Autore Topic: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà  (Letto 65066 volte)

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Offline Wallygator

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #210 il: Gennaio 09, 2012, 11:49:08 am »
Bel quesito! Anche qui le ipotesi possoo essere molteplici; ritengo che sia meglio aprire un topic apposito, così vediamo se si batte il record :set2010040:

Online Giuseppe Tubi

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #211 il: Gennaio 09, 2012, 12:09:36 pm »
Bel quesito! Anche qui le ipotesi possoo essere molteplici; ritengo che sia meglio aprire un topic apposito, così vediamo se si batte il record
A forza di pensare forse mi è venuta l'illuminazione: taglio di fette verticali del pacco, realizzazione di tubi con incollatura longitudinale.
Non so se è quella giusta, ma sono convinto che dovesse comunque essere una procedura abbastanza semplice per non incidere sensibilmente sui costi.

Offline Wallygator

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #212 il: Gennaio 09, 2012, 13:00:09 pm »
Ritengo, comunque che anche da barra piena, ottenuta dalla stratificazione di più fogli di celluloide trasparenti e colorati alternati, a seconda della disposizione degli strati cambi l'effetto che si vuole ottenere (ad esempio se la barra finisce con due strati trasparenti, piuttosto che colorati)

Online Giuseppe Tubi

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #213 il: Gennaio 09, 2012, 15:00:29 pm »
Ritengo, comunque che anche da barra piena, ottenuta dalla stratificazione di più fogli di celluloide trasparenti e colorati alternati, a seconda della disposizione degli strati cambi l'effetto che si vuole ottenere (ad esempio se la barra finisce con due strati trasparenti, piuttosto che colorati)
Beh, l'effetto "grafico" non sarebbe né più né meno che quello della "Arco".

Offline Macchia Nera

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #214 il: Gennaio 09, 2012, 18:22:18 pm »
Un'ipotesi, buttata lì eh ! Non mi aggredite. Le rigature potrebbero esser state realizzate in un secondo tempo, non saprei come però.
Ad esempio, nelle Montblanc vintage le rigature si possono rimuovere, come se fossero "decalcomanie" sulla superficie interna del serbatoio.
Anche le Parker Duofold "Toothbrush" mi fanno pensare ad una decorazione applicata.

Online Giuseppe Tubi

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #215 il: Gennaio 09, 2012, 19:24:09 pm »
Un'ipotesi, buttata lì eh ! Non mi aggredite. Le rigature potrebbero esser state realizzate in un secondo tempo, non saprei come però.
Ad esempio, nelle Montblanc vintage le rigature si possono rimuovere, come se fossero "decalcomanie" sulla superficie interna del serbatoio.
Anche le Parker Duofold "Toothbrush" mi fanno pensare ad una decorazione applicata.
L'osservazione sulle vecchie Montblanc è inteligente: in effetti su quelle penne tutto il nero, non solo quello delle sbarre, tende a sbiadirsi: anche la parte tra serbatoio e fondello. Più che a decalcomanie mi verrebbe da assimilarla ad una sorta di colorazione superficiale. Comunque concordo con Mattia sul ritenerla una applicazione riportata successivamente sulla celluloide trasparente (verosimilmente ambrata)
Però sono le uniche penne sulle quali ho notato questa peculiarità; mi verrebbe pertanto da considerarle un'eccezione nella realizzazione di questo tipo di colorazione. Con tutte le "88" che girano, anche se avessero utilizzato materiali più duraturi, una sbiadita si sarebbe ben dovuta trovare, invece, correggetemi se sbaglio, è la parte trasparente che tende a scurire sino a confondersi quasi con le sbarre nere.

Offline Wallygator

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #216 il: Gennaio 09, 2012, 23:12:18 pm »
Per talune penne quella di Mattia non é un'idea peregrina; per altri casi, tipo quelle a ragnatela(web pattern) che ne dite che fossero stratificazioni di varii fogli di celluloide di cui alcuni impressionati a mo' di pellicola fotografica; alla fine si stratta dello stesso materiale! :set2010054:
Occorrerebbe sezionare qualche vecchio rottame per capire se si vedono stratificazioni.( Io ne ho uno, ma purtroppo mancano solo pochi componenti per riportare in vita la penna completa) .

Offline Macchia Nera

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #217 il: Gennaio 10, 2012, 09:22:05 am »
In effetti, non so se "A caldo" o per mezzo di un collante, uno strato sottilissimo di celluloide potrebbe essere stato incorporato o unito superficialmente.
Intendo strati sottili come potrebbero essere le pellicole cinematografiche. Queste pellicole trasparenti potevano riportare diversi motivi decorativi.
Se avete o vi capita tra le mani una Parker Tootbrush osservate bene i soggetti neri e, ancor di più, le scritte sul corpo della penna. A me danno proprio l'impressione che un sottilissimo strato trasparente sia stato applicato sulla celluloide colorata sottostante.

Online Giuseppe Tubi

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #218 il: Gennaio 10, 2012, 12:12:11 pm »
In effetti, non so se "A caldo" o per mezzo di un collante, uno strato sottilissimo di celluloide potrebbe essere stato incorporato o unito superficialmente.
Intendo strati sottili come potrebbero essere le pellicole cinematografiche. Queste pellicole trasparenti potevano riportare diversi motivi decorativi.
Se avete o vi capita tra le mani una Parker Tootbrush osservate bene i soggetti neri e, ancor di più, le scritte sul corpo della penna. A me danno proprio l'impressione che un sottilissimo strato trasparente sia stato applicato sulla celluloide colorata sottostante.
Ipotesi molto affascinanti.
Purtroppo non possiedo una Tootbrush, ma il tipo di disegno indubbiamente induce a pensare a qualcosa di diverso rispetto alle usuali colorazioni della celluloide. Interessante l'idea della pellicola "fotografica". Non so francamente dire quanto attuabile in pratica; il dubbio è che se si incollasse il lato impressionato, temo che l'emulsione non potrebbe reggere il contatto con acetone o simili; se al contrario restasse all'esterno, difficilmente riuscirebbe reistere all'usura del semplice utilizzo, per non parlare poi di possibili lucidature. Anche questo è un mistero molto intrigante.
Io resto convinto che usualmente le tradizionali sbarre dei serbatoi fossero relaizzate partendo da blocchi di celluloide realizzati con la sovrapposizione di strati alterni neri e trasparenti, tagliando "fette" lungo lo spessore e ricavandone tubi con una giuntatura lungo le linee verticali, che quindi risulterebbe pressoché impossibile localizzare. I disegni più complessi, a ragnatela, possono essere spiegati se il blocco di celluloide a starti viene affettato ortogonalmente agli strati ed inframmezzato da ulteriori fogli neri. La successiva affettatura da cui ricavare i tubi porterebbe ad ottenere fogli quadrettati nei quali una serie di linee nere sono intere (quelle create dagli ultimi strati), mentre le altre s'interrompono incrociando le prime.

Offline Wallygator

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #219 il: Gennaio 10, 2012, 17:21:51 pm »
La teoria degli strati sovrapposti di celluloide potrebbe essere giusta; spero che le foto siano abbastanza chiare.
In basso a destra dovrebbero intravvedersi 3/4 giunzioni




Quest'altra, invece, denota carenze nel pattern dovuto allo sfregamento con il cappuccio; inoltre non v'é traccia di disegno nella filettatura interna.


Online Giuseppe Tubi

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #220 il: Gennaio 10, 2012, 18:53:59 pm »
La teoria degli strati sovrapposti di celluloide potrebbe essere giusta; spero che le foto siano abbastanza chiare.
In basso a destra dovrebbero intravvedersi 3/4 giunzioni
Quest'altra, invece, denota carenze nel pattern dovuto allo sfregamento con il cappuccio; inoltre non v'é traccia di disegno nella filettatura interna.
:set2010001:

Offline Macchia Nera

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #221 il: Gennaio 10, 2012, 22:01:41 pm »
In effetti, non so se "A caldo" o per mezzo di un collante, uno strato sottilissimo di celluloide potrebbe essere stato incorporato o unito superficialmente.
Intendo strati sottili come potrebbero essere le pellicole cinematografiche. Queste pellicole trasparenti potevano riportare diversi motivi decorativi.
Se avete o vi capita tra le mani una Parker Tootbrush osservate bene i soggetti neri e, ancor di più, le scritte sul corpo della penna. A me danno proprio l'impressione che un sottilissimo strato trasparente sia stato applicato sulla celluloide colorata sottostante.
Ipotesi molto affascinanti.
Purtroppo non possiedo una Tootbrush, ma il tipo di disegno indubbiamente induce a pensare a qualcosa di diverso rispetto alle usuali colorazioni della celluloide. Interessante l'idea della pellicola "fotografica". Non so francamente dire quanto attuabile in pratica; il dubbio è che se si incollasse il lato impressionato, temo che l'emulsione non potrebbe reggere il contatto con acetone o simili; se al contrario restasse all'esterno, difficilmente riuscirebbe reistere all'usura del semplice utilizzo, per non parlare poi di possibili lucidature. Anche questo è un mistero molto intrigante.
Io resto convinto che usualmente le tradizionali sbarre dei serbatoi fossero relaizzate partendo da blocchi di celluloide realizzati con la sovrapposizione di strati alterni neri e trasparenti, tagliando "fette" lungo lo spessore e ricavandone tubi con una giuntatura lungo le linee verticali, che quindi risulterebbe pressoché impossibile localizzare. I disegni più complessi, a ragnatela, possono essere spiegati se il blocco di celluloide a starti viene affettato ortogonalmente agli strati ed inframmezzato da ulteriori fogli neri. La successiva affettatura da cui ricavare i tubi porterebbe ad ottenere fogli quadrettati nei quali una serie di linee nere sono intere (quelle create dagli ultimi strati), mentre le altre s'interrompono incrociando le prime.

Ignazio, con pellicole intendo strati sottilissimi, fogli. Non intendo vere pellicole fotografiche o emulsioni. Forse il richiamo alle pellicole cinematografiche ha creato confusione.
Comunque l'impressione l'ho avuta osservando attentamente una Parker Tootbrush.
Può essere, più verosimilmente, che i neri motivi decorativi siano stati stampati direttamente sulla penna e poi protetti con uno sottile strato protettivo trasparente (celluloide?). C'è chi afferma che le Conway Stewart 22 (floral design) siano state realizzate in questa maniera. Però non ne ho mai vista una dal vero.
Le Montblanc avevano rigature realizzate sulla celluloide, presumibilmente senza strato protettivo.

Quanto sopra potrebbe essere vero per alcune produzioni. Mi trovo poi daccordo su quanto scrivi riguardo gli strati incrociati e alternati e mi sembra più verosimile che le finestre rigate di controllo dell'inchiostro venissero ricavate da tubi (per arrotolamento), come tu scrivi, invece che da barre a strati poi forate.

Online Giuseppe Tubi

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #222 il: Gennaio 10, 2012, 22:07:49 pm »
In effetti, non so se "A caldo" o per mezzo di un collante, uno strato sottilissimo di celluloide potrebbe essere stato incorporato o unito superficialmente.
Intendo strati sottili come potrebbero essere le pellicole cinematografiche. Queste pellicole trasparenti potevano riportare diversi motivi decorativi.
Se avete o vi capita tra le mani una Parker Tootbrush osservate bene i soggetti neri e, ancor di più, le scritte sul corpo della penna. A me danno proprio l'impressione che un sottilissimo strato trasparente sia stato applicato sulla celluloide colorata sottostante.
Ipotesi molto affascinanti.
Purtroppo non possiedo una Tootbrush, ma il tipo di disegno indubbiamente induce a pensare a qualcosa di diverso rispetto alle usuali colorazioni della celluloide. Interessante l'idea della pellicola "fotografica". Non so francamente dire quanto attuabile in pratica; il dubbio è che se si incollasse il lato impressionato, temo che l'emulsione non potrebbe reggere il contatto con acetone o simili; se al contrario restasse all'esterno, difficilmente riuscirebbe reistere all'usura del semplice utilizzo, per non parlare poi di possibili lucidature. Anche questo è un mistero molto intrigante.
Io resto convinto che usualmente le tradizionali sbarre dei serbatoi fossero relaizzate partendo da blocchi di celluloide realizzati con la sovrapposizione di strati alterni neri e trasparenti, tagliando "fette" lungo lo spessore e ricavandone tubi con una giuntatura lungo le linee verticali, che quindi risulterebbe pressoché impossibile localizzare. I disegni più complessi, a ragnatela, possono essere spiegati se il blocco di celluloide a starti viene affettato ortogonalmente agli strati ed inframmezzato da ulteriori fogli neri. La successiva affettatura da cui ricavare i tubi porterebbe ad ottenere fogli quadrettati nei quali una serie di linee nere sono intere (quelle create dagli ultimi strati), mentre le altre s'interrompono incrociando le prime.

Ignazio, con pellicole intendo strati sottilissimi, fogli. Non intendo vere pellicole fotografiche o emulsioni. Forse il richiamo alle pellicole cinematografiche ha creato confusione.
Comunque l'impressione l'ho avuta osservando attentamente una Parker Tootbrush.
Può essere, più verosimilmente, che i neri motivi decorativi siano stati stampati direttamente sulla penna e poi protetti con uno sottile strato protettivo trasparente (celluloide?). C'è chi afferma che le Conway Stewart 22 (floral design) siano state realizzate in questa maniera. Però non ne ho mai vista una dal vero.
Le Montblanc avevano rigature realizzate sulla celluloide, presumibilmente senza strato protettivo.

Mi pare tutto verosimile.
Sarebbe bello avere poter avere conferme..... Chi potrebbe darcele?

Offline sbroglia

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #223 il: Gennaio 11, 2012, 09:33:41 am »
la floral (a quanto ricordi) era una carta da parati verniciata con il trasparente :set2010047:

Online Giuseppe Tubi

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Re: Celluloide a spirale - Tra mito e realtà
« Risposta #224 il: Gennaio 11, 2012, 10:27:07 am »
la floral (a quanto ricordi) era una carta da parati verniciata con il trasparente :set2010047:
Credo che effettivamente il concetto possa essere quello, anche se lo strato trasparente deve essere di uno spessore superiore a quello di una laccatura, perché direi che su quello è ricavata la filettatura per il cappuccio.
Forse è proprio uno strato di celluloide (od altro) trasparente.

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