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Penne Stilografiche Italiane => Omas => Topic aperto da: sbroglia - Marzo 08, 2010, 12:54:13 pm
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Desidero aprire la sezione Omas in maniera provocatoria, non presentando una delle meraviglie di origine felsinea ma con un marchio la cui paternita' spesso si imputa al Simoni.
Come è ormai noto il marchio FIPS è ascrivibile a Francesco Fetti, fondatore di uno dei negozi storici di penne a Roma ed ancora in attività.
Il Fetti aveva buonissimi rapporti con tutti i produttori di penne stilografiche ed in particolare con Armando Simoni dal quale , sembra, si sia fatto produrre le proprie penne con il brand FIPS.
Devo essere sincero che nel corso degli anni mi sono capitate alcune penne a marchio FIPS che poco hanno a vedere con la produzione Omas, ma questo lo vediamo in seguito...
qui mostrata è una bellissima penna databile intorno ai primissimi anni '30 con classica forma che si richiama alle Duofold ma di diametro più piccolo anche se di lunghezza importante.
La celluloide è di un meraviglioso mogano marmorizzato e il pennino è bicolore ( vi ricorda niente?)
attendo vostri commenti....
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Beh, Stefano, quela celluloide stile "gianduiotto" ( io la chiamo così, forse sarebbe più corretto chiamarla con il nome che gli dette Waterman:"Mahogany"), non l'hanno usata in molti nel panorama italiano. Credo che sia una delle combinazioni più accattivanti. Personalmente l'ho vista solo in Columbus e in una Minerva, di cui non trovo più le foto, ma che tu conosci bene ::) e di cui forse hai ancora una pic.
Allego una brutta foto, vecchissima, di una Minerva Ellittica marcata F.I.P.S.in questo caso la paternità non é dubbia...
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penna esageratamente bella !!
cosa pensi di questa?
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Bella, davvero.
Dico, però, non é che Omas di rientranti in ebanite non ne abbia fatte....
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lo penso anche io.
ma chi gliele faceva?
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Io Ho sempre pensato che ci fosse lo zampino di Columbus. Però questa... con le zigrinature verticali, ha un'aria tanto torinese...
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ti stai sbilanciando?
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Beh, io credo di essere abbastanza imparziale, non sono né "torinista", né "bolognista", mi limito a guardare le penne, a fare delle ipotesi e, se i dati a disposizione lo permettono, a trarre delle conclusioni, sempre suscettibili di variazione e correzione.
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Sicuramente è un bel mistero! bravo chi riuscirà a dipanare la nebbia che avvolge la produzione F.I.P.S. in modo certo.