sarà a questo punto...) vicino al fondello girevole del caricamento è riuscita ad ossidarsi ed a mangiarsi quasi completamente, rivestendosi della tipica patina verderame che di solito è da attribuirsi all'umidità.
Ora il problema va analizzato:
1_se l'ambiente fosse stato umido, come poteva ossidarsi solo quella veretta e non anche quelle (uguali) del cappuccio?
2_se l'ambiente fosse stato umido si sarebbero ossidate anche altre penne, ma così non è stato.
3_se fosse stata  caricata di inchiostro o lavata avrebbe potuto verificarsi qualche trafilatura che inumidisse la veretta, ma così non è, quindi?
4_per quanto mi riguarda ho già provato con alcune tecniche base di pulizia, dal pennellino, dallo sfregamento più o meno abrasivo, alla pasta Iosso ecc..ma senza risultati...
5_fortunatamente non ha intaccato il corpo della penna, quindi la resina adiacente è salva da qualsiasi deterioramento, ma a questo punto si può sostituire senza danneggiare il corpo vista l'inconsistenza del metallo?
6_esistono ancora in commercio questi pezzi di ricambio, sono verette comuni?  o bisogna cannibalizzare qualche altra stilografica?
76_lo deve fare un riparatore specializzato, o il prof. Tubi?


Help amici, Help Tubi, Help....



Online turin-pens

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Re:Omas Galileo Galilei
« Risposta #1 il: Gennaio 17, 2018, 16:00:13 pm »
Caro Stefano,

ahimé quello che mostri con questa Galileo di Omas non è cosa rara, anzi affligge in modo più o meno continuo gran parte della produzione Omas prodotta dal dopo guerra a oggi, con scarse differenze, il problema almeno per quello che è la mia esperienza è legato sostanzialmente a due fattori legati tra loro che sono la scarsa qualità dei trattamenti galvanici di Omas alla scarsa qualità del metallo o della lega metallica con cui è fatto l'anello.
Il problema è rimediabile ma per porvi rimedio, è necessario ricostruire l'annellino che oltretutto è raggiato.

Offline stefano_R

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Re:Omas Galileo Galilei
« Risposta #2 il: Gennaio 17, 2018, 16:08:36 pm »
Sigh....
il fatto è che se fosse stata prodotta nel primo dopoguerra, potrei anche capire, ma per una penna prodotta negli anni '90 (credo nel '93) e da allora sempre tenuta nella scatola ed in un cassetto.....

Mi viene in mente quel Topic dove si  paragonavano le penne vintage alle donne: questa Galilei ha poco più di 20 anni!!!!

Online Giuseppe Tubi

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Re:Omas Galileo Galilei
« Risposta #3 il: Gennaio 17, 2018, 17:09:51 pm »
Spero di sbagliarmi, ma le cose che vedo e che descrivi non credo che possano essere attribuite all'umidità, a meno che tu non conservi le penne in salamoia....
Quando vede cose del genere tra le mie penne sempre mi si gela il sangue perché, per quella che è la mia esperienza, sono sempre state causate dall'alterazione della celluloide, ovvero quel fenomeno di alterazione complesso e forse non ancora del tutto chiaro noto come "cristallizzazione" che provoca in alcune penne in celluloide contrazioni, crepe e fratture fino alla disgregazione del materiale. Ne va particolarmente soggetta la celluloide trasparente, specie - sembrerebbe - quella mai utilizzata e restata del chiarissimo giallo paglierino originale: inizia a comparire una crepa dopo l'altra, sino a formare un reticolo che ricorda i cristalli delle auto rotte. In quest'alterazione è ormai appurato che si liberano esalazioni acide (acido nitrico), che sono responsabili della violenta e profonda ossidazione delle parti metalliche.
Proprio pochi giorni fa sono andato a prendere la mia Delta Pompei ed ho trovato la clip e la vera ossidate. La penna sembrava intatta, ma aprendola ho trovato il puntale distrutto.
Se dici che il corpo della penna è intatto, questa è un'ottima cosa, ma ti consiglio, facendoti tutti gli auguri possibili, di controllare attentamente le penne in celluloide (se ce ne erano) che stavano accanto alla Galileo Galilei. In bocca al lupo, spero davvero di sbagliare e che il problema sia circoscritto a quella sola penna ed attribuibile ad altre cause.

Online turin-pens

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Re:Omas Galileo Galilei
« Risposta #4 il: Gennaio 17, 2018, 17:27:11 pm »
Sigh....
il fatto è che se fosse stata prodotta nel primo dopoguerra, potrei anche capire, ma per una penna prodotta negli anni '90 (credo nel '93) e da allora sempre tenuta nella scatola ed in un cassetto.....

Mi viene in mente quel Topic dove si  paragonavano le penne vintage alle donne: questa Galilei ha poco più di 20 anni!!!!

La cosa non mi stupisce, oggigiorno, ci sono delle ragazze di 20 anni che sono più usurate delle settantenni...

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Offline stefano_R

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Re:Omas Galileo Galilei
« Risposta #5 il: Gennaio 17, 2018, 17:39:48 pm »
caro Tubi,
ho controllato, a fianco c'era una Omas Guglielmo Marconi, anche quella con il corpo direi in celluloide e con parecchie verette inserite (le onde radio.....), ma fortunatamente a parte un appena appena velata, tutto il resto era  Ok, quindi adesso isolerò la Galilei (la tengo in frigo? temperatura controllata?) e controllo lo stato di tutte le altre.
Ma quell'anellina a chi la posso far rifare? mi sapete consigliare? e poi ne vale la pena?

P.S.
sempre per fare il paragone tra stilografiche e gentil sesso, vi risulta che esistano penne con il corpo in "cellulite"?
Opss....

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Re:Omas Galileo Galilei
« Risposta #6 il: Gennaio 17, 2018, 18:40:25 pm »
caro Tubi,
ho controllato, a fianco c'era una Omas Guglielmo Marconi, anche quella con il corpo direi in celluloide e con parecchie verette inserite (le onde radio.....), ma fortunatamente a parte un appena appena velata, tutto il resto era  Ok, quindi adesso isolerò la Galilei (la tengo in frigo? temperatura controllata?) e controllo lo stato di tutte le altre.
Ma quell'anellina a chi la posso far rifare? mi sapete consigliare? e poi ne vale la pena?

P.S.
sempre per fare il paragone tra stilografiche e gentil sesso, vi risulta che esistano penne con il corpo in "cellulite"?
Opss....
Se la penna è sana, si ne vale la pena.

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Online Giuseppe Tubi

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Re:Omas Galileo Galilei
« Risposta #7 il: Gennaio 17, 2018, 18:50:51 pm »
caro Tubi,
ho controllato, a fianco c'era una Omas Guglielmo Marconi, anche quella con il corpo direi in celluloide e con parecchie verette inserite (le onde radio.....), ma fortunatamente a parte un appena appena velata, tutto il resto era  Ok, quindi adesso isolerò la Galilei (la tengo in frigo? temperatura controllata?) e controllo lo stato di tutte le altre.
Ma quell'anellina a chi la posso far rifare? mi sapete consigliare? e poi ne vale la pena?

P.S.
sempre per fare il paragone tra stilografiche e gentil sesso, vi risulta che esistano penne con il corpo in "cellulite"?
Opss....
Molto, molto meglio così; me ne compiaccio. Il problema ha quindi origine per una causa diversa, che potrebbe anche essere un difetto di decapaggio dell'anello prima della doratura. Se è come dici non dovrebbe essere necessario tenere la penna in isolamento. Dalle magari una bella lavata con acqua e bicarbonato, che e essendo basico dovrebbe togliere eventuali presenze acide.
Sicuramente vale la pena di sostituirlo anche se non è cosa facile perché come ha scritto Riccardo la sezione di quell'anello è a "C" in quanto veniva montato di forma piatta e stretto sul lembo inferiore e superiore sopra una sede, ricavata nella lavorazione del corpo, della medesima forma. Questo accorgimento impedisce all'anellino di sfilarsi, ma chiaramente è realizzabile solo con adeguata attrezzatura.

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