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Miscellanea & Co. => BRAINSTORMING => Topic aperto da: turin-pens - Maggio 05, 2012, 12:07:58 pm

Titolo: Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 05, 2012, 12:07:58 pm
Forse non tutti lo sanno ma le vecchie produzioni Omas hanno una cosa in comune con la produzione attuale. Ovvero la non paternità dei pennini.
Rover-Comit una volta, Bock oggi.

Peccato o forse sarebbe meglio dire Eureka!?!

 :set2010027:
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: vikingo60 - Maggio 05, 2012, 12:22:18 pm
Non sapevo che anche in tempi lontani la OMAS non si producesse da sola i pennini.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 05, 2012, 12:31:17 pm
Non sapevo che anche in tempi lontani la OMAS non si producesse da sola i pennini.

Io ho sempre avuto seri dubbi sulla sua capacità produttiva in generale (pennini inclusi) e cercando, leggendo, fotografando e facendo un sacco di prove comparative etc... sono arrivato a scoprirlo/capirlo.
Ciliegina sulla torta è stato l'aver ritrovato un pennino Aurora 88 (quella di Nizzoli) con pennino prodotto proprio dalla Comit ex Rover.
Sicuramente, vi starete chiedendo cosa centra l'Aurora 88 con la Omas e la mia risposta è, apparentemente nulla ma in realtà non è così.
A voi, se avrete voglia, capire il perché!

 :set2010021:
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 05, 2012, 18:25:04 pm
Non sapevo che anche in tempi lontani la OMAS non si producesse da sola i pennini.

Io ho sempre avuto seri dubbi sulla sua capacità produttiva in generale (pennini inclusi) e cercando, leggendo, fotografando e facendo un sacco di prove comparative etc... sono arrivato a scoprirlo/capirlo.
Ciliegina sulla torta è stato l'aver ritrovato un pennino Aurora 88 (quella di Nizzoli) con pennino prodotto proprio dalla Comit ex Rover.
Sicuramente, vi starete chiedendo cosa centra l'Aurora 88 con la Omas e la mia risposta è, apparentemente nulla ma in realtà non è così.
A voi, se avrete voglia, capire il perché!

 :set2010021:
Sei troppo ermetico Riccardo; svelaci l'arcano!
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: rembrandt54 - Maggio 05, 2012, 20:46:06 pm
Lontana anni extra-luce dalle Omas di oggi!!! :set2010083:

Volevi dire....anni ....extra-lucens  :set2010053:
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: pirulazio - Maggio 05, 2012, 21:01:26 pm
Di pennini nuovi in oro di ricambio per le 88 marcati solamente 14K ne ho un paio di sacchettini pieni,
sacchettini di carta della Rover ovviamente, cosa centra? Non lo so!!!
Il colore è + rosso rispetto a quelli originali, ma per il resto sono uguali, ora li cerco.

Mr. P
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 07, 2012, 23:54:31 pm
Non sapevo che anche in tempi lontani la OMAS non si producesse da sola i pennini.

Io ho sempre avuto seri dubbi sulla sua capacità produttiva in generale (pennini inclusi) e cercando, leggendo, fotografando e facendo un sacco di prove comparative etc... sono arrivato a scoprirlo/capirlo.
Ciliegina sulla torta è stato l'aver ritrovato un pennino Aurora 88 (quella di Nizzoli) con pennino prodotto proprio dalla Comit ex Rover.
Sicuramente, vi starete chiedendo cosa centra l'Aurora 88 con la Omas e la mia risposta è, apparentemente nulla ma in realtà non è così.
A voi, se avrete voglia, capire il perché!

 :set2010021:
Sei troppo ermetico Riccardo; svelaci l'arcano!

Come dico sempre, in realtà non esistono grandi segreti. Personalmente non credo nel caso e se ci sono due oggetti simili, sono portato a pensare che le analogie, indichino qualcosa su cui meriti indagare.
Un esempio pratico, sono proprio i pennini.... Per quale motivo, "oggi" la Omas dovrebbe utilizzare pennini Bock che sia esteticamente che qualitativamente, lasciano abbastanza perplessi e che si sono indubbiamente dei "buoni" pennini per le penne stilografiche di fascia medio-bassa ma non di certo all'altezza di produzioni di alta gamma, specialmente quando hai sulle spalle, un nome blasonato e importante come Omas.
Sarebbe, altresì incomprensibile (almeno per me) rinunciare ad auto-produrre, quella che è l'anima ed il cuore di ogni penna (ovvero il pennino).
Affidare la realizzazione di questa parte ad una azienda esterna, significa standardizzare i tuoi pennini e porli sulla stessa linea qualitativa di tutti gli altri.
Questa decisione, oggi stona con la volontà sia di Omas che di molte altre aziende del settore di voler dare un'impronta di esclusività e qualità assoluta del tuo prodotto.
Sono dell'idea che questa, più che altro, sia una strada obbligata dettata dalla reale mancanza di persone specializzate nella costruzione di pennini all'interno dell'azienda.
Questo accade quando le maestranze mancano o non si sono mai avute. Nel secondo caso, diviene palese che se non si sono mai avute, risulta difficile, per non dire improbabile riuscire ad istruire qualcuno che possa farli e che a sua volta possa istruire una nuova generazione e così via.

Tutto chiaro? Forse no e quindi forse è meglio ragionare da un altro punto di vista. Prendiamo un pennino Omas moderno, osserviamolo con attenzione e poi confrontiamolo con un pennino che sappiamo essere uffialmente di produzione Bock (Visconti, Delta etc..) noteremo subito delle analogie, sia estetiche che qualitative.
Ora, prendiamo un pennino Omas d'epoca come un pennino lucens e poi confrontiamolo con un pennino di produzione Rover-Comit e scopriremo come con questi due pennini d'epoca sia possibile applicare lo stesso ragionamento, tanto da poter riscontrare le stesse caratteristiche.

Si potrebbe obiettare dicendo che fu la Omas a produrre i pennini per la Rover-Comit se non fosse che quest’ultima, esattamente come Bock, nacque proprio come azienda produttrice di pennini e che li produsse anche per l'Itala-Cromograf e tanti altri, arrivando nei primi anni '50 a produrre pennini anche per Aurora che come sappiamo, da sempre è in questo settore autonoma.

Tra l'altro la Rover-Comit è dell'area bolognese e qui non aggiungo altro... Almeno per ora!

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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 08, 2012, 10:03:19 am
Come dico sempre, in realtà non esistono grandi segreti. Personalmente non credo nel caso e se ci sono due oggetti simili, sono portato a pensare che le analogie, indichino qualcosa su cui meriti indagare.
Un esempio pratico, sono proprio i pennini.... Per quale motivo, "oggi" la Omas dovrebbe utilizzare pennini Bock che sia esteticamente che qualitativamente, lasciano abbastanza perplessi e che si sono indubbiamente dei "buoni" pennini per le penne stilografiche di fascia medio-bassa ma non di certo all'altezza di produzioni di alta gamma, specialmente quando hai sulle spalle, un nome blasonato e importante come Omas.
Sarebbe, altresì incomprensibile (almeno per me) rinunciare ad auto-produrre, quella che è l'anima ed il cuore di ogni penna (ovvero il pennino).
Affidare la realizzazione di questa parte ad una azienda esterna, significa standardizzare i tuoi pennini e porli sulla stessa linea qualitativa di tutti gli altri.
Questa decisione, oggi stona con la volontà sia di Omas che di molte altre aziende del settore di voler dare un'impronta di esclusività e qualità assoluta del tuo prodotto.
Sono dell'idea che questa, più che altro, sia una strada obbligata dettata dalla reale mancanza di persone specializzate nella costruzione di pennini all'interno dell'azienda.
Questo accade quando le maestranze mancano o non si sono mai avute. Nel secondo caso, diviene palese che se non si sono mai avute, risulta difficile, per non dire improbabile riuscire ad istruire qualcuno che possa farli e che a sua volta possa istruire una nuova generazione e così via.

Tutto chiaro? Forse no e quindi forse è meglio ragionare da un altro punto di vista. Prendiamo un pennino Omas moderno, osserviamolo con attenzione e poi confrontiamolo con un pennino che sappiamo essere uffialmente di produzione Bock (Visconti, Delta etc..) noteremo subito delle analogie, sia estetiche che qualitative.
Ora, prendiamo un pennino Omas d'epoca come un pennino lucens e poi confrontiamolo con un pennino di produzione Rover-Comit e scopriremo come con questi due pennini d'epoca sia possibile applicare lo stesso ragionamento, tanto da poter riscontrare le stesse caratteristiche.

Si potrebbe obiettare dicendo che fu la Omas a produrre i pennini per la Rover-Comit se non fosse che quest’ultima, esattamente come Bock, nacque proprio come azienda produttrice di pennini e che li produsse anche per l'Itala-Cromograf e tanti altri, arrivando nei primi anni '50 a produrre pennini anche per Aurora che come sappiamo, da sempre è in questo settore autonoma.

Tra l'altro la Rover-Comit è dell'area bolognese e qui non aggiungo altro... Almeno per ora!

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Personalmente credo che di persé non ci sia nulla di male ad affidare parti di un prodotto complesso ad aziende specializzate; credo che questo avvenga normalmente e gli esempi che si potrebbero fare sono molteplici.
Secondo me la vera discriminante dal punto di vista qualitativo è che la parte acquista all'esterno sia realizzato dietro specifiche esclusive o quasi, oppure no.
Faccio un esempio. Mettiamo che Ford, BMW e Volvo si servano dalla selleria X per gli interni delle lora auto. Nulla di male, a patto che su una BMW serie 5 non ci trovi gli stessi sedili della Fiesta. 
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 08, 2012, 10:07:08 am
Come dico sempre, in realtà non esistono grandi segreti. Personalmente non credo nel caso e se ci sono due oggetti simili, sono portato a pensare che le analogie, indichino qualcosa su cui meriti indagare.
Un esempio pratico, sono proprio i pennini.... Per quale motivo, "oggi" la Omas dovrebbe utilizzare pennini Bock che sia esteticamente che qualitativamente, lasciano abbastanza perplessi e che si sono indubbiamente dei "buoni" pennini per le penne stilografiche di fascia medio-bassa ma non di certo all'altezza di produzioni di alta gamma, specialmente quando hai sulle spalle, un nome blasonato e importante come Omas.
Sarebbe, altresì incomprensibile (almeno per me) rinunciare ad auto-produrre, quella che è l'anima ed il cuore di ogni penna (ovvero il pennino).
Affidare la realizzazione di questa parte ad una azienda esterna, significa standardizzare i tuoi pennini e porli sulla stessa linea qualitativa di tutti gli altri.
Questa decisione, oggi stona con la volontà sia di Omas che di molte altre aziende del settore di voler dare un'impronta di esclusività e qualità assoluta del tuo prodotto.
Sono dell'idea che questa, più che altro, sia una strada obbligata dettata dalla reale mancanza di persone specializzate nella costruzione di pennini all'interno dell'azienda.
Questo accade quando le maestranze mancano o non si sono mai avute. Nel secondo caso, diviene palese che se non si sono mai avute, risulta difficile, per non dire improbabile riuscire ad istruire qualcuno che possa farli e che a sua volta possa istruire una nuova generazione e così via.

Tutto chiaro? Forse no e quindi forse è meglio ragionare da un altro punto di vista. Prendiamo un pennino Omas moderno, osserviamolo con attenzione e poi confrontiamolo con un pennino che sappiamo essere uffialmente di produzione Bock (Visconti, Delta etc..) noteremo subito delle analogie, sia estetiche che qualitative.
Ora, prendiamo un pennino Omas d'epoca come un pennino lucens e poi confrontiamolo con un pennino di produzione Rover-Comit e scopriremo come con questi due pennini d'epoca sia possibile applicare lo stesso ragionamento, tanto da poter riscontrare le stesse caratteristiche.

Si potrebbe obiettare dicendo che fu la Omas a produrre i pennini per la Rover-Comit se non fosse che quest’ultima, esattamente come Bock, nacque proprio come azienda produttrice di pennini e che li produsse anche per l'Itala-Cromograf e tanti altri, arrivando nei primi anni '50 a produrre pennini anche per Aurora che come sappiamo, da sempre è in questo settore autonoma.

Tra l'altro la Rover-Comit è dell'area bolognese e qui non aggiungo altro... Almeno per ora!

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Personalmente credo che di persé non ci sia nulla di male ad affidare parti di un prodotto complesso ad aziende specializzate; credo che questo avvenga normalmente e gli esempi che si potrebbero fare sono molteplici.
Secondo me la vera discriminante dal punto di vista qualitativo è che la parte acquista all'esterno sia realizzato dietro specifiche esclusive o quasi, oppure no.
Faccio un esempio. Mettiamo che Ford, BMW e Volvo si servano dalla selleria X per gli interni delle lora auto. Nulla di male, a patto che su una BMW serie 5 non ci trovi gli stessi sedili della Fiesta.

Ragionamento cristallino ma nel caso dei pennini Bock, succede proprio questo. C'è anche da considerare un'altro punto. Così come Bock produce per molti, ciò non toglie che nomi come Omas se si auto-producessero i pennini, potrebbero a loro volta produrli per altri. Per quale motivo lasciare quel mercato nelle sole mani di Bock quando io azienda pincopallino, posso farli sia per me che per altri?
A quel punto chi sarebbe più importante come nome e come produzione? Omas oppure Bock?
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 08, 2012, 16:26:15 pm

Personalmente credo che di persé non ci sia nulla di male ad affidare parti di un prodotto complesso ad aziende specializzate; credo che questo avvenga normalmente e gli esempi che si potrebbero fare sono molteplici.
Secondo me la vera discriminante dal punto di vista qualitativo è che la parte acquista all'esterno sia realizzato dietro specifiche esclusive o quasi, oppure no.
Faccio un esempio. Mettiamo che Ford, BMW e Volvo si servano dalla selleria X per gli interni delle lora auto. Nulla di male, a patto che su una BMW serie 5 non ci trovi gli stessi sedili della Fiesta.
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Ragionamento cristallino ma nel caso dei pennini Bock, succede proprio questo. C'è anche da considerare un'altro punto. Così come Bock produce per molti, ciò non toglie che nomi come Omas se si auto-producessero i pennini, potrebbero a loro volta produrli per altri. Per quale motivo lasciare quel mercato nelle sole mani di Bock quando io azienda pincopallino, posso farli sia per me che per altri?
A quel punto chi sarebbe più importante come nome e come produzione? Omas oppure Bock?
[/quote]
Non fa na grinza. Misteri delle gestioni aziendali inarrivabili per noi poveri umani.....
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: alfredop - Maggio 08, 2012, 17:22:17 pm

Personalmente credo che di persé non ci sia nulla di male ad affidare parti di un prodotto complesso ad aziende specializzate; credo che questo avvenga normalmente e gli esempi che si potrebbero fare sono molteplici.
Secondo me la vera discriminante dal punto di vista qualitativo è che la parte acquista all'esterno sia realizzato dietro specifiche esclusive o quasi, oppure no.
Faccio un esempio. Mettiamo che Ford, BMW e Volvo si servano dalla selleria X per gli interni delle lora auto. Nulla di male, a patto che su una BMW serie 5 non ci trovi gli stessi sedili della Fiesta.

Ragionamento cristallino ma nel caso dei pennini Bock, succede proprio questo. C'è anche da considerare un'altro punto. Così come Bock produce per molti, ciò non toglie che nomi come Omas se si auto-producessero i pennini, potrebbero a loro volta produrli per altri. Per quale motivo lasciare quel mercato nelle sole mani di Bock quando io azienda pincopallino, posso farli sia per me che per altri?
A quel punto chi sarebbe più importante come nome e come produzione? Omas oppure Bock?
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Non fa na grinza. Misteri delle gestioni aziendali inarrivabili per noi poveri umani.....
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Questo non mi sembra tanto misterioso, per iniziare a produrre pennini ci sarà bisogno di un investimento iniziale per procurarsi i macchinari ed addestrare il personale. Non è poi detto che una volta approntato il tutto si riesca a produrre ad un costo inferiore al costo di acquisto dalla Bock che parte da una produzione industriale su numeri enormi. Quest'ultimo problema rende anche difficile proporsi come concorrente della Bock e quindi espandere la produzione per servire altre aziende.
Insomma, quello dei pennini mi sembra un mercato difficile in cui inserirsi se non si è già presenti.

Alfredo
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 08, 2012, 18:16:05 pm

Personalmente credo che di persé non ci sia nulla di male ad affidare parti di un prodotto complesso ad aziende specializzate; credo che questo avvenga normalmente e gli esempi che si potrebbero fare sono molteplici.
Secondo me la vera discriminante dal punto di vista qualitativo è che la parte acquista all'esterno sia realizzato dietro specifiche esclusive o quasi, oppure no.
Faccio un esempio. Mettiamo che Ford, BMW e Volvo si servano dalla selleria X per gli interni delle lora auto. Nulla di male, a patto che su una BMW serie 5 non ci trovi gli stessi sedili della Fiesta.

Ragionamento cristallino ma nel caso dei pennini Bock, succede proprio questo. C'è anche da considerare un'altro punto. Così come Bock produce per molti, ciò non toglie che nomi come Omas se si auto-producessero i pennini, potrebbero a loro volta produrli per altri. Per quale motivo lasciare quel mercato nelle sole mani di Bock quando io azienda pincopallino, posso farli sia per me che per altri?
A quel punto chi sarebbe più importante come nome e come produzione? Omas oppure Bock?
Non fa na grinza. Misteri delle gestioni aziendali inarrivabili per noi poveri umani.....
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Questo non mi sembra tanto misterioso, per iniziare a produrre pennini ci sarà bisogno di un investimento iniziale per procurarsi i macchinari ed addestrare il personale. Non è poi detto che una volta approntato il tutto si riesca a produrre ad un costo inferiore al costo di acquisto dalla Bock che parte da una produzione industriale su numeri enormi. Quest'ultimo problema rende anche difficile proporsi come concorrente della Bock e quindi espandere la produzione per servire altre aziende.
Insomma, quello dei pennini mi sembra un mercato difficile in cui inserirsi se non si è già presenti.

Alfredo
[/quote]

Alfredo quello che dici è giusto ma qui parliamo di Omas un nome che a conti fatti, è nel settore almeno dal 1925 quindi esperienza e capitali allenspalle ne ha eccome.
Altro discorso invece e se parliamo di aziende giovani che magari all'inizio trovano più conveniente delegare la produzione dinalcune parti (come i pennini) fuori sede e conto terzi. Questo va bene all'inizio ma poi non è molto conveniente anche perché ad esempio Bock sotto i 5000 pennini non ti prende nemmeno in considerazione.
Oltretutto per un ordine così piccolo te li consegna in bianco senza punzone personalizzato, il che vuol dire che poi devi trovare un'altra azienda che ti apponga il punzone sopra i pennini acquistati dalla Bock.
Dimmi tu se questo ti sembra conveniente.

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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: roberto v - Maggio 08, 2012, 19:27:12 pm
Alfredo quello che dici è giusto ma qui parliamo di Omas un nome che a conti fatti, è nel settore almeno dal 1925 quindi esperienza e capitali allenspalle ne ha eccome.
Altro discorso invece e se parliamo di aziende giovani che magari all'inizio trovano più conveniente delegare la produzione dinalcune parti (come i pennini) fuori sede e conto terzi. Questo va bene all'inizio ma poi non è molto conveniente anche perché ad esempio Bock sotto i 5000 pennini non ti prende nemmeno in considerazione.
Oltretutto per un ordine così piccolo te li consegna in bianco senza punzone personalizzato, il che vuol dire che poi devi trovare un'altra azienda che ti apponga il punzone sopra i pennini acquistati dalla Bock.
Dimmi tu se questo ti sembra conveniente.

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Come fai ad essere così sicuro che Omas abbia avuto nel recente passato, quando era ancora nelle mani della figlia di Simoni, i capitali necessari per riprendere la produzione dei pennini?

Considera la crisi che ha attanagliato tutti i produttori di penne stilografiche negli anni 60/70 e che ha provocato la chiusura di tutti tranne Omas e Aurora se non sbaglio. E vedendo un mercato così in crisi non aveva forse senso passare a farseli fare da terzi in modo da regolarsi con le richieste del mercato? Mica detto poi che i macchinari "vecchi" fino ad allora usati potessero essere ancora utilizzati con le nuove norme antinfortunistiche...

Per le abilità delle maestranze a fare i pennini, poi, può benissimo essere successo quello che è successo in Svizzera alle varie manifatture che dopo la crisi derivante dal dilagare degli orologi al quarzo, con la ripresa dell'interesse per i movimenti manuali si sono trovati senza tecnici (hanno "saltato" una generazione) e sono dovuti ripartire da zero.


Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 08, 2012, 19:49:45 pm
Alfredo quello che dici è giusto ma qui parliamo di Omas un nome che a conti fatti, è nel settore almeno dal 1925 quindi esperienza e capitali allenspalle ne ha eccome.
Altro discorso invece e se parliamo di aziende giovani che magari all'inizio trovano più conveniente delegare la produzione dinalcune parti (come i pennini) fuori sede e conto terzi. Questo va bene all'inizio ma poi non è molto conveniente anche perché ad esempio Bock sotto i 5000 pennini non ti prende nemmeno in considerazione.
Oltretutto per un ordine così piccolo te li consegna in bianco senza punzone personalizzato, il che vuol dire che poi devi trovare un'altra azienda che ti apponga il punzone sopra i pennini acquistati dalla Bock.
Dimmi tu se questo ti sembra conveniente.

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Come fai ad essere così sicuro che Omas abbia avuto nel recente passato, quando era ancora nelle mani della figlia di Simoni, i capitali necessari per riprendere la produzione dei pennini?

Considera la crisi che ha attanagliato tutti i produttori di penne stilografiche negli anni 60/70 e che ha provocato la chiusura di tutti tranne Omas e Aurora se non sbaglio. E vedendo un mercato così in crisi non aveva forse senso passare a farseli fare da terzi in modo da regolarsi con le richieste del mercato? Mica detto poi che i macchinari "vecchi" fino ad allora usati potessero essere ancora utilizzati con le nuove norme antinfortunistiche...

Per le abilità delle maestranze a fare i pennini, poi, può benissimo essere successo quello che è successo in Svizzera alle varie manifatture che dopo la crisi derivante dal dilagare degli orologi al quarzo, con la ripresa dell'interesse per i movimenti manuali si sono trovati senza tecnici (hanno "saltato" una generazione) e sono dovuti ripartire da zero.
Secondo me sono tutte argomentazioni valide, ma il nocciolo della questione a mio avviso è che tra la gestione Simoni/Malaguti, quella Francese che l'ha acquistata in seguito e le ulteriori che si sono susseguite, pensare che qualcuno, disponendo di un marchio come Omas, potesse attuare una politica di espansione che la ponesse seriamente in concorrenza con Montblanc, non era poi un'ipotesi così fantascientifica.
Purtroppo mi pare che invece tutti abbiano un approccio alquanto conservativo, usando un termine eufemistico.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 08, 2012, 21:50:37 pm
Sulla costruzione dei pennini si è sempre favoleggiato molto ma la realtà e che per la loro realizzazione, non sono necessari macchinari particolarmente evoluti o costosi, specie se si è interessati alla realizzazione dei pennini soltanto per se stessi e non per altri.
Oltretutto oro, iridio e acciaio, non deperiscono e non sono materiali che necessitano di particolari cure nello stoccaggio come la celluloide.
Tornando invece ai macchinari, quelli necessari per la costruzione dei pennini, non subiscono particolari usure o stress tanto che con la normale manutenzione, è possibile mantenere in funzione ed utilizzare con tutta tranquillità macchinari anche del 1919 o giù di li.
Aurora in questo insegna poiché essendo una fabbrica storica, mantiene ancora in funzione e in attività produttiva molti macchinari.

Tra l'altro i pennini oggi come ieri si producono nello stesso modo, non sono cambiati se non nell'estetica e quindi la realizzazione in loco è più una questione di volontà che di reali impedimenti tecnici, economici etc...

Tornando invece alla Omas, la scelta di appoggiarsi alla Bock fu una scelta obbligata in quanto la Rover-Comit cessò l'attività. Onestamente non trovo nulla di male oggi nell'utilizzare pennini Bock ma bisogna anche essere abbastanza onesti nel dire che questo provoca una standardizzazione nel grupponscrittura che difficilmente risulta ammissibile in un prodotto mediamente di lusso come oggi è la penna stilografica.
Avere una Omas così  come una Visconti, Delta, etc... che nel gruppo scrittura risultano uguali, lascia l'amaro in bocca.

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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 13, 2012, 00:12:11 am
Oggi pomeriggio ci siamo divertiti a fare alcuni raffronti e quello che ne è scaturito, è qui.

1. Confronto diretto tra un pennino Comit/Rover in acciaio ed un pennino Omas in oro 14

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-omas01.jpg)

2. Sovrapposizione dei due pennini

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-omas02.jpg)

3. Risovrapposizione dei due pennini

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-omas03.jpg)

4. Risovapposizione dei due pennini

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-omas04.jpg)

5. Risovrapposizione dei due pennini

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-omas05.jpg)

6. Sovrapposizione di un Pennino Comit/Rover ed un Ercolessi

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-omas06.jpg)
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 13, 2012, 20:08:49 pm
Oggi pomeriggio ci siamo divertiti a fare alcuni raffronti e quello che ne è scaturito, è qui.

1. Confronto diretto tra un pennino Comit/Rover in acciaio ed un pennino Omas in oro 14
2. Sovrapposizione dei due pennini
3. Risovrapposizione dei due pennini
4. Risovapposizione dei due pennini
5. Risovrapposizione dei due pennini
6. Sovrapposizione di un Pennino Comit/Rover ed un Ercolessi
Bravi, bravissimi.
Per quanto i pennini in fondo si somiglino un pò tutti, forma, proporzioni, dimensioni così identiche non possono essere casuali.
D'altra parte non c'è nulla di strano né di negativo che ci si rivolgesse a fornitori esterni per parti specialistiche. Succedva, succede e succederà anche in futuro.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: pedewall - Maggio 13, 2012, 23:36:58 pm

Anche se in generale i pennini si somigliano tutti, trovo questo raffronto molto interessante e ben fatto.

Forse alcuni collezionisti storceranno il naso, ma il fatto che la impresa Omas cercasse di massimizzare il profitto affidando la realizzazione dei suoi pennini ad altri, nulla toglie alle meravigliose penne che ha prodotto.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: sbroglia - Maggio 14, 2012, 07:06:14 am
Effettivamente il family feeling c'e' e si vede
E concordo non ci sia nulla di male
D'altra parte essendo in pochi non potevano fare tutto
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 14, 2012, 09:26:02 am
seconda infornata:

1. Comit - Minerva

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-minerva.jpg)

2. Comit - RV

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-rv.jpg)

3. RV - Minerva

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/rv-minerva.jpg)
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 14, 2012, 09:34:01 am
seconda infornata:

1. Comit - Minerva
2. Comit - RV
3. RV - Minerva
Curioso come la cosa più dissimile tra i due pennini d'oro sia.... il colore del metallo!
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Wallygator - Maggio 14, 2012, 10:56:19 am
Ricerca interessante, ma dimostra solo l' evidente livello di specializzazione esistente nell'indotto della penna anche negli anni d'oro e che i criteri produttivi delle due maggiori realtà italiane erano diversi...
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 14, 2012, 11:40:24 am
Ricerca interessante, ma dimostra solo l' evidente livello di specializzazione esistente nell'indotto della penna anche negli anni d'oro e che i criteri produttivi delle due maggiori realtà italiane erano diversi...

Certo è proprio così ma per dimostrare questa ovvia intuizione (come anche altre) è stato necessario essere quasi Lapalissiani.
E questo dimostra anche altre cose, come ad esempio alcune case considerate manifatture, in realtà non lo erano.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Wallygator - Maggio 14, 2012, 13:48:29 pm
Dipende tutto dal significato che vogliamo dare al termine "manifattura"; anche mamma Fiat viene e venne definita industria manifatturiera; ciò non toglie che anch'essa usava ed usa tuttora componenti prodotti da terzi (quante erano le boite con pochi addetti che operavano nell'indotto?). Credo che, nel campo che ci interessa, nessuna delle aziende di cui parliamo abbia mai prodotto la totalità delle componenti delle penne (ad esempio le clip, gli anellini, le verette, pulsanterie e leveraggi vari, i gommini dei serbatoi ecc..). Sicuramente in alcune aziende prevalevano le lavorazioni interne ed in altre meno, ma non credo che sia sufficiente per definire l'una "manifattura" e l'altra "assemblaggio".  Che poi Omas possa essere sopravvalutata, questo é un altro discorso.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 14, 2012, 23:12:32 pm
Dipende tutto dal significato che vogliamo dare al termine "manifattura"; anche mamma Fiat viene e venne definita industria manifatturiera; ciò non toglie che anch'essa usava ed usa tuttora componenti prodotti da terzi (quante erano le boite con pochi addetti che operavano nell'indotto?). Credo che, nel campo che ci interessa, nessuna delle aziende di cui parliamo abbia mai prodotto la totalità delle componenti delle penne (ad esempio le clip, gli anellini, le verette, pulsanterie e leveraggi vari, i gommini dei serbatoi ecc..). Sicuramente in alcune aziende prevalevano le lavorazioni interne ed in altre meno, ma non credo che sia sufficiente per definire l'una "manifattura" e l'altra "assemblaggio".  Che poi Omas possa essere sopravvalutata, questo é un altro discorso.

Se prendiamo come riferimento il vocabolario Treccani, possiamo leggere: MANIFATTURA " Il complesso dei lavori e delle operazioni, eseguite a mano o a macchina, per le quali una materia prima viene trasformata in oggetto di consumo, cioè in manufatto"

Nomi come Aurora e altri, rispondono molto bene a questi requisiti, in quanto il processo produttivo che porta alla realizzazione di una penna stilografica è sostanzialmente realizzato in casa fatta eccezione per i materiali come celluloide, ebanite e acrilico che da sempre sono realizzati da aziende chimiche. A differenza di altri nomi però essa non acquista barre o tubi ma intere lastra che provvederà poi a tagliare, forare etc... a seconda delle proprie esigenze.
Stesso discorso per la realizzazione dei pennini, processo che avviene in "casa" sin dalla preparazione della lamina d'oro e tutti i successivi passaggi fino ad ottenere un pennino finito e perfettamente funzionante. Idem per la realizzazione della condotta, delle parti stampate etc... fino anche alla progettazione e realizzazione e modifica delle macchine per l'intero processo produttivo.

La Comit, nel suo piccolo (essendo ditta specializzata nella produzione di una sola parte) si può  tranquillamente definire manifattura, in grado di fornire un prodotto finito e utilizzabile anche da altri (vedi Omas).

Omas dal canto suo ma oggi anche altri nomi come Visconti, Delta, Grifos, etc... non possono definirsi manifatture nel vero senso della parola, anche perché  oltre a delegare la realizzazione di molte componenti all'esterno, affidano a terzi anche la realizzazione di molte parti realmente essenziali come tutto il gruppo scrittura che è fornito dalla Bock in blocco (realizzazione del pennino, condotta, converter, etc...).
Anche Bock, nel suo campo è una manifattura.

Omas... è giusto che sia storicamente ed industrialmente ricollocata, dando finalmente il giusto risalto a tutti quei nomi (vedi Comit) che fino ad oggi sono stati relegati agli angoli della storia, messi oltretutto in ombra da una non ben chiara e ingiustificata aurea che è stata fino ad oggi fatta indossare ad Omas.

Tutto questo non toglie nulla al peso della Omas nel panorama pennifero nazionale ed internazionale.
Ho fatto questa ricerca mosso da una curiosità "feroce" perché mio padre mi ha sempre ventilato questa realtà, data soltanto dallansua esperienza tecnica e lui, non ha mai sentito la necessità di dimostrare niente perché non gliene importa nulla di dimostrare alcun che a chi che sia.
Io invece, ho provato a dimostrarlo con comparazioni apprezzabili e comprensibili anche da altri.
Si tratta solo di chiarire tutte quelle lacune che sembravano risolte ma che, sono sicuro che a molti intimamente, non erano chiare.
Naturalmente, questa è la mia modesta opinione e tutto quello che potrà essere aggiunto da parte di tutti sarà graditissimo.

La penna che secondo, e, può definirsi di manifattura Omas è la 361 ed è facile capire il perché. Infatti, anche se fosse stata costruita dal ciabattino sotto casa del Cav. Simoni (concedetemi la licenza poetica) comunque rimane la vera penna di manifattura Omas.

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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Wallygator - Maggio 15, 2012, 00:14:11 am
La Treccani cita ancora: "Il termine si usa con particolare riferimento alle prime industrie accentrate ma non ancora meccanizzate, fase storica di passaggio dall’industria a domicilio alla fabbrica."

Solo per la precisione.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 15, 2012, 00:26:22 am
La Treccani cita ancora: "Il termine si usa con particolare riferimento alle prime industrie accentrate ma non ancora meccanizzate, fase storica di passaggio dall’industria a domicilio alla fabbrica."

Solo per la precisione.

Se è solo per quello, la Treccani dice anche molto altro... e quindi?

 :set2010083: :set2010083: :set2010083:
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 15, 2012, 17:06:14 pm
seconda infornata:

1. Comit - Minerva
2. Comit - RV
3. RV - Minerva

Come collocheresti i pennini della serie Extra Lucens? La sagoma direi che resta la stessa, ma  hanno quella particolare forma del foro, che non mi pare di aver ritrovato altrove. Non ho idea di quale complessità avrebbe potuto avere per il fornitore il cambiare un particolare dello stampo per un solo cliente. La maschera rodiata immagino che comportasse solo un passaggio in più nel ciclo di lavorazione, quindi immagino fosse un probema irrilevante.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 15, 2012, 21:00:13 pm
seconda infornata:

1. Comit - Minerva
2. Comit - RV
3. RV - Minerva

Come collocheresti i pennini della serie Extra Lucens? La sagoma direi che resta la stessa, ma  hanno quella particolare forma del foro, che non mi pare di aver ritrovato altrove. Non ho idea di quale complessità avrebbe potuto avere per il fornitore il cambiare un particolare dello stampo per un solo cliente. La maschera rodiata immagino che comportasse solo un passaggio in più nel ciclo di lavorazione, quindi immagino fosse un probema irrilevante.

In realtà la differente forma del foro non comporta grandi cambiamenti. Basta cambiare punzone e matrice che esegue la foratura, mentre lo sviluppo è sempre quello.
La doppia colorazione del pennino si fa per tampografia che deposita sul pennino stesso la mascheratura per il successivo trattamento galvanico.

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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 16, 2012, 00:46:17 am
Altra piccola anticipazione
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 19, 2012, 22:48:04 pm
Ecco una sequenza di penni che hanno molto in comune.

Specificando da sx a dx dalla misura "oversize" alla misura "lady":

. Comit/Rover acciao

. Lucen oro

. Nettuno acciaio

. Omas oro

. Washington acciaio

. Helvetia oro

. Minerva oro

. RV oro

. Rover acciaio

. Extra Lucens oro bianco

. Mondial oro

. Ercolessi oro
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 19, 2012, 23:02:43 pm
Pochi giorni fa si era parlato delle analogie dei pennini Extra Lucens, i quali a prima vista differivano soltanto per la differente forma del foro.

Da alcuni confronti tra penni con foro a cuore ed extra lucens ecco cosa ne è venuto fuori.

1. Comit in acciaio con foro a cuore e Extra Lucens con foro geometrico (Comit sottostante)

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-extralucens.jpg)

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-extralucens2.jpg)

2. RV in oro con foro a cuore e Extra Lucens con foro geometrico (RV sostante)

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/rv-extralucens.jpg)

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/rv-extralucens2.jpg)

3. Washington in acciaio con foro a cuore ed Extra Lucens con foro geometrico (Washington sottostante)

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/washington-extralucens.jpg)

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/washington-extralucens2.jpg)
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 20, 2012, 11:25:13 am
Pochi giorni fa si era parlato delle analogie dei pennini Extra Lucens, i quali a prima vista differivano soltanto per la differente forma del foro.

Da alcuni confronti tra penni con foro a cuore ed extra lucens ecco cosa ne è venuto fuori.

Forse dovresti completare l'opera mettendo a confronto uno dei pennini della famiglia ROVER - COMIT con uno o più pennini di matrice diversa per far risaltare le differenze ed evitare che possa nascere la convenzione che in fondo in fondo i pennini siano tutti uguali.
Che ne pensi?
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 20, 2012, 13:48:18 pm
Se per matrice diversa intendi di altre case come Aurora, The King, Saratoga etc... sono già in cantiere.

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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 20, 2012, 13:57:47 pm
Se per matrice diversa intendi di altre case come Aurora, The King, Saratoga etc... sono già in cantiere.

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Sì, benissimo qualunque pennino di matrice diversa; anche Ancora, Columbus; ma anche stranieri. Quello che è interessante da evidenziare sono le differenze.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 20, 2012, 14:33:54 pm
Citazione

Sì, benissimo qualunque pennino di matrice diversa; anche Ancora, Columbus; ma anche stranieri. Quello che è interessante da evidenziare sono le differenze.


Darò fondo a tutto quello che ho! Arrivati però a questo punto, mi piacerebbe spezzare una ulteriore lancia a favore della Comit anzi, forse addirittura due.

La prima dimostra come l'extra lucens altro non è che il medesimo pennino con foro diverso e come questa variante, possa essere realizzata semplicemente cambiando la trancia del foro.
Questo è riscontrabile anche dal fatto che (le fotografie lo documentano chiaramente) il foro "extra lucens" ha lo stesso ingombro e si trova nel medesimo punto del foro a cuore.

La seconda invece perché possiamo vedere come anche i pennini "minori" siano (almeno quelli prodotti dalla Comit) dei buoni pennini. Questo è ben documentato (almeno spero) dal confronto diretto tra il pennino Washington in acciaio ed il pennino Extra Lucens in oro bianco.
Segno che la qualità produttiva era costante e di come la stessa fabbrica, con la medesima attrezzatura producesse entrambi.

Il secondo punto, apre (almeno secondo me) un nuovo discorso su quello che dovrebbe essere il ruolo del collezionista e di come esso, non dovrebbe inseguire un nome in base alla moda del momento o ad una mera questione economica speculativa.
Il collezionista, dovrebbe (sempre secondo me) mantenere una forte indipendenza in modo da poter seguire il filo conduttore della qualità, concetto questo non sempre (specialmente oggi) legato al nome di tizio, caio etc...

Poi c'è il discorso storico che non è per nulla inferiore al discorso qualità e che forse oggi dovrebbe avere un peso maggiore. In fondo non trovate che tutto quello che è scaturito fuori da questo discorso sia storicamente affascinante?
Onestamente penso di si e da oggi guarderò la Comit ed i suoi prodotti con occhi diversi, sapendo che riuscì a produrre oggetti di alta qualità per molti, anche per la produzione che noi oggi, definiamo minore e che abitualmente, mettiamo da parte o addirittura scartiamo con una non tanto celata sufficienza, che alle volte può sembrare addirittura dispregiativa.

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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 20, 2012, 15:06:55 pm
Citazione

Sì, benissimo qualunque pennino di matrice diversa; anche Ancora, Columbus; ma anche stranieri. Quello che è interessante da evidenziare sono le differenze.


Darò fondo a tutto quello che ho! Arrivati però a questo punto, mi piacerebbe spezzare una ulteriore lancia a favore della Comit anzi, forse addirittura due.

La prima dimostra come l'extra lucens altro non è che il medesimo pennino con foro diverso e come questa variante, possa essere realizzata semplicemente cambiando la trancia del foro.
Questo è riscontrabile anche dal fatto che (le fotografie lo documentano chiaramente) il foro "extra lucens" ha lo stesso ingombro e si trova nel medesimo punto del foro a cuore.

La seconda invece perché possiamo vedere come anche i pennini "minori" siano (almeno quelli prodotti dalla Comit) dei buoni pennini. Questo è ben documentato (almeno spero) dal confronto diretto tra il pennino Washington in acciaio ed il pennino Extra Lucens in oro bianco.
Segno che la qualità produttiva era costante e di come la stessa fabbrica, con la medesima attrezzatura producesse entrambi.

Il secondo punto, apre (almeno secondo me) un nuovo discorso su quello che dovrebbe essere il ruolo del collezionista e di come esso, non dovrebbe inseguire un nome in base alla moda del momento o ad una mera questione economica speculativa.
Il collezionista, dovrebbe (sempre secondo me) mantenere una forte indipendenza in modo da poter seguire il filo conduttore della qualità, concetto questo non sempre (specialmente oggi) legato al nome di tizio, caio etc...

Poi c'è il discorso storico che non è per nulla inferiore al discorso qualità e che forse oggi dovrebbe avere un peso maggiore. In fondo non trovate che tutto quello che è scaturito fuori da questo discorso sia storicamente affascinante?
Onestamente penso di si e da oggi guarderò la Comit ed i suoi prodotti con occhi diversi, sapendo che riuscì a produrre oggetti di alta qualità per molti, anche per la produzione che noi oggi, definiamo minore e che abitualmente, mettiamo da parte o addirittura scartiamo con una non tanto celata sufficienza, che alle volte può sembrare addirittura dispregiativa.

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Nulla da aggiungere
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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: sbroglia - Maggio 21, 2012, 08:01:29 am
certo che la somiglianza stretta (per non dire che sono gemelli) sembra oramai levare ogni dubbio sulla paternità del produttore dei pennini.

Cosa che non leva assolutamente nulla al prestigio alla bellezza e al valore delle Omas.

E conferma anche qualche dubbio che ci siamo sempre posti di come Omas, pur essendo una piccolissima azienda con pochissimo addetti, riuscisse ad avere numeri produttivi di tutto rispetto.


Certo ha ragione Ignazio (ma perchè non cambi e metti il nome vero che non so mai come chiamarti??!!) che sarebbe necessario un paragone con i pennini di tutti gli altri "maggiori" produttori di penne stilografiche.

E sara' certo interessante scoprire di piu' sulla Comit ad oggi totalmente sconosciuta ai piu'.

Alla fine ella fiera abbiamo scoperto che esisteva una Bock ante litteram e che come al solito siamo sempre stati i più bravi ( ma affetti dalla consueta patologia autodistruttiva fisiologica in questo paese incapace di fare sistema  :set2010027:) 

una domanda che forse ha già avuto risposta : quando ha smesso Comit di produrre pennini?
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 21, 2012, 09:16:15 am
certo che la somiglianza stretta (per non dire che sono gemelli) sembra oramai levare ogni dubbio sulla paternità del produttore dei pennini.

Cosa che non leva assolutamente nulla al prestigio alla bellezza e al valore delle Omas.

E conferma anche qualche dubbio che ci siamo sempre posti di come Omas, pur essendo una piccolissima azienda con pochissimo addetti, riuscisse ad avere numeri produttivi di tutto rispetto.


Certo ha ragione Ignazio (ma perchè non cambi e metti il nome vero che non so mai come chiamarti??!!) che sarebbe necessario un paragone con i pennini di tutti gli altri "maggiori" produttori di penne stilografiche.

E sara' certo interessante scoprire di piu' sulla Comit ad oggi totalmente sconosciuta ai piu'.

Alla fine ella fiera abbiamo scoperto che esisteva una Bock ante litteram e che come al solito siamo sempre stati i più bravi ( ma affetti dalla consueta patologia autodistruttiva fisiologica in questo paese incapace di fare sistema  :set2010027:) 

una domanda che forse ha già avuto risposta : quando ha smesso Comit di produrre pennini?

Tutto giusto!

Da quello che ho potuto constatare, la Comit a cavallo tra gli anni '60 e gli anni '70 era ancora attiva, tant'è che quando Aurora iniziò la produzione della Hastil, commissionò alla Comit la produzione dei pennini 88.

Pennino che a breve fotograferò insieme ad un pennino di produzione Aurora.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 21, 2012, 14:19:39 pm

Certo ha ragione Ignazio (ma perchè non cambi e metti il nome vero che non so mai come chiamarti??!!) che sarebbe necessario un paragone con i pennini di tutti gli altri "maggiori" produttori di penne stilografiche.

Ormai Ignazio mi sta a pelle.
Va benissimo.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: quasimodo - Maggio 21, 2012, 16:52:31 pm

E conferma anche qualche dubbio che ci siamo sempre posti di come Omas, pur essendo una piccolissima azienda con pochissimo addetti, riuscisse ad avere numeri produttivi di tutto rispetto.


Sarei curioso di sapere quanti addetti avesse la Omas, specie nel "periodo d'oro". Puoi fornire questo numero?
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 21, 2012, 17:12:59 pm

E conferma anche qualche dubbio che ci siamo sempre posti di come Omas, pur essendo una piccolissima azienda con pochissimo addetti, riuscisse ad avere numeri produttivi di tutto rispetto.


Sarei curioso di sapere quanti addetti avesse la Omas, specie nel "periodo d'oro". Puoi fornire questo numero?

Credo che nessuno lo sappia con certezza. Quello che conosco è il numero degli addetti Aurora nel medesimo periodo. Aurora che all'epoca era la più grande, avendo al suo interno anche l'ufficio marketing/pubblicititario e molto molto altro.

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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: sbroglia - Maggio 21, 2012, 18:38:26 pm
parlando con le persone anziane nel peregrinare dei vari pen show ho sempre sentito di un numero di 12 addetti (piu' o meno)

a quanto corrisponda a verità ....non ne ho la piu' pallida idea
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Ambros - Maggio 21, 2012, 23:16:31 pm
Grazie Riccardo,
davvero convincente il tuo "mostra e dimostra",
fa di questo uno dei topic più interessanti del forum.

L'idea che esistesse una fabbrica specializzata in pennini di qualità
è sicuramente possibile, ed ora con la tua disamina è altamente probabile.

Dubito che una produzione "esterna" di pennini sminuisca in qualche maniera
la Omas, che rimarrà sempre al top delle italiane vintage.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 22, 2012, 01:34:44 am
Grazie Riccardo,
davvero convincente il tuo "mostra e dimostra",
fa di questo uno dei topic più interessanti del forum.

L'idea che esistesse una fabbrica specializzata in pennini di qualità
è sicuramente possibile, ed ora con la tua disamina è altamente probabile.

Dubito che una produzione "esterna" di pennini sminuisca in qualche maniera
la Omas, che rimarrà sempre al top delle italiane vintage.

Andrea, riprendo quanto scritto da me stesso alla 32a risposta (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=3534.msg33057#msg33057):

"... Tutto questo non toglie nulla al peso della Omas nel panorama pennifero nazionale ed internazionale..."

Ad una attenta esamina, sembra che l'unica vera paura sia che queste indagini tolgano valore economico alle case delle penne menzionate.
Ovviamente non è così.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: quasimodo - Maggio 22, 2012, 10:16:46 am
La penna che secondo, e, può definirsi di manifattura Omas è la 361 ed è facile capire il perché. Infatti, anche se fosse stata costruita dal ciabattino sotto casa del Cav. Simoni (concedetemi la licenza poetica) comunque rimane la vera penna di manifattura Omas.

Seguendo il tuo ragionamento, non capisco una cosa: secondo te i pennini della 361 sono di produzione Comit? Perchè se lo sono, allora non ci sono poi differenze sostanziali tral al 361 e la Lucens, per dire, (entrambe prodotte con parti di terzi), mentre se non lo sono, mi chiedo come abbia fatto la Omas di punto in bianco a produrre un pennino così diverso da tutto quello che si era visto fino allora. La cosa presupporrebbe del know how che non chredo si possa improvvisare....
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 22, 2012, 11:24:03 am
La penna che secondo, e, può definirsi di manifattura Omas è la 361 ed è facile capire il perché. Infatti, anche se fosse stata costruita dal ciabattino sotto casa del Cav. Simoni (concedetemi la licenza poetica) comunque rimane la vera penna di manifattura Omas.

Seguendo il tuo ragionamento, non capisco una cosa: secondo te i pennini della 361 sono di produzione Comit? Perchè se lo sono, allora non ci sono poi differenze sostanziali tral al 361 e la Lucens, per dire, (entrambe prodotte con parti di terzi), mentre se non lo sono, mi chiedo come abbia fatto la Omas di punto in bianco a produrre un pennino così diverso da tutto quello che si era visto fino allora. La cosa presupporrebbe del know how che non chredo si possa improvvisare....
Quella del particolare pennino della 361 è una considerazione che anch'io avevo fatto.
Penso che la risposta più palusibile è che si siano fatti costruire anche quello, anche se, in questo caso, secondo specifiche esclusive. Gli sarà costato solo un pò di più.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: fabbale - Maggio 22, 2012, 16:47:37 pm

E conferma anche qualche dubbio che ci siamo sempre posti di come Omas, pur essendo una piccolissima azienda con pochissimo addetti, riuscisse ad avere numeri produttivi di tutto rispetto.


Sarei curioso di sapere quanti addetti avesse la Omas, specie nel "periodo d'oro". Puoi fornire questo numero?

Su un vecchio giornale del club Omas, c'è una foto di una cena aziendale.
Se ricordo domani pubblico; a memoria mi sembravano un pò più di 12...

 :set2010050:
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 22, 2012, 16:57:21 pm
Su un vecchio giornale del club Omas, c'è una foto di una cena aziendale.
Se ricordo domani pubblico; a memoria mi sembravano un pò più di 12...
Me la ricordo anch'io quella foto.
Bisognerebbe però sapere se c'erano anche mogli, mariti, parenti e affini...
Non sò se avete presente.... tipo la delgazione che Craxi portò in Cina.
 :set2010033:
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: f.hawks - Maggio 22, 2012, 20:11:10 pm
Su un vecchio giornale del club Omas, c'è una foto di una cena aziendale.
Se ricordo domani pubblico; a memoria mi sembravano un pò più di 12...
Me la ricordo anch'io quella foto.
Bisognerebbe però sapere se c'erano anche mogli, mariti, parenti e affini...
Non sò se avete presente.... tipo la delgazione che Craxi portò in Cina.
 :set2010033:

quella spedizione costò l'esilio a grillo dalla tv italiana, come dimenticarsene.....

Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 22, 2012, 20:19:59 pm
Su un vecchio giornale del club Omas, c'è una foto di una cena aziendale.
Se ricordo domani pubblico; a memoria mi sembravano un pò più di 12...
Me la ricordo anch'io quella foto.
Bisognerebbe però sapere se c'erano anche mogli, mariti, parenti e affini...
Non sò se avete presente.... tipo la delgazione che Craxi portò in Cina.
quella spedizione costò l'esilio a grillo dalla tv italiana, come dimenticarsene.....
Beh, in questi giorni s'è rifatto!
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: roberto v - Maggio 22, 2012, 21:24:54 pm

E conferma anche qualche dubbio che ci siamo sempre posti di come Omas, pur essendo una piccolissima azienda con pochissimo addetti, riuscisse ad avere numeri produttivi di tutto rispetto.


Sarei curioso di sapere quanti addetti avesse la Omas, specie nel "periodo d'oro". Puoi fornire questo numero?

Su un vecchio giornale del club Omas, c'è una foto di una cena aziendale.
Se ricordo domani pubblico; a memoria mi sembravano un pò più di 12...

 :set2010050:

Nella foto, pubblicata nel libro di Dolcini, ci sono 28 persone + Simoni. Sullo sfondo, un cartello pubblicitario della Omas Extra 900, se può aiutare con la datazione...
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 22, 2012, 21:49:30 pm

E conferma anche qualche dubbio che ci siamo sempre posti di come Omas, pur essendo una piccolissima azienda con pochissimo addetti, riuscisse ad avere numeri produttivi di tutto rispetto.


Sarei curioso di sapere quanti addetti avesse la Omas, specie nel "periodo d'oro". Puoi fornire questo numero?

Su un vecchio giornale del club Omas, c'è una foto di una cena aziendale.
Se ricordo domani pubblico; a memoria mi sembravano un pò più di 12...

 :set2010050:

Nella foto, pubblicata nel libro di Dolcini, ci sono 28 persone + Simoni. Sullo sfondo, un cartello pubblicitario della Omas Extra 900, se può aiutare con la datazione...
Secondo me sarebbe assai più indicativo trovare delle foto della fabbrica; credo che si capirebbe molto di più dal numero delle macchine l'effettiva dimensione della realtà produttiva Omas.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 22, 2012, 22:02:49 pm

E conferma anche qualche dubbio che ci siamo sempre posti di come Omas, pur essendo una piccolissima azienda con pochissimo addetti, riuscisse ad avere numeri produttivi di tutto rispetto.


Sarei curioso di sapere quanti addetti avesse la Omas, specie nel "periodo d'oro". Puoi fornire questo numero?

Su un vecchio giornale del club Omas, c'è una foto di una cena aziendale.
Se ricordo domani pubblico; a memoria mi sembravano un pò più di 12...

 :set2010050:

Nella foto, pubblicata nel libro di Dolcini, ci sono 28 persone + Simoni. Sullo sfondo, un cartello pubblicitario della Omas Extra 900, se può aiutare con la datazione...
Secondo me sarebbe assai più indicativo trovare delle foto della fabbrica; credo che si capirebbe molto di più dal numero delle macchine l'effettiva dimensione della realtà produttiva Omas.

L'Aurora nello stesso periodo aveva 250 "circa" addetti... Ben altra cosa.
Al suo servizio aveva i migliori pubblicitari del periodo, la maggior parte dei quali provenienti dal movimento futurista.
Biscaretti di Ruffia, fondò poi il museo dell'auto di Torino, (dicono uno dei più belli al mondo).
Accordi commerciali per lo sfruttamento del marchio con Walt Disney.
Un reparto progetti vero, succursali e centri assistenza in tutta Italia.
La propria fonderia e la propia "zecca" dove veniva fatta la propria lega d'oro etc...

Parliamo di altri numeri e un impianto produttivo di tutt'altra natura

Giudicate voi...
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 23, 2012, 09:40:52 am
Citazione da: turin-pens

La penna che secondo, e, può definirsi di manifattura Omas è la 361 ed è facile capire il perché. Infatti, anche se fosse stata costruita dal ciabattino sotto casa del Cav. Simoni (concedetemi la licenza poetica) comunque rimane la vera penna di manifattura Omas.


Citazione da: quasimodo

Seguendo il tuo ragionamento, non capisco una cosa: secondo te i pennini della 361 sono di produzione Comit? Perchè se lo sono, allora non ci sono poi differenze sostanziali tral al 361 e la Lucens, per dire, (entrambe prodotte con parti di terzi), mentre se non lo sono, mi chiedo come abbia fatto la Omas di punto in bianco a produrre un pennino così diverso da tutto quello che si era visto fino allora. La cosa presupporrebbe del know how che non chredo si possa improvvisare....


Citazione da: Giuseppe Tubi

Quella del particolare pennino della 361 è una considerazione che anch'io avevo fatto.
Penso che la risposta più palusibile è che si siano fatti costruire anche quello, anche se, in questo caso, secondo specifiche esclusive. Gli sarà costato solo un pò di più.


Esattamente come dice Giuseppe Tubi, la differenza tra il pennino Omas Extra/Extra Lucens ed il pennino 361 risiede proprio nelle specificihe produttive.
Mentre nel primo caso il pennino firmato Omas faceva parte della produzione standard e corrente di Comit, con la sola differenza del nome impresso (Omas al posto di Comit, Washington etc...), nel secondo caso, siamo davanti si ad un pennino sempre di produzione Comit ma su richieste Omas, tanto che quel determinato pennino, venne utilizzato soltanto dalla Omas per la 361 e non da altri nomi.

Comunque sia, c'è da aggiungere che l'idea del pennino b-side in stile 361 era già presente sui pennini bicolore Extra Lucens, sui pennini Saratoga Webber bicolore, e su alcuni tipi di pennini Parker 51 e se ricordo bene anche su alcuni Vacumatic etc...
Quindi non proprio un'idea originalissima e già presente sul mercato da diverso tempo.

Detto questo, devo anche nuovamente ricordare che (ma lo scrissi già molto tempo prima all'interno di questo topic) che anche l'Aurora al tempo della 88, fece realizzare una parte dei pennini dalla Comit.
Però anche qui, come nel caso del pennino 361 siamo davanti ad una realizzazione con caratteristiche tecniche uniche, espressamente su richiesta del committente.

Esattamente come oggi succede con l'Ipad nelle sue varie declinazioni odve l'assemblaggio è commissionato alla Foxconn e la realizzazione del tanto discusso retina display alla "concorrente" Samsung.

Credo che a questo punto la cosa migliore sia mettere online anche le foto dei pennini 88 Comit
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: fabbale - Maggio 23, 2012, 09:58:38 am

E conferma anche qualche dubbio che ci siamo sempre posti di come Omas, pur essendo una piccolissima azienda con pochissimo addetti, riuscisse ad avere numeri produttivi di tutto rispetto.


Sarei curioso di sapere quanti addetti avesse la Omas, specie nel "periodo d'oro". Puoi fornire questo numero?

Su un vecchio giornale del club Omas, c'è una foto di una cena aziendale.
Se ricordo domani pubblico; a memoria mi sembravano un pò più di 12...

 :set2010050:

Nella foto, pubblicata nel libro di Dolcini, ci sono 28 persone + Simoni. Sullo sfondo, un cartello pubblicitario della Omas Extra 900, se può aiutare con la datazione...
Secondo me sarebbe assai più indicativo trovare delle foto della fabbrica; credo che si capirebbe molto di più dal numero delle macchine l'effettiva dimensione della realtà produttiva Omas.

Per ora questa abbiamo...
Non sono 1000 ma nemmeno 10...
Certo già Elmo erano un pò di più; a Voi la querelle sui Dipendenti, io ho già i" miei" a cui pensare...
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 23, 2012, 19:00:19 pm
Ecco il confronto ed anche l'atto conclusivo (almeno per me) sulla reale capacità produttiva della Comit come fabbrica produttrice di pennini.
La documentazione qui sotto mostrata, evidenzia come non soltanto realizzasse pennini "universali" ma anche modelli "esterni" su specifiche proprietarie del committente.

Da sinistra a destra, due generazioni di pennini Aurora 88 a confronto. Produzione Aurora e produzione Comit

1 Aurora 88 primo tipo (produzione Aurora)

2. Aurora 88 primo tipo (produzione Comit, marchiato Warranted)

3. Aurora 88 secondo tipo (produzione Aurora)

4. Aurora 88 secondo tipo (produzione Comit marchiato Comit)

Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: sbroglia - Maggio 23, 2012, 19:02:58 pm
Sempre (piu' o meno) docici mi sembrano :set2010021:




E conferma anche qualche dubbio che ci siamo sempre posti di come Omas, pur essendo una piccolissima azienda con pochissimo addetti, riuscisse ad avere numeri produttivi di tutto rispetto.


Sarei curioso di sapere quanti addetti avesse la Omas, specie nel "periodo d'oro". Puoi fornire questo numero?

Su un vecchio giornale del club Omas, c'è una foto di una cena aziendale.
Se ricordo domani pubblico; a memoria mi sembravano un pò più di 12...

 :set2010050:

Nella foto, pubblicata nel libro di Dolcini, ci sono 28 persone + Simoni. Sullo sfondo, un cartello pubblicitario della Omas Extra 900, se può aiutare con la datazione...
Secondo me sarebbe assai più indicativo trovare delle foto della fabbrica; credo che si capirebbe molto di più dal numero delle macchine l'effettiva dimensione della realtà produttiva Omas.

Per ora questa abbiamo...
Non sono 1000 ma nemmeno 10...
Certo già Elmo erano un pò di più; a Voi la querelle sui Dipendenti, io ho già i" miei" a cui pensare...
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 23, 2012, 19:04:30 pm

Sempre (piu' o meno) docici mi sembrano :set2010021:


Con Simoni ne ho contati 29
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: sbroglia - Maggio 23, 2012, 20:48:12 pm
Le mogli non valgono... :set2010026:
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 24, 2012, 00:03:09 am
Le mogli non valgono... :set2010026:

Se togli le mogli, in Omas rimangono in due!

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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: pirulazio - Maggio 24, 2012, 20:49:28 pm
(http://i1215.photobucket.com/albums/cc511/zona900/DSCN1283.jpg)
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: sbroglia - Maggio 25, 2012, 07:31:04 am
vedo un'altra variante? :set2010035:
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Maggio 25, 2012, 09:28:12 am
vedo un'altra variante? :set2010035:

Non solo, ma c'era anche la versione in oro 18kt col galletto punzonato per il mercato francese.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Novembre 22, 2012, 19:51:00 pm
Forse potrebbe sembrare anacronistico riprendere un discorso chiuso da tempo e che tanto aveva fatto discutere il forum intero ma consapevole che forse poteva essere fatto ancora qualche passettino in avanti, vorrei portare alla vostra attenzione l'ultima prova e secondo il mio modestissimo parere quella conclusiva sul "contenzioso" Comit/Omas.

Consapevole che alcuni utenti avranno pensato che in fondo il confronto principale fu fatto tra il pennino Comit in acciaio e il pennino Omas in oro (e quindi per quanto preciso ed accurato, secondo alcuni discutibile), mi sono impegnato affinché il confronto definito avvenisse tra il Comit in acciaio e il famigeratissimo Omas Permanio.

Ecco a voi la prova fotografica:

(http://www.pennamania.it/ifpa/comit-omas/comit-osmio-omas-permanio.jpg)

Come si può osservare, i due pennini sono uguali. Dunque la Comit non soltanto realizzò i pennini Omas in oro ma ora abbiamo anche la conferma che realizzò anche i pennini Permanio e che dunque questa fantomatica lega metallica altro non era che la lega metallica che la Comit utilizzava di base per i suoi pennini in acciaio.

Per divertimento ho provato anche a montare il pennino Comit in acciaio su una Omas Extra Lucens. Calza e scrive perfettamente, accoppiandosi in modo impeccabile con la condotta originale Omas.

Sono dell'idea che a questo punto, sia difficile se non addirittura impossibile continuare a difendere Omas ad oltranza, così come sarebbe anche ora di smetterla di alimentare la pancia del collezionismo e iniziare seriamente a ragionare con la propria testa ponendosi delle domande serie e costruttive.

Concludo dicendo che mai come ora il live motive "Non tutto quel che luccica è Omas" sia assolutamente attuale e che forse sia arrivato anche il momento di dire con assoluta onestà che se Omas per molti anni ha così brillato in fondo è stato anche merito della Comit.

 :set2010021:
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Novembre 22, 2012, 22:00:37 pm
Forse potrebbe sembrare anacronistico riprendere un discorso chiuso da tempo e che tanto aveva fatto discutere il forum intero ma consapevole che forse poteva essere fatto ancora qualche passettino in avanti, vorrei portare alla vostra attenzione l'ultima prova e secondo il mio modestissimo parere quella conclusiva sul "contenzioso" Comit/Omas.

Consapevole che alcuni utenti avranno pensato che in fondo il confronto principale fu fatto tra il pennino Comit in acciaio e il pennino Omas in oro (e quindi per quanto preciso ed accurato, secondo alcuni discutibile), mi sono impegnato affinché il confronto definito avvenisse tra il Comit in acciaio e il famigeratissimo Omas Permanio.

Come si può osservare, i due pennini sono uguali. Dunque la Comit non soltanto realizzò i pennini Omas in oro ma ora abbiamo anche la conferma che realizzò anche i pennini Permanio e che dunque questa fantomatica lega metallica altro non era che la lega metallica che la Comit utilizzava di base per i suoi pennini in acciaio.

Per divertimento ho provato anche a montare il pennino Comit in acciaio su una Omas Extra Lucens. Calza e scrive perfettamente, accoppiandosi in modo impeccabile con la condotta originale Omas.

Sono dell'idea che a questo punto, sia difficile se non addirittura impossibile continuare a difendere Omas ad oltranza, così come sarebbe anche ora di smetterla di alimentare la pancia del collezionismo e iniziare seriamente a ragionare con la propria testa ponendosi delle domande serie e costruttive.

Concludo dicendo che mai come ora il live motive "Non tutto quel che luccica è Omas" sia assolutamente attuale e che forse sia arrivato anche il momento di dire con assoluta onestà che se Omas per molti anni ha così brillato in fondo è stato merito anche della Comit.

 :set2010021:
Quello marcato Rover non è corroso.....
Scherzi a parte, nei nomi di fantasia dati all'acciaio inox (credo che in definitiva si trattasse di quello), tesi ad evocare l'dea dell'indistruttibilità del materiale, c'è una certa par condicio: se ne trovano di corrosi indifferentemente di Zanio, Permanio, Platiridio.
In realtà non ho mai trovato arrugginiti quelli della Parker in Octanio. Ma forse è solo un caso.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Novembre 22, 2012, 22:24:22 pm
Citazione

Quello marcato Rover non è corroso.....
Scherzi a parte, nei nomi di fantasia dati all'acciaio inox (credo che in definitiva si trattasse di quello), tesi ad evocare l'dea dell'indistruttibilità del materiale, c'è una certa par condicio: se ne trovano di corrosi indifferentemente di Zanio, Permanio, Platiridio.
In realtà non ho mai trovato arrugginiti quelli della Parker in Octanio. Ma forse è solo un caso.


Il Comit è un fondo di magazzino, non è mai stato utilizzato e quindi non è mai entrato in contatto con l'inchiostro. Presumo che questo sia il motivo per cui non sia corroso.

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Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Novembre 22, 2012, 22:53:32 pm

Quello marcato Rover non è corroso.....
Scherzi a parte, nei nomi di fantasia dati all'acciaio inox (credo che in definitiva si trattasse di quello), tesi ad evocare l'dea dell'indistruttibilità del materiale, c'è una certa par condicio: se ne trovano di corrosi indifferentemente di Zanio, Permanio, Platiridio.
In realtà non ho mai trovato arrugginiti quelli della Parker in Octanio. Ma forse è solo un caso.

Il Comit è un fondo di magazzino, non è mai stato utilizzato e quindi non è mai entrato in contatto con l'inchiostro. Presumo che questo sia il motivo per cui non sia corroso.

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Sicuramente è così. Sono convinto che in condizioni analoghe tutti questi pennini si corrodessero allo stesso modo.
Titolo: Re:Comit - Omas il mistero svelato?
Inserito da: turin-pens - Novembre 23, 2012, 10:00:41 am

Quello marcato Rover non è corroso.....
Scherzi a parte, nei nomi di fantasia dati all'acciaio inox (credo che in definitiva si trattasse di quello), tesi ad evocare l'dea dell'indistruttibilità del materiale, c'è una certa par condicio: se ne trovano di corrosi indifferentemente di Zanio, Permanio, Platiridio.
In realtà non ho mai trovato arrugginiti quelli della Parker in Octanio. Ma forse è solo un caso.

Il Comit è un fondo di magazzino, non è mai stato utilizzato e quindi non è mai entrato in contatto con l'inchiostro. Presumo che questo sia il motivo per cui non sia corroso.

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Sicuramente è così. Sono convinto che in condizioni analoghe tutti questi pennini si corrodessero allo stesso modo.

Vero, oltretutto 'acciaio inossidabile di quel tempo non era lo stesso di oggi.