Autore Topic: Montblanc 30 Arancione  (Letto 9265 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Online turin-pens

  • 100.831 fotografie in archivio. Traguardo 100.000 ABBATTUTO
  • Amministratore
  • Hero Member
  • *****
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
  • Traguardo 200.000 ormai prossimo
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #15 il: Maggio 02, 2011, 21:06:15 pm »
Quale è un buon prodotto per rifare il bianco delle scritte? Io uso...i colori a tempera del pargolo!!!
Spremutina, passatina con pannetto o fazzolettino asciutto, pochi secondi di attesa e...passatina con stesso pannetto umidiccio per togliere il sovrappiù. Rozzo ma efficace...e reversibile, ma solo se si vuole: benchè venga via subito con acqua, la tempera secca dura più di quel che si può pensare. Certo devono essere deep engravings

Se vuoi un risultato più stabile, ma non per questo totalmente irreversibile, puoi utilizzare gli smalti da modellismo Humbrol (barattolini mignon in metallo). Non intaccano la celluloide né tantomeno l'ebanite. Ne esistono comunque anche versioni all'acqua. Ne dai la quantità minima per riempire le scritte ed appena asciuga, per portare via lo smalto in eccesso, strusci la penna su un panno morbido steso su un piano con una piccola quantità di IOSSO. E' chiaro che il risultato varia molto in funzione di quanto sono incise le scritte.
Se ti penti, con la punta di uno stecchino, uno spazzolino da denti ed una lucidata riporti tutto allo status quo ante.

Ma i colori Humbrol se intendi gli ENAMEL classici utilizzabili anche ad aerografo, sono diluibili con l'acetone ed anche il diluente Humbrol contiene in percentuale una determinata quantità di acetone, dunque non so quanto questi colori siano consigliabili.
Giuro che li ho usati un'infinità di volte e non hanno mai lasciato la benché minima traccia.

Fortuna, non saprei spiegarlo in altro modo.
Io pratico il modellismo aeronautico da almeno 23 anni e gli smalti Humbrol li ho sempre utilizzati e la il diluirli con l'acetone accelera l'essiccazione perché come si sa evapora rapidamente. Utile specialmente quando i modellini si colorano a pennello, mentre ad aerografo è meglio utilizzare il diluente Humbrol che avendo una percentuale minore di acetone rallenta l'asciugatura del colore.

Per le penne, se proprio dovessi consigliare un colore da modellismo segnalerei i colori acrilici diluibili con acqua o al massimo acqua distillata. Molto validi sono i Tamiya o i Testor...
Però comunque sia io personalmente non li utilizzerei mai sulle penne.

Offline Mrbones67

  • Special Guest
  • Hero Member
  • *********
  • Karma: +0/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #16 il: Maggio 02, 2011, 21:26:33 pm »
Se leggete la descrizione della IOSSO contiene anch'essa tagli leggeri di solventi petrolici e ammoniaca: la quantità fa la differenza!!! Ricordo da bambino di aver visto uno che personalizzava i coltellini svizzeri con una pasta bianca...ma non saprò mai di che si trattasse...mi accontenterò della pasta rossa :set2010089: :set2010078:
C'è un'altra pasta più densa, si usa pure per le piastre dei ferri da stiro: va benissimo anche questa, io ci lucido a specchio pure i vetri (in plastica!)degli orologi che si graffiano. Si chiama SPLENDOR - PASTA LUCIDANTE. Va bene per celluloide e ebanite. :set2010001:

Offline pedewall

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +1/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #17 il: Maggio 02, 2011, 23:12:04 pm »

Provate con i pastelli a cera, quelli grossi almeno 1 cm.
Possibilità di danni 0, reversibilità totale.

Online turin-pens

  • 100.831 fotografie in archivio. Traguardo 100.000 ABBATTUTO
  • Amministratore
  • Hero Member
  • *****
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
  • Traguardo 200.000 ormai prossimo
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #18 il: Maggio 02, 2011, 23:25:51 pm »

Provate con i pastelli a cera, quelli grossi almeno 1 cm.
Possibilità di danni 0, reversibilità totale.

 :set2010001:

Online Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #19 il: Maggio 03, 2011, 20:30:01 pm »
Quale è un buon prodotto per rifare il bianco delle scritte? Io uso...i colori a tempera del pargolo!!!
Spremutina, passatina con pannetto o fazzolettino asciutto, pochi secondi di attesa e...passatina con stesso pannetto umidiccio per togliere il sovrappiù. Rozzo ma efficace...e reversibile, ma solo se si vuole: benchè venga via subito con acqua, la tempera secca dura più di quel che si può pensare. Certo devono essere deep engravings

Se vuoi un risultato più stabile, ma non per questo totalmente irreversibile, puoi utilizzare gli smalti da modellismo Humbrol (barattolini mignon in metallo). Non intaccano la celluloide né tantomeno l'ebanite. Ne esistono comunque anche versioni all'acqua. Ne dai la quantità minima per riempire le scritte ed appena asciuga, per portare via lo smalto in eccesso, strusci la penna su un panno morbido steso su un piano con una piccola quantità di IOSSO. E' chiaro che il risultato varia molto in funzione di quanto sono incise le scritte.
Se ti penti, con la punta di uno stecchino, uno spazzolino da denti ed una lucidata riporti tutto allo status quo ante.

Ma i colori Humbrol se intendi gli ENAMEL classici utilizzabili anche ad aerografo, sono diluibili con l'acetone ed anche il diluente Humbrol contiene in percentuale una determinata quantità di acetone, dunque non so quanto questi colori siano consigliabili.
Giuro che li ho usati un'infinità di volte e non hanno mai lasciato la benché minima traccia.

Fortuna, non saprei spiegarlo in altro modo.
Io pratico il modellismo aeronautico da almeno 23 anni e gli smalti Humbrol li ho sempre utilizzati e la il diluirli con l'acetone accelera l'essiccazione perché come si sa evapora rapidamente. Utile specialmente quando i modellini si colorano a pennello, mentre ad aerografo è meglio utilizzare il diluente Humbrol che avendo una percentuale minore di acetone rallenta l'asciugatura del colore.

Per le penne, se proprio dovessi consigliare un colore da modellismo segnalerei i colori acrilici diluibili con acqua o al massimo acqua distillata. Molto validi sono i Tamiya o i Testor...
Però comunque sia io personalmente non li utilizzerei mai sulle penne.
No, non può essere fortuna, l'ho fatto una quantità di volte tale che non potrebbe essere andato sempre bene solo per fortuna. Per esempio un sacco di volte ho rifatto le righe colorate sulle Conklin Endura.
Usare le versioni all'acqua può essere una ulteriore forma di cautela, ma vi invito a provare gli smalti su qualche rottame, pronto a scommettere che non accadrà nulla alla celluloide.

Online turin-pens

  • 100.831 fotografie in archivio. Traguardo 100.000 ABBATTUTO
  • Amministratore
  • Hero Member
  • *****
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
  • Traguardo 200.000 ormai prossimo
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #20 il: Maggio 03, 2011, 21:25:36 pm »
Quale è un buon prodotto per rifare il bianco delle scritte? Io uso...i colori a tempera del pargolo!!!
Spremutina, passatina con pannetto o fazzolettino asciutto, pochi secondi di attesa e...passatina con stesso pannetto umidiccio per togliere il sovrappiù. Rozzo ma efficace...e reversibile, ma solo se si vuole: benchè venga via subito con acqua, la tempera secca dura più di quel che si può pensare. Certo devono essere deep engravings

Se vuoi un risultato più stabile, ma non per questo totalmente irreversibile, puoi utilizzare gli smalti da modellismo Humbrol (barattolini mignon in metallo). Non intaccano la celluloide né tantomeno l'ebanite. Ne esistono comunque anche versioni all'acqua. Ne dai la quantità minima per riempire le scritte ed appena asciuga, per portare via lo smalto in eccesso, strusci la penna su un panno morbido steso su un piano con una piccola quantità di IOSSO. E' chiaro che il risultato varia molto in funzione di quanto sono incise le scritte.
Se ti penti, con la punta di uno stecchino, uno spazzolino da denti ed una lucidata riporti tutto allo status quo ante.

Ma i colori Humbrol se intendi gli ENAMEL classici utilizzabili anche ad aerografo, sono diluibili con l'acetone ed anche il diluente Humbrol contiene in percentuale una determinata quantità di acetone, dunque non so quanto questi colori siano consigliabili.
Giuro che li ho usati un'infinità di volte e non hanno mai lasciato la benché minima traccia.

Fortuna, non saprei spiegarlo in altro modo.
Io pratico il modellismo aeronautico da almeno 23 anni e gli smalti Humbrol li ho sempre utilizzati e la il diluirli con l'acetone accelera l'essiccazione perché come si sa evapora rapidamente. Utile specialmente quando i modellini si colorano a pennello, mentre ad aerografo è meglio utilizzare il diluente Humbrol che avendo una percentuale minore di acetone rallenta l'asciugatura del colore.

Per le penne, se proprio dovessi consigliare un colore da modellismo segnalerei i colori acrilici diluibili con acqua o al massimo acqua distillata. Molto validi sono i Tamiya o i Testor...
Però comunque sia io personalmente non li utilizzerei mai sulle penne.
No, non può essere fortuna, l'ho fatto una quantità di volte tale che non potrebbe essere andato sempre bene solo per fortuna. Per esempio un sacco di volte ho rifatto le righe colorate sulle Conklin Endura.
Usare le versioni all'acqua può essere una ulteriore forma di cautela, ma vi invito a provare gli smalti su qualche rottame, pronto a scommettere che non accadrà nulla alla celluloide.
 
Non dubito,( a breve). Ho provato anche io molti anni fa, poi mi sono detto come mai non ho mai visto smalti nelle incisioni fatte dalle Case? Perchè anche la Gravo( macchine per incidere) fornisce dei particolari pastelli per colorare le scritte sulle materie plastiche e invece particolari smalti per i metalli? Allora ho pensato che un motivo ci sarà sicuramente stato e pensandoci il motivo erano i solventi.

Online Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #21 il: Maggio 04, 2011, 16:52:26 pm »
Quale è un buon prodotto per rifare il bianco delle scritte? Io uso...i colori a tempera del pargolo!!!
Spremutina, passatina con pannetto o fazzolettino asciutto, pochi secondi di attesa e...passatina con stesso pannetto umidiccio per togliere il sovrappiù. Rozzo ma efficace...e reversibile, ma solo se si vuole: benchè venga via subito con acqua, la tempera secca dura più di quel che si può pensare. Certo devono essere deep engravings

Se vuoi un risultato più stabile, ma non per questo totalmente irreversibile, puoi utilizzare gli smalti da modellismo Humbrol (barattolini mignon in metallo). Non intaccano la celluloide né tantomeno l'ebanite. Ne esistono comunque anche versioni all'acqua. Ne dai la quantità minima per riempire le scritte ed appena asciuga, per portare via lo smalto in eccesso, strusci la penna su un panno morbido steso su un piano con una piccola quantità di IOSSO. E' chiaro che il risultato varia molto in funzione di quanto sono incise le scritte.
Se ti penti, con la punta di uno stecchino, uno spazzolino da denti ed una lucidata riporti tutto allo status quo ante.

Ma i colori Humbrol se intendi gli ENAMEL classici utilizzabili anche ad aerografo, sono diluibili con l'acetone ed anche il diluente Humbrol contiene in percentuale una determinata quantità di acetone, dunque non so quanto questi colori siano consigliabili.
Giuro che li ho usati un'infinità di volte e non hanno mai lasciato la benché minima traccia.

Fortuna, non saprei spiegarlo in altro modo.
Io pratico il modellismo aeronautico da almeno 23 anni e gli smalti Humbrol li ho sempre utilizzati e la il diluirli con l'acetone accelera l'essiccazione perché come si sa evapora rapidamente. Utile specialmente quando i modellini si colorano a pennello, mentre ad aerografo è meglio utilizzare il diluente Humbrol che avendo una percentuale minore di acetone rallenta l'asciugatura del colore.

Per le penne, se proprio dovessi consigliare un colore da modellismo segnalerei i colori acrilici diluibili con acqua o al massimo acqua distillata. Molto validi sono i Tamiya o i Testor...
Però comunque sia io personalmente non li utilizzerei mai sulle penne.
No, non può essere fortuna, l'ho fatto una quantità di volte tale che non potrebbe essere andato sempre bene solo per fortuna. Per esempio un sacco di volte ho rifatto le righe colorate sulle Conklin Endura.
Usare le versioni all'acqua può essere una ulteriore forma di cautela, ma vi invito a provare gli smalti su qualche rottame, pronto a scommettere che non accadrà nulla alla celluloide.
 
Non dubito,( a breve). Ho provato anche io molti anni fa, poi mi sono detto come mai non ho mai visto smalti nelle incisioni fatte dalle Case? Perchè anche la Gravo( macchine per incidere) fornisce dei particolari pastelli per colorare le scritte sulle materie plastiche e invece particolari smalti per i metalli? Allora ho pensato che un motivo ci sarà sicuramente stato e pensandoci il motivo erano i solventi.

Siamo assolutamente daccordo che la celluloide delle nostre penne sia un materiale delicato e che molte siano le sostanze chimiche che possono procurargli danni irreparabili. Se le penne avessero i capelli gli si drizzerebbero in testa al solo sentir parlare di solventi per vernici!
Però non è proprio sempre così; L'acquaragia, per esempio, non la danneggia. Gli smalti Humbrol allo stato "nature" utilizzano evidentemente il solvente che viene dalla stessa casa venduto, che con l'acquaragia è pappa & ciccia (probabilemnte solo un pò più raffinato ed un pò meno puzzolente) e pertanto non fanno danni.
Comunque della stessa casa esiste anche la versione all'acqua (hanno il contenitore in palstica) e siamo concordi che con quello ci si mette al riparo da malaugurate variazioni che magari poterebbero essere introdotte nella produzione. Dopodiché ognuno utilizzi ciò che preferisce, a seconda dei propri gusti e delle proprie esigenze.
Mai comunque mi sognerei di consigliare agli amici del forum soluzioni anche solo potenzialmente dannose senza prima metterli in guardia.
Poi, detto tra noi, a me questi interventi piacciano solo se finalizzati a ripristinare una situazione d'origine, tipo il numero rosso sul fondello delle Waterman's, o giusto i righini colorati sulle Endura. Non credo che fossero molti altri i casi di penne prodotte con il colore nelle incisioni. Mi sembra piuttosto una mania intervenuta ai giorni nostri, che trovo giustificabile per esigenze fotografiche, ma molto meno "perché così sembra appena uscita di fabbrica".   

Offline Ambros

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +1/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #22 il: Maggio 04, 2011, 18:01:18 pm »
Anche io sono tendenzialmente contrario a "colorare" le scritte,
anche se in passato talvolta mi è capitato di farlo,
sia con gli Humbrol all'acqua che col banale bianchetto.

Aggiungerei che sono anche contrario alle penne vintage superlucidate,
che sembrano nuove di fabbrica: se un oggetto è vintage, i segni del tempo - se non deturpanti -
sono una componente dell'oggetto che deve normalmente essere presente.

Online Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #23 il: Maggio 04, 2011, 19:38:21 pm »
Anche io sono tendenzialmente contrario a "colorare" le scritte,
anche se in passato talvolta mi è capitato di farlo,
sia con gli Humbrol all'acqua che col banale bianchetto.

Aggiungerei che sono anche contrario alle penne vintage superlucidate,
che sembrano nuove di fabbrica: se un oggetto è vintage, i segni del tempo - se non deturpanti -
sono una componente dell'oggetto che deve normalmente essere presente.
Io forse la vedo un pò differente e cerco di spiegarmi con un esempio; se è possibile riportare una penna allo splendore iniziale rispettandone l'originalità, lo faccio con piacere: tolgo i piccoli graffi che ne pregiudicano la lucentezza, se ciò non pregiudica nulla. Allo stesso tempo però non farei mai ri-dorare una clip un pò ottonata.
Ancora: cerco di togliere per quanto possibile la patina marrone dall'ebanite, ma non certo al prezzo di danneggiarne il decoro.
Forse un esempio sui mobili è ancor più indicativo: su un tavolo farei ogni restauro idoneo a ripristinarne lo stato originale, compreso il tirarlo a cera. Ma mai passeri la carteggiatrice sul piano per togliere i segni!

Offline Wallygator

  • Special Guest
  • Hero Member
  • *********
  • Karma: +1/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #24 il: Maggio 04, 2011, 20:14:15 pm »
Anche io sono tendenzialmente contrario a "colorare" le scritte,
anche se in passato talvolta mi è capitato di farlo,
sia con gli Humbrol all'acqua che col banale bianchetto.

Aggiungerei che sono anche contrario alle penne vintage superlucidate,
che sembrano nuove di fabbrica: se un oggetto è vintage, i segni del tempo - se non deturpanti -
sono una componente dell'oggetto che deve normalmente essere presente.
Io forse la vedo un pò differente e cerco di spiegarmi con un esempio; se è possibile riportare una penna allo splendore iniziale rispettandone l'originalità, lo faccio con piacere: tolgo i piccoli graffi che ne pregiudicano la lucentezza, se ciò non pregiudica nulla. Allo stesso tempo però non farei mai ri-dorare una clip un pò ottonata.
Ancora: cerco di togliere per quanto possibile la patina marrone dall'ebanite, ma non certo al prezzo di danneggiarne il decoro.
Forse un esempio sui mobili è ancor più indicativo: su un tavolo farei ogni restauro idoneo a ripristinarne lo stato originale, compreso il tirarlo a cera. Ma mai passeri la carteggiatrice sul piano per togliere i segni!

Non fa un a grinza! Per ciò che concerne la coloritura delle scritte sulle penne, ritengo che serva solo ai fini fotografici per far risaltare l'Imprinting, quindi uso solo i pastelli.

Online turin-pens

  • 100.831 fotografie in archivio. Traguardo 100.000 ABBATTUTO
  • Amministratore
  • Hero Member
  • *****
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
  • Traguardo 200.000 ormai prossimo
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #25 il: Maggio 04, 2011, 20:52:19 pm »
Mi ripeto per alcune piccole precisazioni, le uniche scritte che venivano colorate sulle penne erano le personalizzazioni e le pubblicità e venivano colorate con i pastelli della Gravograph. Quelle in uso oggi sono per quel che mi riguarda a scopo fotografico dopo di che spazzolino di martora acqua e sapone e passa la paura, così tutto torna come in origine. Peri il resto parlando di restauri  so per esperienza che occorre molta attenzione e preparazione. Non si dovrebbero mai apportare modifiche irreversibili, per fare ciò bisogna conoscere molto bene la materia. Insintesi ci si può improvvisare in ogni cosa ma poi se ne pagano le conseguenze e lo vediamo bene in ogni pen-show. L'ebanite si può ripristinare nel colore senza compromettere nulla.Alle volte per ridare lucentezza, che è propria della celluloide è sufficiente la pulizia ma la spazzolatrice la lascerei a mani esperte.Poi cari amici ognuno e padrone delle proprie penne e di dare sfogo al desiderio di intervenire personalmente.

Offline f.hawks

  • Special Guest
  • Hero Member
  • *********
  • Karma: +2/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #26 il: Maggio 04, 2011, 20:54:24 pm »
scusate l'intrusione: perchè non l'uni posca? anche questo viene poi via che è una bellezza..... l'ho provato tranquillamente e non mi sembra male

Online Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Montblanc 30 Aranzione
« Risposta #27 il: Maggio 04, 2011, 23:12:09 pm »
scusate l'intrusione: perchè non l'uni posca? anche questo viene poi via che è una bellezza..... l'ho provato tranquillamente e non mi sembra male
Potrebbe effettivamente essere un'ottima idea.

Tags:
 

       
Twittear