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Relax e altre passioni => Chiacchere in libertà - di tutto un po' => Topic aperto da: stefano_R - Novembre 24, 2016, 09:10:39 am

Titolo: I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Novembre 24, 2016, 09:10:39 am
così.... per tenere vivo l'argomento Hi Fi, vi mando i miei attuali giochi, considerando che sono in continua evoluzione e resteranno in mio possesso ancora per ...non so quanto...

Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Novembre 24, 2016, 11:10:02 am
Notevole. Particolarmente bello il CD Player.
Naturalmente lodi anche al giradischi: il Syncro l'ho avuto ed è ottimo.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Novembre 24, 2016, 11:28:28 am
beh... considerando che di vintage il CD player non può avere tanto (visto che è stato immesso sul mercato nei primi anni 80), ho osato ed optato per un progetto cinese con le valvole.
E' uno Shangling T100 (Valvolare 24 bit) con anche alcuni componenti Philips.
Devo dire che esteticamente mi sembra carino, scenografiche le valvole, poi si abbina esteticamente alla finitura champagne del Marantz..... naturalmente funziona benissimo!
Il giradischi Michell Syncro è una marca che forse qualcuno ricorderà perchè appariva in una famosa scena di Arancia Meccanica di Kubric....
Del Revox che dire....una icona, un oggetto per alcuni versi inarrivabile negli anni d'oro, bello anche solo da vedere...
Devo dire che per la scelta degli apparecchi, pur possedendo impianti stereo da oltre 40 anni, vado molto ad orecchio, poi di estetica ed alla fine naturalmente di budget, ma in questo sono fortunato perchè mio cognato ha un negozio di HiFi......
Ho letto con passione i vecchi post con gli elogi al vinile, con la disquisizione approfondita sulla differenza tra testina MM ed MC, sui cavi ecc..., ma solo da appassionato spettatore, non mi sento al vostro livello....(Tubi, Pedewall, ecc...)
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Novembre 24, 2016, 11:54:12 am
beh... considerando che di vintage il CD player non può avere tanto (visto che è stato immesso sul mercato nei primi anni 80), ho osato ed optato per un progetto cinese con le valvole.
E' uno Shangling T100 (Valvolare 24 bit) con anche alcuni componenti Philips.
Devo dire che esteticamente mi sembra carino, scenografiche le valvole, poi si abbina esteticamente alla finitura champagne del Marantz..... naturalmente funziona benissimo!
Il giradischi Michell Syncro è una marca che forse qualcuno ricorderà perchè appariva in una famosa scena di Arancia Meccanica di Kubric....
Del Revox che dire....una icona, un oggetto per alcuni versi inarrivabile negli anni d'oro, bello anche solo da vedere...
Devo dire che per la scelta degli apparecchi, pur possedendo impianti stereo da oltre 40 anni, vado molto ad orecchio, poi di estetica ed alla fine naturalmente di budget, ma in questo sono fortunato perchè mio cognato ha un negozio di HiFi......
Ho letto con passione i vecchi post con gli elogi al vinile, con la disquisizione approfondita sulla differenza tra testina MM ed MC, sui cavi ecc..., ma solo da appassionato spettatore, non mi sento al vostro livello....(Tubi, Pedewall, ecc...)
Quello che appariva in "Arancia Meccanica" era il "nonno" del Syncro: il mitico Transcriptor, che puoi vedere sotto. Bello. Bellissimo. Ancora più bello del Gyrodec (foto successiva), perché i globi dorati sono sopra e non sotto al piatto, quindi più visibili: quando girano hanno un effetto quasi... ipnotico!
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Novembre 24, 2016, 12:10:49 pm
caro Tubi....come sempre preciso, efficace ed esaustivo....

Una aggiunta sulle casse: sono arrivate sabato quindo la prova è.... in corso...., ma devo dire che al primo impatto sono pienamente soddisfatto.
Si tratta delle   Polk Audio RTi A9 Series Speakers, di dimensioni generose ed una resa sonora di pari impatto: precise, definite ai medio alti, un basso profondo e morbido, un pò colorate ma di quella tonalità che a me piace....
Vi farò sapere.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Resvis71 - Novembre 24, 2016, 14:25:46 pm
Mortacci :set2010035:
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Novembre 24, 2016, 14:45:28 pm
caro Tubi....come sempre preciso, efficace ed esaustivo....

Una aggiunta sulle casse: sono arrivate sabato quindo la prova è.... in corso...., ma devo dire che al primo impatto sono pienamente soddisfatto.
Si tratta delle   Polk Audio RTi A9 Series Speakers, di dimensioni generose ed una resa sonora di pari impatto: precise, definite ai medio alti, un basso profondo e morbido, un pò colorate ma di quella tonalità che a me piace....
Vi farò sapere.
Non le conosco, ma sembrano... imponenti.
Però il giradischi usalo sempre con il bloccadisco ed ASSOLUTAMNTE col tappetino verde in dotazione tra disco e piatto di vetro. Lo so che è più bello senza, ma il suono ci perde. Giuro!
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Novembre 24, 2016, 14:48:35 pm
seguirò assolutamente il tuo consiglio!! grazie
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Febbraio 11, 2017, 16:55:24 pm
Visto che il topic langue da un poco, vi aggiorno sulle modifiche di oggi:
Il Marantz é in rampa di lancio ed al suo posto ho portato a casa, in prova, la coppia Luxman C-02 (preamplificatore) e M-02 (finale) con il tuner T2.
Il resto è per il momento ancora lo stesso....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Febbraio 11, 2017, 17:42:51 pm
Belli. Non li conosco ma di solito i Luxman si fanno apprezzare anche per la musicalità.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Febbraio 11, 2017, 19:10:47 pm
Belli. Non li conosco ma di solito i Luxman si fanno apprezzare anche per la musicalità.
Confermo....ottimi apparecchi 150w ed un pre con molte regolazioni, ingressi ecc.. comprese 4 posizioni per la testina MC o MM...



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Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: turin-pens - Febbraio 13, 2017, 19:45:33 pm
Di impianti audio ci capisco quasi nulla, ma sarò onesto, questi giocattoli sono davvero molto molto belli!

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Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Febbraio 14, 2017, 08:12:22 am
.... e funzionano benissimo......restituendo piacevoli sensazioni sonore.
Per il tatto e la vista però, stilografica, inchiostro e calligrafia..........
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 13, 2018, 15:25:43 pm
rivedendo questo topic mi accorgo che di quegli apparecchi HiFi mostrati in foto ne è rimasto uno solo.......
In questo periodo sono ONKYOcentrico....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 13, 2018, 15:34:43 pm
...ed anche le casse...sono cambiate...... Magneplanar MG IIA....fantastiche
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 13, 2018, 20:37:54 pm
.... Però il piatto hai fatto male a cambiarlo.
Secondo me, eh!
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 16, 2018, 08:18:39 am
caro Tubi,
ci ho pensato a lungo....ma poi la funzionalità del ritorno automatico del braccio a fine disco mi ha fatto decidere.
Un LP dura su ogni lato circa 20-25 min. e quindi a volte lasciare la puntina a fondo corsa per un pò perche sei in una altra stanza o hai le mani occupate non gli fa bene....quindi ho fatto il passo.
Corretta osservazione, anche se quel modello di Sansui è di tutto rispetto (Sinchrorotor XR-Q7).
Se poi in futuro ritrovo un Michell (ma non il Syncro il Gyrodec...) ne riparliamo.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Novembre 22, 2018, 11:15:23 am
...il post langue.... ma i giochi HiFi e gli acquisti continuano.... cosa ne dite di questo?
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Novembre 22, 2018, 13:53:55 pm
...il post langue.... ma i giochi HiFi e gli acquisti continuano.... cosa ne dite di questo?
Un completo della Nakamichi! Che bello! Erano tantissimi anni, praticamente da quando erano in produzione, che non mi capitava di vederne uno. Credo di non averne mai ascoltato, quindi non ho idea della qualità musicali dell'oggetto; in quegli anni spesso si dava più importanza ad estetica e misure strumentali che all'ascolto, cascando nel tragico errore che a buone misure strumentali dovesse per forza corrispondere un buon suono.
Però in mezzo a tante ciofeche bellissime da guardare e tragiche da ascoltare ci sono stati anche degli ottimi apparecchi, che ancor oggi sono in grado di appagare orecchie esigenti.
Nakamichi era un marchio di grande prestigio e di costi tutt'altro che popolari, quindi i presupposti per prestazioni musicali di pregio ci sono. Sappici dire quali sono le tue impressioni in tal senso.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Novembre 22, 2018, 15:25:59 pm
si tratta del 630 FM Tuner Preamplifer  e del 620 Power Amplifer; un preamplificatore molto completo con tutti gli ingressi necessari (Tape 1 e 2, Phono, Aux, FM Tuner ...), controlli di tono uscita Pre ed una scenografica manopola analogica (demoltiplicata) per la sintonia fine della radio e led di centratura sintonia......spettacolo;  poi un un solido amplificatore da 100+100 Watt di potenza, essenziale, massiccio e ben funzionante. Li tengo in studio con due casse B&W da scaffale, non esattamente esaltanti, ma dignitose e devo dire che l'ascolto è di grande soddisfazione.
La chicca finale è però anche il registratore a cassetta TC-800GL della Yamaha che si accompagna per forma ai pezzi precedenti, disegnato dal famoso designer italiano Mario Bellini, veramente iconico oltre che perfettamente funzionante, un ottimo connubio tra forma e prestazione tecnica di qualità.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Novembre 22, 2018, 15:34:08 pm
...e per completezza di informazioni allora vi mostro cosa c'è di fianco, per farvi capire che qui si spazia dal vintage a Legoland......
Un vintagissimo registratore a bobine ed una divertentissima radio+CD della Lego, tutto funzionante....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Novembre 22, 2018, 19:01:16 pm
 :set2010001:
Ottimo assortimento.
Alcuni pezzi sono davvero pregevoli.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: turin-pens - Novembre 29, 2018, 12:20:22 pm
Non ci capisco una mazza ma a prescindere da questo, già a livello visivo è eccezionale!

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Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Gennaio 18, 2019, 11:01:54 am
qui va sempre peggio, le voglie aumentano.....
come fare a resistere...
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: turin-pens - Gennaio 18, 2019, 13:36:09 pm
qui va sempre peggio, le voglie aumentano.....
come fare a resistere...
Non ci capisco una mazza ma sono cose belle da impazzire!

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Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Gennaio 18, 2019, 13:44:01 pm
Se sapessi dove metterlo, un Revox B77 a bobine me lo comprerei subito.
Comunque anch'io mi sono dato daffare: ho comprato al prezzo delle patate una coppia di diffusori AR LST2 (ve li ricordate? Negli anni '70 costavano veramente una fortuna).
Ne allego una foto (in realtà queste sono le LST prime serie, ma esteriormente sono identiche).
Ora le sto restaurando...
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Gennaio 18, 2019, 14:10:01 pm
un bel pezzo...di storia.....complimenti.
Approvo l'idea dell'acquisto, ma soprattutto del restauro: quando l'avrai completato aggiornaci sul risultato estetico/musicale.
Come si capisce dalle foto dei miei pezzi, l'HiFi vintage mi da ancora grandi soddisfazioni; il Technics 1500US a bobine poi è veramente ben funzionante e bello da vedere.... quindi consiglio a tutti di continuare a recuperare quegli apparecchi, un pò come le stilografiche vintage rispetto alle moderne.....non c'è quasi mai paragone.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Gennaio 18, 2019, 17:18:19 pm
Collezionare Hi-Fi vintage è stupendo; solo che purtroppo presuppone un sacco di spazio che personalmente non ho.
Decretare la validità musicale di questi oggetti al giorno d'oggi, secondo me non è semplice ed occorre fare molte distinzioni. Tanto bisogna selezionare apparecchi che al loro tempo erano di una qualità elevata: i vari ampli che spacciavano potenze di centinaia di Watt, erano dotati di strumenti ammiccanti illuminati in azzurro o arancio, ma poi avevano un trasformatore adeguato per un caricabatterie da telefonino (ed infatti pesavano pochissimo), erano una ciofeca ieri e lo sono vieppiù oggi.
Purtroppo però anche i prodotti, specie gli ampli, di qualità e prezzo elevati non è detto che musicalmente fossero validi. Sono discorsi che ho già avuto occasione di fare, ma ricordo che purtroppo negli anni '70 - '80 era invalsa la convinzione che gli apparecchi si valutassero con gli strumenti di misura anziché con le orecchie, convinti che se al banco un apparecchio dava riscontri eccellenti, dovesse anche suonare bene. E ci si convinceva anche di ciò: quindi apparecchi afoni venivano descritti come dotati di un suono neutro, rigoroso, privo di false colorazioni. La verità era invece che suonava da cesso.
Ricordo di avere conosciuto Bartolomeo Aloia, titolare della STEG e più avanti produttore di apparecchi marchiati col suo nome. Era un vate in materia, autore di moltissimi articoli tecnici decisamente contro corrente. Una volta raccontò che aveva organizzato una seduta d'ascolto con alcuni musicisti, nella quale aveva sottoposto al loro giudizi tre amplificatori che precedentemente aveva misurato al banco: un costosissimo Accuphase, che a livello estetico era sicuramente il più bello, un "suo" ST-140, che era un integrato abbastanza economico, ed un inarrivabile Pre + Finale Audio Research valvolare.
Le misure strumentali avevano decretato vincitore assoluto l'Accuphase, che restituiva un'onda quadra che sembrava fatta con la squadra da disegno ed una risposta di frequenza piatta come una linea tirata col righello ed una distorsione armonica dove prima di trovare un valore numerico bisognava scorrere una lunga fila di zeri preceduti da una virgola. Al secondo posto si piazzava lo STEG, con dei risultati più che discreti. I riscontri dell'Audio Research erano quasi sconcertanti da quanto apparivano, specie su alcuni parametri, inferiori a quelli dell'Accuphase.
Il giudizio unanime d'ascolto era esattamente ribaltato: migliore in assoluto il due telai americano, secondo con un certo distacco lo Steg, ultimo con ignominia l'Accuphase.
Eppure anche dal punto di vista della qualità costruttiva l'Accuphase risultava ineccepibile: nessun componente economico né sottodimensionato. Semplicemente era figlio della sua epoca e del credo che a ottime misure dovesse corrispondere ottimo suono.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Gennaio 18, 2019, 17:34:37 pm
Sottoscrivo assolutamente tutto quello che affermi!!!
Credo che chi ha vissuto il periodo d'oro dell'HiFi (anni 70-80?) oggi possa valutare con maggiore serenità ed esperienza quegli apparecchi che un tempo sembravano "mostri sacri" da desiderare ed ascoltare in maniera acritica.  Nomi come McIntosh, Accuphase, Marantz ecc... hanno sicuramente fatto apparecchi ben suonanti, ma forse non in maniera così differente da altre marche meno blasonate che oggi si possono trovare nel mercato dell'usato a prezzi accessibili. Il bello della passione sta proprio nel togliersi la voglia di comprare un pezzo vintage proprio perché suona bene e non per come si chiama. Poi magari un pre e finale Marantz, Denon, SAE, Onkyo  che un tempo costavanono come una automobile oggi si possono avere per qualche centinaio di euro, allora ben vengano comunque, ma solo a patto che soddisfino anche l'ascolto.
Tanto poi se li rivendi qualcuno che li compra lo trovi sempre......
Stesso discorso per giradischi, registratori a bobine, casse acustiche......etc..etc.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Gennaio 20, 2019, 10:14:46 am
…………e questo???
Favoloso…………
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Gennaio 20, 2019, 21:03:39 pm
Erano gingilli molto in voga negli anni d'oro, prima che l'evoluzione facesse passare da 84 controlli di tono, nella convinzione che si potesse così ottimizzare l'ascolto, a... zero controlli di tono nella convinzione che ogni percorso in più fatto fare al segnale ne peggiorasse la qualità. La via migliore è sempre quella che ognuno faccia ciò che più lo soddisfa
Comunque questo della SAE è particolarmente bello e fascinoso, come tutti gli apparecchi della predetta casa americana. Sull'utilità ho personalmente più di una perplessità visto che le mie esperienze sono state abbastanza da nevrosi per la voglia di cambiare le regolazioni ogni volta che cambiavo disco....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Gennaio 21, 2019, 08:32:40 am
...giustissimo....
credo che la soluzione sia quella di poter decidere, attivando o no il tasto "DEFEAT" se inserire o no una certa correzione.
Nel mio caso un piccolo intervento nella parte delle basse frequenze per "aiutare" le mie casse elettrostatiche che non brillano certo per la profondità dei bassi, o una piccola aggiustatina per ottimizzare le caratteristiche indotte dalla conformazione della stanza o dell'arredo ..... non penso faccia proprio male...anzi.
Anche in questo la scelta e la soddisfazione personale devono essere più importanti che non quanto "gli esperti" scrivono su internet, senza però essere mai venuti a casa tua a constatare il risultato effettivo, quindi  preferisco avere il SAE ed usarlo se lo ritengo gradevole piuttosto che farmi condizionare dalla purezza nell'uscita del segnale proclamata da qualcuno......
Penso che in questo il buon Tubi non possa che essere d'accordo.....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Gennaio 21, 2019, 14:27:44 pm
Certo che sono d'accordo: in ultima analisi ognuno sceglie e regola il suo impianto per la propria soddisfazione, e ci mancherebbe che non fosse così.
Detto ciò una puntualizzazione però la devo fare: anche col DEFEAT premuto il segnale attraversa comunque una parte di circuito, nonché cavi e connessioni in più rispetto al collegamento diretto.
Se hai mai avuto occasione di provare diversi tipi di cavi di connessione "speciali", ti sarai reso conto di quanto ciò possa influire, e quanto incredibilmente queste connessioni siano in grado di migliorare l'ascolto rispetto ad un cavo normale, e come inoltre ognuno di questi produca una sonorità diversa. Se uno non tocca con mano, anzi, con orecchio, non ci crederebbe mai. Naturalmente anche i cavi di collegamento degli altoparlanti hanno un'influenza notevole.
Purtroppo il denominatore comune di questa roba è che costa tutta carissima....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Gennaio 21, 2019, 15:04:47 pm
...parole sante...... o meglio suoni santi.....
A volte però sarebbe meglio far finta di non saperlo perché almeno ne beneficia il portafoglio.
Ho visto cavi che costano molto più degli apparecchi (...ma non ho avuto modo di verificarne l'effetto reale......), ho visto gente che li compra e poi ascolta la musica scaricata sul  telefono in Mp3......
Se riesco a non pensarci mi accontento del mio attuale impianto, poi chissà.....

Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Gennaio 21, 2019, 15:21:14 pm
Spendere somme astronomiche per i cavi e poi sentirci degli mp3 scaricati è semplicemente demenziale.
Comunque quello dei cavi è un universo incredibile: ce ne sono persino dei tipi dotati di una batteria che li polarizza!
Comunque quando un pò di tempo fa acquistai una testina BENZ che mi era stata caldeggiata dal mio rivenditore di fiducia, dopo averla provata tornai indietro per riportargliela, piuttosto deluso. Mi chiese che cavi avevo e me ne diede tre o quattro tipi diversi, invitandomi a riprovare utilizzandoli: le differenze erano incredibili e con il cavo giusto il brutto anatroccolo si è rivelato cigno...
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: turin-pens - Gennaio 23, 2019, 19:25:28 pm
Chissà come suona Bohemian Rhapsody con tutta quella meraviglia!

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Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Gennaio 23, 2019, 21:28:56 pm
A proposito, fai attenzione nel rinforzare le basse frequenze: probabilmente ad ogni tacca dei cursori del SAE corrisponde un incremento di 3db, che comportano il raddoppio della potenza, quindi vacci piano col volume, perché le elettrostatiche potrebbero non gradire!
E' vero che questo tipo di diffusori non sono particolarmente generosi sulle basse frequenze, ma nonostante questo a me il loro suono piace tantissimo, specie dopo che i costruttori hanno (ormai da molto tempo) risolto il problema della eccessiva direzionalità. Ricordo che le vecchie QUAD EL 63 erano piacevolissime standoci seduti davanti: se ti alzavi in piedi però perdevi gran parte del suono.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Gennaio 25, 2019, 09:49:25 am
in effetti me ne sono accorto.....alzando i cursori in maniera un pò ...indisciplinata...ho notato vibrazioni e risonanze importanti, a parte il fatto che esiste anche un tasto che regola l'incremento (16db/8db) per aiutare nella correzione.
Comunque l'idea è proprio quella di intervenire su poche e selezionate frequenze (basse) per dare solo una piccolo incremento, poco invasivo ma di soddisfazione musicale.
In effetti anche la direzionalità  è una delle caratteristiche di questo tipo di casse isodinamiche, ma le generose dimensioni di questo modello (Magneplanar MG IIA - 56cm L x 180 cm H) offrono una grande superficie radiante che consente una copertura di una ampia superficie.

Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Gennaio 25, 2019, 18:28:52 pm
Quei diffusori sono un mito.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Marzo 07, 2019, 10:59:55 am
Gente, se amate o comunque vi piacciono i Beatles non lasciatevi sfuggire la "Anniversary Edition" del mitico doppio album bianco: bella la confezione (in quella cd è compreso anche un album fotografico), curiose le "Esher Demo" (ulteriori 2 lp), ma quello che è incredibile è il lavoro fatto sull'audio: ascolterete cose mai sentite prima, con un'apertura ed un analiticità dei suoni sconosciuta nelle versioni precedenti, Original Master Recording inclusa.
E non pensate ad un suono artefatto, "pompato": sembra solo un'incisione attuale anziché di cinquant'anni fa.
La versione in vinile costa una sessantina di euro su Amazon e se li vale tutti: dal primo all'ultimo centesimo. Davvero imperdibile.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Marzo 07, 2019, 11:34:04 am
grazie della info, procedo con l'acquisto del vinile.....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Marzo 07, 2019, 11:56:31 am
grazie della info, procedo con l'acquisto del vinile.....
Vedrai, non te ne pentirai.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: turin-pens - Marzo 07, 2019, 12:21:26 pm
Seguo il consiglio del Tubi e mi aggiungo all'acquisto.

Seguendo questo topic e vendendo le meraviglie che possedete, per chi parlando di audio non ci capisce una mazza, cosa consigliereste di acquistare con l'intenzione di fare un impianto audio degno di questo nome?

 :set2010039:
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Marzo 07, 2019, 14:34:01 pm
...apri un tema che potrebbe non raggiungere mai una fine....... assolutamente soggettivo ed opinabile in ogni argomento...
Io a prescindere partirei con del vintage.... amplificatore, giradischi, casse e lettore Cd.... poi da lì ci si può aggiungere il mondo...
Problema iniziale definire un budget, poi valutare l'ambiente d'ascolto in cui va inserito, poi i gusti musicali....poi tutto il resto.
Ti consiglio il sito  www.audiocostruzioni.com, il paese dei balocchi degli audiofili....ed è a Carpi.....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Marzo 07, 2019, 16:48:14 pm
Davvero difficile dare consigli; concordo che potrebbe essere saggio rivolgersi al mercato dell'usato, anche perché su molti componenti si è aperta una forbice pazzesca che separa la "robetta" dalle cose ultra specialistiche, ed in mezzo non c'è quasi nulla.
Per dei buoni diffusori cercherei tra le marche inglesi, che secondo me garantiscono sempre un ottimo rapporto qualità/prezzo; non è naturalmente un assoluto: ci sono ottimi prodotti sia italiani che americani, mentre diffiderei abbastanza di giapponesi e tedeschi, evidentemente vocati ad altri timpani.
Come amplificatori sono piuttosto interessanti alcune proposte di valvolari reperibili su Amazon: roba fatta in Cina, ma realizzata molto bene su schemi americani o europei e per altro le circuiti dei valvolari sono sempre piuttosto semplici.
Mai e dico mai ho sentito un amplificatore a valvole suonare male. Autocostruiti inclusi. Il rovescio della medaglia che per i primi 45 - 60 minuti il suono non fa che migliorare... non che da freddi suonino male, ma se uno vuole sentire un paio di canzoni soltanto non se li gode appieno.
Se ci si contenta del CD basta un lettore e si è a posto e quelli mi sentirei di affermare che per fasce di prezzo si equivalgono abbastanza.
Se vuoi il giradischi il discorso si complica non poco. Non tanto per l'apparecchio in se stesso, ma per l'interfaccia con l'ampli: il segnale proveniente dalla testina è molto più basso di quello del lettore cd e necessita di una pre - preamplificazione.
Un tempo questo circuito era compreso negli amplificatori, dotati tutti di un ingresso "phono", ma da più di vent'anni a questa parte gli ampli non ne sono più provvisti a seguito della diffusione dei cd.
Il mercato propone svariati tipi di pre-pre, noti come preamplificatori RIAA, ma fino a poco tempo fa anche in questo caso c'era una forbice assurda.
Qui va specificato che un cd non suonerà mai come un vinile, ma mentre per avere un buon ascolto cd bastano poche centinaia di euro, per avere l'ottimo dal disco ci vuole roba di qualità molto elevata, che logicamente costa anche piuttosto cara. Se non si sottostà a questo, non vale la pena: meglio ascoltare i cd e godersene la praticità che obiettivamente è infinitamente superiore.
Anche qui la soluzione potrebbe arrivare dalla Cina, sempre tramite Amazon od altri canali: ci sono diversi amplificatori RIAA a valvole a costi abbordabilissimi (intorno ai 50 euro).
Per il momento penso di averti abbastanza strapazzato il cervello e la pazienza, e mi fermo qui, lieto di tornare insieme agli altri amici sull'argomento, magari quando hai individuato qualcosa. 
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Marzo 07, 2019, 16:55:39 pm
...concordo su tutto con il sempre esperto Tubi, ma mi permetto di aggiungere che, se possibile, è sempre meglio ascoltare PRIMA dell'acquisto, perché alla fine dei giochi ci possono essere grandi sorprese, a prescindere dal prezzo e dal fascino estetico dell'oggetto individuato.  Apparecchi blasonati possono deludere, cinesi sconosciuti o vintage snobbati possono dare grandi soddisfazioni, un po come pennini, inchiostri, carta......
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: pedewall - Marzo 07, 2019, 20:32:34 pm

Ordinato album con i quattro LP.

In attesa che arrivino ho scaricato i 6 CD in lossless, per adesso ascolto il terzo; rimasterizzati molto, ma molto bene, ottima qualità ed effetto stereo strepitoso.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Marzo 07, 2019, 21:26:14 pm
Stefano ha ragione: una prova d'ascolto può essere illuminante. Purtroppo è praticamente possibile solo dai rivenditori specializzati, spesso dotati di apparecchiature che consentono, specie sui diffusori, la commutazione rapida.
A tal proposito mi ricordo nei miei ormai remoti trascorsi, quando collaboravo con un negoziante amico, quando ci si accingeva a far provare un apparecchio e si chiedeva all'interessato che tipo di musica ascoltasse, per scegliere un disco appropriato, la risposta era sempre la stessa: musica classica.
Credo che in un buon 80% dei casi non fosse vero, però faceva tanto "vero audiofilo".
A parte l'aspetto buffo, trovo che questo fosse molto stupido, perché la cosa migliore è scegliere cose di cui si conosce il suono "originale". Quindi se uno suona il pianoforte, sarà bene che giudichi la resa su tale strumento, analogamente chi suona la chitarra acustica non avrà problemi a capire se tale strumento è reso in modo naturale.
Per gli altri che, come il sottoscritto, non hanno dimestichezza con alcuno strumento, il mio consiglio è valutare la voce, che tutti conosciamo e senza difficoltà ci accorgiamo se è troppo "elettrica", nasale od altro. Personalmente, pur non essendone un grande estimatore, per ascoltare un componente Hi-Fi mi sono sempre portato dietro un disco di Mina, il cui timbro di voce trovo particolarmente indicato per la "rotondità": mai gracchiante o rauca. 
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Marzo 07, 2019, 22:12:28 pm
Mina va sempre bene, ma anche i Dire Straits Brother in arms, Donald Fagen The nightfly e anche De André Creuza de Ma sono best seller per gli ascolti.... poi altre voci femminili tipo Diana Krall e Miles Davis Kind of blue.......



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Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 15, 2019, 18:38:42 pm
A gennaio vi avevo raccontato di avere acquistato in un mercatino, ad un prezzo vergognosamente basso una coppia dei mitici diffusori AR (Acoustic Research) LST 2. Sono arrivato oggi, spero, alla fine di un restauro che si è rivelato particolarmente lungo ed anche abbastanza complesso. Vi racconto per sommi capi.
La parte estetica non ha dato particolari problemi: fortunatamente i mobili erano in condizioni più che discrete, quindi ripuliti sporcizia e schizzi di vernice, si è trattato solo di fare qualche ritocco con cera solida e dare una generosa passata di cera d'api sciolta in trementina. I pannelli con la stoffa, originariamente quasi bianca, ma ormai di un colore indefinito tra il grigio ed il caffè e latte, avevano qualche problema: in particolare un buco su uno dei frontali, che ho provato a rammendare togliendo qualche filo dal risvolto e ricostruendo pazientemente la trama, fortunatamente abbastanza grossolana. Il risultato non sarebbe stato poi malvagio, ma quando ho provato a lavarle, nonostante abbia cercato di bagnarle il meno possibile ed asciugarle rapidamente, il truciolato dei telaietti, già abbastanza "sofferto", si è gonfiato e disgregato in più parti. A quel punto ho deciso di saltare il fosso e rifare tutto. Fortunatamente ho trovato un tessuto di lino di una trama leggermente più sottile, ma decisamente molto simile a quello originale; ho rifatto tutti i sei telai in Medium Density, che è un materiale decisamente migliore di quello d'origine, e l'aspetto è tornato quello dei bei tempi.
Naturalmente in parallelo mi sono dedicato anche alla parte elettrica. Come era da attendersi la sospensione di gomma dei woofer era distrutta, perché all'epoca quasi tutti i costruttori hanno utilizzato un materiale che nel tempo sublima disgregandosi. Fortunatamente in rete si trovano ricambi perfettamente adattabili e, anche grazie ai suggerimenti dell'amico Pedewall che si era già cimentato in lavori simili, gli altoparlanti sono stati perfettamente recuperati.
I sei midrange a cupola non avevano problemi, se non qualche ammaccatura sulla griglia metallica anteriore che ho provveduto a raddrizzare; sui sei tweeter, anch'essi a cupola, iniziano le note dolenti: tre si rivelano interrotti nella bobina interna.
Cerco in rete ed i pochi originali disponibili sono coevi, usati e costano carissimi. Sono in vendita però dei tweeter nuovi dei quali viene garantita la totale compatibilità con quelli di origine: sia nelle dimensioni che nelle caratteristiche elettriche. Anche questi tuttavia prevedono un esborso non irrilevante, perché vengono dagli USA e sono soggetti a dazio.
Scopro però un'alternativa estremamente più economica e che potrebbe funzionare altrettanto bene: sono in commercio delle cupole di ricambio con attaccata la bobina, quindi, estirpata la vecchia, basta inserire la nuova e fissarla con un velo di colla; un operazione assai più semplice della riparazione dei woofer.  Atteso con impazienza l'arrivo, monto, collego, mi accerto del funzionamento e finalmente posso procedere all'ascolto.
Il risultato però è piuttosto deludente: la gamma alta è decisamente carente, confermato impietosamente ricollegando le B&W.
Mi viene da pensare che il problema possa essere nei condensatori elettrolitici presenti nel crossover: purtroppo questi componenti talvolta col tempo si seccano e perdono le loro caratteristiche. Ordino allora su AliExpress un diabolico apparecchietto definito "tester per componenti elettronici" che è in grado di riconoscere automaticamente il componente collegato e misurarne il valore: condensatore, transistor, resistenza o induttanza che sia. Costo 7euro circa spedizione inclusa: ve lo consiglio vivamente.
Arriva dalla Cina e ci mette un pò, ma alla fine mi informa che i condensatori stanno bene e sono tutti nelle tolleranze di fabbrica.
Mi faccio convinto allora che il problema dipenda dalla diversa conformazione delle cupole di ricambio rispetto alle originali, che impedisce alla bobina di immergersi completamente all'interno del magnete.
Tento qualche alchimia, ma alla fine mi arrendo ed ordino in America sei tweeter nuovi. Dopo i tempi canonici finalmente arrivano: sono dotati di un'induttanza esterna collegata in parallelo che il venditore mi dice che li attenua parzialmente perché potrebbero risultare eccessivamente esuberanti, ma che può essere comunque tolta se si preferisce un suono più brillante. Li monto così come sono e passo all'ascolto. Il suono è decisamente migliorato, ma la gamma alta mi sembra ancora un poco sottomessa. Decido quindi di disconnettere le induttanze e provare nuovamente, constatando che gli acuti in questo modo escano eccome: tanto da risultare perfino un pò eccessivi.
MI sono francamente molto divertito in questa avventura, ma ora devo davvero fare appello a tutta la pazienza in mio possesso per fare l'ultimo affinamento: visto che in medio stat virtus, ricollego le induttanze ai tweeter ma non prima di avere eliminato parte dell'avvolgimento, fino a ridurne il valore (determinato con l'aiuto del diabolico apparecchietto cinese) a 0,2Ω - 0,03mH in luogo dei precedenti 0,3Ω - 0,05mH.
Sono abbastanza fiducioso che adesso dovremmo esserci, ma ho finito poc'anzi e non le ho ancora ascoltate.
Allego le foto dell'ultima prova di ascolto e dell'incredibile apparecchietto misura-tutto.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 15, 2019, 19:53:35 pm
....veramente esterrefatto: vedo che applichi la stessa attenzione, competenza, perizia, manualità e fantasia anche alle apparecchiature audio, come già dimostrato per gli interventi sulle penne stilografiche.
Quindi che dire!!! forse il tuo nickname dovrebbe cambiare da Giuseppe Tubi a Pico de Paperis......

Ammirazione totale.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 15, 2019, 19:58:53 pm
..beh così per tenere alta l'attenzione del topic vi ravvivo la mia ultima modifica dell'impianto domestico.....
Stavolta la voglia mi è caduta su un giradischi tangenziale Pioneer PL-1000 con testina Denon DL-103 (MC): al momento massima soddisfazione.

Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 15, 2019, 20:25:34 pm
Mica male....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 15, 2019, 20:29:51 pm
....veramente esterrefatto: vedo che applichi la stessa attenzione, competenza, perizia, manualità e fantasia anche alle apparecchiature audio, come già dimostrato per gli interventi sulle penne stilografiche.
Quindi che dire!!! forse il tuo nickname dovrebbe cambiare da Giuseppe Tubi a Pico de Paperis......

Ammirazione totale.
Beh, non ci crederai, ma in passato il nick "Pico de Paperis" l'ho usato veramente. Ma, come nel caso di Giuseppe Tubi, non perché sentissi affinità col personaggio; solo per simpatia...
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: turin-pens - Aprile 15, 2019, 20:46:05 pm
Non ci ho capito una mazza ma sono ugualmente basito da tutto.

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Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 15, 2019, 21:12:27 pm
Non ci ho capito una mazza ma sono ugualmente basito da tutto.

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Metterò qualche altra foto per agevolare la comprensione-
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: turin-pens - Aprile 15, 2019, 21:40:33 pm
Non ci ho capito una mazza ma sono ugualmente basito da tutto.

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Metterò qualche altra foto per agevolare la comprensione-
Fotografie aggiuntive sono sempre gradite ma il limite è la mia scarsa preparazione in ambito audiofilo

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Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: pedewall - Aprile 15, 2019, 22:06:31 pm
 
Giuseppe ottimo sin qui, ma esprimo il mio modesto parere:
prima di toccare (modificare) le induttanze, leggiti almeno la prima parte di questo articolo

https://www.audioreview.it/tecnica/articoli/la-teoria-la-pratica-delle-reti-crossover-4.html

poi
la foto che allego mi viene data come lo schema del crossover della LST AR; intervieni sulla resistenza R2 da 10 OHM ( in basso a sinistra ) la sostituisci con una di metà valore circa (da 4, o 6 dovrebbe andare bene), solo non ottenendo risultati apprezzabili (apprezzabili vuol dire tenere sotto tensione l'altoparlante almeno 30minuti e poi ascoltarlo) passa alla modifica della induttanza.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 15, 2019, 22:18:17 pm
Qui siamo a livelli assoluti....



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Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 16, 2019, 14:04:31 pm

Giuseppe ottimo sin qui, ma esprimo il mio modesto parere:
prima di toccare (modificare) le induttanze, leggiti almeno la prima parte di questo articolo

https://www.audioreview.it/tecnica/articoli/la-teoria-la-pratica-delle-reti-crossover-4.html

poi
la foto che allego mi viene data come lo schema del crossover della LST AR; intervieni sulla resistenza R2 da 10 OHM ( in basso a sinistra ) la sostituisci con una di metà valore circa (da 4, o 6 dovrebbe andare bene), solo non ottenendo risultati apprezzabili (apprezzabili vuol dire tenere sotto tensione l'altoparlante almeno 30minuti e poi ascoltarlo) passa alla modifica della induttanza.

Carissimo, i tuoi pareri sono sempre graditi e mai peregrini.
Però non posso seguire la tua proposta per due motivi decisamente "forti":
il primo è che il crossover delle mie casse differisce abbastanza profondamente dallo schema che hai allegato; probabilmente perché le mie sono le LST 2; il secondo, ancora più tranchant, è perché, come ho scritto, ho già provveduto ad eliminare un giro di spire di filo di rame dalle induttanze aggiunte esternamente ai tweeter.
Se dovessi dire mi sembra anche moralmente più corretto: che siano i nuovi arrivati ad adattarsi al sistema preesistente e non viceversa!
Scherzi a parte, spero che con il valore ridotto di 2/5 l'equilibrio sia almeno prossimo a quello ottimale, ma anche se così non fosse ho visto che non sci sono problemi a reperire su ebay a prezzi abbordabili induttanze appropriate di diversi valori.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 16, 2019, 18:13:54 pm
Come promesso allego un pò di immagini per favorire la comprensibilità di quanto trattato a chi, non avvezzo agli argomenti, ne fosse comunque incuriosito in qualche misura.
- Nella prima immagine mostro uno dei pannelli laterali ricostruito ex-nuovo accanto all'originale;
- la seconda mostra una delle due casse dopo i lavori di restauro;
- nella terza foto si può vedere il pannello frontale senza griglia dove sono visibili woofer (l'altoparlante più grande), midrange (quello con la griglia metallica davanti alla cupola) ed uno dei nuovi tweeter. Su ognuna della facce laterali oblique ci sono un tweeter ed un
  midrange identici a questi;
- la quarta foto mostra un particolare del cono del woofer dove è ben visibile il "salcicciotto" in gomma della sospensione che è stato sostituito;
- nella quinta immagine sono visibili le cupolette adattabili ai tweeter originali, così come vengono fornite; a seguire le foto del tweeter senza cupola e con una di quelle mostrate posizionata nel suo alloggiamento. Come ho detto la soluzione sarebbe stata ideale, ma resa acustica non era soddisfacente.
Nell'ultima foto si può vedere il retro di uno dei nuovi tweeter con l'induttanza collegata in parallelo per attenuarne (sin troppo per i miei gusti) l'esuberanza e dalla quale ho eliminato un certo numero di spire per moderarne l'effetto.



 
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: pedewall - Aprile 16, 2019, 20:46:46 pm

Trovati gli schemi del crossover che allego, non appare molto complesso.
Da una veloce occhiata i tweeter sono in parallelo con una unica induttanza, non una per ogni tweeter; mi viene il dubbio, il Tubi non me ne voglia, che forniscano questi altoparlanti (controlla il data sheet foglietto delle specifiche)

https://www.parts-express.com/hivi-q1r-1-1-8-textile-dome-tweeter--297-417

realizzati oggi e, per portarli ai valori che avrebbero dovuto avere, vengano attenuati con l'induttanza? Ma dovrebbe bastarne una per tutti e tre.
I miei ricordi di elettronica ed acustica ambientale sono molto lontani, ma....
Sul sito The Classic Speaker Pages, oltre la library, sono molto interessanti le discussioni nel ripristinare queste vecchie signore.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: pedewall - Aprile 16, 2019, 20:55:44 pm

Mi ero dimenticato di fare i complimenti a Stefano per il tangenziale Pioneer.
Recentemente ne circolava uno sulla baia e devo dire, ci ho fatto un pensierino, ma una penna so dove conservarla ed occupa poco spazio,  ma altro componente HiFi no.

Sono un patito dei tangenziali, ne ho quattro diversi, tutti Technics,  di cui due attualmente in funzione, testina Ortofon e Shure VS.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 16, 2019, 21:24:36 pm

Trovati gli schemi del crossover che allego, non appare molto complesso.
Da una veloce occhiata i tweeter sono in parallelo con una unica induttanza, non una per ogni tweeter; mi viene il dubbio, il Tubi non me ne voglia, che forniscano questi altoparlanti (controlla il data sheet foglietto delle specifiche)

https://www.parts-express.com/hivi-q1r-1-1-8-textile-dome-tweeter--297-417

realizzati oggi e, per portarli ai valori che avrebbero dovuto avere, vengano attenuati con l'induttanza? Ma dovrebbe bastarne una per tutti e tre.
I miei ricordi di elettronica ed acustica ambientale sono molto lontani, ma....
Sul sito The Classic Speaker Pages, oltre la library, sono molto interessanti le discussioni nel ripristinare queste vecchie signore.
Secondo me il tuo dubbio è più che legittimo; ti dirò di più: secondo me i tweeter che ho acquistato sono uguali a quello del link a part-express (tedeschi una bella cippa!): confrontali con quello della mia foto: stessa forma arrotondata posteriormente, identica la basetta sulla quale vanno saldati i fili, uguale l'impedenza abbastanza inusuale di 6Ω. Quindi chi li rivende come ricambio per le casse AR vintage non fa altro che farsi realizzare della flange in materiale plastico (che sono fissate dalle tre viti vicine alla cupola) delle dimensioni adeguate e con i tre fori a 120° per adattarli perfettamente all'alloggiamento delle casse e poi dotarli dell'induttanza da 0,05 mH per ridurne il rendimento rendendolo simile a quelli originali (che non erano certo particolarmente esuberanti).
E' giusta l'osservazione che, essendo i tre tweeter di ogni cassa collegati in parallelo, basterebbe un'unica induttanza, ma la spiegazione è abbastanza facile: gli stessi altoparlanti erano montati, oltre che sulle LST e LST2, su altre casse di livello della fabbrica americana (p. es. le AR 3, 3a,
2ax, 10 Pigreco, ecc.) che però ne montavano uno unico per ogni cassa; da qui la scelta di aggiungere un'induttanza ad ogni tweeter per renderli idonei a sostituire indifferentemente quelli di una qualsiasi di queste casse.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 17, 2019, 08:16:39 am
Mi ero dimenticato di fare i complimenti a Stefano per il tangenziale Pioneer.
Recentemente ne circolava uno sulla baia e devo dire, ci ho fatto un pensierino, ma una penna so dove conservarla ed occupa poco spazio,  ma altro componente HiFi no.
Sono un patito dei tangenziali, ne ho quattro diversi, tutti Technics,  di cui due attualmente in funzione, testina Ortofon e Shure VS.

Certo che essere patiti è bello, ma averne 4........forse è grave......
Comunque ti capisco perfettamente e concordo che quando qualcosa piace e non comporta la bancarotta è sempre giusto perseverare.
Per me è invece il primo tangenziale che possiedo, avevo mirato allo Yamaha PX1, ma è inarrivabile:  il Pioneer PL1000 invece l'ho trovato in ottime condizioni ad un buon prezzo.
Procedo con un ascolto approfondito poi vi informo.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 17, 2019, 09:22:16 am
A parte i problemi oggettivi evidenziati da Pedewall sull'ingombro, sarebbe fantastico trovare un Garrard Zero: forse il primo, ma sicuramente tra i primi tangenziali.
La fabbrica inglese affrontò il problema non mediante la realizzazione di un braccio tangenziale, bensì dotando di un meccanismo a pantografo che "correggeva" il posizionamento del porta testina un braccio tradizionale.
E' tutto da verificare se gli attriti degli snodi compensassero o meno i vantaggi di avere la testina posizionata sempre diritta rispetto al solco del disco.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 17, 2019, 10:21:47 am
A parte i problemi oggettivi evidenziati da Pedewall sull'ingombro, sarebbe fantastico trovare un Garrard Zero: forse il primo, ma sicuramente tra i primi tangenziali.
La fabbrica inglese affrontò il problema non mediante la realizzazione di un braccio tangenziale, bensì dotando di un meccanismo a pantografo che "correggeva" il posizionamento del porta testina un braccio tradizionale.
E' tutto da verificare se gli attriti degli snodi compensassero o meno i vantaggi di avere la testina posizionata sempre diritta rispetto al solco del disco.
in effetti quel piatto è un pezzo "di riferimento" dei primi anni '70 credo,  con una soluzione tecnica particolare (pantografo); in giro se ne trova qualcuno a prezzi non impossibili, ma difficilmente sono in perfetto stato di funzionamento e la riparazione non sempre riesce.

P.S. probabilmente in mano a Tubi o Pedewall l'intervento sarebbe molto più semplice.....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: pedewall - Aprile 17, 2019, 14:27:39 pm

Si Stefano forse hai ragione che quattro Technics tangenzali sono troppi, ma a mia discolpa posso dire che sono tutti modelli differenti, solo due sono uguali, il DL 5, ma uno con trazione a cinghia, altro DDD; il problema si aggrava avendo anche un gira LP Dual, altro Thorens TD 126 MKII (quello con tre velocità semiautpmatico che pesa una tonellata), ed un vecchio LESA automatico con testina piezoelettrica a cui ho modificato e bilanciato le uscite (che inutile scemenza).

Miei figli talvolta ci scherzano parlando di "accumulo di futuri rottami".
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 17, 2019, 15:20:39 pm
come ti capisco....... io ne ho solo 3.......

Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: turin-pens - Aprile 23, 2019, 22:39:56 pm

Si Stefano forse hai ragione che quattro Technics tangenzali sono troppi, ma a mia discolpa posso dire che sono tutti modelli differenti, solo due sono uguali, il DL 5, ma uno con trazione a cinghia, altro DDD; il problema si aggrava avendo anche un gira LP Dual, altro Thorens TD 126 MKII (quello con tre velocità semiautpmatico che pesa una tonellata), ed un vecchio LESA automatico con testina piezoelettrica a cui ho modificato e bilanciato le uscite (che inutile scemenza).

Miei figli talvolta ci scherzano parlando di "accumulo di futuri rottami".
Ribadisco che di queste cose non ci capisco una mazza ma in caso avanzasse qualche futuro rottame, qui c'è un po' di spazio

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Titolo: Re:I giochi (e i tormenti) di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 26, 2019, 17:14:16 pm
Bene, fattovi il resoconto del recupero delle AR LST2, vi racconto che ho parzialmente espropriato la camera di mia figlia, sempre meno presente in casa, e montato un impianto stereo "vintage" collegando alla AR il due telai McIntosh pre C 28 ed il finale 2105. Ai suoi tempi era un sogno irraggiungibile, visto che tutto l'insieme costava più o meno quanto un'Alfetta. Come sorgente utilizzo un lettore CD Tandberg 4025, un pò più moderno, ma con i suoi begli annetti anche lui, ed in un secondo tempo decido da aggiungere anche un registratore a cassette Tandberg TCD 320 avuto dopo una storia travagliata, mai utilizzato e giacente da svariati anni a prendere polvere.
Purtroppo si mette dopo breve a fare un rumoraccio che mi costringe ad aprirlo; nulla di grave, era solo una boccola restata senza la minima traccia di lubrificazione.
Nel rimontarlo però mi accorgo che il tasto "PAUSA" non è allineato agli altri: sta molto più basso e con fatica aziona il micro switch posto sotto di esso. Dopo essere quasi impazzito per capire l'arcano mi accorgo che sugli identici micro switch azionati da altri tasti è calzata un'appendice in plastica alta circa un cm sulla quale i corrispondenti tasti lavorano stando nel giusto assetto. Che fine può mai avere fatto? A toglierla si fa anche una certa fatica, quindi non dovrebbe essersi sfilata da sola. Esploro l'interno con una torcia, capovolgo, scrollo, soffio, ma dell'appendice nessuna traccia. Resta un mistero come prima che lo smontassi il tasto potesse lavorare correttamente, ma il mio non è stato certo il primo smontaggio di quest'apparecchio e mi viene da pensare che probabilmente si sono inventati qualcosa che sfugge alla mia comprensione. Comunque il pezzo manca, trovarlo è pressoché impossibile visto che la casa norvegese ha abbandonato dagli anni '80 il settore audio per dedicarsi ad apparecchiature informatiche. Così il Tubi si ricorda di essere il Tubi e decide che quel pezzo deve costruirselo da sé. Forse con scanner e stampante tridimensionale sarebbe stato uno scherzo, ma non ne dispongo. Decido quindi di ricrearlo in ottone, partendo da un piccolo profilato di sezione quadrata che fortunatamente trovo tra le frantumaglie: è un pelo grande ma è un ottimo punto di partenza e mi basta ricavare quanto manca da una piattina, saldare il tutto a stagno e rifinire con la lima. Dopo qualche piccolo ulteriore adattamento lo colloco al suo posto e con non poca soddisfazione posso constatare che il tutto funziona a meraviglia.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 26, 2019, 17:22:27 pm
caro Tubi.......
quando fai il Tubi raggiungi vette inarrivabili per tutti.....
Complimentissimi......
Poi quel Tandberg con la cassetta in posizione verticale.... mi acchiappa un sacco.
Vedrai che ritornerà anche il momento delle cassette....tienilo lì in funzione......
Capisco l'imbarazzo del CD "moderno" in un consesso decisamente più vintage, ma considerando che quando sono usciti i primi lettori CD di uso "home" (circa 1982-1984), i McIntosh  avevano già una notevole storia alle spalle.....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 26, 2019, 17:33:28 pm
per sottolineare la mia passione per i Tape vi faccio vedere l'ultimo oggetto trovato in rete ad un prezzo veramente ridicolo ed arrivato, con mia grande sorpresa e bassissime aspettative, perfettamente funzionante.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 26, 2019, 18:38:02 pm
caro Tubi.......
quando fai il Tubi raggiungi vette inarrivabili per tutti.....
Complimentissimi......
Poi quel Tandberg con la cassetta in posizione verticale.... mi acchiappa un sacco.
Vedrai che ritornerà anche il momento delle cassette....tienilo lì in funzione......
Non so, su questo non sono molto convinto, soprattutto perché sono ormai quasi completamente scomparsi i supporti magnetici e conseguentemente i produttori.
Il 320 era un gran bell'apparecchio, anch'esso anni '70, che rispetto ai diffusissimi Akai, Teac, ecc, costava anch'esso una fortuna.
Io mi ero fatto comprare da un amico in trasferta in Norvegia un modello uscito più avanti, il 3004; davvero bellissimo e raffinato al punto da poter competere con lo spaziale Nakamichi 1000: tre testine, quattro motori, regolazione con auto-test di bias ed equalizzazione...
L'ho ancora, ma non funziona più: un fulmine ha danneggiato qualcosa e non ho trovato nessuno in grado di ripararlo. Se ci penso mi fa male al cuore ancora oggi.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 26, 2019, 18:52:31 pm
....tanta roba...... anche quello.
Sulle riviste specializzate ho già letto varie volte che in America stanno ricominciando a produrre le audiocassette, vista la ripresa della richiesta sul mercato........ se quelli "imparati" lo dicono forse da noi, con il normale ritardo, potranno di nuovo arrivare anche le mitiche C46-C60-C90...
Ma l'apparecchio non funzionante l'hai portato da qualche esperto riparatore che ti ha dato la ferale notizia? ...perchè qui dalle mie parti ci sono riparatori con le manine d'oro, che riescono ad aggiustare (quasi) tutto.... vuoi dire che il tuo apparecchio sia nel....quasi?
Io ci riproverei.....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 26, 2019, 19:33:53 pm
In realtà qui i riparatori scarseggiano; l'ho dato ad un amico che di problemi me ne ha già risolti parecchi ed è anche un appassionato, ma lui non ci è riuscito.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 27, 2019, 10:33:15 am
per sottolineare la mia passione per i Tape vi faccio vedere l'ultimo oggetto trovato in rete ad un prezzo veramente ridicolo ed arrivato, con mia grande sorpresa e bassissime aspettative, perfettamente funzionante.
Molto bello. Poi la Sony ha sempre fatto apparecchi molto ben costruiti ed affidabili, che non per niente erano sensibilmente più costosi della concorrenza.
Sicuramente è un'espressione del filone "portatili professionali" che - direi nei primi anni '80 - quando i costruttori erano riusciti a far raggiungere alla cassetta parametri Hi-Fi, alcuni costruttori avevano introdotto sul mercato, quasi a voler proporre un'alternativa ai mitici ed inarrivabili portatili a bobine Nagra e Stellavox.
Non ricordavo questo Sony, ma ho distintamente in mente il Nakamichi 550 ed il JVC KD 1636. E ce ne erano comunque altri....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Aprile 29, 2019, 08:26:15 am
In realtà qui i riparatori scarseggiano; l'ho dato ad un amico che di problemi me ne ha già risolti parecchi ed è anche un appassionato, ma lui non ci è riuscito.

adesso mi informo dal mio riparatore di fiducia, poi ti faccio sapere cosa mi dice, magari un tentativo estremo di rianimazione.....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 29, 2019, 08:53:02 am
In realtà qui i riparatori scarseggiano; l'ho dato ad un amico che di problemi me ne ha già risolti parecchi ed è anche un appassionato, ma lui non ci è riuscito.

adesso mi informo dal mio riparatore di fiducia, poi ti faccio sapere cosa mi dice, magari un tentativo estremo di rianimazione.....
Grazie mille!
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 29, 2019, 17:49:44 pm
I puristi dell'Hi - Fi, dopo avere scoperto le migliorie indotte dei cavi "speciali" (e costosissimi) dedicati per la migliore trasmissione del segnale audio, ora (me compreso) si fanno infinocc... hem... sedurre dalle attenzioni dedicata dagli spacciat... dai fabbricanti alla corrente di rete. Sì, perché dicono (ed oggettivamente è inequivocabile) che in ultima analisi un sistema Hi - Fi trasforma la corrente di rete in segnale sonoro. Quindi vai coi filtri di rete concepiti per "ripulire" la corrente di rete da interferenze varie, già abbondanti al nostro contatore, alle quali si aggiungono quelle "domestiche", indotte da frigoriferi, lavatrici ecc. Un pò perché sono abbastanza "boccalone" (definizione di chi è propenso ad abboccare), un pò perché questi apparecchi promettano - e sembra che sia effettivamente vero - di essere in grado di bloccare sovratensioni anche istantanee, come quelle indotte dai fulmini. Per esperienze pregresse questo è un argomento al quale sono piuttosto sensibile. Ce ne sono in commercio di svariati tipi, tra i quali, quelli più sofisticati hanno ingressi per filtrare anche altri tipi di segnali, attraverso appositi ingressi/uscita USB, HDMI, ADSL.
Non basta. Perché una buona alimentazione non è completa se non la si dota di un cavo speciale, con conduttori in rame privo di ossigeno, ultra schermati, ultra isolati e di una sezione tale che reggerebbero il carico di un forno industriale. Naturalmente vanno dotati di spine all'altezza della situazione che come minimo hanno i connettori dorati.
Il diametro di questi cavi raggiunge tranquillamente i 18 - 20 mm, il ché li rende simili a dei pitoni, ma non altrettanto flessuosi: fargli fare una curva con un raggio inferiore ai 10 - 12 cm è un problema serio. Nelle doto che allego si può apprezzare il paragone con cavi di alimentazione "normali".
Fortunatamente sui siti di materiale cinese si riesce a contenere i costi e la qualità non credo che sia poi così inferiori a quelli che spesso si spacciano per americani e/o europei, ma che in gran parte provengono dalle stesse fabbriche.
Non so ancora rispondere alla logica domanda se si percepisce qualche differenza, perché li ho appena installati. I cavi speciali per il segnale audio, come ho già scritto, funzionano davvero e molto più di quanto verrebbe da supporre; immagino che in questo caso invece si tratterà principalmente di suggestioni....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi - Edonismo
Inserito da: Giuseppe Tubi - Giugno 10, 2019, 19:29:25 pm
Edonismo. Di questo si tratta.
Ma certe volte al bello non si può resistere e lo stoicismo purtroppo nel mio DNA è quasi totalmente assente.
Il secondo impianto domestico, quello che aveva preso forma quando il fortuito ritrovamento e conseguente restauro delle AR LST2 consentito di utilizzare il due telai Mc Intosh, necessitava di un giradischi.
Naturalmente ci voleva qualcosa di consono, sia come epoca che come classe. Il primo pensiero è stato quello di cercare un Thorens, ma mi sono reso conto che le quotazioni di questi begli apparecchi sono decisamente elevate.
Quale può essere un'alternativa? Diverse sono quelle che soddisfano i requisiti, ma un immagine irresistibile ed un nome prendono consistenza nella mia mente: il mitico Transcriptor, quello per molti è diventato negli anni '70 un sogno proibito quando è apparso nel film "Arancia meccanica" di Stanley Kubrick; quello che ti affascina per la suo aspetto contemporaneamente austero e accattivante, ma che quando l'accendi addirittura t'incanta, con quei globi dorati che iniziano a girare e ti passano davanti con un effetto quasi ipnotico.
Ne trovo uno in vendita su Subito; costa un botto, ma in fin dei conti non moltissimo di più di un bel Thoresns. E l'effetto scenico e del tutto differente.
Così ci sono cascato; in quattro e quattr'otto sono partito alla volta di Milano e concluso l'affare ho portato a casa l'oggetto del desiderio.
Per me è irresistibile. Lascio a voi giudicare sulla base di qualche foto che naturalmente non rende pienamente l'dea.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: pedewall - Giugno 10, 2019, 22:51:10 pm

Bellissimo, con quel favoloso braccio...... ogni commento è superfluo
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Giugno 10, 2019, 23:49:35 pm
Conosco l’oggetto, conosco la malattia..... Niente da dire hai fatto benissimo!!!! Complimenti.



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Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Luglio 06, 2019, 11:25:17 am
E di queste casse cosa ne dite?
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 10, 2019, 22:27:28 pm
Magneplanar?
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Luglio 11, 2019, 08:16:42 am
si....
Magnepan - Magneplanar  MG 3.6
...per me ...una favola....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 11, 2019, 21:45:33 pm
Anch'io sono un grande estimatore delle elettrostatiche, che sicuramente non sono le casse giuste per coloro che amano sentire i bassi che fanno vibrare lo sterno, ma hanno pochi rivali in equilibrio, naturalezza, dettaglio. Un suono che non affatica mai.
Titolo: ABBEY ROAD-ANNIVERSARY EDITION
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 04, 2019, 21:15:12 pm
Un'altra chicca per gli estimatori dei "Fab Four": dopo la versione Anniversary rimasterizzata del "Doppio bianco" corredata dai due Esher Demos, a fine settembre è uscito questa Anniversary Edition del sublime (per i miei gusti il più bel disco dei Beatles) Abbey Road, corredata di due ulteriori lp: Session record one e two.
E' lampante che trattasi di mere operazioni commerciali volte a spillare quattrini (neppure molti, poi: 64€ su Amazon) ai vecchietti come il sottoscritto che sono affettivamente legati a doppia mandata ai quattro ragazzi di Liverpool che furono alla fine degli anni '60 una rivoluzione non solo musicale ma anche sociale.
Tuttavia, come già nel doppio bianco, i due dischi di corredo non sono (come già successo) roba raccattata chissà dove messa lì tanto per giustificare un disco in più: tipo Lennon che canticchia mentre si fa la barba o Harrison che intona la ninna-nanna per il nipote; si tratta invece di arrangiamenti diversi ed abbastanza interessanti delle canzoni che conosciamo. Poi c'è il disco vero e proprio che consente un audio drasticamente migliorato di quello che siamo abituati a sentire. In realtà il doppio bianco mi aveva impressionato di più, ma potrebbe essere solo "l'effetto sorpresa" che stavolta è attenuato. 
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Ottobre 05, 2019, 16:44:23 pm
Ottima informazione....sempre buoni consigli....grazie.
Ne approfitto per aggiornarvi sulle evoluzioni dell’impianto che da un po’ non vi mostravo....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi/ la incredibile Decca London
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 05, 2019, 18:57:41 pm
In tema di Hi-Fi agli inglesi viene riconosciuto pieno credito quasi esclusivamente per le casse acustiche, anche se nel tempo la gente ha imparato ad apprezzare anche qualche altro prodotto, come per esempio gli amplificatori QUAD.
Complice di questa scarsa considerazione è un estetica generalmente orrenda che, casse acustiche a parte, caratterizza gli apparecchi d'oltre manica. Personalmente ho imparato invece che gli inglesi sono spesso e volentieri stati avanti, dedicandosi molto più alla sostanza che alla forma. Anzi, la forma l'hanno proprio lasciata andare rendendo la gente persuasa che ci volesse un preciso impegno per realizzare cose così brutte: che il disinteresse per l'estetica da solo non potesse bastare. Fatto sta che quando negli anni del boom i produttori, giapponesi in testa, sfornavano cose bellissime, accattivanti, piene di manopole, tastini e strumenti, grandi oltre ogni giustificazione logica al solo scopo di appagare la vista, nell'Albione si realizzavano "cosi" piccoli, brutti, scarni dai colori improbabili che rarissimamente varcavano la Manica in quanto schifati dal resto del mondo perché nessuno si premurava di ascoltarli, scartando a priori l'ipotesi che apparecchi così brutti potessero suonare bene. E anche se veniva loro concessa una prova dietro l'insistenza di qualcuno "più avanti", il giudizio era sempre "ok, non suona male, ma come si fa senza almeno due ingressi tape monitor, con la possibilità di riversare le registrazioni in un senso e nell'altro?"
La testina Decca London come ben si può vedere dalle foto non fa eccezione: Brutta come poche: ricorda una scatoletta della Magnesia San Pellegrino dei tempi andati. Estetica a parte, ha poi delle particolarità del tutto singolari: una sola massa per i due canali* (si noti l'accricco da me realizzato per evitare di dover saldare i due fili assieme); è priva di stilo, ovvero del sottile peduncolo che collega la puntina al magnete (o la bobina) mobile: qui la puntina esce diritta fuori da una bobina; di fatto non appartiene né alla famiglia delle testine a magnete mobile, né a quella delle bobina mobile: ha una sonorità che ricorda le seconde ma una tensione di uscita analoga a quella delle prime e non necessita quindi di un ingresso phono particolarmente sensibile o addirittura un PRE-PRE. Lavora con una pressione sul disco che, abituati ai pesi da farfalla delle concorrenti, fa quasi inorridire: da 2 a 3 grammi, che è comunque ben lungi dai valori che possono compromettere l'integrità dei solchi nel vinile.
Necessita di bracci di notevole qualità perché non c'è lo stilo a smorzare eventuali inerzie nel seguire ed assecondare il movimento della puntina.
Ha un altro difetto: costa parecchio cara. Questa che è la "export", ovvero il modello base, viaggia intorno agli 800 euro; le versioni Maroon e Gold qualche centinaio di euro in più; le sorelle delle nuove generazioni Jubilee ed MI raggiungono cifre immorali (3/5 mila euro).
Il suono? Ascoltatela, se ne avete la possibilità. Garantisco che sarà una sorpresa.


*Questa è abbastanza vecchia; successivamente, dopo un drammatico consiglio di fabbrica, a strettissima maggioranza è passata la mozione di prevedere il quarto contatto.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: stefano_R - Ottobre 06, 2019, 08:51:34 am
Che dire....attingere al verbo del maestro è sempre un piacere.
Grandissimo Tubi ed interessantissima la Decca London

...Clonatelo....
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 06, 2019, 10:10:34 am
Che dire....attingere al verbo del maestro è sempre un piacere.
Grandissimo Tubi ed interessantissima la Decca London

...Clonatelo....

Beh, tu che hai la fortuna di poter attingere - e pure in anteprima - da una fonte quasi inesauribile di materiale Hi-Fi vintage, prima o poi ti capiterà di poterne provare una...
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: pedewall - Ottobre 11, 2019, 22:39:59 pm

Da poco rientrato alla base dalle ferie estive, leggo gli argomenti di pennamania trascurati.

La testina Decca London.
Premetto che pur accanito sostenitore della validità sull’attuale utilizzo delle “vecchie signore”  che compongono la catena di riproduzione della Alta Fedeltà, ho sempre avuto delle remore per il giradischi e le relative testine, ritenendo che in tale settore siano stati fatti negli ultimi 30 anni passi da gigante.
Ma potrebbe solo essere una fisima personale.
Ricordo che questa testina nata come componente monofonico priva di cantilever (l’asticella che sostiene la puntina), viene in seguito adeguata alla stereofonia mantenendo le stesse caratteristiche. Va da se che ha problemi di tracciamento (soprattutto se il disco non è perfettamente spianato), ed un voltaggio di uscita elevato che potrebbe saturare l’ingresso del pre audio.
Non ho mai avuto occasione di ascoltarla, ma ricordo che ne scrivevano descrivendola come un incestuoso rapporto di amore od odio. Per alcuni era il massimo raggiungibile, per altri era meglio lasciar perdere.
Forse sarà fondamentale un attento accoppiamento col braccio e col pre, e chi meglio del Tubi a cui darà
sicuramente tanta soddisfazione.
In ogni caso ottima scelta e non mi dispiacerebbe poterla ascoltare.


Stefano, le Magneplanar sono il massimo da decenni, complimenti.
Titolo: Re:I giochi di un uomo Hi Fi
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 15, 2019, 17:36:15 pm
Ora ho avuto modo di utilizzarla per un po' di tempo e, premesso che mi è stata regalata dopo un lungo inutilizzo e non so quindi se sia al 100% delle sue potenzialità, posso confermare che la Decca, per la sua peculiarità dell'assenza del catilever, non tollera polvere, ondulazioni (se non minime) e regolazioni non particolarmente accurate; il rovescio della medaglia è che, quando a propio agio, la testina è di un analitico e di un dettaglio incredibili: evidentemente l'assenza di elementi che possano seppur minimamente smorzare le informazioni del solco prima che giungano alle bobine per essere trasformate in segnale elettrico, diventa un pregio e si ha l'impressione di sentire suoni di sottofondo ai quali mai si era fatto caso.
La gamma alta è cristallina ma mai eccessiva: gli acuti stridenti non fanno parte del suo DNA. I bassi sono molto belli, rotondi, precisi e ben smorzati. La gamma media ed in particolari le voci resta forse un pò meno in primo piano di come si può essere abituati, ma l'impressione è quella di grande equilibrio e di un suono che non affatica nemmeno dopo lunghi ascolti.
Insomma, questa testina è fuori dagli schemi, ma è così da quando i dischi erano monofonici e come ha ricordato Paolo si è evoluta adeguandosi alla stereofonia dotandosi di un'ulteriore bobina interna; con la presunzione di chi è convinto di essere nel giusto rimane ancor oggi fedele a se stessa, ed anche i modelli dai costi inarrivabili continuano a sfruttare lo stesso schema.... fuori dagli schemi.
Chi la sceglie deve essere consapevole di vizi e virtù: lei è come un artista capricciosa e bizzosa che incrocia le braccia sdegnosa se ogni minimo dettaglio è perfettamente rispondente alle sue richieste; ma quando si esibisce incanta al punto che gli si perdona tutto. 
Un'ultima riflessione credo sia opportuna: la marca di questo fonorivelatore di rara bruttezza è DECCA: ovvero una delle case discografiche più antiche e prestigiose al mondo. Se gente per la quale i solchi del vinile hanno pochi segreti l'ha concepita così, qualche ragione concreta deve pur esserci. Snobismo a parte.