Autore Topic: Hi-Fi pensieri  (Letto 39369 volte)

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Offline pedewall

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #15 il: Aprile 10, 2012, 14:47:20 pm »

Giuseppe mi ero dimenticato di complimentarmi per il tuo giradischi da sogno, il Michel Gyro Dec oltre che una meccanica meravigliosa, è anche bello da vedere.

Il passaggio dall’analogico al digitale ha messo in crisi progettisti ed utenti.
Prima si capiva bene come funzionava un giradischi, ma la conversione analogico/digitale basata sui bit e sui processori che compiono migliaia di operazioni al secondo, la si poteva intuire concettualmente, ma non comprendere. 
I lettori CD erano oggetti pratici da usare ed entusiasmavano quasi tutti e si sa l’audiofilo, come tutti gli appassionati, prima lancia in avanti il cuore poi gli corre dietro con la testa, ma tutti erano concordi nel dire che poteva suonare meglio.
Questi apparecchi avevano problemi come la frequenza di campionamento del convertitore D/A ad 1 bit o a chissà quanti, la rigidità della meccanica, come porre rimedio agli errori imputabili alla eccessiva velocità di rotazione del CD che portavano i progettisti ad inventare di tutto, rimanendo senza parole quando gli audiofili dicevano che un CD passato in congelatore, lo chiamavamo “frizzato” da freezer, dopo suonava meglio. Ed era vero nel 90% dei casi, ma nessuno era capace di fornire una spiegazione logica.
I lettori Cd della Sony e della Philips (facenti entrambe parte del consorzio che ha inventato i criteri di realizzazione dei supporti e lettori digitali) erano praticamente uguali, ma quelli Philips suonavano meglio, perché?
Ho un vecchio lettore Philips con campionamento ad 1 bit e meccanica plastica di rotazione sospesa ed equilibrata con quattro molle, nessun sistema elettronico di compensazione od altro, ma suona che è una meraviglia e finchè non si ferma, non lo rimpiazzo.
Anni fa avevo registrato su musicassette le collezioni di dischi dei miei amici, l’avvento del computer e del restauro digitale mi ha portato ad interessarmi dell’argomento digitalizzando queste musiche.  Per alcuni ho fatto una prova. Ho acquistato il CD nuovo che ho confrontato con quello da me digitalizzato: in tutti i casi provati (non tanti perché non butto il denaro) quello realizzato da me originato da una sorgente analogica era migliore.

Tutte queste parole per concordare col tuo pensiero che l’industria discografica ci ha menato per il naso per almeno una ventina di anni.   

Offline alfredop

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #16 il: Aprile 10, 2012, 15:11:40 pm »
Ecco il mio impianto stereo, il disordine dei cavi è dovuto al fatto che mio figlio durante le vacanze pasquali ha voluto montare la Kinect per giocare ad un nuovo titolo Xbox (lo scatolotto bianco a destra).








L'amplificatore "vintage" al piano superiore è un amplificatore AIWA regalatomi da mio padre nel 1981, e che recentemente ho recuperato da casa dei miei.

Il resto è formato da componenti abbastanza standard tutti di recente produzione ed acquisto (anche il giradischi).  La sorgente principale è assente, ed è il mio portatile con cui attraverso un DAC (visibile sotto l'amplificatore AIWA, è la scatoletta argentata) ascolto l'ampia collezione di musica "liquida" in formato non compresso (FLAC) di cui dispongo (ottenuta dal rip dei miei CD).

Alfredo

Offline sbroglia

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #17 il: Aprile 10, 2012, 18:37:34 pm »
 :set2010090: :set2010090: :set2010090: :set2010090: :set2010090: :set2010090:

Offline pedewall

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #18 il: Aprile 10, 2012, 20:07:51 pm »

Alfredo, bello l'Aiwa, apparecchiature così fatte davano l'impressione manovrandole di una grande solidità e robustezza.
Utilizzi un Cambridge Audio il cui ottimo suono è simile agli ampli della NAD.

Se nei tuoi giri per mercati o mercatini trovi un "comunissimo" ampli integrato Pioneer mod A400 (non A400X) del 93 a prezzi di questo mondo (la guida dell'usato gli attribuisce, se in ottime condizioni, un valore di 200 euro), fammi un fischio, sono decenni che lo cerco.


Offline alfredop

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #19 il: Aprile 10, 2012, 21:30:05 pm »
Terrò un occhio aperto per il Pioneer che cerchi, comunque il problema più grosso nei mercatini è che spesso gli amplificatori che vi si trovano sono pasticciati all'interno da riparatori incompetenti.

Alfredo

Online Giuseppe Tubi

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #20 il: Aprile 10, 2012, 22:24:01 pm »

Giuseppe mi ero dimenticato di complimentarmi per il tuo giradischi da sogno, il Michel Gyro Dec oltre che una meccanica meravigliosa, è anche bello da vedere.

Il passaggio dall’analogico al digitale ha messo in crisi progettisti ed utenti.
Prima si capiva bene come funzionava un giradischi, ma la conversione analogico/digitale basata sui bit e sui processori che compiono migliaia di operazioni al secondo, la si poteva intuire concettualmente, ma non comprendere. 
I lettori CD erano oggetti pratici da usare ed entusiasmavano quasi tutti e si sa l’audiofilo, come tutti gli appassionati, prima lancia in avanti il cuore poi gli corre dietro con la testa, ma tutti erano concordi nel dire che poteva suonare meglio.
Questi apparecchi avevano problemi come la frequenza di campionamento del convertitore D/A ad 1 bit o a chissà quanti, la rigidità della meccanica, come porre rimedio agli errori imputabili alla eccessiva velocità di rotazione del CD che portavano i progettisti ad inventare di tutto, rimanendo senza parole quando gli audiofili dicevano che un CD passato in congelatore, lo chiamavamo “frizzato” da freezer, dopo suonava meglio. Ed era vero nel 90% dei casi, ma nessuno era capace di fornire una spiegazione logica.
I lettori Cd della Sony e della Philips (facenti entrambe parte del consorzio che ha inventato i criteri di realizzazione dei supporti e lettori digitali) erano praticamente uguali, ma quelli Philips suonavano meglio, perché?
Ho un vecchio lettore Philips con campionamento ad 1 bit e meccanica plastica di rotazione sospesa ed equilibrata con quattro molle, nessun sistema elettronico di compensazione od altro, ma suona che è una meraviglia e finchè non si ferma, non lo rimpiazzo.
Anni fa avevo registrato su musicassette le collezioni di dischi dei miei amici, l’avvento del computer e del restauro digitale mi ha portato ad interessarmi dell’argomento digitalizzando queste musiche.  Per alcuni ho fatto una prova. Ho acquistato il CD nuovo che ho confrontato con quello da me digitalizzato: in tutti i casi provati (non tanti perché non butto il denaro) quello realizzato da me originato da una sorgente analogica era migliore.

Tutte queste parole per concordare col tuo pensiero che l’industria discografica ci ha menato per il naso per almeno una ventina di anni. 
Gran figata il Gyro Dec! A guardarlo funzionare, con quei globi dorati che ti passano davanti lanciando riflessi, t'ipnotizza. E te lo ricordi suo nonno, il mitico Transcriptor, che s'intravedeva in Arancia meccanica? Libidine allo stato puro!
Secondo me uno dei problemi più grossi dei primi CD era quello che, contrariamente alle roboanti promesse, avevano una gamma dinamica da far ridere i polli.
Poi, come ho scritto precedentemente, solo di recente ho iniziato a sentire dei lettori capaci di creare la spazialità che il vinile restituisce senza problemi. Il mio Primare va già benino, ma uno dei migliori che ho sentito è il Copland valvole. In vero non ne ho ascoltato poi moltissimi.
L'industria discografica c'ha menato per il naso, obbligandoci a comprare i CD anche facendo contemporaneamente decadere la qualità d'incisione del vinile paurosamente.
Ma siccome la farina del diavolo va tutta in crusca, se lo sono preso in tasca alla stragrande perché i CD si copiano strabene, mentre del vinile si poteva fare solo una copia su nastro magnetico, che per quanto valida potesse essere musicalmente, non era un più un disco ma un supporto diverso.

Offline alfredop

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #21 il: Aprile 10, 2012, 23:26:19 pm »

Giuseppe mi ero dimenticato di complimentarmi per il tuo giradischi da sogno, il Michel Gyro Dec oltre che una meccanica meravigliosa, è anche bello da vedere.

Il passaggio dall’analogico al digitale ha messo in crisi progettisti ed utenti.
Prima si capiva bene come funzionava un giradischi, ma la conversione analogico/digitale basata sui bit e sui processori che compiono migliaia di operazioni al secondo, la si poteva intuire concettualmente, ma non comprendere. 
I lettori CD erano oggetti pratici da usare ed entusiasmavano quasi tutti e si sa l’audiofilo, come tutti gli appassionati, prima lancia in avanti il cuore poi gli corre dietro con la testa, ma tutti erano concordi nel dire che poteva suonare meglio.
Questi apparecchi avevano problemi come la frequenza di campionamento del convertitore D/A ad 1 bit o a chissà quanti, la rigidità della meccanica, come porre rimedio agli errori imputabili alla eccessiva velocità di rotazione del CD che portavano i progettisti ad inventare di tutto, rimanendo senza parole quando gli audiofili dicevano che un CD passato in congelatore, lo chiamavamo “frizzato” da freezer, dopo suonava meglio. Ed era vero nel 90% dei casi, ma nessuno era capace di fornire una spiegazione logica.
I lettori Cd della Sony e della Philips (facenti entrambe parte del consorzio che ha inventato i criteri di realizzazione dei supporti e lettori digitali) erano praticamente uguali, ma quelli Philips suonavano meglio, perché?
Ho un vecchio lettore Philips con campionamento ad 1 bit e meccanica plastica di rotazione sospesa ed equilibrata con quattro molle, nessun sistema elettronico di compensazione od altro, ma suona che è una meraviglia e finchè non si ferma, non lo rimpiazzo.
Anni fa avevo registrato su musicassette le collezioni di dischi dei miei amici, l’avvento del computer e del restauro digitale mi ha portato ad interessarmi dell’argomento digitalizzando queste musiche.  Per alcuni ho fatto una prova. Ho acquistato il CD nuovo che ho confrontato con quello da me digitalizzato: in tutti i casi provati (non tanti perché non butto il denaro) quello realizzato da me originato da una sorgente analogica era migliore.

Tutte queste parole per concordare col tuo pensiero che l’industria discografica ci ha menato per il naso per almeno una ventina di anni. 
Gran figata il Gyro Dec! A guardarlo funzionare, con quei globi dorati che ti passano davanti lanciando riflessi, t'ipnotizza. E te lo ricordi suo nonno, il mitico Transcriptor, che s'intravedeva in Arancia meccanica? Libidine allo stato puro!
Secondo me uno dei problemi più grossi dei primi CD era quello che, contrariamente alle roboanti promesse, avevano una gamma dinamica da far ridere i polli.
Poi, come ho scritto precedentemente, solo di recente ho iniziato a sentire dei lettori capaci di creare la spazialità che il vinile restituisce senza problemi. Il mio Primare va già benino, ma uno dei migliori che ho sentito è il Copland valvole. In vero non ne ho ascoltato poi moltissimi.
L'industria discografica c'ha menato per il naso, obbligandoci a comprare i CD anche facendo contemporaneamente decadere la qualità d'incisione del vinile paurosamente.
Ma siccome la farina del diavolo va tutta in crusca, se lo sono preso in tasca alla stragrande perché i CD si copiano strabene, mentre del vinile si poteva fare solo una copia su nastro magnetico, che per quanto valida potesse essere musicalmente, non era un più un disco ma un supporto diverso.

Comunque il CD come supporto è oramai morto, nel giro di qualche anno avremo solo il vinile e la musica liquida. Chi vorrà la qualità, a parte il vinile, si rivolgerà a file in formato lossless magari ad alta risoluzione (96kHz/24 bit), tutti gli altri si rivolgeranno verso gli mp3 e similari. Anche se ha meno fascino il computer, come macchina musicale, è troppp comodo, inoltre a molti dei suoi svantaggi (tra cui la rumorosità)  si può tranquillamente porre rimedio. Ho una copia di The Dark Side of the Moon in formato 96kHz/24 bit che sul mio impianto si sente molto meglio delle 3 copie in vinile in mio possesso. Sarà probabilmente colpa del mio giradischi entry level, ma d'altra parte un buon PC dedicato alla musica+DAC USB asincrono, con tutti gli accorgimenti che servono, è estremamente più economico di un giradischi di rango (per chi se lo sa costruire).
Alfredo

Offline pedewall

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #22 il: Aprile 11, 2012, 09:26:25 am »

Alfredo dimmi qualcosa di più del lossless, l'unica cosa che conosco e che il mio convertitore di file audio lo conosce e lo attribuisce alla Apple che, se non erro, non mette certo in libera distribuzione ed utilizzo i suoi programmi al pari della Sony.

Online Giuseppe Tubi

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« Risposta #23 il: Aprile 11, 2012, 09:59:08 am »

Comunque il CD come supporto è oramai morto, nel giro di qualche anno avremo solo il vinile e la musica liquida. Chi vorrà la qualità, a parte il vinile, si rivolgerà a file in formato lossless magari ad alta risoluzione (96kHz/24 bit), tutti gli altri si rivolgeranno verso gli mp3 e similari. Anche se ha meno fascino il computer, come macchina musicale, è troppp comodo, inoltre a molti dei suoi svantaggi (tra cui la rumorosità)  si può tranquillamente porre rimedio. Ho una copia di The Dark Side of the Moon in formato 96kHz/24 bit che sul mio impianto si sente molto meglio delle 3 copie in vinile in mio possesso. Sarà probabilmente colpa del mio giradischi entry level, ma d'altra parte un buon PC dedicato alla musica+DAC USB asincrono, con tutti gli accorgimenti che servono, è estremamente più economico di un giradischi di rango (per chi se lo sa costruire).
Alfredo
Spero che le tue previsioni siano giuste, soprattutto per il vinile. Il resto è indubbiamente di grande comodità, ma attualmente riesco a concepirlo solo per gli ascolti fuori casa: MP3 con cuffiette alla spiaggia o andando a correre, lettori di schede e simili per autoradio.
Quando voglio sentire musica con tutti i crismi, il vecchio vinile rimane il massimo. Hai ragionissima a dire che per far esprimere come si deve un vecchio disco ci vuole una catena di alto livello, quindi molto costosa.
Io comunque parto dal presupposto che il nostro orecchio è analogico, come lo sono le corde vocali, gli strumenti a fiato, a corde o a percussione. Lo sono pure i microfoni e gli altoparlanti. A tutte le conversioni in digitale deve seguirne obbligatoriamente alla fine una in analogico. Non credo proprio che questi passaggi giovino alla qualità del segnale: quindi sull'altare della praticità qualcosa sacrifichiamo sempre.

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R: Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #24 il: Aprile 12, 2012, 23:52:13 pm »
Da me trovate solo un Beocenter 7000 della Bang & Olufsen,

Paolo, in compenso l'estate scorsa sono stato "trascinato" al concerto degli  Hot Tuna alla Casa del Jazz  ... straordinari.

 :set2010001:

Allora esiste davvro la casa del jazz! Ne ho sempre sentito parlare ma non ci sono mai stato. E se ricordo bene era la casa di un boss della banda della magliana giusto?

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R: Hi-Fi pensieri
« Risposta #25 il: Aprile 13, 2012, 00:12:19 am »
Ho letto con molto piacere tutto il topic con le varie repliche ma ammetto candidamente la mia quasi assoluta ignoranza in fatto di alta fedeltà audio.
Sarà anche a causa della generazione di cui faccio parte e che il vinile lo ha conosciuto quando era ormai sull'orlo dell'estinzione (almeno così si pensava)  e il cd veniva proposto a tamburo battente come la nuova frontiera dell'alta fedeltà sonora.
Da li a pochi anni poi sarebbe arrivato il pc, i lettori mp3 e un sacco di altre diavolerie che almeno per qualche anno, sono state al centro dei sogni di un sacco di miei amici e me... Poi però si cresce, scoprendo che quello che più si desiderà è la qualità e allora via, si ricomincia da capo!

La cosa più interessante e che anche il settore fotografico dopo la rivoluzione del digitale, stia tornando in qualche modo sui suoi vecchi passi tanto che la pellicola sta riconquistando ampie fette di mercato, specialmente quando si parla di qualità e sensazioni che soltanto un supporto analogico (vinile o pellicola che sia) sanno restituire.

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Offline alfredop

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #26 il: Aprile 13, 2012, 00:17:53 am »

Alfredo dimmi qualcosa di più del lossless, l'unica cosa che conosco e che il mio convertitore di file audio lo conosce e lo attribuisce alla Apple che, se non erro, non mette certo in libera distribuzione ed utilizzo i suoi programmi al pari della Sony.
Io uso il formato flac che è un formato aperto, esistono diversi programmi che consentono di riprodurre file in tali formato. Il migliore secondo me è foobar (sotto windows). Se vuoi provare qualche file in alta risoluzione puoi andare sullo store hdtracks.com che offre un cd demo gratuito.
Ciao
Alfredo

Offline pedewall

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #27 il: Aprile 13, 2012, 10:49:02 am »

Alfredo scusa la mia ignoranza, mia figlia mi ha spiegato che lossless significa: senza perdita di dati.
I file flac ed anche i monkey, li utilizzo da tempo limitatamente a concerti live dei Calexico e compagnia (quasi tutti non in vendita), che scarico gratuitamente da internet convertendoli in wave  con easy Cd Extractor della Poikosoft ed ottimizzandone il suono con Magix e poi trasferendoli su CD che masterizzo alla più bassa velocità possibile.
Quindi alla fine ascolto il CD.

Non so se lo conoscete, ma vi consiglio di frugare in questo immenso archivio, vi si trova di tutto (musica, libri pdf ed ebook, brevetti etc. etc.) e quasi sempre di libero dominio e di buona o ottima qualità
http://archive.org/index.php
unico difetto un motore di ricerca poco selettivo e dispersivo.

Online Giuseppe Tubi

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Re:R: Hi-Fi pensieri
« Risposta #28 il: Aprile 13, 2012, 12:09:53 pm »
Ho letto con molto piacere tutto il topic con le varie repliche ma ammetto candidamente la mia quasi assoluta ignoranza in fatto di alta fedeltà audio.
Sarà anche a causa della generazione di cui faccio parte e che il vinile lo ha conosciuto quando era ormai sull'orlo dell'estinzione (almeno così si pensava)  e il cd veniva proposto a tamburo battente come la nuova frontiera dell'alta fedeltà sonora.
Da li a pochi anni poi sarebbe arrivato il pc, i lettori mp3 e un sacco di altre diavolerie che almeno per qualche anno, sono state al centro dei sogni di un sacco di miei amici e me... Poi però si cresce, scoprendo che quello che più si desiderà è la qualità e allora via, si ricomincia da capo!

La cosa più interessante e che anche il settore fotografico dopo la rivoluzione del digitale, stia tornando in qualche modo sui suoi vecchi passi tanto che la pellicola sta riconquistando ampie fette di mercato, specialmente quando si parla di qualità e sensazioni che soltanto un supporto analogico (vinile o pellicola che sia) sanno restituire.

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Post esemplare Riccardo.
Condivido pienamente il parallelo con la fotografia: da un granulo d'argento, secondo il rivelatore usato, potrai tirare fuori infinite sfumature, amentre un pixel è quello, punto.
Per contro va riconosciuto che la velocità, la praticità del digitale non hanno paragoni e con le ultime generazioni di fotocamere che mantengono una qualità incredibile a sensibilità di 12.800 ASA ed oltre, semplicemente consentono di fotografare quando sarebbe stato impensabile farlo.
Nella musica è lo stesso: da un infinitesimale aspreità di un solco di un disco possono scaturite infinite sfumature semplicemente cambiando il fonorilevatore. Al contrario, un bit è un bit. 

Offline sbroglia

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Re:Hi-Fi pensieri
« Risposta #29 il: Aprile 13, 2012, 12:26:24 pm »
HOT RAIL    HOT RAIL   HOT RAIL
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Alfredo scusa la mia ignoranza, mia figlia mi ha spiegato che lossless significa: senza perdita di dati.
I file flac ed anche i monkey, li utilizzo da tempo limitatamente a concerti live dei Calexico e compagnia (quasi tutti non in vendita), che scarico gratuitamente da internet convertendoli in wave  con easy Cd Extractor della Poikosoft ed ottimizzandone il suono con Magix e poi trasferendoli su CD che masterizzo alla più bassa velocità possibile.
Quindi alla fine ascolto il CD.

Non so se lo conoscete, ma vi consiglio di frugare in questo immenso archivio, vi si trova di tutto (musica, libri pdf ed ebook, brevetti etc. etc.) e quasi sempre di libero dominio e di buona o ottima qualità
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unico difetto un motore di ricerca poco selettivo e dispersivo.

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