Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica

Miscellanea & Co. => BRAINSTORMING => Topic aperto da: turin-pens - Maggio 27, 2014, 23:11:57 pm

Titolo: Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 27, 2014, 23:11:57 pm
Onestamente ho pensato cosi tanto a lungo se aprire questo topic (fotografie incluse) oppure no, da essere passato oltre un anno da quando sono state le immagini ad oggi.

Questa sera però ho preso coraggio e alla fine ecco qui il resoconto (più che altro fotografico) di ciò che oltre un anno fa documentammo nei dintorni di Bologna.

Chiedo scusa in anticipo per la qualità delle immagini ma vennero fatte in condizioni decisamente proibitive in luogo talmente buio dove nemmeno l'utilizzo del flash è stato molto utile.

Ciò che vedrete documentato qui sotto si lega a molti discorsi intrapresi su Pennamania ed anche al topic Comit - Omas il mistero svelato (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4753.0) e questo nuovo, in qualche modo ne rappresenta la chiusura o almeno quanto di più simile ci possa essere ad una chiusura del discorso.

Come sapete, sono sempre stato un sostenitore dell'idea che la tanto amata Omas non abbia mai nemmeno in passato realizzato i propri pennini in casa e che anzi si sia sempre rivolta ad aziende esterne oggi Bock ieri Comit-Rover e come lei molte altre aziende e quello che vedrete da qui in poi sono alcune immagini di cio che rimane dell'azienda che a Bologna realizzava pennini e anche se le immagini non sono eccellenti, vi accorgerete come in mezzo a tutto quel marasma, vi siano delle cose assolutamente interessanti.

Iniziamo con le immagini di qualche macchinario:

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Ora osservate lo sviluppo di queste sagome col foro a cuore, non vi sembrano familiari...

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Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Giovanni Abrate - Maggio 27, 2014, 23:20:43 pm
Caro Riccardo,
non conosco i retroscena e non so se ti riferisci a OMAS o ad altro, ma ho un'osservazione da fare (che non cèntra molto con il post pre se): a me dispiace che si siano perdute in Italia tante realtà, come quella di avere ditte che producevano pennini di qualità. Peccato che anche da noi non siano sopravvissuti piccoli artigiani come in Giappone. Interessante (e triste per me) vedere cosa è rimasto dei macchinari della COMIT. Grazie per le foto: sono un documento storico interessantissimo!
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Giovanni Abrate - Maggio 27, 2014, 23:21:58 pm
Caro Riccardo,
non conosco i retroscena e non so se ti riferisci a OMAS o ad altro, ma ho un'osservazione da fare (che non cèntra molto con il post per se): a me dispiace che si siano perdute in Italia tante realtà, come quella di avere ditte che producevano pennini di qualità. Peccato che anche da noi non siano sopravvissuti piccoli artigiani come in Giappone. Interessante (e triste per me) vedere cosa è rimasto dei macchinari della COMIT. Grazie per le foto: sono un documento storico interessantissimo!
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 27, 2014, 23:31:15 pm
e ora un po' di pennini, seguiranno via via dettagli il più nitidi possibili delle parti più interessanti delle immagini. Chiedo nuovamente scusa in anticipo se la qualità delle immagini non sarà ottima ma come ho precedentemente accennato, le condizioni per fotografare erano davvero pessime.

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Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 27, 2014, 23:34:44 pm
altre immagini

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Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 27, 2014, 23:42:37 pm
Prima di inserire alcuni dettagli, quanti di voi riescono già a riconoscere alcuni pennini di marche importanti apparsi recentemente anche qui sugli schermi Pennamania?
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 27, 2014, 23:46:32 pm
Caro Riccardo,
non conosco i retroscena e non so se ti riferisci a OMAS o ad altro, ma ho un'osservazione da fare (che non cèntra molto con il post pre se): a me dispiace che si siano perdute in Italia tante realtà, come quella di avere ditte che producevano pennini di qualità. Peccato che anche da noi non siano sopravvissuti piccoli artigiani come in Giappone. Interessante (e triste per me) vedere cosa è rimasto dei macchinari della COMIT. Grazie per le foto: sono un documento storico interessantissimo!

Tutto giusto, fortunatamente però anche qui in Italia qualcuno c'è ancora, quello che manca è la volontà.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Massimo - Maggio 27, 2014, 23:55:54 pm
Sono profondamente addolorato vedendo queste immagini, sia come appassionato che come italiano.
E' possibile che nessuno ha rilevato questi macchinari per continuare la produzione, certo è un momento di profonda crisi economica, ma un buon imprenditore avrebbe potuto far rifiorire questa attività, anche creando nuovi posti di lavoro.
Che io sappia le regioni con il "prestito d'onore" concedono credito in parte a perdere, basta rivolgersi agli uffici dell'imprenditoria giovanile, presente anche nei comuni.
E' vero la faccio troppo facile, ma mi piace sognare.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Wallygator - Maggio 28, 2014, 00:00:10 am
Diciamo che in questo caso non si tratta solo di Omas, ma verosibilmente di tutta una serie di marche grandi e piccole che si servivano della Comit/Rover. Quel che fa tristezza é che certe realtà, forse troppo piccole dal punto di vista finanziario/patrimoniale, non siano riuscite ad arrivare sino ai giorni nostri. Non dimentichiamo, però, che una grande percentuale delle imprese che lavoravano nel campo delle penne erano di tipo artigianale a conduzione famigliare che, come spesso succede per tali realtà, non sono sopravvissute al ricambio generazionale.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Massimo - Maggio 28, 2014, 00:01:03 am
Prima di inserire alcuni dettagli, quanti di voi riescono già a riconoscere alcuni pennini di marche importanti apparsi recentemente anche qui sugli schermi Pennamania?
Omas credo la 557, 556 ecc...
Aurora 88 vecchia e forse anche la nuova
Parker 51
Parker 45
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 28, 2014, 00:07:49 am
Posso dire che si i macchinari sono stati rilevati e continuano a trovarsi in Italia. Per correttezza, non posso dire da chi sono stati rilevati ma posso assicurarvi che sono in buone mani.

Detto questo però è difficile, non impossibile ma certamente molto difficile che questi macchinari potranno un giorno tornare a produrre, infatti per quanto ben conservate ci sono alcuni problemi da risolvere tra cui tanto per citarne una la messa a norma delle stesse macchine ai regolamenti comunitari e nazionali per l'antinfortunistica.
C'è poi da considerare che ormai in Italia mancano le maestranze, la mano d'opera specializzata e cosa più importante la catena produttiva è attualmente incompleta.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 28, 2014, 00:11:22 am
Certo non si tratta solo di Omas ma anche di molte altre aziende sia nazionali che estere che si affidavano alla Comit-Rover per realizzare parte o tutta la loro produzione di pennini.

Questo però dimostra che quanto affermavo sui pennini Omas era corretto dato che finalmente è stata trovata la pistola fumante.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Wallygator - Maggio 28, 2014, 00:13:38 am
Nelle fote non mi pare di averle viste, ma poiché ne ho ritrovati alcuni, aggiungo, oltre ai modelli segnalati da Massimo:
Pelikan, probabilmente per la serie 100 nuova
Pelikan per la mk10,20,30
Lamy serie 49
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 28, 2014, 00:13:46 am
Piccolo aiuto, nel mucchio ci sono anche pennini Montblanc e Sheaffer.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Wallygator - Maggio 28, 2014, 00:26:39 am
Piccolo aiuto, nel mucchio ci sono anche pennini Montblanc e Sheaffer.

Mi pare siano un esemplare per la Sheaffer Nononsense ed uno per una MB, ma li avevo considerati come intrusi.
Potrei sbagliarmi, ma mi é parso di vedere anche un pennino Auretta ultima serie, ma potrebbe essere un semilavorato prima della piegatura....
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Massimo - Maggio 28, 2014, 00:27:32 am
Sarà colpa mia che non vedo bene ma i pennini classici, quelli scoperti tanto per intenderci, si somigliano tutti, difatti i Comit-Rover erano come ricambio non originale ed andavano a numero.
A dire il vero l'unica reale differenza era il marchio sul pennino ed ora abbiamo la conferma, grazie a Riccardo.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Massimo - Maggio 28, 2014, 00:31:07 am
Piccolo aiuto, nel mucchio ci sono anche pennini Montblanc e Sheaffer.

Mi pare siano un esemplare per la Sheaffer Nononsense ed uno per una MB, ma li avevo considerati come intrusi.
Potrei sbagliarmi, ma mi é parso di vedere anche un pennino Auretta ultima serie, ma potrebbe essere un semilavorato prima della piegatura....
Nel secondo post di Riccardo, la prima foto, l'ultima fila il tra i primi c'è un pennino dell'Auretta finito.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Marlowe - Maggio 28, 2014, 09:16:08 am
Un grazie a Riccardo per questa eccellente documentazione. Quanto al resto, discorso lungo anzi lunghissimo, che non si limita certo a penne e pennini (basta pensare alla pelletteria, alle scarpe, alla moda in generale), e sul quale incidono sia la globalizzazione sia le regole comunitarie. Tuttavia è anche giusto dire che l'Italia ha conservato nel manifatturiero molte eccellenze, in proporzione più degli Usa (se si esclude l'hi-tech). Il Giappone fa storia a sé, essendo un paese protezionistico all'interno e non dovendo vedersela con la Ue.

Tuttavia il focus era sulla "pistola fumante" in mano a Simoni e discendenti.... Eccoci accontentati.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 28, 2014, 19:46:07 pm
Ora sarebbe bello sentire le opinioni di chi ha sempre rifiutato qualsiasi forma di confronto anche davanti ad un confronto ragionato sulla paternità dei pennini Omas e non solo.

:set2010002:
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: alfredop - Maggio 28, 2014, 20:42:56 pm
Personalmente ho un atteggiamento agnostico sull'argomento, comunque questo dimostra che I pennini OMAS almeno parzialmente erano fatti dalla Comit (cosa che a quanto pare accadeva anche a molti altri produttori). Non credo però che dimostri che tutti I pennini OMAS erano fatti fuori casa.

Alfredo
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 28, 2014, 22:11:18 pm
Vedo solo ora questo topic; molto interessante.
Vorrei sintetizzare un punto di vista in merito, che mi sembra equilibrato.
Nel fatto che Omas, come molti altri produttori, si facesse costruire i pennini (e verosimilmente anche altre parti) da ditte specializzate esterne non c'è assolutamente nulla di male; mi sembra una scelta coerente e che trova infinite similitudini in moltissime altre realtà produttive finalizzata a razionalizzare la propria produzione soprattutto in termini di rapporto qualità/prezzo. Succede anche oggi ed anche per marchi di grande prestigio: la BMW, tanto per citare un nome altisonante, fa costruire i motori 800 cc montati sulle proprie moto, dalla Rotax; altri propulsori sono realizzati dalla coreana Kimco. La casa di Monaco fornisce le specifiche, talvolta il progetto, e questo le garantisce il livello qualitativo desiderato.
Nulla di scandaloso quindi nell'apprendere che i pennini Omas fossero "made in Comit": restano comunque degli ottimi pennini e la notizia non scalfisce minimamente il prestigio che molte delle penne bolognesi meritano pienamente per bellezza e qualità.
L'unica cosa che esce malconcia da questa verità è quel mito creato artatamente intorno a questo marchio che l'ha fatta apparire come non è mai stata. Artificio fasullo e nemmeno del tutto comprensibile: il mito delle Bugatti si è affermato anche se nessuno si è mai preso la briga di farla apparire una realtà industriale al livello della Toyota.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: pedewall - Maggio 28, 2014, 23:45:27 pm

Documentazione fotografica estremamente interessante.
Chi è il collezionista che non vorrebbe mettere le mani in uno di quei piatti coi pennini.

Andando oltre il significato della documentazione che prova quello che ormai tutti noi ben conosciamo, ciò che duole è soprattutto il fatto che queste realtà produttive di estrema specializzazione, siano state abbandonate e con esse si è persa buona parte di quel mestiere.
Le macchine possono essere reinventate e ricostruite, ma l’inventiva, la conoscenze e l’abilità dell’uomo che le manovrava si è persa.

Mi viene in mente un discorso fatto con un chirurgo che mi raccontava come in USA gli interventi siano fotografati e messi a disposizione dei novizi che, quando entrano in sala operatoria, hanno una idea di cosa fare.
Da noi è tutto in mano alla “buona guida del capo” che decide a chi e se insegnare.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 29, 2014, 00:54:32 am

Personalmente ho un atteggiamento agnostico sull'argomento, comunque questo dimostra che I pennini OMAS almeno parzialmente erano fatti dalla Comit (cosa che a quanto pare accadeva anche a molti altri produttori). Non credo però che dimostri che tutti I pennini OMAS erano fatti fuori casa.

Alfredo

Penso che ognuno sia libero di credere in ciò che vuole ma poiché mi è sempre stato chiesto di portare delle prove a sostegno di quanto affermavo, credo che a questo punto punto sia doveroso che anche a te sia chiesto se possibile di portare delle prove su quanto affermi, ovvero quale sia la parte dei pennini Omas non fatta fuori casa?

Considera però che la Omas in pratica utilizzò soltanto tre pennini ovvero Extra (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4753.msg37375#msg37375), Extra Lucens (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4753.msg33246#msg33246), 361. I primi due sono su base Comit-Rover (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4753.15) e se osservi bene, probabilmente un 361 in mezzo a tutti gli altri si trova.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Wallygator - Maggio 29, 2014, 13:23:49 pm
Ritornando sull'argomento di chi faceva cosa, personalmente ritengo che fosse anche logico, per economie di scala che erano presenti anche negli anni 30/40, che vi fossero ditte specializzate in particolari produzioni quali pennini, clip, decori (verette,anellini) ecc. a cui i produttori, soprattutto i marchi minori ma non solo, attingevano a secondo della bisogna.
Il problema, secondo me, sta più che altro nel fatto che alcune realtà, per dare più appeal al loro marchio abbiano volutamente tralasciato di ammettere che si servivano anche di fornitori esterni.....

Qualche esempio, che non vuole far testo, a supporto...
1) Montegrappa/MBM
2) DACIS/Mercurio
3) miscellanea di produzione Comit/Rover
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 29, 2014, 21:14:41 pm
Vedo solo ora questo topic; molto interessante.
Vorrei sintetizzare un punto di vista in merito, che mi sembra equilibrato.
Nel fatto che Omas, come molti altri produttori, si facesse costruire i pennini (e verosimilmente anche altre parti) da ditte specializzate esterne non c'è assolutamente nulla di male; mi sembra una scelta coerente e che trova infinite similitudini in moltissime altre realtà produttive finalizzata a razionalizzare la propria produzione soprattutto in termini di rapporto qualità/prezzo. Succede anche oggi ed anche per marchi di grande prestigio: la BMW, tanto per citare un nome altisonante, fa costruire i motori 800 cc montati sulle proprie moto, dalla Rotax; altri propulsori sono realizzati dalla coreana Kimco. La casa di Monaco fornisce le specifiche, talvolta il progetto, e questo le garantisce il livello qualitativo desiderato.
Nulla di scandaloso quindi nell'apprendere che i pennini Omas fossero "made in Comit": restano comunque degli ottimi pennini e la notizia non scalfisce minimamente il prestigio che molte delle penne bolognesi meritano pienamente per bellezza e qualità.
L'unica cosa che esce malconcia da questa verità è quel mito creato artatamente intorno a questo marchio che l'ha fatta apparire come non è mai stata. Artificio fasullo e nemmeno del tutto comprensibile: il mito delle Bugatti si è affermato anche se nessuno si è mai preso la briga di farla apparire una realtà industriale al livello della Toyota.



Documentazione fotografica estremamente interessante.
Chi è il collezionista che non vorrebbe mettere le mani in uno di quei piatti coi pennini.

Andando oltre il significato della documentazione che prova quello che ormai tutti noi ben conosciamo, ciò che duole è soprattutto il fatto che queste realtà produttive di estrema specializzazione, siano state abbandonate e con esse si è persa buona parte di quel mestiere.
Le macchine possono essere reinventate e ricostruite, ma l’inventiva, la conoscenze e l’abilità dell’uomo che le manovrava si è persa.

Mi viene in mente un discorso fatto con un chirurgo che mi raccontava come in USA gli interventi siano fotografati e messi a disposizione dei novizi che, quando entrano in sala operatoria, hanno una idea di cosa fare.
Da noi è tutto in mano alla “buona guida del capo” che decide a chi e se insegnare.

Condivido tutto quanto scritto da Giuseppe e Pedewall

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Titolo: Re:Forse...
Inserito da: alfredop - Maggio 29, 2014, 22:25:49 pm

Personalmente ho un atteggiamento agnostico sull'argomento, comunque questo dimostra che I pennini OMAS almeno parzialmente erano fatti dalla Comit (cosa che a quanto pare accadeva anche a molti altri produttori). Non credo però che dimostri che tutti I pennini OMAS erano fatti fuori casa.

Alfredo

Penso che ognuno sia libero di credere in ciò che vuole ma poiché mi è sempre stato chiesto di portare delle prove a sostegno di quanto affermavo, credo che a questo punto punto sia doveroso che anche a te sia chiesto se possibile di portare delle prove su quanto affermi, ovvero quale sia la parte dei pennini Omas non fatta fuori casa?

Considera però che la Omas in pratica utilizzò soltanto tre pennini ovvero Extra (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4753.msg37375#msg37375), Extra Lucens (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4753.msg33246#msg33246), 361. I primi due sono su base Comit-Rover (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4753.15) e se osservi bene, probabilmente un 361 in mezzo a tutti gli altri si trova.
Riccardo,
Premetto che non è mia intenzione difendere alcuna tesi, anche perché l'argomento non mi appassiona troppo, la mia era solo una riflessione di tipo matematico/logico (questo è invece un aspetto che mi appassiona). In altri termini aver trovato pennini OMAS non prodotti da Omas non implica che non esistano pennini prodotti da Omas (anche dello stesso tipo). In passato abbiamo visto pennini dell'Aurora 88 prodotti da Comit, ma nessuno ha detto che tutti I pennini della 88 fossero prodotti da Omas. D'altra parte qui non stiamo parlando di matematica ma di storia, ed in questo contesto il tuo ragionamento è plausibile.
Alfredo
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 29, 2014, 23:17:17 pm

Personalmente ho un atteggiamento agnostico sull'argomento, comunque questo dimostra che I pennini OMAS almeno parzialmente erano fatti dalla Comit (cosa che a quanto pare accadeva anche a molti altri produttori). Non credo però che dimostri che tutti I pennini OMAS erano fatti fuori casa.

Alfredo

Penso che ognuno sia libero di credere in ciò che vuole ma poiché mi è sempre stato chiesto di portare delle prove a sostegno di quanto affermavo, credo che a questo punto punto sia doveroso che anche a te sia chiesto se possibile di portare delle prove su quanto affermi, ovvero quale sia la parte dei pennini Omas non fatta fuori casa?

Considera però che la Omas in pratica utilizzò soltanto tre pennini ovvero Extra (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4753.msg37375#msg37375), Extra Lucens (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4753.msg33246#msg33246), 361. I primi due sono su base Comit-Rover (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4753.15) e se osservi bene, probabilmente un 361 in mezzo a tutti gli altri si trova.
Riccardo,
Premetto che non è mia intenzione difendere alcuna tesi, anche perché l'argomento non mi appassiona troppo, la mia era solo una riflessione di tipo matematico/logico (questo è invece un aspetto che mi appassiona). In altri termini aver trovato pennini OMAS non prodotti da Omas non implica che non esistano pennini prodotti da Omas (anche dello stesso tipo). In passato abbiamo visto pennini dell'Aurora 88 prodotti da Comit, ma nessuno ha detto che tutti I pennini della 88 fossero prodotti da Omas. D'altra parte qui non stiamo parlando di matematica ma di storia, ed in questo contesto il tuo ragionamento è plausibile.
Alfredo

Il fatto è che nel tuo ragionamento c'è una lacuna abbastanza evidente legata al fatto che hai messo sullo stesso piano due discorsi separati, ovvero la produzione ufficiale Comit, e la produzione su commissione. Che differenza c'è tra queste due tipologie di pennini?

La prima indipendentemente dal nome che riportano, sono basati sempre sullo stesso modello di pennino e di questa serie fanno parte oltre ai Comit-Rover anche i Mundial, Globus, Nettuno, Ercolessi, Minerva etc... ed anche i pennini Omas. In pratica i pennini di questa tipologia differiscono esclusivamente per il nome impresso, mentre la struttura non varia mai.
Oggi ritrovi lo stesso modus operandi anche nella produzione Bock e i marchi che a lei si appoggiano, prendi Visconti, Grifos, Bexley, Omas e tantissime altre, il pennino non cambia, mentre differisce soltanto il nome impresso.

La seconda tipologia invece varia al variare della marca, ovvero ogni marca ha il suo o i suoi modelli di pennino, nelle immagini inserite si vedono chiaramente pennini Sheaffer, 88, Auretta, Montblanc, Parker, Radius, Comet etc...
Per intenderci, il pennino Sheaffer monta soltanto sulla Sheaffer e seppur prodotto dalla Comit è totalmente diverso dalla produzione standard della medesima, stesso discorso per i Montblanc, 88, Auretta, Parker etc...

A conti fatti, il pennino Omas non ha differenza alcuna ne tecnica ne estetica rispetto ai pennini Comit di produzione standard, esattamente come non vi è differenza alcuna tra un Omas (o altri marchi) moderno e un Bock moderno di produzione standard.

Personalmente non credo di essere in grado di spiegarlo più semplicemente di così e onestamente confido nella speranza che, quanto scritto fin qui, venga compreso nel migliore dei modi.

In più intervistando persone che hanno intrattenuti rapporti con Omas oltre quaranti anni fa, non vi sono mai state in Omas strutture adibite alla produzione di pennini, mentre ad esempio in Aurora vi sono sempre state e continuano ad esserci.

Poi ovvio che ognuno è libero di pensare e credere ciò che vuole ma da parte mia vi è stato lo sforzo di portare documentazione tecnica, storica e fotografica.

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Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 30, 2014, 11:09:52 am
Sarebbe interessante sapere negli anni d'oro della stilografica quali e quanti fossero gli altri produttori di pennini in Italia.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Wallygator - Maggio 30, 2014, 11:57:13 am
Incidentalmente sull'argomento fabbricazione pennini mi sono imbattuto in questo video:

http://europeanfilmgateway.eu/nb/node/33/detail/Fabbricazione%20dei%20pennini%20Fabbricazione%20delle%20penne/video%3AMDg3MTRmMTUtZTdmNC00M2NhLWI0OWMtNWNiNGQzZWIxZTY0X1VtVndiM05wZEc5eWVWTmxjblpwWTJWU1pYTnZkWEpqWlhNdlVtVndiM05wZEc5eWVWTmxjblpwWTJWU1pYTnZkWEpqWlZSNWNHVT06OmF2Q3JlYXRpb24ubHVjZS5pdC9JTF9hdkNyZWF0aW9uX0lMMzAwMDA1MjEzNA%3D%3D/paging%3AdmlkZW8tMS0xNi1pbWFnZS0xLTE2LXNvdW5kLTEtMTYtcGVyc29uLTEtMTYtdGV4dC0xLTE2

una volta sulla pagina cliccate sul riquadrino in basso a destra


interessante vedere quanti passaggi prima di giungere al prodotto finito e quanto modeste fossero le precauzioni antiinfortunistiche all'epoca.....
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Massimo - Maggio 30, 2014, 12:15:52 pm
Interessantissimo, vedendo il video ho provato tanta nostalgia, peccato oggi si siano persi tanti mestieri.
I segreti della costruzione dei pennini fatti con tutti i crismi si è persa con le persone che li fabbricavano. :set2010027:
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Maggio 30, 2014, 15:25:39 pm

Sarebbe interessante sapere negli anni d'oro della stilografica quali e quanti fossero gli altri produttori di pennini in Italia.


Che producevano esclusivamente pennini non erano molti, tra questi va calcolato anche il gruppo S.A.F.I.S. che nacque molti anni prima come fabbrica pennini oro a marchio King.
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Giugno 01, 2014, 18:58:01 pm
Come promesso inizio a inserire alcuni crop delle immagini di apertura. Qui dettaglio di un pennino Montblanc prodotto dalla Comit-Rover. Per Pennamania non è una novità assoluta in quanto lo stesso pennino venne mostrato e confrontato con un Radius simile certamente anch'esso di produzione Comit-Rover.
Qui il topic di confronto tra il pennino Montblanc ed il pennino Radius:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4923.msg52674#msg52674

Mentre qui possiamo osservare come il pennino Montblanc facesse parte del parco produttivo Comit-Rover. Come anticipatamente accennato, la qualità delle immagini fatte al tempo non sono delle migliori ma pur sempre sufficientemente nitide per apprezzare quanto affermato fin qui.

In questo dettaglio si può osservare anche un pennino Sheaffer, degli sbozzati Auretta ultima serie e quel che dovrebbe essere un pennino Pelikan.

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Titolo: Re:Forse...
Inserito da: pedewall - Giugno 02, 2014, 13:28:08 pm

Prima ancora della The King vi era l'attuale Montegrappa, che produceva pennini, allora I.P.O.P.S. Industria Pennini D'Oro e Penne Stilografiche e diversi pennini sono così marcati, dopo divenuta IPOPSE aggiungendo la parola ELMO etc..
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: turin-pens - Giugno 06, 2014, 14:49:25 pm
Controllando un catalogo generale del 1935, alla voce pennini c'è l'elenco che allego. Curioso che benché la Omas fosse già attiva da circa 10 anni nell'elenco non v'è traccia.

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Inviato tramite Android device con Tapatalk 4
Titolo: Re:Forse...
Inserito da: Massimo - Giugno 06, 2014, 15:09:23 pm
Documento molto interessante.