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Elogio del vinile

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Giuseppe Tubi:
Parto un pò da lontano: un caro amico mi ha caldamente consigliato "Genesis Revisited II" di Steve Hackett. L'ho subito acquistato, naturalmente in cd, anzi, doppio cd.
Per inciso: è un disco davvero stupendo, che a mia volta consiglio nel modo più assoluto a tutti coloro che hanno amato i Genesis, particolarmente quelli "prima maniera", quando il cantante era Peter Gabriel: nuove esecuzioni di pezzi classici godibilissime: uguali ma allo stesso modo diverse. Una vera goduria, che si apprezza pienamente già al primo ascolto.
Insomma che vengo a sapere che il disco in questione è stato prodotto anche in vinile: confezione con 4 LP + i due medesimi cd. Il tutto a meno di 60 euro su Ebay, nuovo sigillato. Oggi, rincasando dal lavoro l'ho trovato e ho messo subito sul piatto del Gyro Dec il primo disco. Quel pò di attesa affinché le valvole dell'ampli fossero in grado di funzionare (incredibile di quanto il suono migliori via via che lavorano) e..... MAGIA! La stanza si è riempita di un suono dolce, pastoso, avvolgente. Insomma, come già accaduto tante altre volte, ascolto il cd (che è tanto comodo!) e tutto sembra perfetto, inappuntabile. Poi sento lo stesso disco sul vinile e..... è tutta un'altra musica.
Giuro che non è suggestione: è così.

Marlowe:
Completamente d'accordo!

 :set2010001: :set2010001: :set2010001:

Oltre ai miei vecchi 33, 45 e perfino alcuni 78 che erano di mio padre, sono andato a cercare i vinili ricommercializzati dai giapponesi che anni fa ebbero la vista lunga e comprarono per pochi dollari le matrici di alcune case di jazz allora considerate di nicchia (esempio: l'intera serie Stateside compresi I Charlie Parker On Dial incisi nel 1946). E veramente tutta un'altra cosa; unico problema il prezzo, visto che il mercato lo fanno loro.

Ma vale la pena. Un piccolo suggerimento: ascoltarli con un giradischi a sua volta non digitale, cioè non con un combo che legga sia i vinili sia i cd. Il suono è davvero diverso, più caldo ovviamente ma più denso, e con tutte le imperfezioni che, come dire, fanno la perfezione...

Mi allargo un po': se ami queste penne ami anche il vinile (e viceversa). Bravo G.T.

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Giuseppe Tubi:

--- Citazione da: Marlowe - Novembre 05, 2012, 19:40:30 pm ---Completamente d'accordo!

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Oltre ai miei vecchi 33, 45 e perfino alcuni 78 che erano di mio padre, sono andato a cercare i vinili ricommercializzati dai giapponesi che anni fa ebbero la vista lunga e comprarono per pochi dollari le matrici di alcune case di jazz allora considerate di nicchia (esempio: l'intera serie Stateside compresi I Charlie Parker On Dial incisi nel 1946). E veramente tutta un'altra cosa; unico problema il prezzo, visto che il mercato lo fanno loro.

Ma vale la pena. Un piccolo suggerimento: ascoltarli con un giradischi a sua volta non digitale, cioè non con un combo che legga sia i vinili sia i cd. Il suono è davvero diverso, più caldo ovviamente ma più denso, e con tutte le imperfezioni che, come dire, fanno la perfezione...

Mi allargo un po': se ami queste penne ami anche il vinile (e viceversa). Bravo G.T.


--- Termina citazione ---
Quello che poi vede il cd perdente è la spazialità, la cosiddetta "immagine sonora".
Certo, quello del prezzo può essere un problema, tanto più quando si tratta di piccole tirature.
Nel caso che ho raccontato, francamente sono rimasto favorevolmente sorpreso: una sessantina di euro per quattro vinili e due cd mi sembra accettabile.

Marlowe:
Aggiungi che contrariamente a quello che ci avevano raccontato, i cd non sono per nulla eterni: "decadono" naturalmente dopo 15-20 anni. Questo può naturalmente accadere anche per un vinile, ma solo se sono stati maltrattati.

E' chiaro che i vecchi dischi sono meno commerciali e hanno costi di produzione e diffusione infinitamente superiori rispetto ai cd e agli mp3. Che per inciso, parlo per i primi cd, così a buon mercato poi non erano. Però credo che com'è accaduto per le penne, per gli occhiali, per l'arredamento, insomma per ciò che non necessita di una tecnologia legata alla sicurezza (esempio: le vecchie MG sono splendide automobili, ma non molto adatte a circolare sulle strade di oggi), non sarebbe una cattiva idea, neppure da un punto di vista del ritorno economico, il ritorno a qualche produzione con volumi minori che vada oltre l'attuale moda destinata agli aficionados. Certo, bisogna che le industrie abbiano le vecchie matrici perché vinilizzare la musica digitale sarebbe davvero un nonsenso.

Giuseppe Tubi:

--- Citazione da: Marlowe - Novembre 05, 2012, 20:41:07 pm ---Aggiungi che contrariamente a quello che ci avevano raccontato, i cd non sono per nulla eterni: "decadono" naturalmente dopo 15-20 anni. Questo può naturalmente accadere anche per un vinile, ma solo se sono stati maltrattati.

E' chiaro che i vecchi dischi sono meno commerciali e hanno costi di produzione e diffusione infinitamente superiori rispetto ai cd e agli mp3. Che per inciso, parlo per i primi cd, così a buon mercato poi non erano. Però credo che com'è accaduto per le penne, per gli occhiali, per l'arredamento, insomma per ciò che non necessita di una tecnologia legata alla sicurezza (esempio: le vecchie MG sono splendide automobili, ma non molto adatte a circolare sulle strade di oggi), non sarebbe una cattiva idea, neppure da un punto di vista del ritorno economico, il ritorno a qualche produzione con volumi minori che vada oltre l'attuale moda destinata agli aficionados. Certo, bisogna che le industrie abbiano le vecchie matrici perché vinilizzare la musica digitale sarebbe davvero un nonsenso.

--- Termina citazione ---
Purtroppo quella dell'eternità del cd non è la sola fandonia che ci hanno raccontato, e nemmeno la più paradossale: la dinamica, che doveva essere decisamente superiore a quella degli lp, sarà stata una bufala da poco?
Comunque, sbaglierò, ma comincio a convincermi che il vinile sopravviverà anche commercialmente al cd: come supporto informatico è ormai superato e lo stanno diventando anche i dvd. I blu ray non so se avranno una vita così lunga, ormai incalzati dai micro supporti tipo schede ecc.. Chi vivrà vedrà. Quello che spero e di non essere mai costretto a ricorrere alla musica liquida: ho paura che mi si rovesci....

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