Autore Topic: Prime impressioni sul BONDIC  (Letto 1010 volte)

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Offline Giuseppe Tubi

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Prime impressioni sul BONDIC
« il: Febbraio 04, 2019, 15:15:18 pm »
Ho acquistato molto di recente una confezione di questa "resina" trasparente che si indurisce con la luce ultravioletta: aldilà delle magnificazioni che capita di ascoltare il prodotto è nuovo, interessante per le sue peculiarità e vale senz'altro la pena di testarlo.
Se vi capitasse come è capitato a me di sentire raccontare che è un ottimo adesivo, siate scettici: a me sembrava strano, perché se le due superfici di una rottura combaciano perfettamente, salvo il caso che si tratti di un materiale trasparente, come farebbero i raggi UV a penetrare e far indurire la resina? I dubbi si sono rilevati fondati e per simili necessità l'impressione è che il BONDIC abbia ben poche frecce al suo arco. Molto più promettente appare invece l'utilizzo per ricostruzioni e riempimenti: Ho fatto un primo test su un cappuccio che presentava due evidenti contratture di quelle che preludono alla cristallizzazione della celluloide e devo dire che il risultato è decisamente buono. La completa trasparenza del materiale riportato lo rende praticamente invisibile una volta levigato e lucidato; diciamo che se non si sa dove e/o cosa cercare, nulla attira l'attenzione, come visibile dalla foto allegata, tenendo anche conto dell'ingrandimento rispetto alle dimensioni reali. Intendiamoci, per le esperienze fatte non credo che il risultato sarebbe stato molto diverso utilizzando della celluloide trasparente sciolta, ma mentre in questo caso il materiale sarebbe inevitabilmente contagiato dal degrado in atto, c'è una flebile speranza che il BONDIC possa isolare la zona ammalorata dall'atmosfera e magari inibirne la degenerazione; data la consistenza della resina non sarebbe impossibile creare una pellicola su tutta la superficie, anche se logicamente sul lato interno le cose si complicano alquanto.
Naturalmente le incognite sul futuro non dovrebbero porsi se le riparazioni riguardassero mancanze generate da bruciature o graffi profondi, che naturalmente devono essere trattati per non essere evidenti in trasparenza.
Un'avvertenza importante, evidenziata anche nelle istruzioni, è quella di stendere piccoli spessori e trattarli con gli UV prema di depositare lo strato successivo.
Spero che altri si uniscano nel testare il prodotto: non aspettiamoci miracoli, ma in alcuni casi potrebbe essere davvero un valido aiuto.



Offline stefano_R

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Re:Prime impressioni sul BONDIC
« Risposta #1 il: Febbraio 05, 2019, 09:01:59 am »
come sempre una informazione interessante da parte del Prof. Tubi.
Mi sarebbe piaciuto vedere anche una foto dell'operatore con camice, occhiali e guanti da chirurgo, avrebbe dato una nota di colore in più.....
Comunque grazie di queste perle...

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