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Penne Stilografiche da tutto il mondo - Penne a sfera e roller => Il resto del mondo => Topic aperto da: Geofisico - Marzo 08, 2014, 08:52:00 am
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...Buongiorno a tutti.
Pubblico oggi alcune foto di una penna marcata Biro...
La penna in questione potrebbe essere stata prodotta in Argentina fra il 40 ed il 45 prima che il brevetto venisse ceduto al conte Bic...
...Da notare che l'anello in ottone posto sopra la clip che avviluppa il bottoncino di plastica nero e' incisa la scritta "case foreign"...Pare anche vi fosse stata una produzione europea (forse inglese).
(http://s27.postimg.org/bu6u0us33/P1020493.jpg) (http://postimg.org/image/bu6u0us33/)
(http://s29.postimg.org/sdp9ex00j/P1020492.jpg) (http://postimg.org/image/sdp9ex00j/)
(http://s21.postimg.org/hhodp65ib/P1020489.jpg) (http://postimg.org/image/hhodp65ib/)
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La storia della "penna Biro" potrebbe essere un po' più complessa, stando a ciò che ci racconta "Penne da collezione" (P. Maggi - G. Negretti - F. Nencini) nel capitolo relativo alla Wahl - Eversharp, che proprio su questa vicenda giocò il proprio destino, perdendo clamorosamente. Riporto testualmente:
Dopo aver conquistato co la Eberhard Faber, quelli che apparivano come i diritti esclusivi per il brevetto della penna a sfera, la Eversharp si preparò in gran segreto e gran dispendio di capitali a un lancio colossale. La nuova esclusiva penna a sfera era stata denominata CA (da Capillary Action) poteva scrivere in continuazione per 257 ore prima di esaurire la cartuccia, e su qualunque superficie. Ma, prima ancora che la Eversharp arrivasse a iniziare la produzione ai dealers, fu bruciata sul tempo dalla concorrenza. Il 18 ottobre 1945, la Reynold's metteva in vendita presso i grandi magazzini Gimbel's di New York la prima penna a sfera. Nel primo giorno le vendite toccarono l'incredibile cifra di 100 mila dollari: a 12 dollari e 50 cents, il rivoluzionario strumento di scrittura si vendeva come il pane.
Nonostante questa amara sospresa , e quella ancora più amara di perdere la battaglia legale contro la Reynold's (in quanto si scoprì che il brevetto della penna a sfera , depositato nel lontano 1888 da un certo John Loud, era ampiamente decaduto, e quindi ognuno poteva fabbricare penne a sfera a suo piacimento), la la ball pointer CA della Eversharp conobbe inizialmente un rapido boom. Ma alla fine del 1947 questo si trasformò in un fallimento, perché le cartucce erano difettose e le penne della concorrenza (Reynold's, e soprattutto Parker) molto migliori.
Vi mostro quelle che credo possano essere le due protagoniste di questa storia: la Reynold's e la Eversharp CA.
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Credo che la storia della penna biro sia molto affascinante e coinvolgente, col coinvolgimento di moltissime persone tanto da essere degna di una spy story.
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La storia della "penna Biro" potrebbe essere un po' più complessa, stando a ciò che ci racconta "Penne da collezione" (P. Maggi - G. Negretti - F. Nencini) nel capitolo relativo alla Wahl - Eversharp, che proprio su questa vicenda giocò il proprio destino, perdendo clamorosamente. Riporto testualmente:
Dopo aver conquistato co la Eberhard Faber, quelli che apparivano come i diritti esclusivi per il brevetto della penna a sfera, la Eversharp si preparò in gran segreto e gran dispendio di capitali a un lancio colossale. La nuova esclusiva penna a sfera era stata denominata CA (da Capillary Action) poteva scrivere in continuazione per 257 ore prima di esaurire la cartuccia, e su qualunque superficie. Ma, prima ancora che la Eversharp arrivasse a iniziare la produzione ai dealers, fu bruciata sul tempo dalla concorrenza. Il 18 ottobre 1945, la Reynold's metteva in vendita presso i grandi magazzini Gimbel's di New York la prima penna a sfera. Nel primo giorno le vendite toccarono l'incredibile cifra di 100 mila dollari: a 12 dollari e 50 cents, il rivoluzionario strumento di scrittura si vendeva come il pane.
Nonostante questa amara sospresa , e quella ancora più amara di perdere la battaglia legale contro la Reynold's (in quanto si scoprì che il brevetto della penna a sfera , depositato nel lontano 1888 da un certo John Loud, era ampiamente decaduto, e quindi ognuno poteva fabbricare penne a sfera a suo piacimento), la la ball pointer CA della Eversharp conobbe inizialmente un rapido boom. Ma alla fine del 1947 questo si trasformò in un fallimento, perché le cartucce erano difettose e le penne della concorrenza (Reynold's, e soprattutto Parker) molto migliori.
Vi mostro quelle che credo possano essere le due protagoniste di questa storia: la Reynold's e la Eversharp CA.
...Pare che Biro fosse povero in canna...Accadeva spesso che aziende solide provassero ad aggirare i brevetti...Un po quello che successe a Meucci contro la Bell negli Stati Uniti...Molto interessante...
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La storia della "penna Biro" potrebbe essere un po' più complessa, stando a ciò che ci racconta "Penne da collezione" (P. Maggi - G. Negretti - F. Nencini) nel capitolo relativo alla Wahl - Eversharp, che proprio su questa vicenda giocò il proprio destino, perdendo clamorosamente. Riporto testualmente:
Dopo aver conquistato co la Eberhard Faber, quelli che apparivano come i diritti esclusivi per il brevetto della penna a sfera, la Eversharp si preparò in gran segreto e gran dispendio di capitali a un lancio colossale. La nuova esclusiva penna a sfera era stata denominata CA (da Capillary Action) poteva scrivere in continuazione per 257 ore prima di esaurire la cartuccia, e su qualunque superficie. Ma, prima ancora che la Eversharp arrivasse a iniziare la produzione ai dealers, fu bruciata sul tempo dalla concorrenza. Il 18 ottobre 1945, la Reynold's metteva in vendita presso i grandi magazzini Gimbel's di New York la prima penna a sfera. Nel primo giorno le vendite toccarono l'incredibile cifra di 100 mila dollari: a 12 dollari e 50 cents, il rivoluzionario strumento di scrittura si vendeva come il pane.
Nonostante questa amara sospresa , e quella ancora più amara di perdere la battaglia legale contro la Reynold's (in quanto si scoprì che il brevetto della penna a sfera , depositato nel lontano 1888 da un certo John Loud, era ampiamente decaduto, e quindi ognuno poteva fabbricare penne a sfera a suo piacimento), la la ball pointer CA della Eversharp conobbe inizialmente un rapido boom. Ma alla fine del 1947 questo si trasformò in un fallimento, perché le cartucce erano difettose e le penne della concorrenza (Reynold's, e soprattutto Parker) molto migliori.
Vi mostro quelle che credo possano essere le due protagoniste di questa storia: la Reynold's e la Eversharp CA.
...Pare che Biro fosse povero in canna...Accadeva spesso che aziende solide provassero ad aggirare i brevetti...Un po quello che successe a Meucci contro la Bell negli Stati Uniti...Molto interessante...
Vero, Lazlo Biro morì povero in Argentina, dove era arrivato alla fine degli anni Trenta dall'Ungheria. Si era fatto naturalizzare anche per potersi dedicare agli affari (era anche giornalista) e in particolare per brevettare e commercializzare la sua invenzione, la penna a sfera appunto. Il suo brevetto è del 1943 ma le difficoltà di produzione lo costrinsero a cedere il brevetto a Marcel Bich, il barone francese. Che però era nato a.... Torino! E aveva sviluppato la sua azienda a Chatillon, dove fabbricava calze. La penna a sfera e lo sfruttamento intensivo dei derivati della lavorazione per i rasoi resero ricchissimo Bich, che nel frattempo aveva tolto la "h" dal marchio. Fu anche un grande benché sfortunato protagonista della Coppa America di vela. Insomma, tutto riporta nel capoluogo sabaudo...
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...Vero Renzo quanto affermi :set2010001:
Il Conte Bich (o barone) nacque a Torino ma, cosi' come per Ettore Bugatti, furono i francesi a valorizzarlo...Persino la SIMCA che ricorderai bene visto che non siamo piu' ragazzini, fu creata da un ex ingegnere della FIAT emigrato in Francia.
Molto interessante il tuo intervento ma francamente non so se per noi lasciare andare via questi personaggi possa essere considerato motivo di vanto.
Pier
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Come dimenticare la Simca 1000, un classico delle scuole medie!
D'altra parte all'inizio commercializzava in Francia auto Fiat, prevalentemente a motore posteriore....
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...Siamo purtroppo specializzati nel farli "scappare" i nostri geni :set2010037:
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...Siamo purtroppo specializzati nel farli "scappare" i nostri geni :set2010037:
Amara verità, anzi amarissima...
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È di Bich anche il castello di Ussel, vicino a Chatillon. Donato dal barone alla Vallè, ospit mostre estemporanee. Si trova in una posizione bellissima, che domina la valle. Merita una visita, magari su due ruote, perchè "con due ruote e una sella la vita è più bella", come dice lo Stefano Disegni.
Ho sempre snobbato le penne a sfera, ma dopo il racconto del Tubi ed aver visto le sue foto, devo ricredermi.
Mi sono anche chiesto se il Tubi, nella sua limitata collezione di strumenti da scrittura, ha uno dei primi esemplari di sassi di grafite usati dai Cro Magnon o uno degli strali usati da Yahweh per scrivere la Tavole dell Legge.
:set2010037:
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È di Bich anche il castello di Ussel, vicino a Chatillon. Donato dal barone alla Vallè, ospit mostre estemporanee. Si trova in una posizione bellissima, che domina la valle. Merita una visita, magari su due ruote, perchè "con due ruote e una sella la vita è più bella", come dice lo Stefano Disegni.
Ho sempre snobbato le penne a sfera, ma dopo il racconto del Tubi ed aver visto le sue foto, devo ricredermi.
Mi sono anche chiesto se il Tubi, nella sua limitata collezione di strumenti da scrittura, ha uno dei primi esemplari di sassi di grafite usati dai Cro Magnon o uno degli strali usati da Yahweh per scrivere la Tavole dell Legge.
:set2010037:
Naturalmente.
Lo conservo insieme ai primi scalpelli usati dagli uomini primitivi per le incisioni nelle grotte.
Anche se un po' fuori tema ho anche l'osso impugnato dal primate come clava dopo la comparsa del monolito (2001 Odissea nello spazio)
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...Vero Renzo quanto affermi :set2010001:
Il Conte Bich (o barone) nacque a Torino ma, cosi' come per Ettore Bugatti, furono i francesi a valorizzarlo...Persino la SIMCA che ricorderai bene visto che non siamo piu' ragazzini, fu creata da un ex ingegnere della FIAT emigrato in Francia.
Molto interessante il tuo intervento ma francamente non so se per noi lasciare andare via questi personaggi possa essere considerato motivo di vanto.
Pier
Non proprio... La cessione del brevetto a Bich non fu nella tempistica che descrivi. La prima ditta non argentina ad avere il brevetto Biro fu la Miles, una ditta britannica che fabbricava aerei. Tra l'altro fu la Miles a chiamarla "Biro"! La penna originale argentina, infatti, si chiamava "Birome", nome ancora in uso in quella parte del mondo. La Eversharp ebbe pure i brevetti Biro, prima della BIC! UN altro pioniere, anche se truffaldino...; fu Reynolds, che copiò la Birome, senza averne i diritti. Ebbe all'inizio un enorme successo negli USA, ma i difetti di fabbricazione della punta e il fatto che l'inchiostro fermentava, causando a volte una mini esplosione della penna, lo ridussero presto al fallimento. La marca Reynolds sopravvive ancora oggi in India e in Francia ed è ora una sottomarca della BIC!
Questa è una Birome originale, da poco parte della mia collezione:
(http://thumbs2.ebaystatic.com/d/l225/m/mDwt9n07AdXhdl--1jKdDlw.jpg)
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Nonostante questa amara sospresa , e quella ancora più amara di perdere la battaglia legale contro la Reynold's (in quanto si scoprì che il brevetto della penna a sfera , depositato nel lontano 1888 da un certo John Loud, era ampiamente decaduto, e quindi ognuno poteva fabbricare penne a sfera a suo piacimento), la la ball pointer CA della Eversharp conobbe inizialmente un rapido boom. Ma alla fine del 1947 questo si trasformò in un fallimento, perché le cartucce erano difettose e le penne della concorrenza (Reynold's, e soprattutto Parker) molto migliori.[/i]
Vi mostro quelle che credo possano essere le due protagoniste di questa storia: la Reynold's e la Eversharp CA.
Tutto giusto fino a quando hai detto che le Reynolds erano migliori...! TUTTE le Reynolds vendute da Gimbels furono rimandate al fabbricante perchè non funzionavano. Partite con un prezzo esorbitante di 12 dollari, dopo pochi mesi si vendevano a meno di un dollaro.
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Naturalmente.
Lo conservo insieme ai primi scalpelli usati dagli uomini primitivi per le incisioni nelle grotte.
Anche se un po' fuori tema ho anche l'osso impugnato dal primate come clava dopo la comparsa del monolito (2001 Odissea nello spazio)
Bello l'osso! L'ho cercato anche io, su eBay.... Volevo metterlo in mostra accanto a questa penna:
(http://s26.postimg.org/8exwwhdnd/sopen_jpg.png)
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...Vero Renzo quanto affermi :set2010001:
Il Conte Bich (o barone) nacque a Torino ma, cosi' come per Ettore Bugatti, furono i francesi a valorizzarlo...Persino la SIMCA che ricorderai bene visto che non siamo piu' ragazzini, fu creata da un ex ingegnere della FIAT emigrato in Francia.
Molto interessante il tuo intervento ma francamente non so se per noi lasciare andare via questi personaggi possa essere considerato motivo di vanto.
Pier
Non proprio... La cessione del brevetto a Bich non fu nella tempistica che descrivi. La prima ditta non argentina ad avere il brevetto Biro fu la Miles, una ditta britannica che fabbricava aerei. Tra l'altro fu la Miles a chiamarla "Biro"! La penna originale argentina, infatti, si chiamava "Birome", nome ancora in uso in quella parte del mondo. La Eversharp ebbe pure i brevetti Biro, prima della BIC! UN altro pioniere, anche se truffaldino...; fu Reynolds, che copiò la Birome, senza averne i diritti. Ebbe all'inizio un enorme successo negli USA, ma i difetti di fabbricazione della punta e il fatto che l'inchiostro fermentava, causando a volte una mini esplosione della penna, lo ridussero presto al fallimento. La marca Reynolds sopravvive ancora oggi in India e in Francia ed è ora una sottomarca della BIC!
Questa è una Birome originale, da poco parte della mia collezione:
(http://thumbs2.ebaystatic.com/d/l225/m/mDwt9n07AdXhdl--1jKdDlw.jpg)
Nonostante questa amara sospresa , e quella ancora più amara di perdere la battaglia legale contro la Reynold's (in quanto si scoprì che il brevetto della penna a sfera , depositato nel lontano 1888 da un certo John Loud, era ampiamente decaduto, e quindi ognuno poteva fabbricare penne a sfera a suo piacimento), la la ball pointer CA della Eversharp conobbe inizialmente un rapido boom. Ma alla fine del 1947 questo si trasformò in un fallimento, perché le cartucce erano difettose e le penne della concorrenza (Reynold's, e soprattutto Parker) molto migliori.[/i]
Vi mostro quelle che credo possano essere le due protagoniste di questa storia: la Reynold's e la Eversharp CA.
Tutto giusto fino a quando hai detto che le Reynolds erano migliori...! TUTTE le Reynolds vendute da Gimbels furono rimandate al fabbricante perchè non funzionavano. Partite con un prezzo esorbitante di 12 dollari, dopo pochi mesi si vendevano a meno di un dollaro.
Correzioni interessanti, sulle biro sono carente in fatto di informazioni storiche anche se riconosco che l'idea di base fu ed è ancora estremamente innovativa.
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...Mi associo alle affermazioni di Riccardo.
Pure io non sono un esperto di penne a sfera essendo un appassionato di stilografiche vintage partendo dagli anni 50 a recedere sino agli inizi del secolo...
Possiedo due di queste biro da me acquistate piu' per curiosita' che per particolare interesse ma detto fra noi non sono penne che mi fanno impazzire...
Molto interessanti le tue annotazioni...Non si finisce mai d'imparare...
Pier
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Riccardo e Pierluigi, grazie delle gentili parole! Io amo anche le penne a sfera. La mia preferita è una classica penna introdotta nel 1956 ed ancora in produzione in UK e Nuova Zelanda: la BIC M10. Tra l'altro è, per esperienza personale, la penna dei piloti. Costa poco, il meccanismo di estrazione della punta è affidabile anche quando si portano i guanti ed entra alla perfezione nel taschino posto sulla manica di combinazioni di volo e giubbotti. La M10 era nota come BIC Clic.
(http://2.bp.blogspot.com/_yrHR_xt0EN4/TIu0Q_hBL_I/AAAAAAAAH_0/b5cULH_l3IM/s1600/-img_produit-XL-37318_1.jpg)
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Ricevute oggi! Tre sono segnate dalla clip che è stata fatta ruotare, un'altra ha un graffio leggerissimo da clip, ma le altre sono perfette, senza graffi o ossidazione di sorta.
Rare a trovarsi, specie in queste condizioni. Le aggiungo alle Reynolds Rocket, Reynolds 400, Birome, Eversharp, Biro UK e alla altre penne a sfera d'annata!
(http://s26.postimg.org/jn8xg6teh/Rey_Inter2.jpg)
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Bellissime e molto particolari. Corpo in plastica colorata o alluminio anodizzato?
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Alluminio anodizzato.
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:set2010001: :set2010001: Design particolare. Il cappuccio in basso chiude a scatto o é solo a frizione?
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Il cappuccio in basso si leva (c'è un anello nel fusto della penna che lo tiene fermo) e si pone in alto. La scanalatura corrisponde allo spazio occupato dalla clip. Sul fondo del cappuccio è presente un punto rosso, che allerta l'utente che la punta è esposta.
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Grazie, simpatica idea la scanalatura per far posto alla clip.
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Memorie corte, ve l'avevo già fatta vedere qui: http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=5669.msg56479#msg56479
Certo che tutti i colori insieme fanno un'altra figura.
Ma scrivono?
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Uniamo tutto?
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Memorie corte, ve l'avevo già fatta vedere qui: http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=5669.msg56479#msg56479
Certo che tutti i colori insieme fanno un'altra figura.
Ma scrivono?
No! La sfera è bloccata dall'inchiostro indurito. La punta è perfetta: magari riscaldandola per fare ammorbidire l'inchiostro, qualcosa uscirebbe...
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Uniamo tutto?
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Per me unisci pure! I post sono complementari. :)
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Uniamo tutto?
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Per me unisci pure! I post sono complementari. :)
Fatto
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Memorie corte, ve l'avevo già fatta vedere qui: http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=5669.msg56479#msg56479
Certo che tutti i colori insieme fanno un'altra figura.
Ma scrivono?
No! La sfera è bloccata dall'inchiostro indurito. La punta è perfetta: magari riscaldandola per fare ammorbidire l'inchiostro, qualcosa uscirebbe...
Affaraccio.
La Reinold non ha un refill: intera penna è piena d'inchiostro. Pulirla è stata la cosa più ardua. Poi, come si vede guardando attentamente la foto, ho tagliato la punta in ottone inserendo al suo interno un refill moderno.
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Sei un genio, per ogni guaio trovi sempre il modo migliore per mettere a posto le cose.
:set2010001: :set2010090: :set2010090:
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Sei un genio, per ogni guaio trovi sempre il modo migliore per mettere a posto le cose.
:set2010001: :set2010090: :set2010090:
Esagerato!
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No, dico semplicemente la verità ho una grande ammirazione nei tuoi confronti per come riesci sempre a sistemare una rottura o restaurare una penna.
Chapeau
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Memorie corte, ve l'avevo già fatta vedere qui: http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=5669.msg56479#msg56479
Certo che tutti i colori insieme fanno un'altra figura.
Ma scrivono?
No! La sfera è bloccata dall'inchiostro indurito. La punta è perfetta: magari riscaldandola per fare ammorbidire l'inchiostro, qualcosa uscirebbe...
Affaraccio.
La Reinold non ha un refill: intera penna è piena d'inchiostro. Pulirla è stata la cosa più ardua. Poi, come si vede guardando attentamente la foto, ho tagliato la punta in ottone inserendo al suo interno un refill moderno.
Ho visto! Io ho fatto lo stesso con un paio delle mie Eversharp CA. Queste erano ricaricabili: vendevano l'inchiostro in tubetti tipo quelli del dentifricio. Queste Reynolds le tengo originali. Per fare il pignolo, il nome corretto è Reynolds, non c'è il genitivo sassone. Ciao!!!
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E' vero. La "y" è stata una svista; la "s" finale l'ho invece proprio scordata.
Condivido la scelta: una batteria così bella non vale la pena di trasformarla.
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Con questo tubo si ricaricavano le prime penne a sfera. Da notare che si vendevano anche le sferette di ricambio!!!
(http://s26.postimg.org/7l0806wyh/Ballpens48.jpg)
E questa è la penna Norman del 1948, citata nel foglietto. Costava ben 680 lire nel 1948!
(http://s26.postimg.org/t8p6amxcp/KGr_Hq_V_q0_FCz_HCw_Q5_BQ_kqd_Os_Rg_60_57_1.jpg)
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Magnifico il pieghevole....un bel contributio storico
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Grazie Walter!
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Anche questo è interessante: qui si vede che vendevano sfere di ricambio!!!!
(http://s26.postimg.org/dnv3km7a1/GM1948small.jpg)
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Anche questo è una chicca!!!!!
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Naturalmente.
Lo conservo insieme ai primi scalpelli usati dagli uomini primitivi per le incisioni nelle grotte.
Anche se un po' fuori tema ho anche l'osso impugnato dal primate come clava dopo la comparsa del monolito (2001 Odissea nello spazio)
Bello l'osso! L'ho cercato anche io, su eBay.... Volevo metterlo in mostra accanto a questa penna:
(http://s26.postimg.org/8exwwhdnd/sopen_jpg.png)
Foto fatta durante un volo parabolico?
Alfredo
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E' un famoso prototipo non funzionante creato nel 1959 dai progettisti della Parker, per una serie di articoli divulgatiovi sulle penne del futuro. Fu utilizzato da Stanley Kubrick nel film 2001: Odissea nello Spazio, da cui è tratto il fotogramma che vedi. Come hai giustamente intuito, si tratta di un volo in assenza di gravità!!
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Salve, scusate se riapro questa vecchia discussione ma sapreste dirmi all'incirca quanto vale la penna Norman del 1948. Si trova in ottime condizioni e funziona perfettamente, l'ho ritrovata in un vecchio baule in soffitta. :)
Grazie anticipatamente
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Salve, scusate se riapro questa vecchia discussione ma sapreste dirmi all'incirca quanto vale la penna Norman del 1948. Si trova in ottime condizioni e funziona perfettamente, l'ho ritrovata in un vecchio baule in soffitta. :)
Grazie anticipatamente
Non conosco assolutamente questa penna.
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Salve, scusate se riapro questa vecchia discussione ma sapreste dirmi all'incirca quanto vale la penna Norman del 1948. Si trova in ottime condizioni e funziona perfettamente, l'ho ritrovata in un vecchio baule in soffitta. :)
Grazie anticipatamente
Se perfetta con l'astuccio, direi circa 40€. Qui negli USA si trovano abbastanza facilmente.
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Grazie per la risposta esaustiva... penso custodirò ancora per un bel po questa fantastica penna... chissà un giorno valga una fortuna... :)