Autore Topic: Catalogo Aurora Asterope  (Letto 2951 volte)

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Offline pirulazio

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Re: Catalogo Aurora Asterope
« Risposta #15 il: Gennaio 29, 2011, 21:12:46 pm »
Tutte le Aurora con caricamento a levetta di fondo,
avevano l'anima del serbatoio in alluminio,
quindi, Asterope, Novum, International, "42" ed anche alcune ASCO,
almeno per quanto ne so io, poi chissà?

Mr. P

orefra

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Re: Catalogo Aurora Asterope
« Risposta #16 il: Gennaio 29, 2011, 21:58:41 pm »
Tutte le Aurora con caricamento a levetta di fondo,
avevano l'anima del serbatoio in alluminio,
quindi, Asterope, Novum, International, "42" ed anche alcune ASCO,
almeno per quanto ne so io, poi chissà?

Mr. P

Se ho capito bene, una cosa è la sola barretta in alluminio che agisce sul gommino per la Novum, altro è tutto il serbatoio in Anticorodal (alluminio) che si estrae totalmente dall'Asterope. Corretto ?

Offline roberto v

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Re: Catalogo Aurora Asterope
« Risposta #17 il: Gennaio 29, 2011, 22:54:49 pm »
Tutte le penne indicate da Paolo sono costituite da una barra di alluminio su cui è inserito un "tubo" di celluloide. Sono penne "incamiciate", come anche molte Wahl Eversharp degli anni '20.

orefra

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Re: Catalogo Aurora Asterope
« Risposta #18 il: Gennaio 29, 2011, 23:00:03 pm »
Tutte le penne indicate da Paolo sono costituite da una barra di alluminio su cui è inserito un "tubo" di celluloide. Sono penne "incamiciate", come anche molte Wahl Eversharp degli anni '20.
Se possibile mi fai vedere una Novum interamente smontata, mentre per l'Asterope ho già visto tutto nell'articolo di Riccardo.Grazie
 

Offline pirulazio

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Re: Catalogo Aurora Asterope
« Risposta #19 il: Gennaio 29, 2011, 23:17:41 pm »
Tutte le penne indicate da Paolo sono costituite da una barra di alluminio su cui è inserito un "tubo" di celluloide. Sono penne "incamiciate", come anche molte Wahl Eversharp degli anni '20.
Se possibile mi fai vedere una Novum interamente smontata, mentre per l'Asterope ho già visto tutto nell'articolo di Riccardo.Grazie
 

Se riesco domani agisco, magari lo fa qualcuno prima, da pigro seriale gliene sarei grato,
altrimenti passa a trovarmi in "laboratorio" che vediamo tutto dal vivo.


Mr. (lupoulula) P

Online turin-pens

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Re: Catalogo Aurora Asterope
« Risposta #20 il: Gennaio 29, 2011, 23:31:41 pm »
Trovo simpatico e molto curioso il fatto che nessuno (eccezion fatta almeno in parte) per Walter si sia posto la domanda del perché la penna raffigurata nel pieghevole sia oggettivamente diversa da quelle prodotte e giunte fino ai giorni nostri e di come queste differenze aprano una discussione completamente nuova...
Recentemente (tutti gli utenti del forum ne saranno a conoscenza) si è parlato molto di produzioni su licenza o su comanda etc... e di come per provare certe affermazioni non sia sufficiente osservare/mostrare le penne ma sia necessario portare documentazione certa e affidabile e di comprovata qualità come cataloghi, pubblicità o altro.

Qui però sorge il problema o almeno un dubbio, siamo certi che la carta rappresenti la certezza?

Ora se noi portiamo questo ragionamento nel mondo dell'Aurora Asterope ci renderemo subito conto di come in questo metodo di ragionare ci sia qualcosa di non chiaro.
Carta alla mano e Asterope nell'altra possiamo osservare che se dovessimo certificare l'originalità della penna, per mezzo della lettura della pubblicità in questione, che l'una o l'altra non sarebbero compatibili (nel gergo sbagliato del forum e del collezionismo sui generis), si direbbe falsa, farlocca, tarocca, e se qualcuno ha altri termini può aggiungerli...

Infatti come segnalato da Walter l'Asterope della pubblicità ha il cursore sempre posizionato in alto (sia col pennino estratto che retratto).

Il binario in cui corre il cursore nella realtà si divide a Y nella pubblicità termina dritto, cambia anche la forma del cursore stesso, la forma del pennino, il punzone del pennino e il logo è totalmente differente...

Queste sono piccole ma sottili differenze che se messe alla prova mettono per l'appunto in crisi la teoria secondo cui per provare determinate affermazioni siano necessari i documenti... In questo caso i documenti ci sono ma non dimostrano quello che sappiamo.

Ora cosa succede? Secondo questo metro di giudizio una delle due cose (documento o penna) andrebbero valutato come falso o dubbio o che altro? ... e dunque cosa facciamo? buttiamo nei rifiuti le penne perché non sono in linea col pieghevole pubblicitari? Bruciamo il pieghevole perché non è in linea con la produzione? Tiriamo in ballo la prova della prova per certificare... ma che cosa alla fine?

Forse, ma dico forse non sarebbe meglio accettare il fatto che non sempre la documentazione è attendibile  e che dunque per certificare determinate teorie l'unica via è quella di studiare e comprendere come venivano costruite le penne? quali caratteristiche avevano, cosa le distingueva, la determinata casa quale filosofia costruttiva seguiva etc... Ovvero fare un'analisi comparata alla filosofia costruttiva?

Sia ben chiaro che con questo non voglio dire che la documentazione non serva ma anch'essa va letta e valutata come se si guardasse una penna.

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