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Relax e altre passioni => Chiacchere in libertà - di tutto un po' => Topic aperto da: Giuseppe Tubi - Aprile 08, 2012, 11:19:24 am

Titolo: Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 08, 2012, 11:19:24 am
Che bello parlare di passioni comuni e ben consolidate negli anni!
Ho avuto per tanti anni anch'io un pre e finale STEG, non mi ricordo la sigla del pre (PST 200?), ma il finale era sicuramente l'ST 300. Era la serie nera: finalmente degli STEG anche belli!
Ricordo che in quel modello la scheda del Phono 2 (parte delicatissima e fondamentale per la timbrica), per ammissione di Aloia, era la fotocopia di quella del Radford, che per la musicalità era davvero un riferimento. Quella del Phono 1 era la solita Steg, onesta e nulla più.
Dei primi NAD ricordo solo che erano molto belli e pieni di ninnoli, ma musicalmente, meglio lasciare perdere. Però so che più avanti avevano cambiato radicalmente politica, costruendo apparecchi assai più austeri ma decisamente migliori. Quanto ai Marantz i vecchi erano un mito, ma introvabili; so che di recente hanno preso a ricostruirli a prezzi stratosferici. Dei miei tempi ricordo il 1200, bello assai ma anch'esso musicalmente nulla di ché.
Ti allego un paio di foto di ciò che ascolto attualmente: Giradischi Gyro Dec, Ampli Classic valvolare, pre Exposure con due alimentatori (utilizzato solo per l'ingresso Phono) lettore CD Primare, casse B&W Nautilus 805. In alto si vedono pre e finale McIntosh di cui ho detto.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 08, 2012, 16:54:26 pm
Ah Pero' che impiantino...mc e bw..
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 08, 2012, 17:08:25 pm
Ah Pero' che impiantino...mc e bw..
Un tempo mi ci svenavo per queste cose....
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 08, 2012, 17:27:34 pm
Cosa e' l'oggetino a valvole !!??
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 08, 2012, 18:45:00 pm
Cosa e' l'oggetino a valvole !!??
E' un integrato di nome "Classic". Roba realizzata in Cina su progetti europei o americani. E' costruito in maniera impeccabile; sbagliato credere che i cinesi sappiano fare solo paccottiglia. Dipende dal target della commissione: se si può spendere le cose belle le sanno fare. Esiste in due versioni a seconda delle valvole che monta. Qui vedi le due versioni:
http://www.ornec.com/Classic-16-0-Integrated-Tube-Amplifier_QQC100056C
http://www.ornec.com/Classic-16-2-Integrated-Amplifier_QQC100347C
Tra l'altro il sito www.ornec.com è davvero molto interessante; c'è la possibilità di comprare cose che si trovano in giro, talvolta con un altro marchio, a prezzi molto favorevoli.
Ti allego comunque un paio di foto, disgraziate perché l'ampli è in una posizione un pò costretta.

 
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Mrbones67 - Aprile 08, 2012, 18:48:37 pm
 :set2010035:
Ignazio hai ricevuto il mio messaggio privato?
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 08, 2012, 18:59:03 pm
:set2010035:
Ignazio hai ricevuto il mio messaggio privato?
Certo, credo anche di averti risposto.
Se non l'hai ricevuto, te lo rimando.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 08, 2012, 19:59:49 pm
Carini!
Dovrebbe essere un succedaneo dell' MC275?
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 08, 2012, 21:10:50 pm
Carini!
Dovrebbe essere un succedaneo dell' MC275?
Non te lo so proprio dire...
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Aprile 08, 2012, 23:22:24 pm
Molto bello il tuo impianto, domani provo a postare una foto del mio.

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 09, 2012, 21:00:39 pm

Anche se mi sembra che questo argomento interessi poche persone, mi fa piacere scriverne sperando di trasmettervi qualche sorpresa.
 
Parlare di Hi Fi, per giunta con qualità musicofile in questo periodo in cui la musica liquida la fa da padrone rendendo vecchie ed obsolete tutte le apparecchiature più grandi di un telefonino e facendo morire la catena distributiva dei supporti audio, è solo per caparbi inconsolabili che purtroppo, ma ben per loro, utilizzano le orecchie  non come recipiente che raccoglie, ma che coglie il suono  e le sensazioni che ottiene ascoltando la musica restituita da un impianto audio che correttamente ne riproduce la spazialità in altezza, larghezza e profondità, la tonalità e le armoniche con le particolari sensazioni che offre.
Come l’uso di una stilografica, l’ascolto di musica con elettroniche ben suonanti, è un qualcosa che ha bisogno di calma e tranquillità: non sono cose usufruibili in auto quando si guida.

Tutto ha inizio negli anni 60 acquistando un LP, per giunta mono, dei Rolling; costava una enormità, ricordo 1700 lire, quello stereo costava di più.
Per farmi stare zitto mia zia mi regalò un giradischi a pile della Philips, un piccolo indistruttibile trattore che funziona ancora. 
I dischi si compravano usati, quelli smessi dai Juke Box.
Il sogno era di poter avere l’impianto stereo composto da giradischi Thorens, ampli Marantz e casse AR, ma era una fortuna per pochi, tutti gli altri si accontentavano della fonovaligia della Reader’s Digest comprata a rate, ma gli acquisti di dischi continuavano incessantemente.
Fine anni 70, i soldi correvano come l’inflazione, acquisto del primo impianto stereo serio, giradischi Pioneer semiautomatico, ampli Marantz 75+75 Wrms, enormi casse AR da pavimento, registratore a cassette Philips; delusione enorme, l’ampli suonava di schifo, niente realismo sonoro; era uno dei primi modelli prodotti dopo l’acquisto della Marantz dai giapponesi.
Prontamente sostituito con l’americano Harman Kardon: suono troppo duro e poco selettivo.
Tutti mi dicevano che la colpa era delle casse acustiche: troppo dure (sensibilità 92 db) per cosi poca? potenza. Volevo un Radford, ma non lo trovavo,  dovevo andare a comprarmerlo a Londra e allora non era possibile rientrare in Italia con una elettronica sotto il braccio, c’era la dogana.
Dopo tante letture di riviste specializzate, Suono, Stereoplay e Audioreview, arrivo caparbiamente al NAD 3020 di soli 25+25 W, sconsigliatomi dal venditore che mi voleva vendere l’accoppiata pre+finale Mac Intosh, lasciatomi in prova per un fine settimana; belli, ma il suono non mi convinceva, robusto, lineare, ma poco selettivo e con qualche buco nella gamma medio bassa.
Col NAD si apre un mondo nuovo, quel piccolo giocattolo da pochi soldi faceva ballare le casse in maniera maestosa restituendomi un effetto acustico potente, pulito, dettagliato, spazialità del suono perfetta (chiudendo gli occhi si riusciva ad individuare la posizione dei diversi strumenti e se erano arretrati rispetto al fronte sonoro) bassi corposi, medi precisi, forse gli alti un pelino carenti.
I NAD, pensati in USA e realizzati in oriente, oltre ad una progettazione eseguita con elementi a stato solido di uso comune, avevano la particolarità di avere una alimentazione sovradimensionata: grande trasformatore e capaci condensatori in gradoi di erogare in continuo il voltaggio richiesto anche nei transienti più impegnativi; era questo il segreto.
Da allora non ho più lasciato la NAD comprando diverse elettroniche, solo la Rotel ed i Cambridge Audio ci si avvicinavano come rapporto qualità/prezzo.
Il finale STEG da ben 800 W rms che allora nuovo costava tanto, l’ho avuto come apparecchio dismesso da una discoteca perché non funzionante. Dopo averlo aggiustato sostituendo una coppia di transistors finali cotti, lo utilizzavo con un pre della NAD, ma ho smesso in quanto non aveva il ritardo all’accensione; se sbagliavo accendendo prima il pre rischiavo che i magneti degli altoparlanti venissero sparati sul muro di fronte alle casse; stesso problema dello storico impianto stereo Quad 33-303, acquistato ed usato per poco tempo. La teoria era quella che il percorso del suono doveva essere quanto più corto e lineare possibile, i correttori di tonalità ed il ritardo in accensione potevano interferire con la qualità del suono.
Da allora ho acquistato tanti apparecchi HiFi Marantz, Thorens, Aiwa, Teac, Technics, Dual  etc., ma ho sempre privilegiato la musica (78-45-33-musicasette-CD), anche se oggi tanti CD sono incisi in sovramodulazione: fatti da tecnici poco capaci che forse conoscono la musica ascoltando solo  mp3. Provate ad ascoltare The dark side of the moon dei Pink F, versione LP e la vecchia versione CD (non quella nuova che circola adesso cartonata incisa meglio), troverete una differenza abissale, il suono del CD sembra quasi impastato.

In casa utilizzo tre impianti stereo - compreso un CARVER olografico collegato al computer - di cui vi propongo alcune fotografie.
L’impianto di riferimento che utilizzo di più è composto da giradischi tangenziale Technics semiautomatico con testina Shure/Marantz, ampli Marantz Ken Ishiwata in classe A 25+25, equalizzatore grafico/parametrico 14+14 bande di controllo con memorie con ampio display, due coppie di casse ESB collegate in parallelo al fine di ottenere un carico stabile di 4 ohms, anche se l’ampli regge bene sino ad un carico di 2, sintonizzatore vintage Marantz 2020 del 1978, registratore di musicassette professionale della Teac.
Anni fa stavo per acquistare un pre+finale a valvole, se non ricordo male era una marca francese che si chiamava Classè, ma mia moglie mi ha diffidato: mai avrebbe voluto tale orrore con le lampade a vista in soggiorno.

E per oggi mi sono dilungato anche troppo.

Pezzo scritto ascoltando i 16 horsepowers (provate a sentire i live) anni 90 e gli Hot Tuna, splendido il nuovo del 2011. 
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 09, 2012, 21:56:39 pm

Anche se mi sembra che questo argomento interessi poche persone, mi fa piacere scriverne sperando di trasmettervi qualche sorpresa.
.........

E per oggi mi sono dilungato anche troppo.

Pezzo scritto ascoltando i 16 horsepowers (provate a sentire i live) anni 90 e gli Hot Tuna, splendido il nuovo del 2011.

Beh, saremo forse pochi, ma buoni.
E' una tristezza sentire la gente, anche amici da sempre stimati buoni audiofili, che meditano di vendere tutto perché dicono che oramai la musica l'ascoltano dal computer.
Che tristezza. Come vendere il tavolo da pranzo "perché oramai mangio toast". Bleahhh!
Ti sei però dimenticato di enumerare le Sonus Faber nel tuo impianto. Ottime casse.
Anch'io sono affezionato ai vecchi LP, molto più musicali. Logicamente a patto di possedere una catena giradischi - testina - scheda phono all'altezza della situazione.
I CD cominciano a suonare bene adesso, dopo vent'anni e più da quando sono stati imposti sul mercato con un sacco di fandonie. L'unica verità era quella dell'assenza di scricchiolii e rumori di fondo.
E comunque per sentire bene un (buon) CD ci vuole un signor lettore, che comparta anche lì un bell'investimento.

Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: mccagly - Aprile 09, 2012, 22:50:54 pm
Da me trovate solo un Beocenter 7000 della Bang & Olufsen,

Paolo, in compenso l'estate scorsa sono stato "trascinato" al concerto degli  Hot Tuna alla Casa del Jazz  ... straordinari.

 :set2010001:
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 09, 2012, 23:09:42 pm
Da me trovate solo un Beocenter 7000 della Bang & Olufsen,

Paolo, in compenso l'estate scorsa sono stato "trascinato" al concerto degli  Hot Tuna alla Casa del Jazz  ... straordinari.

 :set2010001:
B&O non faceva, né fa tuttora, mica robetta!
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 10, 2012, 14:41:41 pm
Gigi, la danese Bang&Olufsen ha sempre fatto ottime apparecchiature coniugandole anche con una estetica accattivante ed inseribili nei moderni arredamenti e fino a qualche anno fa, produceva dei lettori di fascia alta con ottime caratteristiche audiofile.
 
Per gli Hot Tuna ti invidio un po’, non è facile avere la possibilità di assistere ai concerti di questi vecchi leoni che hanno contribuito a creare la storia del rock.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 10, 2012, 14:47:20 pm

Giuseppe mi ero dimenticato di complimentarmi per il tuo giradischi da sogno, il Michel Gyro Dec oltre che una meccanica meravigliosa, è anche bello da vedere.

Il passaggio dall’analogico al digitale ha messo in crisi progettisti ed utenti.
Prima si capiva bene come funzionava un giradischi, ma la conversione analogico/digitale basata sui bit e sui processori che compiono migliaia di operazioni al secondo, la si poteva intuire concettualmente, ma non comprendere. 
I lettori CD erano oggetti pratici da usare ed entusiasmavano quasi tutti e si sa l’audiofilo, come tutti gli appassionati, prima lancia in avanti il cuore poi gli corre dietro con la testa, ma tutti erano concordi nel dire che poteva suonare meglio.
Questi apparecchi avevano problemi come la frequenza di campionamento del convertitore D/A ad 1 bit o a chissà quanti, la rigidità della meccanica, come porre rimedio agli errori imputabili alla eccessiva velocità di rotazione del CD che portavano i progettisti ad inventare di tutto, rimanendo senza parole quando gli audiofili dicevano che un CD passato in congelatore, lo chiamavamo “frizzato” da freezer, dopo suonava meglio. Ed era vero nel 90% dei casi, ma nessuno era capace di fornire una spiegazione logica.
I lettori Cd della Sony e della Philips (facenti entrambe parte del consorzio che ha inventato i criteri di realizzazione dei supporti e lettori digitali) erano praticamente uguali, ma quelli Philips suonavano meglio, perché?
Ho un vecchio lettore Philips con campionamento ad 1 bit e meccanica plastica di rotazione sospesa ed equilibrata con quattro molle, nessun sistema elettronico di compensazione od altro, ma suona che è una meraviglia e finchè non si ferma, non lo rimpiazzo.
Anni fa avevo registrato su musicassette le collezioni di dischi dei miei amici, l’avvento del computer e del restauro digitale mi ha portato ad interessarmi dell’argomento digitalizzando queste musiche.  Per alcuni ho fatto una prova. Ho acquistato il CD nuovo che ho confrontato con quello da me digitalizzato: in tutti i casi provati (non tanti perché non butto il denaro) quello realizzato da me originato da una sorgente analogica era migliore.

Tutte queste parole per concordare col tuo pensiero che l’industria discografica ci ha menato per il naso per almeno una ventina di anni.   
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Aprile 10, 2012, 15:11:40 pm
Ecco il mio impianto stereo, il disordine dei cavi è dovuto al fatto che mio figlio durante le vacanze pasquali ha voluto montare la Kinect per giocare ad un nuovo titolo Xbox (lo scatolotto bianco a destra).


(http://i178.photobucket.com/albums/w253/gennyesposito/IMG-20120410-00016.jpg)

(http://i178.photobucket.com/albums/w253/gennyesposito/IMG-20120410-00021.jpg)

(http://i178.photobucket.com/albums/w253/gennyesposito/IMG-20120410-00020.jpg)

L'amplificatore "vintage" al piano superiore è un amplificatore AIWA regalatomi da mio padre nel 1981, e che recentemente ho recuperato da casa dei miei.

Il resto è formato da componenti abbastanza standard tutti di recente produzione ed acquisto (anche il giradischi).  La sorgente principale è assente, ed è il mio portatile con cui attraverso un DAC (visibile sotto l'amplificatore AIWA, è la scatoletta argentata) ascolto l'ampia collezione di musica "liquida" in formato non compresso (FLAC) di cui dispongo (ottenuta dal rip dei miei CD).

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 10, 2012, 18:37:34 pm
 :set2010090: :set2010090: :set2010090: :set2010090: :set2010090: :set2010090:
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 10, 2012, 20:07:51 pm

Alfredo, bello l'Aiwa, apparecchiature così fatte davano l'impressione manovrandole di una grande solidità e robustezza.
Utilizzi un Cambridge Audio il cui ottimo suono è simile agli ampli della NAD.

Se nei tuoi giri per mercati o mercatini trovi un "comunissimo" ampli integrato Pioneer mod A400 (non A400X) del 93 a prezzi di questo mondo (la guida dell'usato gli attribuisce, se in ottime condizioni, un valore di 200 euro), fammi un fischio, sono decenni che lo cerco.

Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Aprile 10, 2012, 21:30:05 pm
Terrò un occhio aperto per il Pioneer che cerchi, comunque il problema più grosso nei mercatini è che spesso gli amplificatori che vi si trovano sono pasticciati all'interno da riparatori incompetenti.

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 10, 2012, 22:24:01 pm

Giuseppe mi ero dimenticato di complimentarmi per il tuo giradischi da sogno, il Michel Gyro Dec oltre che una meccanica meravigliosa, è anche bello da vedere.

Il passaggio dall’analogico al digitale ha messo in crisi progettisti ed utenti.
Prima si capiva bene come funzionava un giradischi, ma la conversione analogico/digitale basata sui bit e sui processori che compiono migliaia di operazioni al secondo, la si poteva intuire concettualmente, ma non comprendere. 
I lettori CD erano oggetti pratici da usare ed entusiasmavano quasi tutti e si sa l’audiofilo, come tutti gli appassionati, prima lancia in avanti il cuore poi gli corre dietro con la testa, ma tutti erano concordi nel dire che poteva suonare meglio.
Questi apparecchi avevano problemi come la frequenza di campionamento del convertitore D/A ad 1 bit o a chissà quanti, la rigidità della meccanica, come porre rimedio agli errori imputabili alla eccessiva velocità di rotazione del CD che portavano i progettisti ad inventare di tutto, rimanendo senza parole quando gli audiofili dicevano che un CD passato in congelatore, lo chiamavamo “frizzato” da freezer, dopo suonava meglio. Ed era vero nel 90% dei casi, ma nessuno era capace di fornire una spiegazione logica.
I lettori Cd della Sony e della Philips (facenti entrambe parte del consorzio che ha inventato i criteri di realizzazione dei supporti e lettori digitali) erano praticamente uguali, ma quelli Philips suonavano meglio, perché?
Ho un vecchio lettore Philips con campionamento ad 1 bit e meccanica plastica di rotazione sospesa ed equilibrata con quattro molle, nessun sistema elettronico di compensazione od altro, ma suona che è una meraviglia e finchè non si ferma, non lo rimpiazzo.
Anni fa avevo registrato su musicassette le collezioni di dischi dei miei amici, l’avvento del computer e del restauro digitale mi ha portato ad interessarmi dell’argomento digitalizzando queste musiche.  Per alcuni ho fatto una prova. Ho acquistato il CD nuovo che ho confrontato con quello da me digitalizzato: in tutti i casi provati (non tanti perché non butto il denaro) quello realizzato da me originato da una sorgente analogica era migliore.

Tutte queste parole per concordare col tuo pensiero che l’industria discografica ci ha menato per il naso per almeno una ventina di anni. 
Gran figata il Gyro Dec! A guardarlo funzionare, con quei globi dorati che ti passano davanti lanciando riflessi, t'ipnotizza. E te lo ricordi suo nonno, il mitico Transcriptor, che s'intravedeva in Arancia meccanica? Libidine allo stato puro!
Secondo me uno dei problemi più grossi dei primi CD era quello che, contrariamente alle roboanti promesse, avevano una gamma dinamica da far ridere i polli.
Poi, come ho scritto precedentemente, solo di recente ho iniziato a sentire dei lettori capaci di creare la spazialità che il vinile restituisce senza problemi. Il mio Primare va già benino, ma uno dei migliori che ho sentito è il Copland valvole. In vero non ne ho ascoltato poi moltissimi.
L'industria discografica c'ha menato per il naso, obbligandoci a comprare i CD anche facendo contemporaneamente decadere la qualità d'incisione del vinile paurosamente.
Ma siccome la farina del diavolo va tutta in crusca, se lo sono preso in tasca alla stragrande perché i CD si copiano strabene, mentre del vinile si poteva fare solo una copia su nastro magnetico, che per quanto valida potesse essere musicalmente, non era un più un disco ma un supporto diverso.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Aprile 10, 2012, 23:26:19 pm

Giuseppe mi ero dimenticato di complimentarmi per il tuo giradischi da sogno, il Michel Gyro Dec oltre che una meccanica meravigliosa, è anche bello da vedere.

Il passaggio dall’analogico al digitale ha messo in crisi progettisti ed utenti.
Prima si capiva bene come funzionava un giradischi, ma la conversione analogico/digitale basata sui bit e sui processori che compiono migliaia di operazioni al secondo, la si poteva intuire concettualmente, ma non comprendere. 
I lettori CD erano oggetti pratici da usare ed entusiasmavano quasi tutti e si sa l’audiofilo, come tutti gli appassionati, prima lancia in avanti il cuore poi gli corre dietro con la testa, ma tutti erano concordi nel dire che poteva suonare meglio.
Questi apparecchi avevano problemi come la frequenza di campionamento del convertitore D/A ad 1 bit o a chissà quanti, la rigidità della meccanica, come porre rimedio agli errori imputabili alla eccessiva velocità di rotazione del CD che portavano i progettisti ad inventare di tutto, rimanendo senza parole quando gli audiofili dicevano che un CD passato in congelatore, lo chiamavamo “frizzato” da freezer, dopo suonava meglio. Ed era vero nel 90% dei casi, ma nessuno era capace di fornire una spiegazione logica.
I lettori Cd della Sony e della Philips (facenti entrambe parte del consorzio che ha inventato i criteri di realizzazione dei supporti e lettori digitali) erano praticamente uguali, ma quelli Philips suonavano meglio, perché?
Ho un vecchio lettore Philips con campionamento ad 1 bit e meccanica plastica di rotazione sospesa ed equilibrata con quattro molle, nessun sistema elettronico di compensazione od altro, ma suona che è una meraviglia e finchè non si ferma, non lo rimpiazzo.
Anni fa avevo registrato su musicassette le collezioni di dischi dei miei amici, l’avvento del computer e del restauro digitale mi ha portato ad interessarmi dell’argomento digitalizzando queste musiche.  Per alcuni ho fatto una prova. Ho acquistato il CD nuovo che ho confrontato con quello da me digitalizzato: in tutti i casi provati (non tanti perché non butto il denaro) quello realizzato da me originato da una sorgente analogica era migliore.

Tutte queste parole per concordare col tuo pensiero che l’industria discografica ci ha menato per il naso per almeno una ventina di anni. 
Gran figata il Gyro Dec! A guardarlo funzionare, con quei globi dorati che ti passano davanti lanciando riflessi, t'ipnotizza. E te lo ricordi suo nonno, il mitico Transcriptor, che s'intravedeva in Arancia meccanica? Libidine allo stato puro!
Secondo me uno dei problemi più grossi dei primi CD era quello che, contrariamente alle roboanti promesse, avevano una gamma dinamica da far ridere i polli.
Poi, come ho scritto precedentemente, solo di recente ho iniziato a sentire dei lettori capaci di creare la spazialità che il vinile restituisce senza problemi. Il mio Primare va già benino, ma uno dei migliori che ho sentito è il Copland valvole. In vero non ne ho ascoltato poi moltissimi.
L'industria discografica c'ha menato per il naso, obbligandoci a comprare i CD anche facendo contemporaneamente decadere la qualità d'incisione del vinile paurosamente.
Ma siccome la farina del diavolo va tutta in crusca, se lo sono preso in tasca alla stragrande perché i CD si copiano strabene, mentre del vinile si poteva fare solo una copia su nastro magnetico, che per quanto valida potesse essere musicalmente, non era un più un disco ma un supporto diverso.

Comunque il CD come supporto è oramai morto, nel giro di qualche anno avremo solo il vinile e la musica liquida. Chi vorrà la qualità, a parte il vinile, si rivolgerà a file in formato lossless magari ad alta risoluzione (96kHz/24 bit), tutti gli altri si rivolgeranno verso gli mp3 e similari. Anche se ha meno fascino il computer, come macchina musicale, è troppp comodo, inoltre a molti dei suoi svantaggi (tra cui la rumorosità)  si può tranquillamente porre rimedio. Ho una copia di The Dark Side of the Moon in formato 96kHz/24 bit che sul mio impianto si sente molto meglio delle 3 copie in vinile in mio possesso. Sarà probabilmente colpa del mio giradischi entry level, ma d'altra parte un buon PC dedicato alla musica+DAC USB asincrono, con tutti gli accorgimenti che servono, è estremamente più economico di un giradischi di rango (per chi se lo sa costruire).
Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 11, 2012, 09:26:25 am

Alfredo dimmi qualcosa di più del lossless, l'unica cosa che conosco e che il mio convertitore di file audio lo conosce e lo attribuisce alla Apple che, se non erro, non mette certo in libera distribuzione ed utilizzo i suoi programmi al pari della Sony.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 11, 2012, 09:59:08 am

Comunque il CD come supporto è oramai morto, nel giro di qualche anno avremo solo il vinile e la musica liquida. Chi vorrà la qualità, a parte il vinile, si rivolgerà a file in formato lossless magari ad alta risoluzione (96kHz/24 bit), tutti gli altri si rivolgeranno verso gli mp3 e similari. Anche se ha meno fascino il computer, come macchina musicale, è troppp comodo, inoltre a molti dei suoi svantaggi (tra cui la rumorosità)  si può tranquillamente porre rimedio. Ho una copia di The Dark Side of the Moon in formato 96kHz/24 bit che sul mio impianto si sente molto meglio delle 3 copie in vinile in mio possesso. Sarà probabilmente colpa del mio giradischi entry level, ma d'altra parte un buon PC dedicato alla musica+DAC USB asincrono, con tutti gli accorgimenti che servono, è estremamente più economico di un giradischi di rango (per chi se lo sa costruire).
Alfredo
Spero che le tue previsioni siano giuste, soprattutto per il vinile. Il resto è indubbiamente di grande comodità, ma attualmente riesco a concepirlo solo per gli ascolti fuori casa: MP3 con cuffiette alla spiaggia o andando a correre, lettori di schede e simili per autoradio.
Quando voglio sentire musica con tutti i crismi, il vecchio vinile rimane il massimo. Hai ragionissima a dire che per far esprimere come si deve un vecchio disco ci vuole una catena di alto livello, quindi molto costosa.
Io comunque parto dal presupposto che il nostro orecchio è analogico, come lo sono le corde vocali, gli strumenti a fiato, a corde o a percussione. Lo sono pure i microfoni e gli altoparlanti. A tutte le conversioni in digitale deve seguirne obbligatoriamente alla fine una in analogico. Non credo proprio che questi passaggi giovino alla qualità del segnale: quindi sull'altare della praticità qualcosa sacrifichiamo sempre.
Titolo: R: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: turin-pens - Aprile 12, 2012, 23:52:13 pm
Da me trovate solo un Beocenter 7000 della Bang & Olufsen,

Paolo, in compenso l'estate scorsa sono stato "trascinato" al concerto degli  Hot Tuna alla Casa del Jazz  ... straordinari.

 :set2010001:

Allora esiste davvro la casa del jazz! Ne ho sempre sentito parlare ma non ci sono mai stato. E se ricordo bene era la casa di un boss della banda della magliana giusto?

Sent from Motorola Xoom using Tapatalk 2
Titolo: R: Hi-Fi pensieri
Inserito da: turin-pens - Aprile 13, 2012, 00:12:19 am
Ho letto con molto piacere tutto il topic con le varie repliche ma ammetto candidamente la mia quasi assoluta ignoranza in fatto di alta fedeltà audio.
Sarà anche a causa della generazione di cui faccio parte e che il vinile lo ha conosciuto quando era ormai sull'orlo dell'estinzione (almeno così si pensava)  e il cd veniva proposto a tamburo battente come la nuova frontiera dell'alta fedeltà sonora.
Da li a pochi anni poi sarebbe arrivato il pc, i lettori mp3 e un sacco di altre diavolerie che almeno per qualche anno, sono state al centro dei sogni di un sacco di miei amici e me... Poi però si cresce, scoprendo che quello che più si desiderà è la qualità e allora via, si ricomincia da capo!

La cosa più interessante e che anche il settore fotografico dopo la rivoluzione del digitale, stia tornando in qualche modo sui suoi vecchi passi tanto che la pellicola sta riconquistando ampie fette di mercato, specialmente quando si parla di qualità e sensazioni che soltanto un supporto analogico (vinile o pellicola che sia) sanno restituire.

Sent from Motorola Xoom using Tapatalk 2
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Aprile 13, 2012, 00:17:53 am

Alfredo dimmi qualcosa di più del lossless, l'unica cosa che conosco e che il mio convertitore di file audio lo conosce e lo attribuisce alla Apple che, se non erro, non mette certo in libera distribuzione ed utilizzo i suoi programmi al pari della Sony.
Io uso il formato flac che è un formato aperto, esistono diversi programmi che consentono di riprodurre file in tali formato. Il migliore secondo me è foobar (sotto windows). Se vuoi provare qualche file in alta risoluzione puoi andare sullo store hdtracks.com che offre un cd demo gratuito.
Ciao
Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 13, 2012, 10:49:02 am

Alfredo scusa la mia ignoranza, mia figlia mi ha spiegato che lossless significa: senza perdita di dati.
I file flac ed anche i monkey, li utilizzo da tempo limitatamente a concerti live dei Calexico e compagnia (quasi tutti non in vendita), che scarico gratuitamente da internet convertendoli in wave  con easy Cd Extractor della Poikosoft ed ottimizzandone il suono con Magix e poi trasferendoli su CD che masterizzo alla più bassa velocità possibile.
Quindi alla fine ascolto il CD.

Non so se lo conoscete, ma vi consiglio di frugare in questo immenso archivio, vi si trova di tutto (musica, libri pdf ed ebook, brevetti etc. etc.) e quasi sempre di libero dominio e di buona o ottima qualità
http://archive.org/index.php
unico difetto un motore di ricerca poco selettivo e dispersivo.
Titolo: Re:R: Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 13, 2012, 12:09:53 pm
Ho letto con molto piacere tutto il topic con le varie repliche ma ammetto candidamente la mia quasi assoluta ignoranza in fatto di alta fedeltà audio.
Sarà anche a causa della generazione di cui faccio parte e che il vinile lo ha conosciuto quando era ormai sull'orlo dell'estinzione (almeno così si pensava)  e il cd veniva proposto a tamburo battente come la nuova frontiera dell'alta fedeltà sonora.
Da li a pochi anni poi sarebbe arrivato il pc, i lettori mp3 e un sacco di altre diavolerie che almeno per qualche anno, sono state al centro dei sogni di un sacco di miei amici e me... Poi però si cresce, scoprendo che quello che più si desiderà è la qualità e allora via, si ricomincia da capo!

La cosa più interessante e che anche il settore fotografico dopo la rivoluzione del digitale, stia tornando in qualche modo sui suoi vecchi passi tanto che la pellicola sta riconquistando ampie fette di mercato, specialmente quando si parla di qualità e sensazioni che soltanto un supporto analogico (vinile o pellicola che sia) sanno restituire.

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Post esemplare Riccardo.
Condivido pienamente il parallelo con la fotografia: da un granulo d'argento, secondo il rivelatore usato, potrai tirare fuori infinite sfumature, amentre un pixel è quello, punto.
Per contro va riconosciuto che la velocità, la praticità del digitale non hanno paragoni e con le ultime generazioni di fotocamere che mantengono una qualità incredibile a sensibilità di 12.800 ASA ed oltre, semplicemente consentono di fotografare quando sarebbe stato impensabile farlo.
Nella musica è lo stesso: da un infinitesimale aspreità di un solco di un disco possono scaturite infinite sfumature semplicemente cambiando il fonorilevatore. Al contrario, un bit è un bit. 
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 13, 2012, 12:26:24 pm
HOT RAIL    HOT RAIL   HOT RAIL
  :set2010021:


Alfredo scusa la mia ignoranza, mia figlia mi ha spiegato che lossless significa: senza perdita di dati.
I file flac ed anche i monkey, li utilizzo da tempo limitatamente a concerti live dei Calexico e compagnia (quasi tutti non in vendita), che scarico gratuitamente da internet convertendoli in wave  con easy Cd Extractor della Poikosoft ed ottimizzandone il suono con Magix e poi trasferendoli su CD che masterizzo alla più bassa velocità possibile.
Quindi alla fine ascolto il CD.

Non so se lo conoscete, ma vi consiglio di frugare in questo immenso archivio, vi si trova di tutto (musica, libri pdf ed ebook, brevetti etc. etc.) e quasi sempre di libero dominio e di buona o ottima qualità
http://archive.org/index.php
unico difetto un motore di ricerca poco selettivo e dispersivo.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 13, 2012, 19:35:54 pm

Stefano dei Calexixo scarica ed ascolta il Live at China Theater di Stoccolma del 25 april 2003. Registrato in analogico in formato audio dal mixer durante il concerto, poi convertito in flac e mp3 fa parte dell'archivio ufficiale dei Calexico; per essere un live si sente benissimo.
Vi sono ottime versioni di bLack Heart, el picador etc.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 13, 2012, 20:39:18 pm
Lo faccio sicuro!!!

Hot rail secondo me é il cd piu' bello
E mi piace altrettanto il loro ex terzo del gruppo, Howe Gelb
E GIANT SAND hanno fatto nella loro prolifica carriera
Titolo: Re:R: Hi-Fi pensieri
Inserito da: turin-pens - Aprile 13, 2012, 22:42:50 pm
Ho letto con molto piacere tutto il topic con le varie repliche ma ammetto candidamente la mia quasi assoluta ignoranza in fatto di alta fedeltà audio.
Sarà anche a causa della generazione di cui faccio parte e che il vinile lo ha conosciuto quando era ormai sull'orlo dell'estinzione (almeno così si pensava)  e il cd veniva proposto a tamburo battente come la nuova frontiera dell'alta fedeltà sonora.
Da li a pochi anni poi sarebbe arrivato il pc, i lettori mp3 e un sacco di altre diavolerie che almeno per qualche anno, sono state al centro dei sogni di un sacco di miei amici e me... Poi però si cresce, scoprendo che quello che più si desiderà è la qualità e allora via, si ricomincia da capo!

La cosa più interessante e che anche il settore fotografico dopo la rivoluzione del digitale, stia tornando in qualche modo sui suoi vecchi passi tanto che la pellicola sta riconquistando ampie fette di mercato, specialmente quando si parla di qualità e sensazioni che soltanto un supporto analogico (vinile o pellicola che sia) sanno restituire.

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Post esemplare Riccardo.
Condivido pienamente il parallelo con la fotografia: da un granulo d'argento, secondo il rivelatore usato, potrai tirare fuori infinite sfumature, amentre un pixel è quello, punto.
Per contro va riconosciuto che la velocità, la praticità del digitale non hanno paragoni e con le ultime generazioni di fotocamere che mantengono una qualità incredibile a sensibilità di 12.800 ASA ed oltre, semplicemente consentono di fotografare quando sarebbe stato impensabile farlo.
Nella musica è lo stesso: da un infinitesimale aspreità di un solco di un disco possono scaturite infinite sfumature semplicemente cambiando il fonorilevatore. Al contrario, un bit è un bit.

Infatti ho notato già da molto tempo che i film di una volta, oggi si userebbe il termine analogici (termine per me orribile) se convertiti in formato digitale HD rasentano la perfezione, mentre i film già girati in digitale ma non in HD, se convertiti risulteranno pessimi o giù di li.
Insomma l'analogico (audio o video che sia) ha dalla sua parte ancora moltissime carte da giocare!
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 13, 2012, 23:21:31 pm

Stefano, ascolto Giant Sand ed How Gelb da molto tempo ed ho quasi tutti (credo) i loro dischi ufficiali che periodicamente riascolto, oltre a diversi live.
Vi è anche la The Band of Blacky Ranchette (sono CD tosti da trovare) che vede insieme Gelb con i Calexico che vi partecipano con i pseudonimi di John Calexertino & Calexijoe Burns.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 14, 2012, 12:06:37 pm
Howe Gelb l'ho visto dal vivo e da solo qui in concerto a Roma
è gente che ancora vive per la musica e non con la musica....
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 14, 2012, 13:55:52 pm

Da questo punto di vista voi Romani siete fortunati, quello ascolta gli Hot Tuna dal vivo, questo How Gelb  BOOOOHH!!!
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: mccagly - Aprile 15, 2012, 15:42:52 pm
Paolo,

qui siamo in tanti e bisogna tenerci occupati (Panem et Circenses), altrimenti diventiamo nervosi  !!!

 :set2010080:

Questo siti ci aiutano a sapere cosa c'è in giro ( e non dicono tutto ).

http://www.romatoday.it/eventi/concerti/

http://www.in-giro.net/concerti-roma.html

 :set2010001:

Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Aprile 15, 2012, 18:37:06 pm
Vista l'attuale penuria di penne (vedi anche caccia odierna di mccagly) e la presenza di una manifestazione dedicata, oggi la mia caccia è stata dedicata al vinile. Non ho preso molto perchè non sono un collezionista di vinile e preferisco i formati digitali, ma alla fine ho portato a casa un doppio degli XTC e dei Camel, un album del Banco (Darwin) e due dischi di ex Beatles, Mc Carteney e Lennon, questi ultimi scelti da mio figlio (che invece sembra preferire il vinile  :set2010035:).

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 15, 2012, 20:57:15 pm
Xtc e camel non male comunque vada!
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Aprile 15, 2012, 23:36:05 pm
bè, anche il Banco non è male.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 16, 2012, 10:54:50 am
bè, anche il Banco non è male.
Il Banco del Mutuo Soccorso?!?
Un mito! Se avete il disco in vinile della 1^ edizione, quello con la copertina a forma di salvadenaio, vale un botto!
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 16, 2012, 11:10:07 am
ammetto che non sono male anzi per essere italiani prog sono grandi ma non è mai scattata la scintilla :set2010037:
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 16, 2012, 15:12:07 pm
ammetto che non sono male anzi per essere italiani prog sono grandi ma non è mai scattata la scintilla :set2010037:
Credo che il primo disco del Banco fosse davevro qualche decennio "avanti"; lo ascolto ancora di svente e con piena goduria.
Hanno fatto altre cose egregie, ma mai più hanno raggiunto secondo me quel livello. 
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 16, 2012, 17:31:16 pm

Molto bravi gli XTC e belle le loro canzoni anche se oggi le trovo un poco datate, soprattutto i singles.
Il Banco all’inizio erano un mito, ma allora (anni 70)  io remavo controcorrente ritenendo poco ascoltabile la produzione musicale italiana che non poteva certo competere con i Led Zeppelin, i Talking Heads o Patty Smith o Neil Young (a chi piaceva), solo per citarne alcuni.
Mentre scrivo queste poche righe ho messo sul piatto Darwin del Banco, ma non mi entusiasma, anche colpa del fatto che lo precedevano le musiche del film Barry Lyndon.

Oggi a distanza di 40 anni, continuo ad ascoltare Exile On Main Street dei Rolling Stones mentre tra i contemporanei mi piacciono tantissimo The decemberists.

“De gustibus….”
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 16, 2012, 17:48:03 pm

Da questo punto di vista voi Romani siete fortunati, quello ascolta gli Hot Tuna dal vivo, questo How Gelb  BOOOOHH!!!
Se devo essere sincero gli Hot Tuna non li ho mai ascoltati con la dovuta attenzione e, mi par di capire, mi sono perso parecchio....
Secondo voi qual'è l'album più indicato da ascoltare per farsi un'idea di questa band?
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 16, 2012, 19:55:15 pm

Hot Tuna: dei primi quattro LP (anni 70-74) ritengo il migliore Burgers, poi non li ho più seguiti tranne l'ultimo del 2011, Steady As She Goes, comprato per caso, ma ritengo che la sola prima canzone valga l'acquisto del CD.

Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 16, 2012, 20:13:59 pm

Hot Tuna: dei primi quattro LP (anni 70-74) ritengo il migliore Burgers, poi non li ho più seguiti tranne l'ultimo del 2011, Steady As She Goes, comprato per caso, ma ritengo che la sola prima canzone valga l'acquisto del CD.
Seguirò il tuo consiglio. Stasera ero molto curioso ed ho comprato appunto Steady As She Goes, che mi è piaciuto (ho appena finito di ascoltarlo).
In questo disco mi ricordano tantissimo i Dire Straits. 
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 18, 2012, 23:04:25 pm
Nel topic sullo stiloforo Topolino la discussione s'è spostata sul costo delle penne alla loro epoca.
Qui andiamo mano distanti, solo al 1970. L'anno cui dovrebbe essere riferito il listino McIntosh che allego. Lui non è datato, ma il resto della documentazione dei miei Mc risale a quell'anno.
Costavano veramente un occhio della testa! Per l'accoppiata preamplificatore C 28 + finale di potenza MC 2105 ci volevano 1.508.000 lire +IVA. Lo stipendio medio mensile di un lavoratore all'epoca era di 120.000 lire (due siti web dove lo riportano pienamente concordi). Ipotizzando che lo sconto rispetto al listino compensasse l'IVA, un anno di stipendio tondo tondo. A spanne un 20.000€ attuali......
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 19, 2012, 08:16:40 am
quando li vuoi vendere .... :set2010021:
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 19, 2012, 12:22:40 pm
quando li vuoi vendere .... :set2010021:
Mai e poi mai!
Sono troppo belli, oltre a rappresentare un mito dei miei tempi, quando si guardavano nelle vetrine sbavando come boxer (i cani), come si fa di fronte a qualcosa che non si ha nemmeno il coraggio di desiderare da quanto è inarrivabile..... Tipo Belen o la Canalis, tanto per capirci.
Purtroppo suonano veramente male.... ma proprio tanto. Se suonassero solo un pò peggio dell'ampli che uso, cederei al romanticismo, ma vi assicuro che quando li ho collegati la prima volta (allora utilizzavo un pre + finale della norvegese Tandberg) rimasi sbigottito.
Si sa che la memoria auditiva dura pochi secondi, e se si devono paragonare apparecchi qualitativamente simili, senza la possibilità di una commutazione istantanea, spesso si riscontarno difficoltà superabili solo con lunghe sedute d'ascolto.
In quel caso la differenza risultò drammatica anche se era qualche giorno che non ascoltavo musica.
Prma o poi devo però concedere loro una prova d'appello, testandoli sulle diverse uscite per gli altoparlanti, che sono separate su 4,  8 e 16 Ohm in ragione della particolare circuitazione con trasformatori d'uscita (che secondo me hanno pesanti responsabilità su quel suono "morto").
Non mi faccio molte illusioni, perché all'epoca provai anche le combinazioni pre Tandberg con finale McIntosh e pre McIntosh con finale Tandberg, con risultati sempre decisamente inferiori a quelli ottenuti dalla coppia scandinava.
Il paradosso è che tale era il mito McIntosh (totalmente meritato per la quaità cosruttiva, a dir poco assoluta) che all'epoca nessuno aveva il coraggio di criticarne il suono, che veniva definito "rigoroso e privo di colorazioni".....
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: sbroglia - Aprile 19, 2012, 17:42:02 pm
 :set2010035:
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Aprile 19, 2012, 22:09:58 pm

Giuseppe, sono andato a verificare nei vecchi numeri di Suono e trovo ben poche prove di elettroniche Mc Intosh; nel febbraio 1977 è stato provato il finale MC 2205 che costava di listino 1.770.000 Lire, l’articolista scrive nelle conclusioni: ”La principale preoccupazione dei progettisti sembra sia stata quella di creare un apparecchio estremamente affidabile, che non si guasti e che non provochi guasti in altri componenti dell’impianto”.
Similare prudente commento viene riportato in altre elettroniche stessa marca.
Insomma un mostro elettronico senza anima.
Le prove di ascolto a suo tempo da me fatte anni fa sul pre+finale Mc I che mi avevano dato in prova (primi anni 80 e non ricordo che modelli fossero), eseguite lasciando inalterata la catena audio e variando le sole amplificazioni, avevano dato risultati non soddisfacenti soprattutto per la scarsa definizione del suono, seppur molto potente, e sembrava che  suonassero meglio con la classica, ma non col rock.  Siccome sono convinto sostenitore che tutte queste elettroniche non debbano suonare, ma solo amplificare la sorgente a prescindere da quale musica si ascolta, le avevo bocciate (comunque costavano un botto e non ero tanto sicuro di voler spendere tanto).

Per quanto riguarda il problema, al tuo posto io proverei ad ascoltare il Mc commutando le uscite sui 4 Ohm, le B&W dovrebbero andare bene in quanto questo produttore ha sin dall’inizio caratterizzato i suoi prodotti su di una sensibilità (efficienza del suono) non elevata ed impostata su di una impedenza che “balzella” intorno al valore resistivo di 4 ohms, utilizzare il lettore CD collegato all’ingresso AUX 1.
Unica raccomandazione: tieni accese le elettroniche almeno un paio di ore prima di fare la prova in modo che i giganteschi condensatori del raddrizzatore si possano riscaldare.

Spero di poterti essere stato utile.



Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Aprile 19, 2012, 22:24:38 pm

Giuseppe, sono andato a verificare nei vecchi numeri di Suono e trovo ben poche prove di elettroniche Mc Intosh; nel febbraio 1977 è stato provato il finale MC 2205 che costava di listino 1.770.000 Lire, l’articolista scrive nelle conclusioni: ”La principale preoccupazione dei progettisti sembra sia stata quella di creare un apparecchio estremamente affidabile, che non si guasti e che non provochi guasti in altri componenti dell’impianto”.
Similare prudente commento viene riportato in altre elettroniche stessa marca.
Insomma un mostro elettronico senza anima.
Le prove di ascolto a suo tempo da me fatte anni fa sul pre+finale Mc I che mi avevano dato in prova (primi anni 80 e non ricordo che modelli fossero), eseguite lasciando inalterata la catena audio e variando le sole amplificazioni, avevano dato risultati non soddisfacenti soprattutto per la scarsa definizione del suono, seppur molto potente, e sembrava che  suonassero meglio con la classica, ma non col rock.  Siccome sono convinto sostenitore che tutte queste elettroniche non debbano suonare, ma solo amplificare la sorgente a prescindere da quale musica si ascolta, le avevo bocciate (comunque costavano un botto e non ero tanto sicuro di voler spendere tanto).

Per quanto riguarda il problema, al tuo posto io proverei ad ascoltare il Mc commutando le uscite sui 4 Ohm, le B&W dovrebbero andare bene in quanto questo produttore ha sin dall’inizio caratterizzato i suoi prodotti su di una sensibilità (efficienza del suono) non elevata ed impostata su di una impedenza che “balzella” intorno al valore resistivo di 4 ohms, utilizzare il lettore CD collegato all’ingresso AUX 1.
Unica raccomandazione: tieni accese le elettroniche almeno un paio di ore prima di fare la prova in modo che i giganteschi condensatori del raddrizzatore si possano riscaldare.

Spero di poterti essere stato utile.
Certo che mi sei stato utile, ma come ho spiegato, ho ben poche speranze di tirare fuori un suono minimamente soddisfacente da questi due telai.
Non è facile spiegare perché un suono ti soddisfa ed un altro no, ma per quanto mi ricordo restituivano una musica del tutto priva di brio, che restava localizzata nelle casse senza espandersi nell'ambiente, senza la minima sensazione di quelle note guizzanti che ti sembra di poter seguire con gli occhi, tipiche degli apparecchi che si definiscono "veloci".....
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Maggio 12, 2012, 18:43:20 pm
Oggi dalla Cina mi è arrivato questo:

(http://i178.photobucket.com/albums/w253/gennyesposito/DSCN3149.jpg)

si tratta di un amplificatore in classe D da 8W con chip della Tripath (insomma un ormai famoso T-amp). L'ho pagato 12E. compreso la spedizione e al primo assaggio (cavi volanti ed alimentatore di fortuna) mi ha sorpreso molto positivamente. Degne di note le dimensioni molto ridotte della scheda.
Adesso devo trovare un buon contenitore in alluminio, prendere qualcosa come pre (al momento l'ho provato collegato al pre-out dell'AIWA vintage) sempre di dimensioni ultraridotte e costruirmi un mini sistema come si deve.
Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Maggio 12, 2012, 20:30:51 pm

Bene Alfredo, è almeno da circa una decina di anni che si parla di questo mini ampli particolarmente ben suonante(leggiti le recensioni sulla rivista on line TNT audio del buon Careddu che tenta di accopiarlo), ma, che io sappia, il successo è stato modesto. almeno in Europa.
Avevo tentato di acquistarlo dagli USA (ricordo 30-40USD compresa spedizione), ma prima volevano un pre ordine non avendolo diponibile, e va bene, poi non accetavano paypal ma bonifico internazionale, e va bene infine non lo spedivano in Italia, ma vaffa....ed ho abbandonato l'idea di averlo.

Ascoltalo con CD (sopratutto perchè il segnale di linea è più elevato) e poi con LP e facci sapere le tue impressioni di ascolto; forse l'uscita del pre out è un poco bassa, ma meglio di niente.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 12, 2012, 22:24:31 pm
Oggi dalla Cina mi è arrivato questo:

si tratta di un amplificatore in classe D da 8W con chip della Tripath (insomma un ormai famoso T-amp). L'ho pagato 12E. compreso la spedizione e al primo assaggio (cavi volanti ed alimentatore di fortuna) mi ha sorpreso molto positivamente. Degne di note le dimensioni molto ridotte della scheda.
Adesso devo trovare un buon contenitore in alluminio, prendere qualcosa come pre (al momento l'ho provato collegato al pre-out dell'AIWA vintage) sempre di dimensioni ultraridotte e costruirmi un mini sistema come si deve.
Alfredo
Dei T-Amp classici, come quello della foto, ne ho un paio: uno in camera di mia figlia ed uno collegato al televisore ed a due piccoli diffusori per migliorarne l'audio quando occorre.
Alimentati per bene sono veramente incredibili. Naturalmente non si possono pretendere i miracoli, però suona meglio di apparecchi assai più blasonati.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Maggio 13, 2012, 17:54:27 pm

Bene Alfredo, è almeno da circa una decina di anni che si parla di questo mini ampli particolarmente ben suonante(leggiti le recensioni sulla rivista on line TNT audio del buon Careddu che tenta di accopiarlo), ma, che io sappia, il successo è stato modesto. almeno in Europa.
Avevo tentato di acquistarlo dagli USA (ricordo 30-40USD compresa spedizione), ma prima volevano un pre ordine non avendolo diponibile, e va bene, poi non accetavano paypal ma bonifico internazionale, e va bene infine non lo spedivano in Italia, ma vaffa....ed ho abbandonato l'idea di averlo.

Ascoltalo con CD (sopratutto perchè il segnale di linea è più elevato) e poi con LP e facci sapere le tue impressioni di ascolto; forse l'uscita del pre out è un poco bassa, ma meglio di niente.

Se lo vuoi prendere oramai su ebay si trova a prezzi estremamente bassi, da venditori italiani (cerca l'amplificatore fenice) si trova credo a partire dai 40 euro, se lo ordini direttamente in Cina scendi a prezzi estremamente più bassi, diciamo dai 12 Euro in poi (ai prezzi più bassi mandano solo la scheda, e poi devi pensare tu a tutto il resto), ovviamente c'è da aspettare molto di più (quaranta giorni nel mio caso).

Per quanto riguarda gli ascolti ci sarà da aspettare un pò, voglio infatti autocostruirmi il pre-amplificatore e mio figlio sta cercando di convincermi a costruire anche un paio di piccole casse, poi devo decidere che fare con l'alimentazione (o prendo uno switching o mi costruisco un alimentatore lineare) . Insomma un progetto a lunghissimo termine.

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: iltoda - Ottobre 15, 2012, 22:24:03 pm
Io come alimentatore userei una bella batteria per automobile...

;-)

Marco

P.S Non posso allontanarmi dal forum per un tot e scoprire che ci sono appassionati di Alta Fedeltà, per giunta analogisti impenitenti, ci ho messo anni a disintossicarmi...
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 15, 2012, 23:04:05 pm
Io come alimentatore userei una bella batteria per automobile...

;-)

Marco

P.S Non posso allontanarmi dal forum per un tot e scoprire che ci sono appassionati di Alta Fedeltà, per giunta analogisti impenitenti, ci ho messo anni a disintossicarmi...

Certo una bella batteria per automobili nel salotto, dopo che ho divorziato mi ospiti tu?  :set2010033: :set2010033: :set2010033:

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: iltoda - Ottobre 15, 2012, 23:06:56 pm
Si intona male?

mmmh... costruisci un meraviglioso scatolo in legno atto ad ospitarla se il salotto è in stile classico o in materiali più tecnologici se in stile moderno...

Ma una prova con la batteria la farei...

 :set2010026:

Marco
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 15, 2012, 23:08:25 pm
Comunque mi è appena arrivata la conferma della spedizione per  un Rapsberry PI (ordinato a Luglio), la mia catena per la musica liquida comincia a prendere forma.

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 15, 2012, 23:12:54 pm
Si intona male?

mmmh... costruisci un meraviglioso scatolo in legno atto ad ospitarla se il salotto è in stile classico o in materiali più tecnologici se in stile moderno...

Ma una prova con la batteria la farei...

 :set2010026:

Marco

Ma si una prova si può fare, comunque devo per prima studiarmi per bene il Rapsberry PI (vedi post precedente) per cercare il migliore S.O. e player, poi non so se studiarmi un pò di elaborazione digitale applicata al sound processing. Il tutto lo connetterò al mio ampli Cambridge, poi tornerò agli esperimenti con il T.

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 16, 2012, 11:52:55 am
Si intona male?

mmmh... costruisci un meraviglioso scatolo in legno atto ad ospitarla se il salotto è in stile classico o in materiali più tecnologici se in stile moderno...

Ma una prova con la batteria la farei...

 :set2010026:

Marco
Hai indubbiamente ragione: una batteria da auto ha sicuramente tutto l'amperaggio necessario per "sostenere" l'ampli anche nei passaggi più gravosi, dove la potenza istantanea richiesta è più alta. Inoltre la corrente fornita dalla batteria è esente da qualsiasi disturbo derivante dalla rete elettrica.
Il rovescio della medaglia è il limite di praticità dovuto a dimensioni, peso ed alla necessità di ricariche periodiche, che se la batteria è in ordine possono essere comunque molto rade.
 
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: iltoda - Ottobre 16, 2012, 22:20:46 pm
Dai che non è più grande del tuo finale McIntosh!!!

Si, bassa resitenza di uscita, continua perfetta e, considerato il tipo di ampli, direi autonomia elevata.
Ci avevano provato Stax e altri ad alimentare da batterie grossi finali di potenza, polarizzati per giunta alti, con risultati all'ascolto notevoli ma con ingombri, pesi ed autonomie imbarazzanti.

Qui dovremmo esserci, vista la potenza in gioco e la polarizzazione.
Scatolo di legno e passa la paura.

Mi ha sempre incuriosito ma da disintossicato non posso permettermi di avvicinarmi a questi esperimenti..

E poi mi piacciono gli sperpera-corrente...
 :set2010026:

Marco
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 16, 2012, 22:44:14 pm
Dai che non è più grande del tuo finale McIntosh!!!

Si, bassa resitenza di uscita, continua perfetta e, considerato il tipo di ampli, direi autonomia elevata.
Ci avevano provato Stax e altri ad alimentare da batterie grossi finali di potenza, polarizzati per giunta alti, con risultati all'ascolto notevoli ma con ingombri, pesi ed autonomie imbarazzanti.

Qui dovremmo esserci, vista la potenza in gioco e la polarizzazione.
Scatolo di legno e passa la paura.

Mi ha sempre incuriosito ma da disintossicato non posso permettermi di avvicinarmi a questi esperimenti..

E poi mi piacciono gli sperpera-corrente...
 :set2010026:

Marco

Attento che ti pericolosamente avvicinando al punto di non ritorno  :set2010033:

Comunque io sono uno scettico, ho partecipato a qualche seduta di ascolto con amici che avevano dei buoni impianti, ma

-  non sono mai riuscito ad ascoltare differenze tra cavi di segnale
- non sono sicuro di aver ascoltato differenze tra cavi di potenza
- faccio una fatica enorme ad ascoltare differenze tra diversi amplificatori (e decidere poi qual'è il migliore è tutto un altro problema)

Alla fine ho addebitato tutto al mio orecchio poco sensibile e vivo felice con il mio impianto. Più che altro mi piace ogni tanto smanettarci ed aggiungere qualche componente per aumentarne la flessibilità.

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 17, 2012, 09:25:01 am

Alla fine ho addebitato tutto al mio orecchio poco sensibile e vivo felice con il mio impianto. Più che altro mi piace ogni tanto smanettarci ed aggiungere qualche componente per aumentarne la flessibilità.

Alfredo
Ritieniti fortunato!
Pensa se le avessi sentite ed il tarlo del desiderio avesse cominciato a rodere! Con quel che costano 'ste cosette...
Io sono convinto che con impianti di livello elevato le differenze effettivamente ci siano, anche tra cavo e cavo. Si tratta tuttavia di sfumature percettibili solo dopo faticose, estenuanti, sedute di raffronto frustrate dal fatto che la memoria di ascolto è estremamente evanescente e differenze sottili sarebbero percettibili solo con una commutazione istantanea che a certi livelli è improponibile perchè i commutatori tolgono qualità ed appiattiscono quindi il livello.
E' legittimo chiedersi se di tutto ciò vale la pena. Sono convinto che sia sensibile la differenza sui cavi di collegamento delle casse, in modo direttamente proporzionale alla loro lunghezza. Vale senz'altro la pena di utilizzare buoni cavi di sezione generosa.  Anche sui cavi dei segnali  d'ingresso credo che tutto sommato valga la pena di prendere qualcosa di un pò più elevato rispetto agli striminziti cavetti dati normalmente in dotazione; magari con connettori dorati. Il tutto si può ottenere con investimenti ancora accettabili. Le cose superlative, che comportano l'accensione d'ipoteche sulla casa o giù di lì, mi spaventano e non voglio sentirle proprio. Non sia mai che la differenza c'è davvero....
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 17, 2012, 09:28:24 am
Dai che non è più grande del tuo finale McIntosh!!!
Marco
Più grande del finale Mc? no di certo!
Quello è grosso e pesa almeno come una batteria da camion!
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Ottobre 17, 2012, 11:44:24 am

Ho fatto anche io numerose sedute di ascolto tra amici variando sullo stesso impianto i cavi di collegamento, o ascoltando lo stesso disco su diversi impianti posti nello stesso locale e questi sono stati i risultati che fornisce il mio orecchio, anche se altri trovavano differenze che io non percepivo.
Naturalmente utilizzando componenti equilibrati tra loro  e si partiva con disco/hi da tutti ben conosciuto, usando i minimi accorgimenti perchè il locale “non suonasse”.
Questi sono stati i risultati.

Valore capacitivo del cavo di collegamento del giradischi all’ampli: è una palla forse si sente qualcosa se supera, ma di molto (lo abbiamo portato a 3-4 metri unendone diversi), la lunghezza dei classici 80-100 cm.
Cavi di collegamento pre-ampli: mai sentita differenza di suono nel variarli, a meno che non li si collegasse con un doppino elettrico di sezione inferiore a 0,75 mm/q; come dice Giuseppe un buon cavo con terminali dorati va più che bene.
Cavo di collegamento ampli casse: qui le differenze si sentono se la lunghezza è superiore a 3 m e se la sezione del cavo è piccola, inferiore a 1 mm/q; quello che conta è la sezione, più è grande meglio è.
Le differenze tra diversi pre e ampli le mie orecchie di solito la percepiscono,  come anche il variare della testina del giradischi; ad esempio le testine Ortofon, soprattutto le Concorde,  riducono drasticamente buona parte degli scricchiolii di sottofondo (come che avessero una funzione derumbler, declicker, declacker incorporata); sicuramente da provare se il vostro giradischi le supporta senza aver bisogno di un contrappeso.

Tutte queste sono differenze che vengono ormai riscontrate solo dai nostalgici e oggi spazzate via  dall’uso della musica liquida, a meno che non si utilizzino compressioni flac; miei figli iniziano a capirlo.

Scritto ascoltando l’ultimo cd di Mark Knopfler, Privateering.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 17, 2012, 16:03:27 pm
Sono molto scettico sulla musica "liquida", che viene propagandata qualitativamente alla stregua dei migliori vinili.
Lo sono per l'esperienza vissuta con i CD, propagandati all'inizio come una rivoluzione per purezza e dinamica e rivelatisi, non appena l'effetto ipnotico si è affievolito, dei cessi colossali. Ci sono voluti trent'anni di progressi di supporti e lettori per approssimarsi abbastanza alla qualità del vinile.
A parte che i marchi di maggior prestigio hanno già a listino delle interfacce (o come diavolo si chiamano) per sentire la musica liquida sull'impianto Hi-Fi che costano anche migliaia di euro, aborro questi sistemi, idonei solo a "bruciare" musica: potendo disporre di una discoteca illimitata nessuno, ed i giovani in special modo, avranno mai la pazienza di ascoltare un album per intero, compresi i pezzi meno orecchiabili ma che spesso col tempo si rivelano i migliori: 10 sec. di ascolto e si è deciso se piace o no e si passa ad altro. Analoga sarà la sorte dei libri scaricati sui lettori: chi mai avrà la pazienza di attendere una cinquantina di pagine per dare modo alla trama di un romanzo di dipanarsi? Il verdetto dopo poche righe sarà: "noioso. Proviamo il prossimo."
So bene che sto diventando vecchio e probabilmente, almeno in parte, l'atteggiamento negativo verso queste novità dipenderà da quello. Queste novità mi sembra che possano essere valide alternative alle via tradizionali, spesso più rapide e comode. Ma se devano sostituirle, mi paiono delle gran str...te
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 17, 2012, 16:20:08 pm
Sono molto scettico sulla musica "liquida", che viene propagandata qualitativamente alla stregua dei migliori vinili.
Lo sono per l'esperienza vissuta con i CD, propagandati all'inizio come una rivoluzione per purezza e dinamica e rivelatisi, non appena l'effetto ipnotico si è affievolito, dei cessi colossali. Ci sono voluti trent'anni di progressi di supporti e lettori per approssimarsi abbastanza alla qualità del vinile.
A parte che i marchi di maggior prestigio hanno già a listino delle interfacce (o come diavolo si chiamano) per sentire la musica liquida sull'impianto Hi-Fi che costano anche migliaia di euro, aborro questi sistemi, idonei solo a "bruciare" musica: potendo disporre di una discoteca illimitata nessuno, ed i giovani in special modo, avranno mai la pazienza di ascoltare un album per intero, compresi i pezzi meno orecchiabili ma che spesso col tempo si rivelano i migliori: 10 sec. di ascolto e si è deciso se piace o no e si passa ad altro. Analoga sarà la sorte dei libri scaricati sui lettori: chi mai avrà la pazienza di attendere una cinquantina di pagine per dare modo alla trama di un romanzo di dipanarsi? Il verdetto dopo poche righe sarà: "noioso. Proviamo il prossimo."
So bene che sto diventando vecchio e probabilmente, almeno in parte, l'atteggiamento negativo verso queste novità dipenderà da quello. Queste novità mi sembra che possano essere valide alternative alle via tradizionali, spesso più rapide e comode. Ma se devano sostituirle, mi paiono delle gran str...te

Giuseppe lasciando da parte le tue considerazioni sull'uso della musica liquida (che in parte condivido), devi tenere presente che da un punto di vista qualitativo la musica liquida (sarebbe più corretto dire in formato digitale) sfrutta già tutta l'esperienza maturata nei 30 anni in cui il CD è esistito. Per cui se tu oggi puoi ritenere che il CD approssimi abbastanza la qualità del vinile, lo stesso lo devi ritenere per la musica liquida (in formato non compresso). Il CD è infatti solo un supporto di memoria per i dati digitali, e non credo che tu pensi che una foto digitale memorizzata su una SD sia diversa dalla stessa foto trasferita su un hard disk.

Infine la possibilità di avere formati che supportano risoluzioni maggiori (sia in termini di frequenza di campionamento, che di quantizzazione) rende possibile avvicinarsi ancora di più al vinile (ma questo dipende più da chi fa i riversamenti a partire dai master che non dall'utente finale).

Alfredo

Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 17, 2012, 16:39:12 pm

Giuseppe lasciando da parte le tue considerazioni sull'uso della musica liquida (che in parte condivido), devi tenere presente che da un punto di vista qualitativo la musica liquida (sarebbe più corretto dire in formato digitale) sfrutta già tutta l'esperienza maturata nei 30 anni in cui il CD è esistito. Per cui se tu oggi puoi ritenere che il CD approssimi abbastanza la qualità del vinile, lo stesso lo devi ritenere per la musica liquida (in formato non compresso). Il CD è infatti solo un supporto di memoria per i dati digitali, e non credo che tu pensi che una foto digitale memorizzata su una SD sia diversa dalla stessa foto trasferita su un hard disk.

Infine la possibilità di avere formati che supportano risoluzioni maggiori (sia in termini di frequenza di campionamento, che di quantizzazione) rende possibile avvicinarsi ancora di più al vinile (ma questo dipende più da chi fa i riversamenti a partire dai master che non dall'utente finale).

Alfredo
Ciò che scrivi non fa una grinza; però nella mia ignoranza ho inteso - correggimi se sbaglio - che il segnale così come scricato dal computer non è registrabile su un cd ed ascoltabile tramite un lettore trdizionale. E' necessario un ulteriore passaggio di "traduzione", che è ben difficile che non deteriori, anche se in minima parte, il segnale. Anche perché so che esistono apparecchi che spaziano su costi dalle decine alle migliaia di euro; qualche differenza dovrà pur esserci.....
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 17, 2012, 17:18:23 pm

Giuseppe lasciando da parte le tue considerazioni sull'uso della musica liquida (che in parte condivido), devi tenere presente che da un punto di vista qualitativo la musica liquida (sarebbe più corretto dire in formato digitale) sfrutta già tutta l'esperienza maturata nei 30 anni in cui il CD è esistito. Per cui se tu oggi puoi ritenere che il CD approssimi abbastanza la qualità del vinile, lo stesso lo devi ritenere per la musica liquida (in formato non compresso). Il CD è infatti solo un supporto di memoria per i dati digitali, e non credo che tu pensi che una foto digitale memorizzata su una SD sia diversa dalla stessa foto trasferita su un hard disk.

Infine la possibilità di avere formati che supportano risoluzioni maggiori (sia in termini di frequenza di campionamento, che di quantizzazione) rende possibile avvicinarsi ancora di più al vinile (ma questo dipende più da chi fa i riversamenti a partire dai master che non dall'utente finale).

Alfredo
Ciò che scrivi non fa una grinza; però nella mia ignoranza ho inteso - correggimi se sbaglio - che il segnale così come scricato dal computer non è registrabile su un cd ed ascoltabile tramite un lettore trdizionale. E' necessario un ulteriore passaggio di "traduzione", che è ben difficile che non deteriori, anche se in minima parte, il segnale. Anche perché so che esistono apparecchi che spaziano su costi dalle decine alle migliaia di euro; qualche differenza dovrà pur esserci.....

Il file scaricato dal computer deve essere decompresso in un formato lineare che poi viene effettivamente scritto sul CD, in queste operazioni non si verifica nessuna variazione del segnale digitale e quindi nessun deterioramento. In rete credo si trovino centinaia di prove di ascolto che comparano CD originali con CD masterizzati, ed anche Pedewall avrà fatto qualche prova, se ci sono differenze risiedono nella capacità del lettore CD di estrarre correttamente le tracce da un CD masterizzato (alcuni, vecchi, non ne sono affatto capaci, altri commettono di tanto in tanto degli errori, e come questi errori vengono trattati dipende dal particolare lettore).
Questo problema si risolve eliminando il lettore CD ...

Io uso un DAC USB che si interfaccia direttamente al computer. La qualità della componentistica del DAC determina il suo prezzo (e come si spera la qualità dell'ascolto) cosi come succede per gli altri componenti dell'impianto, quindi il fatto che si possano trovare enormi differenze di prezzo non è di per se una cosa strana.

In altre parole le differenze di prezzo non sono localizzate nella sorgente digitale, ma nel front-end che si occupa della riconversione nel mondo analogico.

Alfredo

Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 17, 2012, 18:38:27 pm
Mah, non so che dire; sarò pieno di preconcetti, ma che un processo di compressione/decompressione lasci la musica indenne non lo vedo così scontato. Anche se nella teoria potrà essere sostenuto il contrario, mi si scusi tanto, ma non ci credo.
Io parto sempre dal presupposto che le onde sonore sono emesse in modo meccanico, quindi analogico; analogico pertanto deve essere il microfono che cattura i suoni ed analogico deve essere l'altoparlante (o qualsiasi altra diavoleria possa essere inventata) che lo riproduce. Perché analogico è il nostro orecchio. Quindi gli estremi iniziali della catena non possono che essere analogici e se in mezzo si è fatta una conversione in digitale, dovrà gioco forsa esserci una successiva conversione in analogico. I convertitori sono stati il principale tallone d'Achille dei lettori CD e probabilmente, malgrado gli innegabili miglioramenti, continuano ad esserlo tuttora. Ora, che della musica registrata e trasformata in digitale venga compressa, sparata in rete consentendo di scaricare in pochi minuti un'ora di musica che poi dovrà essere decompressa e convertita in segnale analogico...... Abbiate pazienza e perdonate il mio scetticismo, ma se serve per essere ascoltata con un lettore tascabile facendo joggin, mi va benissimo, ma per il resto mi tengo le mie sorgenti tradizionali.
Mi verrebbe da aggiungere "finché ci saranno", ma su questo sono abbastanza ottimista. Infatti, mentre il digitale è fatto da una sequenza di zero ed uno, l'analogico sfrutta tutti i valori in tutte le sue sfumature intermedie. Nell'analogico in ogni passaggio di duplicazione si perde qualcosa, magari impercettibile, ma che sommandosi passaggio dopo passaggio diventa percettibile eccome. Al contrario per la sua peculiarità il digitale consente in buona teoria di fare un numero infinito di copie tutte identiche di un originale. Questo è stato il boomerang che è tornato con violenza sul coppino delle case discografiche. La cosiddetta "musica liquida" non sposta il problema, perché ammesso e non concesso che sia pagata alla fonte, sarà poi duplicata N volte gratis. Per questo sono abbastanza convinto che i discografici saranno ben lieti di continuare a proporre dei vinili, forzatamente anche di qualità. Magari li faranno pagare ai grulli come il sottoscritto un capitale, ma penso proprio che continueranno a produrli. 
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 17, 2012, 19:34:13 pm
Mah, non so che dire; sarò pieno di preconcetti, ma che un processo di compressione/decompressione lasci la musica indenne non lo vedo così scontato. Anche se nella teoria potrà essere sostenuto il contrario, mi si scusi tanto, ma non ci credo.
Io parto sempre dal presupposto che le onde sonore sono emesse in modo meccanico, quindi analogico; analogico pertanto deve essere il microfono che cattura i suoni ed analogico deve essere l'altoparlante (o qualsiasi altra diavoleria possa essere inventata) che lo riproduce. Perché analogico è il nostro orecchio. Quindi gli estremi iniziali della catena non possono che essere analogici e se in mezzo si è fatta una conversione in digitale, dovrà gioco forsa esserci una successiva conversione in analogico. I convertitori sono stati il principale tallone d'Achille dei lettori CD e probabilmente, malgrado gli innegabili miglioramenti, continuano ad esserlo tuttora. Ora, che della musica registrata e trasformata in digitale venga compressa, sparata in rete consentendo di scaricare in pochi minuti un'ora di musica che poi dovrà essere decompressa e convertita in segnale analogico...... Abbiate pazienza e perdonate il mio scetticismo, ma se serve per essere ascoltata con un lettore tascabile facendo joggin, mi va benissimo, ma per il resto mi tengo le mie sorgenti tradizionali.
Mi verrebbe da aggiungere "finché ci saranno", ma su questo sono abbastanza ottimista. Infatti, mentre il digitale è fatto da una sequenza di zero ed uno, l'analogico sfrutta tutti i valori in tutte le sue sfumature intermedie. Nell'analogico in ogni passaggio di duplicazione si perde qualcosa, magari impercettibile, ma che sommandosi passaggio dopo passaggio diventa percettibile eccome. Al contrario per la sua peculiarità il digitale consente in buona teoria di fare un numero infinito di copie tutte identiche di un originale. Questo è stato il boomerang che è tornato con violenza sul coppino delle case discografiche. La cosiddetta "musica liquida" non sposta il problema, perché ammesso e non concesso che sia pagata alla fonte, sarà poi duplicata N volte gratis. Per questo sono abbastanza convinto che i discografici saranno ben lieti di continuare a proporre dei vinili, forzatamente anche di qualità. Magari li faranno pagare ai grulli come il sottoscritto un capitale, ma penso proprio che continueranno a produrli.

Caro Giuseppe non voglio convincerti, e d'altra parte anch'io ho ancora il mio giradischi ed ogni tanto compro ancora qualche LP. Quello che voglio cercare di esprimere è il fatto che musica liquida e CD sono equivalenti, anzi la musica liquida può essere meglio.
Il problema della compressione e decompressione è un falso problema, quando comprimi un file testo e poi lo decomprimi riottieni lo stesso file, quando fai viaggiare su internet dei dati dall'altra parte arrivano inalterati (se non fosse cosi il mondo crollerebbe, pensa all'uso dei conti correnti online).

Da questo discorso devi togliere gli mp3, il formato degli mp3 porta infatti ad una compressione con perdita di informazione, ma ci sono altri formati compressi che non portano ad alcuna perdita (i soliti FLAC), ovviamente comprimono di meno. Ma ti dirò di più, oggi con la densità dei dischi rigidi e la velocità della rete nessuno ti impedisce di memorizzare e trasferire file senza alcuna compressione.

Insomma se preferisci una catena completamente analogica io sono con te. Ma se hai già ceduto al digitale, nel senso che usi anche dei CD, non hai alcun motivo per privileggiare questi ultimi rispetto alla liquida.

Alfredo



Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Ottobre 17, 2012, 21:41:57 pm

Mi assento mezza serata e scrivete due romanzi, uno a favore del digitale altro dell’analogico.
Entrambe condivisibili

Voglio innanzitutto precisare il mio pensiero su quanto ho scritto in precedenza: quella che io chiamo musica liquida, non è riferito a tutta la musica digitale, ma solo a quella che si scambia/vende in rete solitamente in formato mp3, formato ottenuto da una spinta compressione del file di origine. Le caratteristiche di questa musica vanno dal buono al pessimo, solitamente mediocre, ma sono di grande comodità dovuta prevalentemente alla ridotta dimensione in byte: si scarica velocemente, la puoi portare con te in un minuscolo contenitore etc., ma quasi mai raggiunge la qualità dell’alta fedeltà.
Per comprenderci faccio un semplice esempio.

Una canzone, ottimamente eseguita, tratta da un vinile o altra sorgente analogica,  viene digitalizzata ed il file creato si sente benissimo come l’analogico.
Questa canzone digitale, diciamo per semplicità che equivale ad un file Wave di dimensione pari a circa 10 MB ogni minuto di suono che, compresso in un mp3 quali quelli comunemente scaricabili da internet ha una dimensione di 1/10: 1MB.
E lecito pensare che all’mp3 più piccolo di dieci volte manchi qualcosa.
In via teorica è come riscrivere la frase precedente togliendo quanto possibile che diventa: 
lcto pensr mp3 piccol – 10 mnchi alcos.
Come vedete lo abbiamo ridotto della meta ed è comprensibile.
Ma nella musica il suono lo fanno, oltre la gamma audio, anche le armoniche che vengono per buona parte ridimensionate. 
Quindi minore sarà la compressione a cui sottopongo il file digitale originario, migliore sarà la qualità, altrimenti devo rinunciare a qualcosa.

Attualmente se voglio ascoltare dei particolari cantanti, li trovo solamente in digitale su CD, forse perdo qualcosa, ma non ho alternative.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 17, 2012, 21:51:27 pm
Mah, non so che dire; sarò pieno di preconcetti, ma che un processo di compressione/decompressione lasci la musica indenne non lo vedo così scontato. Anche se nella teoria potrà essere sostenuto il contrario, mi si scusi tanto, ma non ci credo.
Io parto sempre dal presupposto che le onde sonore sono emesse in modo meccanico, quindi analogico; analogico pertanto deve essere il microfono che cattura i suoni ed analogico deve essere l'altoparlante (o qualsiasi altra diavoleria possa essere inventata) che lo riproduce. Perché analogico è il nostro orecchio. Quindi gli estremi iniziali della catena non possono che essere analogici e se in mezzo si è fatta una conversione in digitale, dovrà gioco forsa esserci una successiva conversione in analogico. I convertitori sono stati il principale tallone d'Achille dei lettori CD e probabilmente, malgrado gli innegabili miglioramenti, continuano ad esserlo tuttora. Ora, che della musica registrata e trasformata in digitale venga compressa, sparata in rete consentendo di scaricare in pochi minuti un'ora di musica che poi dovrà essere decompressa e convertita in segnale analogico...... Abbiate pazienza e perdonate il mio scetticismo, ma se serve per essere ascoltata con un lettore tascabile facendo joggin, mi va benissimo, ma per il resto mi tengo le mie sorgenti tradizionali.
Mi verrebbe da aggiungere "finché ci saranno", ma su questo sono abbastanza ottimista. Infatti, mentre il digitale è fatto da una sequenza di zero ed uno, l'analogico sfrutta tutti i valori in tutte le sue sfumature intermedie. Nell'analogico in ogni passaggio di duplicazione si perde qualcosa, magari impercettibile, ma che sommandosi passaggio dopo passaggio diventa percettibile eccome. Al contrario per la sua peculiarità il digitale consente in buona teoria di fare un numero infinito di copie tutte identiche di un originale. Questo è stato il boomerang che è tornato con violenza sul coppino delle case discografiche. La cosiddetta "musica liquida" non sposta il problema, perché ammesso e non concesso che sia pagata alla fonte, sarà poi duplicata N volte gratis. Per questo sono abbastanza convinto che i discografici saranno ben lieti di continuare a proporre dei vinili, forzatamente anche di qualità. Magari li faranno pagare ai grulli come il sottoscritto un capitale, ma penso proprio che continueranno a produrli.

Caro Giuseppe non voglio convincerti, e d'altra parte anch'io ho ancora il mio giradischi ed ogni tanto compro ancora qualche LP. Quello che voglio cercare di esprimere è il fatto che musica liquida e CD sono equivalenti, anzi la musica liquida può essere meglio.
Il problema della compressione e decompressione è un falso problema, quando comprimi un file testo e poi lo decomprimi riottieni lo stesso file, quando fai viaggiare su internet dei dati dall'altra parte arrivano inalterati (se non fosse cosi il mondo crollerebbe, pensa all'uso dei conti correnti online).

Da questo discorso devi togliere gli mp3, il formato degli mp3 porta infatti ad una compressione con perdita di informazione, ma ci sono altri formati compressi che non portano ad alcuna perdita (i soliti FLAC), ovviamente comprimono di meno. Ma ti dirò di più, oggi con la densità dei dischi rigidi e la velocità della rete nessuno ti impedisce di memorizzare e trasferire file senza alcuna compressione.

Insomma se preferisci una catena completamente analogica io sono con te. Ma se hai già ceduto al digitale, nel senso che usi anche dei CD, non hai alcun motivo per privileggiare questi ultimi rispetto alla liquida.

Alfredo
Naturalmente neppure io pretendo di convincere nessuno.
Mi rendo conto che se esistono file non compressi, i suddetti possano essere uguali ad un CD; sui file compressi sono un pò meno convinto; non ho difficoltà a pensare a compressioni su file testo, facilmente ottenibili uniformando i bianchi degli spazi vuoti ed i neri dei caratteri, che lasciano il risultato inalterato. Su un file musicale mi resta un pò più difficile immaginare di uniformare suoni o silenzi senza compiere qualche approssimazione.
Resta comunque il fatto che sarebbe poi pratico e quasi automatico (seppur non obbligatorio) farsi una discografia su un hard disk, perdendone poi quasi altrettanto automaticamente la conoscenza e la cognizione, rinunciando inoltre a copertine, foto, testi e notizie che hanno - almeno per me - un loro non trascurabile significato.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 17, 2012, 21:57:31 pm

Mi assento mezza serata e scrivete due romanzi, uno a favore del digitale altro dell’analogico.
Entrambe condivisibili

Voglio innanzitutto precisare il mio pensiero su quanto ho scritto in precedenza: quella che io chiamo musica liquida, non è riferito a tutta la musica digitale, ma solo a quella che si scambia/vende in rete solitamente in formato mp3, formato ottenuto da una spinta compressione del file di origine. Le caratteristiche di questa musica vanno dal buono al pessimo, solitamente mediocre, ma sono di grande comodità dovuta prevalentemente alla ridotta dimensione in byte: si scarica velocemente, la puoi portare con te in un minuscolo contenitore etc., ma quasi mai raggiunge la qualità dell’alta fedeltà.
Per comprenderci faccio un semplice esempio.

Una canzone, ottimamente eseguita, tratta da un vinile o altra sorgente analogica,  viene digitalizzata ed il file creato si sente benissimo come l’analogico.
Questa canzone digitale, diciamo per semplicità che equivale ad un file Wave di dimensione pari a circa 10 MB ogni minuto di suono che, compresso in un mp3 quali quelli comunemente scaricabili da internet ha una dimensione di 1/10: 1MB.
E lecito pensare che all’mp3 più piccolo di dieci volte manchi qualcosa.
In via teorica è come riscrivere la frase precedente togliendo quanto possibile che diventa: 
lcto pensr mp3 piccol – 10 mnchi alcos.
Come vedete lo abbiamo ridotto della meta ed è comprensibile.
Ma nella musica il suono lo fanno, oltre la gamma audio, anche le armoniche che vengono per buona parte ridimensionate. 
Quindi minore sarà la compressione a cui sottopongo il file digitale originario, migliore sarà la qualità, altrimenti devo rinunciare a qualcosa.

Attualmente se voglio ascoltare dei particolari cantanti, li trovo solamente in digitale su CD, forse perdo qualcosa, ma non ho alternative.
Quoto, quoto, quoto.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 17, 2012, 22:01:51 pm

Mi assento mezza serata e scrivete due romanzi, uno a favore del digitale altro dell’analogico.
Entrambe condivisibili

Voglio innanzitutto precisare il mio pensiero su quanto ho scritto in precedenza: quella che io chiamo musica liquida, non è riferito a tutta la musica digitale, ma solo a quella che si scambia/vende in rete solitamente in formato mp3, formato ottenuto da una spinta compressione del file di origine. Le caratteristiche di questa musica vanno dal buono al pessimo, solitamente mediocre, ma sono di grande comodità dovuta prevalentemente alla ridotta dimensione in byte: si scarica velocemente, la puoi portare con te in un minuscolo contenitore etc., ma quasi mai raggiunge la qualità dell’alta fedeltà.
Per comprenderci faccio un semplice esempio.

Una canzone, ottimamente eseguita, tratta da un vinile o altra sorgente analogica,  viene digitalizzata ed il file creato si sente benissimo come l’analogico.
Questa canzone digitale, diciamo per semplicità che equivale ad un file Wave di dimensione pari a circa 10 MB ogni minuto di suono che, compresso in un mp3 quali quelli comunemente scaricabili da internet ha una dimensione di 1/10: 1MB.
E lecito pensare che all’mp3 più piccolo di dieci volte manchi qualcosa.
In via teorica è come riscrivere la frase precedente togliendo quanto possibile che diventa: 
lcto pensr mp3 piccol – 10 mnchi alcos.
Come vedete lo abbiamo ridotto della meta ed è comprensibile.
Ma nella musica il suono lo fanno, oltre la gamma audio, anche le armoniche che vengono per buona parte ridimensionate. 
Quindi minore sarà la compressione a cui sottopongo il file digitale originario, migliore sarà la qualità, altrimenti devo rinunciare a qualcosa.

Attualmente se voglio ascoltare dei particolari cantanti, li trovo solamente in digitale su CD, forse perdo qualcosa, ma non ho alternative.

Sono assolutamente d'accordo con te, soltanto che al giorno d'oggi la musica liquida non è più soltanto mp3. 100 CD occupano circa 60GB (una quantità di spazio oggi irrisorio) in formato non compresso, se si usa il formato flac (che non toglie alcuna informazioni) ne entrano tra i 150 ed i 200, abbiamo veramente bisogno di compressioni con perdita e di rinunciare a qualcosa?


Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 17, 2012, 22:13:28 pm
Mah, non so che dire; sarò pieno di preconcetti, ma che un processo di compressione/decompressione lasci la musica indenne non lo vedo così scontato. Anche se nella teoria potrà essere sostenuto il contrario, mi si scusi tanto, ma non ci credo.
Io parto sempre dal presupposto che le onde sonore sono emesse in modo meccanico, quindi analogico; analogico pertanto deve essere il microfono che cattura i suoni ed analogico deve essere l'altoparlante (o qualsiasi altra diavoleria possa essere inventata) che lo riproduce. Perché analogico è il nostro orecchio. Quindi gli estremi iniziali della catena non possono che essere analogici e se in mezzo si è fatta una conversione in digitale, dovrà gioco forsa esserci una successiva conversione in analogico. I convertitori sono stati il principale tallone d'Achille dei lettori CD e probabilmente, malgrado gli innegabili miglioramenti, continuano ad esserlo tuttora. Ora, che della musica registrata e trasformata in digitale venga compressa, sparata in rete consentendo di scaricare in pochi minuti un'ora di musica che poi dovrà essere decompressa e convertita in segnale analogico...... Abbiate pazienza e perdonate il mio scetticismo, ma se serve per essere ascoltata con un lettore tascabile facendo joggin, mi va benissimo, ma per il resto mi tengo le mie sorgenti tradizionali.
Mi verrebbe da aggiungere "finché ci saranno", ma su questo sono abbastanza ottimista. Infatti, mentre il digitale è fatto da una sequenza di zero ed uno, l'analogico sfrutta tutti i valori in tutte le sue sfumature intermedie. Nell'analogico in ogni passaggio di duplicazione si perde qualcosa, magari impercettibile, ma che sommandosi passaggio dopo passaggio diventa percettibile eccome. Al contrario per la sua peculiarità il digitale consente in buona teoria di fare un numero infinito di copie tutte identiche di un originale. Questo è stato il boomerang che è tornato con violenza sul coppino delle case discografiche. La cosiddetta "musica liquida" non sposta il problema, perché ammesso e non concesso che sia pagata alla fonte, sarà poi duplicata N volte gratis. Per questo sono abbastanza convinto che i discografici saranno ben lieti di continuare a proporre dei vinili, forzatamente anche di qualità. Magari li faranno pagare ai grulli come il sottoscritto un capitale, ma penso proprio che continueranno a produrli.

Caro Giuseppe non voglio convincerti, e d'altra parte anch'io ho ancora il mio giradischi ed ogni tanto compro ancora qualche LP. Quello che voglio cercare di esprimere è il fatto che musica liquida e CD sono equivalenti, anzi la musica liquida può essere meglio.
Il problema della compressione e decompressione è un falso problema, quando comprimi un file testo e poi lo decomprimi riottieni lo stesso file, quando fai viaggiare su internet dei dati dall'altra parte arrivano inalterati (se non fosse cosi il mondo crollerebbe, pensa all'uso dei conti correnti online).

Da questo discorso devi togliere gli mp3, il formato degli mp3 porta infatti ad una compressione con perdita di informazione, ma ci sono altri formati compressi che non portano ad alcuna perdita (i soliti FLAC), ovviamente comprimono di meno. Ma ti dirò di più, oggi con la densità dei dischi rigidi e la velocità della rete nessuno ti impedisce di memorizzare e trasferire file senza alcuna compressione.

Insomma se preferisci una catena completamente analogica io sono con te. Ma se hai già ceduto al digitale, nel senso che usi anche dei CD, non hai alcun motivo per privileggiare questi ultimi rispetto alla liquida.

Alfredo
Naturalmente neppure io pretendo di convincere nessuno.
Mi rendo conto che se esistono file non compressi, i suddetti possano essere uguali ad un CD; sui file compressi sono un pò meno convinto; non ho difficoltà a pensare a compressioni su file testo, facilmente ottenibili uniformando i bianchi degli spazi vuoti ed i neri dei caratteri, che lasciano il risultato inalterato. Su un file musicale mi resta un pò più difficile immaginare di uniformare suoni o silenzi senza compiere qualche approssimazione.
Resta comunque il fatto che sarebbe poi pratico e quasi automatico (seppur non obbligatorio) farsi una discografia su un hard disk, perdendone poi quasi altrettanto automaticamente la conoscenza e la cognizione, rinunciando inoltre a copertine, foto, testi e notizie che hanno - almeno per me - un loro non trascurabile significato.


Parto dalla fine della tua risposta per dirti che su questo hai ragione, le copertine, le foto, etc. sono importanti, ed è questo il motivo per cui continuo a comprare musica solida, domenica a Napoli c'era Discodays che è una fiera del vinile, ci sono andato con mio  figlio ed abbiamo portato a casa 10 LP.

Per la prima parte, parti da un assunto sbagliato un brano nella memoria di un calcolatore avrà la stessa rappresentazione di un testo, sarà cioè una stringa concatenata di 0 e di 1, del tipo

010111101100111 .... (sto trascurando ovviamente l'accorpamento in parole di lunghezza prefissata che viene fatta per motivi tecnologici)

Gli algortimi di compressione senza perdita per un testo saranno diversi da quelli usati per un brano solo perchè differenti tipi di informazione hanno sequenze di bit con differenti proprietà statistiche, e quindi di volta in volta si usa l'algoritmo che statisticamente da risultati migliori per quel tipo di informazione.

Alfredo

Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: iltoda - Ottobre 17, 2012, 22:25:19 pm
Cerchiamo di fare un filo di chiarezza: una volta campionato un segnale musicale smette di essere musica ma diventa una bella sequenza di bit; la compressione senza perdita ( lo zip per esempio ) entra in gioco a questo livello ed è totalmente agnostica nei confronti del contenuto.

Differente è il caso di algoritmi di "faclidiatura" dei contenuti che portano ad una effettiva riduzione degli ingombi ( mp3 sempre come esempio ) ma partendo da principi totalmente differenti ( l'esempio della frase monca è perfettamente calzante! )

Detto in altri termini: se è lossless una volta decompresso è identico a quanto è stato compresso -> la diatriba analogico Vs digitale si sposta alla fase precedente ossia alla conversione AD.

E qui postremmo scoperchiare il classico vaso di pandora, e me ne guardo bene, ma vi invito a riflettere sul parallelo fotografico pellicola/RAW/jpeg.

A cosa serve comprimere senza perdita: ad esempio a permetterci a parità di ingombro di campionare a frequenze leggermente superiori e con un numero di bit più elevato, e in questo caso, se i confronti vengono eseguiti nel modo corretto le differenze possono essere abissali.

:-)

Marco

Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: iltoda - Ottobre 17, 2012, 22:27:12 pm
Alfredo, abbiamo detto cose simili nello stesso momento!

:-)))

Marco
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 17, 2012, 22:57:20 pm
Alfredo, abbiamo detto cose simili nello stesso momento!

:-)))

Marco

Direi di si!

Ne approfitto per aggiungere un link per chi vuole ascoltare un po' di musica classica in alta risoluzione (materiale liberamente disponibile senza alcun problema di copyright, ovviamente):
http://www.2l.no/hires/index.html (http://www.2l.no/hires/index.html)

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 18, 2012, 09:20:48 am
Cerchiamo di fare un filo di chiarezza: una volta campionato un segnale musicale smette di essere musica ma diventa una bella sequenza di bit; la compressione senza perdita ( lo zip per esempio ) entra in gioco a questo livello ed è totalmente agnostica nei confronti del contenuto.

Differente è il caso di algoritmi di "faclidiatura" dei contenuti che portano ad una effettiva riduzione degli ingombi ( mp3 sempre come esempio ) ma partendo da principi totalmente differenti ( l'esempio della frase monca è perfettamente calzante! )

Detto in altri termini: se è lossless una volta decompresso è identico a quanto è stato compresso -> la diatriba analogico Vs digitale si sposta alla fase precedente ossia alla conversione AD.

E qui postremmo scoperchiare il classico vaso di pandora, e me ne guardo bene, ma vi invito a riflettere sul parallelo fotografico pellicola/RAW/jpeg.

A cosa serve comprimere senza perdita: ad esempio a permetterci a parità di ingombro di campionare a frequenze leggermente superiori e con un numero di bit più elevato, e in questo caso, se i confronti vengono eseguiti nel modo corretto le differenze possono essere abissali.

:-)

Marco
.....Si potrebbe smontare la torre di Pisa, per risparmiare spazio nel trasporto mettere tutte le pietre uguali in casse comuni, trasportarla a Livorno (il massimo dello spregio) e rimontarla uguale lì.
So di aver fatto un paradosso e vi chiedo umilmente perdono, ma il mio cervello antiquato prova ripugnanza.....
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Ottobre 18, 2012, 09:55:38 am

Giuseppe bellissimo l’esempio della torre di Pisa.

Pongo una domanda, se qualcuno mi sa rispondere.

Nel sito segnalato da Alfredo in cui sono presenti brani liberamente utilizzabili, la prima riga ha lo stesso pezzo di musica con un “peso” di 338 MB e di 171 MB, stessa durata.
Chiedo: posto che il brano sia sempre lo stesso, che uno è circa il doppio dell’altro, cosa manca ad uno o cosa ha in più l’altro? Oppure sono uguali? Allora a cosa serve quello più grande, ma soprattutto a chi serve?

Lascio perdere l’elaborazione digitale di un segnale stereo in Dolby 5+1 che io non ritengo valida per ascoltare musica, benissimo per i videogiochi o per i film.

Forse sono un “audiofilo analogico” che apprezza ed utilizza il digitale quando non può farne a meno come per le registrazioni non ufficiali dal vivo.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 18, 2012, 11:42:14 am

Giuseppe bellissimo l’esempio della torre di Pisa.

Pongo una domanda, se qualcuno mi sa rispondere.

Nel sito segnalato da Alfredo in cui sono presenti brani liberamente utilizzabili, la prima riga ha lo stesso pezzo di musica con un “peso” di 338 MB e di 171 MB, stessa durata.
Chiedo: posto che il brano sia sempre lo stesso, che uno è circa il doppio dell’altro, cosa manca ad uno o cosa ha in più l’altro? Oppure sono uguali? Allora a cosa serve quello più grande, ma soprattutto a chi serve?

Lascio perdere l’elaborazione digitale di un segnale stereo in Dolby 5+1 che io non ritengo valida per ascoltare musica, benissimo per i videogiochi o per i film.

Forse sono un “audiofilo analogico” che apprezza ed utilizza il digitale quando non può farne a meno come per le registrazioni non ufficiali dal vivo.
Grazie Paolo; ho dimenticato di scrivere che con l'occasione la torre la si potrebbe anche montare DIRITTA.
Pur lasciando agli esperti la sentenza, ritengo che la rilevante differenza di formato da te evidenziata non possa che derivare da una compressione di diversa entità; magari addirittura nulla nel primo file.
Avrebbe una sua logica, perché chi ascolta con un lettore tascabile e cuffiette e verosimilmente non coglierebbe differenze sensibili, col formato più ridotto può risparmiare spazio nella memoria e tempo nel download.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 18, 2012, 11:42:36 am

Giuseppe bellissimo l’esempio della torre di Pisa.

Pongo una domanda, se qualcuno mi sa rispondere.

Nel sito segnalato da Alfredo in cui sono presenti brani liberamente utilizzabili, la prima riga ha lo stesso pezzo di musica con un “peso” di 338 MB e di 171 MB, stessa durata.
Chiedo: posto che il brano sia sempre lo stesso, che uno è circa il doppio dell’altro, cosa manca ad uno o cosa ha in più l’altro? Oppure sono uguali? Allora a cosa serve quello più grande, ma soprattutto a chi serve?

Lascio perdere l’elaborazione digitale di un segnale stereo in Dolby 5+1 che io non ritengo valida per ascoltare musica, benissimo per i videogiochi o per i film.

Forse sono un “audiofilo analogico” che apprezza ed utilizza il digitale quando non può farne a meno come per le registrazioni non ufficiali dal vivo.


Paolo la risposta è semplice la frequenza di campionamento del file più grande è il doppio di quella dell'altro, 192Khz per il primo 96Khz, per il secondo.
Nel primo caso viene prelevato un campione del segnale analogico ogni circa 5 microsendi, nell'altro ogni circa 10 microsecondi. Il famoso teorema del campionamento dice che fino ad una frequenza di 48Khz i due segnali analogici ricostruiti dovrebbero essere perfettamente uguali, prudenzialmente per tenere in conto qualche effetto non ideale, diciamo che possiamo ritenere uguali i due segnali almeno fino ad una frequenza di 40Khz.

Messi su un impianto i due files suoneranno diversi? Prova e facci sapere.
Personalmente trovo i 44Khz di frequenza di campionamento dello standard CD limitanti, ma dubito che andare oltre ai 96Khz serva a qualcosa.

Alfredo

P.S. Per Giuseppe, in questo caso la compressione non centra nulla con la diversa lunghezza dei files (ovvero entrambi i file sono compressi ed il fattore di compressione è probabilmente lo stesso). La lunghezza è diversa perchè il primo file contiene il doppio dei campioni del secondo.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: turin-pens - Ottobre 18, 2012, 12:01:30 pm
Bellissimo questo topic! Ammetto la pia più totale ignoranza in fatto di audio in alta definizione ma leggo con molto interesse quanto da tutti voi scritto!

 :set2010083:
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 18, 2012, 12:21:53 pm
Cerchiamo di fare un filo di chiarezza: una volta campionato un segnale musicale smette di essere musica ma diventa una bella sequenza di bit; la compressione senza perdita ( lo zip per esempio ) entra in gioco a questo livello ed è totalmente agnostica nei confronti del contenuto.

Differente è il caso di algoritmi di "faclidiatura" dei contenuti che portano ad una effettiva riduzione degli ingombi ( mp3 sempre come esempio ) ma partendo da principi totalmente differenti ( l'esempio della frase monca è perfettamente calzante! )

Detto in altri termini: se è lossless una volta decompresso è identico a quanto è stato compresso -> la diatriba analogico Vs digitale si sposta alla fase precedente ossia alla conversione AD.

E qui postremmo scoperchiare il classico vaso di pandora, e me ne guardo bene, ma vi invito a riflettere sul parallelo fotografico pellicola/RAW/jpeg.

A cosa serve comprimere senza perdita: ad esempio a permetterci a parità di ingombro di campionare a frequenze leggermente superiori e con un numero di bit più elevato, e in questo caso, se i confronti vengono eseguiti nel modo corretto le differenze possono essere abissali.

:-)

Marco
.....Si potrebbe smontare la torre di Pisa, per risparmiare spazio nel trasporto mettere tutte le pietre uguali in casse comuni, trasportarla a Livorno (il massimo dello spregio) e rimontarla uguale lì.
So di aver fatto un paradosso e vi chiedo umilmente perdono, ma il mio cervello antiquato prova ripugnanza.....

Giuseppe credo di poter ribaltare il tuo paradosso: lasciamo la Torre originale a Pisa, e costruiamo una replica esatta della torre in tutte le città italiane. Quando noi parliamo di queste cose non stiamo paragonando una replica all'originale, ma stiamo sempre paragonando due repliche (quelli di Livorno diranno che la loro replica è migliore anche dell'originale, ma questo non c'entra con il discorso).
Se ammetti che anche il tuo amato vinile è la replica di un nastro master analogico (il quale è a sua volta il tentativo di replica di un evento passato), ti renderai conto che il tuo paradosso perde parte del suo fascino.
Qualsiasi sia la sorgente che usiamo stiamo sempre approssimando quanto contenuto nel master, ed il fatto che il vinile possa essere più vicino al Master rispetto ad un file digitale ottenuto campionando dal master a 96Khz, e che conservi questa proprietà a lungo (anche questo va considerato) è discutibilissimo.

Alfredo

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Ottobre 18, 2012, 14:12:26 pm

Alfredo, capisco poco di digitale, ma ho la presunzione di credere di capire qualcosa di riproduzione del suono. 

Se non ti ho inteso male scrivi che nel creare un file digitale da uno audio analogico utilizzando una frequenza di campionamento di 48 KHz dovresti ottenere un file audio digitale uguale a quello analogico.
Allora perché usare un campionamento a 96 KHz o a 192 KHz?
Forse i tecnici digitali hanno dei dubbi che uguali non siano? Oppure ci sono questi rompi… di analogisti che dicono di trovare delle differenze nel suono.
Di questo passo dovremo sempre usare la massima frequenza di campionamento utilizzabile ed avremo file sempre più grandi, ma il rompino di turno troverà sempre delle differenze.
Io credo che una possibile verità sia che ci sono sempre differenze tra lo stesso brano musicale analogico e digitale, alcune sono minime e accettabili, altre no.

Per quanto riguarda il brano di Mozart che ho scaricato, devo ancora approfondire l’ascolto, ma la risposta è scontata: essendo uguale il file digitale di origine i due flac compressi sono uguali ed il wav ottenuto nella conversione è lo stesso, se ci fosse da ascoltare anche quello analogico di riferimento………chissà.
Ergo, perché utilizzare un file da 330 Mb se è uguale a quello di 171Mb??
Li sto analizzando per semplice curiosità e posso solo anticipare che il brano e stato digitalizzato senza introdurre modifiche di editing tranne i tagli all’inizio e alla fine ed è digitalmente migliorabile.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 18, 2012, 15:29:16 pm

Giuseppe credo di poter ribaltare il tuo paradosso: lasciamo la Torre originale a Pisa, e costruiamo una replica esatta della torre in tutte le città italiane. Quando noi parliamo di queste cose non stiamo paragonando una replica all'originale, ma stiamo sempre paragonando due repliche (quelli di Livorno diranno che la loro replica è migliore anche dell'originale, ma questo non c'entra con il discorso).
Se ammetti che anche il tuo amato vinile è la replica di un nastro master analogico (il quale è a sua volta il tentativo di replica di un evento passato), ti renderai conto che il tuo paradosso perde parte del suo fascino.
Qualsiasi sia la sorgente che usiamo stiamo sempre approssimando quanto contenuto nel master, ed il fatto che il vinile possa essere più vicino al Master rispetto ad un file digitale ottenuto campionando dal master a 96Khz, e che conservi questa proprietà a lungo (anche questo va considerato) è discutibilissimo.

Alfredo

Alfredo
Ti assicuro, e non sono certo il solo, che non ho mai sentito un cd suonare come un vinile. Ci si è avvicinati molto, questo è vero, si è riuscito anche a dare una certa "spazialità" che era totalmente assente sino a non molti anni addietro.
Quello che scrivi è sacrosanto: anche un vinile nasce come copia di un nastro e poi di un master; però avrà sempre due passaggi in meno rispetto a qualsiasi sorgente digitale: la conversione analogico/digitale e la riconversione digitale/analogico.
C'è comunque un altro aspetto del discorso che è doveroso evidenziare: io sono stra-convinto che il vinile suoni meglio; va detto però che per fare suonare un vinile meglio di un cd e relativo lettore da poche centinaia di euro, occorre spenderne qualche migliaio. Per andare oltre, molti di più.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 18, 2012, 16:49:36 pm

Alfredo, capisco poco di digitale, ma ho la presunzione di credere di capire qualcosa di riproduzione del suono. 

Se non ti ho inteso male scrivi che nel creare un file digitale da uno audio analogico utilizzando una frequenza di campionamento di 48 KHz dovresti ottenere un file audio digitale uguale a quello analogico.


Non ho scritto questo, ho scritto che i due files in digitale dovrebbero restituire lo stesso segnale analogico fino a 48Khz, ovviamente usando dispositivi diversi per la riconversione i due segnali potrebbero avere piccolissime differenze.
Che i due segnali analogici siano uguali a quello originale (fino a 48Khz) dipende da come è stato fatto il campionamento, se questo è stato fatto a regola d'arte direi che non avrei dubbi nell'affermare anche questo.

Probabilmente i primi CD erano terribili proprio perchè la conversione dei master non era fatta benissimo e ad una frequenza di campionamento troppo bassa (44Khz).   

[/quote]


Citazione
Allora perché usare un campionamento a 96 KHz o a 192 KHz?
Forse i tecnici digitali hanno dei dubbi che uguali non siano? Oppure ci sono questi rompi… di analogisti che dicono di trovare delle differenze nel suono.
Di questo passo dovremo sempre usare la massima frequenza di campionamento utilizzabile ed avremo file sempre più grandi, ma il rompino di turno troverà sempre delle differenze.
Io credo che una possibile verità sia che ci sono sempre differenze tra lo stesso brano musicale analogico e digitale, alcune sono minime e accettabili, altre no.

Ci sono molte ragioni per sovracampionare un segnale analogico oltre la frequenza ideale, la più importante delle quali è quella di lasciare uno spazio ragionevole per il roll-off del filtro di anti-aliasing.
Un esperto di signal filtering ti direbbe che una frequenza di campionamento 4-5 volte quella ideale è assolutamente ragionevole, un altro per semplificare ulteriormente la progettazione analogica a valle del convertitore (cosa che oggi si tende a fare) si spingerebbe fino a 10.
Ora un segnale audio analogico ha una banda di 20Khz, la frequenza di campionamento ideale è il doppio, quindi 40Khz, 192Khz corrisponde alle 4-5 volte di cui ti parlato in precedenza. Ci potrebbe spingere fino a 10 raddoppiando ancora la frequenza (384Khz) oltre sarebbe pura follia.
Ma se si dispone di una buona strumentazione (e le case produttrici dovrebbero disporne) anche semplicemente raddoppiare la frequenza di campionamento dovrebbe bastare (ecco i 96Khz).

Ti faccio notare che questo è un ragionamento che deve fare chi deve campionare il segnale analogico, fortunatamente la ricostruzione è più semplice in quanto a valle dell'interpolatore che crea un segnale analogico basta un blando filtraggio passa-basso per eliminare l'effetto Moire'.


Citazione

Per quanto riguarda il brano di Mozart che ho scaricato, devo ancora approfondire l’ascolto, ma la risposta è scontata: essendo uguale il file digitale di origine i due flac compressi sono uguali ed il wav ottenuto nella conversione è lo stesso, se ci fosse da ascoltare anche quello analogico di riferimento………chissà.
Ergo, perché utilizzare un file da 330 Mb se è uguale a quello di 171Mb??

Qui hai sbagliato qualcosa, probabilmente hai convertito i files in un wav standard a 44Khz decimando il segnale digitale, devi fare la conversione del primo in un wav a 192Khz, e del secondo a 96Khz, vedrai che i files avranno dimensioni diverse.

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: pedewall - Ottobre 18, 2012, 21:45:48 pm

La discussione sta prendendo una china esclusivamente tecnica ed io, come ho già detto, non sono un tecnico.

Spiacente, ma i valori di trasformazione in wav del software Magix-Samplitude raggiungono un max di 24 bit a 48.000 Hz (ed è un programma semiprofessionale) ed i file wav che ottengo sono uguali tra di loro e di poco più grandi dei precedenti.
Quelli ottenuti da Easy cd DA Pro offrono valori inferiori.
Forse i software a cui ti riferisci sono quelli utilizzati  dalle case discografiche che poi producono i CD che tutti conosciamo.

Ho provato ad ascoltare in quasi simultanea sul computer i due file flac (ampli Carver e piccole casse Chario) commutando da uno all’altro, ma non apprezzo alcuna differenza; tutti i brani sono uguali e per fortuna che ho scelto Mozart.

Alfredo, non me ne volere, non è certo riferito a te quanto sto per dire, ma ogni volta che si parla con altri amici di questi aspetti della musica digitale e analogica, sembra sempre che chi è a favore del digitale parli con la mente, chi è a favore del digitale faccia prima passare per il cuore quanto sta per dire, forse sono due correnti di pensiero.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: alfredop - Ottobre 18, 2012, 22:26:34 pm

La discussione sta prendendo una china esclusivamente tecnica ed io, come ho già detto, non sono un tecnico.

Spiacente, ma i valori di trasformazione in wav del software Magix-Samplitude raggiungono un max di 24 bit a 48.000 Hz (ed è un programma semiprofessionale) ed i file wav che ottengo sono uguali tra di loro e di poco più grandi dei precedenti.
Quelli ottenuti da Easy cd DA Pro offrono valori inferiori.
Forse i software a cui ti riferisci sono quelli utilizzati  dalle case discografiche che poi producono i CD che tutti conosciamo.

Ho provato ad ascoltare in quasi simultanea sul computer i due file flac (ampli Carver e piccole casse Chario) commutando da uno all’altro, ma non apprezzo alcuna differenza; tutti i brani sono uguali e per fortuna che ho scelto Mozart.

Alfredo, non me ne volere, non è certo riferito a te quanto sto per dire, ma ogni volta che si parla con altri amici di questi aspetti della musica digitale e analogica, sembra sempre che chi è a favore del digitale parli con la mente, chi è a favore del digitale faccia prima passare per il cuore quanto sta per dire, forse sono due correnti di pensiero.

Caro Paolo,

va bene cosi, l'argomento è interessante e fatto qui si riesce a discutere senza scatenare un flame infernale (prova a discutere di questo su un forum di hi-fi e vedi che succede). Soltanto un ultima nota se il tuo software arriva a darti in uscita solo wav a 48Khz otterrai due file identici (questo perchè sospetto che il file a 96Khz sia ottenuto per downsampling di quello a 192Khz), per convertire in wav alla frequenza di origine del flac puoi usare il decoder flac ufficiale http://flac.sourceforge.net/download.html (http://flac.sourceforge.net/download.html) liberamente disponibile.D'altra parte se anche ottieni dei wav a frequenza più elevata devi poi vedere se la scheda audio ed il player software del tuo computer li supportano.
Comunque con la conversione che hai effettuato non puoi assolutamente ascoltare differenze, ti faccio un esempio:

ABCDEFGHILMNOPQ  <- file a 192Khz
ACEGIMOQ    <- file a 96Khz ottenuto per dowsampling da quello a 192Khz (un campione si un campione no)
AEIO  <- file a 48Khz ottenuto da quello a 192Khz (un campione si e 3 no)
AEIO <- file a 48Khz ottenuto da quello a 96Khz (un campione si ed uno no)

Come vedi i caratteri dei due file a 48Khz sono identici sia nel caso in cui si parte da quello a 192Khz, che nel caso in cui si parte da quello a 96Khz, la cosa bella e che in teoria quel file a 48Khz contiene già tutto il segnale analogico fino a 24Khz (e quindi tutto quello che ufficialmente sta in banda audio). Ovviamente invece dei caratteri avrei dovuto usare delle stringhe ciascuna di 24bit, ma cosi credo che l'esempio sia più chiaro.

Direi che la discussione tecnica si può chiudere qui, ed auguro a tutti buoni ascolti qualunque sia la sorgente  :set2010001:

Alfredo
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 19, 2012, 10:13:14 am

Direi che la discussione tecnica si può chiudere qui, ed auguro a tutti buoni ascolti qualunque sia la sorgente  :set2010001:
Alfredo
Sono daccordo anch'io, perlomeno sino al prossio spunto.
Ti dobbiamo comunque dei ringraziamenti, parché a prescindere del proprio "credo", ci hai insegnato cose.
 :set2010040:
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giovanni Abrate - Maggio 23, 2014, 16:02:34 pm
HiFi: primo amore! Io ho un sistema Ambisonico con decoder autocostruito (con componentistica MilSpec) da un progetto di Gerzon. Pre Hafler 110 e due finali Hafler 220. Casse da studio Tannoy ed altri aggeggi. Anni fa avevo una piccola casa discografica Indie (facevo fare il mastering agli studi Crescent Moon di MIami di proprieta di Gloria Estefan) e producevo CD di opere rare, restaurate con processo NoNoise. Ho ancora un mini studio portatile, che non uso più. Per anni sono anche stato amico di Josè Feliciano e, cosa che non ha a che fare con Josè, ovviamente, ho anche prodotto un paio di canzoni a Nashville, con il mio caro amico Joe Meador (famoso manager di laggiù) ora semi-pensionato!!
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: maxpen2012 - Maggio 23, 2014, 16:26:51 pm
Tubi, non ti arrendere, diglielo a Giovanni che tu sei stato amico di Tony Cucchiara,
e che hai cantato con lui alla Sagra del Torrone di Novi Ligure...altro che Nashville !!!

            :set2010033: :set2010033: :set2010033:
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 23, 2014, 19:28:15 pm
Tubi, non ti arrendere, diglielo a Giovanni che tu sei stato amico di Tony Cucchiara,
e che hai cantato con lui alla Sagra del Torrone di Novi Ligure...altro che Nashville !!!

            :set2010033: :set2010033: :set2010033:
Il Cucchiara? Sì, era un brav'omo, ma mi trovavo meglio con Luciano Tajoli.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giovanni Abrate - Maggio 23, 2014, 19:29:55 pm
E Carlo Buti, dove lo mettiamo????
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Maggio 23, 2014, 19:33:59 pm
E Carlo Buti, dove lo mettiamo????
Quello non lo conoscevo, però Max era intimo col su' babbo. Chiedi a lui.
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Mario - Luglio 05, 2017, 20:59:00 pm
Buonasera a tutti ho ritrovato tutto l'impianto STEG PST 200 copleto di stereo e di giradisco
qualcuno mi sa aiutare nel collegamento del preamplificatore allo stereo e al giradisco
Grazie per l'attenzione
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 05, 2017, 21:37:45 pm
Buonasera a tutti ho ritrovato tutto l'impianto STEG PST 200 copleto di stereo e di giradisco
qualcuno mi sa aiutare nel collegamento del preamplificatore allo stereo e al giradisco
Grazie per l'attenzione
Niente di più semplice: i due spinotti del giradischi vanno collegati in corrispondenza dell'ingresso PHONO del preamplificatore, quello rosso (destro) in corrispondenza di quello contrassegnato con RIGHT. Se ci sono due ingressi PHONO (PHONO 1 e PHONO 2), usa il due, che aveva una circuitazione migliore, praticamente la fotocopia di quella dell'inglese Radford, che all'epoca era un riferimento per le qualità sonore.
Il preamplificatore deve essere poi collegato al finale tramite due cavi (per convenzione il rosso corrisponde sempre al canale destro): non ricordo come è contraddistinta l'uscita del Pre e l'ingresso del finale, ma non dovrebbero essere difficili da individuare; potrebbe esserci scritto rispettivamente PRE OUT e MAIN IN o qualcosa del genere. 
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Mario - Luglio 05, 2017, 21:44:27 pm
Grazie per la gentilezza
Seguiro istruzioni e ti farò sapere com'è andata
Per il momento buona serata..
Titolo: Re:Hi-Fi pensieri
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 05, 2017, 23:30:43 pm
 :set2010001:
In bocca al lupo.